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Autore: stayherelou    27/04/2014    6 recensioni
Un leggerissimo filo di luce si rifletteva sul suo petto, i capelli biondi erano ormai privi di gel o di alcuna pettinatura, e si distorcevano liberi sul cuscino, le labbra rosee e leggermente carnose erano screpolate e bucate da quel piercing che gli conferiva un'aria da duro e che sembrava stonare decisamente con l'immagina angelica che Louise si trovava davanti.
Ma – pensò guardandolo ancora con un dolce sorriso spuntato involontariamente sulle sue labbra- non c'era nulla, proprio nulla, in quel ragazzo che ne rovinasse il bellissimo insieme.

[Luke/NC] [1.2K]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lucas.


 
Visto che fa figo fare le dediche lo faccio anche io.
A Lucas Hemmings, che sulla porta della mia camera mi distrae dallo studio.



 


Louise aprì lentamente l'occhio sinistro, poi anche quello destro, sbattendo le palpebre un paio di volte per abituarsi alla nuova luce del giorno.
Di luce, in realtà, ce n'era ben poca: le pesanti tende rosse erano quasi totalmente tirate, fatta eccezione per qualche centimetro che permetteva alla stanza di non cadere nella totale oscurità.
Si guardò un po' intorno per qualche secondo, giusto il tempo di mettere a fuoco ciò che era accaduto e dove si trovava – non nella sua camera, di certo.
Sotto la sua guancia, infatti, non c'era nessun morbido cuscino azzurro, ma un petto grande e poco muscoloso, lasciato scoperto da una t-shirt nera che ora si trovava sparsa in un qualche punto della camera, probabilmente.
Si districò dalla leggera presa che la tratteneva distesa a quel letto, a quel corpo, scivolando via e riuscendo a sedersi tra le lenzuola candide del letto matrimoniale.
Il ragazzo disteso – ormai- accanto a lei arricciò leggermente il naso.
Louise si concesse qualche tempo ancora per guardarlo, dopo che quel gesto involontario l'aveva fatta intenerire e ripensare alla serata trascorsa.
Un leggerissimo filo di luce si rifletteva sul suo petto, i capelli biondi erano ormai privi di gel o di alcuna pettinatura, e si distorcevano liberi sul cuscino, le labbra rosee e leggermente carnose erano screpolate e bucate da quel piercing che gli conferiva un'aria da duro e che stonava decisamente con l'immagina angelica che Louise si trovava davanti.
Ma – pensò guardandolo ancora con un dolce sorriso involontario- non c'era nulla, proprio nulla, in quel ragazzo che ne rovinasse il bellissimo insieme.
Allungò la mano un po' tremante e ne asciugò una piccola goccia di sudore depositata sulla sua fronte, per poi ridacchiare leggermente visto che nonostante la temperatura estiva il ragazzo non aveva evitato di stringersi Louise al petto durante tutta la notte.
Mentre si perdeva un po' nell'ammirare -per l'ultima volta, probabilmente, da vicino- ogni particolare che potesse, anche gli occhi azzurri del ragazzo davanti a lei iniziarono ad aprirsi.
Louise ritrasse subito la mano, quasi come scottata.
«Lucas.» mormorò dolcemente la ragazza «Torna a dormire, scusami.»
L'altro aprì gli occhi completamente mettendoci qualche istante per mettere a fuoco la ragazza davanti a lui, che si era alzata dal letto e ora stava cercando la sua maglietta.
«Cazzo, non la trovo.» disse infatti poco dopo, sempre a bassa voce.
«Che fai?» chiese allora Lucas, mettendosi seduto e passandosi una mano tra i capelli.
«N-nulla, anzi scusa per averti svegliato, faccio in fretta tranquillo.» rispose l'altra, alzando con la mano una canotta nera a spalla larga.
«Metti quella»
«Cosa?! N-no Lucas è tua, io sto cercando – »
«Ma perchè mi chiami Lucas?» la interruppe lui, con il tono un po' seccato ma divertito.
Aspettò la sua risposta per qualche secondo.
«Non lo so, mi – mi piace. Non è – sai, ormai tutti ti chiamano Luke, a me piace di più Lucas.»
«Chiamami Lucas ma tieni la maglia.» affermò Luke allora, alzandosi in piedi e facendo qualche passo verso di lei.
«Non – perchè?»
«Tienila e basta. E poi c'è troppo caos ora per trovare la tua, quindi indossa quella e basta.»
E Louise semplicemente annuì, ritirandosi in bagno per i cinque minuti seguenti.
Luke, guardandola entrare in bagno con la sua maglia troppo lunga e i piedi ancora nudi non poté far a meno di tirare in su l'angolo destro delle sue labbra, in un lieve sorriso.
Trascinò i suoi piedi fino al grande specchio della camera, per poi stropicciarsi lievemente il viso e gli occhi. Erano azzurri, stanchi e forse anche un po' confusi, mentre le piccole occhiaie suggerivano che forse era ora di smettere con le feste post-concerto, con le ubriacature senza fine, forse anche con le ragazze di una notte e via.
Quando Louise uscì dal bagno, lavata, con dei jeans e delle scarpe e con la sua maglia, Luke pensò che fosse davvero bella, anche senza trucco, anche con una maglia da uomo che non valorizzava le sue forme femminili, anche con i capelli leggermente spettinati.
«Allora – » iniziò lei, recuperando la borsa grigia e gialla «Buona giornata, Lucas.»
«Hey! – hey! Dove vai?» le chiese avvicinandosi un po'.
«Beh, via? – Devo tornare a casa.» rispose facendo qualche passo verso la porta.
«No, aspetta!» la richiamò ancora «Louise, aspetta.» la ragazza si fermò, con la mano che già toccava la maniglia di metallo.
«D-dammi due minuti, scendiamo a fare colazione.» Louise lo guardò negli occhi, mentre Luke aggiungeva «Insieme.»
 
