Finalmente sono arrivati i miei diciotto anni e insieme ad essi il mio viaggio di compleanno!
Come avrei potuto non accettare la richiesta della zia di andare da lei a Los Angeles e stare un po' insieme ?
Ho già passato una settimana fantastica con lei in giro per i quartieri e le spiagge meravigliose e se penso che fra tre settimane esatte dovrò ritornare a casa comincio a stare male, non lascerei mai tutto questo!

"Zia, potrei uscire a fare un giro?" chiesi
"Sola? Per le strade di Los Angeles? Ti perderai!"
"Non mi perderò, fidati di me!"
"Come faccio a fidarmi di te se non conosci la città?"
"Farò solo una camminata o magari mi fermerò al parco qui vicino, tutto qui ... Al massimo se mi perdo chiamerò te." la vidi sorridere e ciò era il