***
 
Nel ristorante dell'hotel, qualche minuto dopo, i tavoli occupati per la colazione erano davvero pochi. Non che fosse strano, visto che fossero appena le sette di mattina, di domenica mattina.
«Il cornetto prendilo con la Nutella, lascia stare il bacon per oggi.» gli consigliava Louise mentre un Luke un po' scettico la seguiva nella scelta dei cibi.
«Sei sicura che tipo non – che ne so, vomiterò o altro?» chiese ancora il ragazzo, mentre siedevano l'uno di fronte all'altra ciascuno con la propria colazione davanti.
Louise alzò gli occhi al cielo.
«Sì, sono sicura. Adesso mangia e dai prova di avere uno spirito d'adattamento, tigre» lo rimbeccò lei, alludendo alla t-shirt che indossava al momento.
Un sorrisetto divertito e tre morsi dopo, Luke poteva ritenersi ampiamente soddisfatto di quella scelta.
 
***
 
«Allora – » azzardò Luke guardando gli occhi verdi davanti a lui che fissavano tutto tranne i suoi « Ci – ci vediamo. No, no – ci sentiamo, sì. Sì ecco ci – »
«Lucas, » interruppe la ragazza guardandolo finalmente, ma con un sorriso triste «non devi»
«No ma guarda che io – cioè non ti sto prendendo in giro, dico solo che – »
«Lucas» lo richiamò di nuovo «Non è la nostra strada, lo sai. Abbiamo – » Louise deglutì « – passato del tempo insieme, ci siamo divertiti e tu sei un ragazzo davvero a posto, ma non fingere che per te abbia significato più di una serata di divertimento.»
«Ma che ne sai!» ribattè allora l'altro.
«Lo so! E tu nemmeno mi conosci, non sai nulla di me!»
«E' proprio quello che ti sto chiedendo!» Il ragazzo si fermò un attimo, realizzando che stavano alzando un po' i toni. «Solo – » ricominciò, più calmo «Senti, ti lascio il mio numero, se vuoi chiam ami.»
«Ma – » provò a controbattere Louise, un po' scossa per quella proposta.
«No niente ma, ecco a te.» e le porse un foglietto a righe un po' stropicciato «Non ti dico altro perchè so non lo farai. Mi fido di te.»
«Lucas tu – »
«Non ti conosco, lo so. Ma sono stato bene con te, e non intendo solo – cioè solo in quel senso. Anche ieri pomeriggio e ieri sera e anche stamattina. Probabilmente hai ragione, non è il nostro tempo e forse non lo sarà mai ma – mi farebbe piacere risentirti, anche solo per un cornetto con la Nutella.»
La ragazza davanti a lui lo fissava ancora un po' sorpresa ma con un dolce sorriso sulle labbra.
Nessuna promessa, nessuna bugia, solo la verità tale e quale.
«Va bene. Ci si sente allora, Luke Hemmings.»
L'altro sorrise sincero, mentre la vedeva allontanarsi verso la grande porta di vetro dell'hotel e fargli un saluto con la mano.
Forse avrebbe dovuto smettere, o forse no.











Notes
Buonpomeriggio/sera a tutti, gente!
Purtroppo in questo periodo sono nel bel mezzo del binomio vacanze/5sos che come vedete non porta a nulla di buono se non per la mia mente malata che sforna pseudo-storie alla velocità della luce (mentre scrivevo questa ne avevo già un'altra in mente OMG). Quindi ecco qui :) Diciamo che l'idea m'è venuta ieri quando sono capitata su twitter/ask nell'argomento ''Groupies'' e allora ho pensato di raccontare la 'storia' di una di loro (anche se non ho specificato cosa sia successo durante la notte quindi a voi la scelta uu) e di un Lukey(
decisamente troppo dolce e carino (dubito che nella realtà le cose vadano davvero così, ma questa è una fan fiction e quindi SII).
Poooi so che mi sto dilungando ma passatemelo, daiçç, ma volevo condividere con voi i seguenti punti:
1)DON'T STOP! il prossimo singolo, awawaw non vedo l'oraaaa! ps: stanno facendo un casting per una ragazza che dovrà fare l'interesse amoroso di uno dei ragazzi aka la mia morte è vicina.
2)Il nostro (mio ç.ç) Lukey che scrive delle frasi dolcissime su Twitter, ma l'avete visto? Aww! Chiunque sia la destinataria, ha vinto tutto ahaha
3)Vorrei ringraziare davvero di cuore @ohsomalik, @Jade_Horan e sopratutto @Candyce che hanno letto/recensito le mie precedenti os e che mi hanno resa felicissima, aw!

Bene detto ciò evaporo, mi trovate su twitter con l'username di @stayherelou
Have a good day

 

 

  
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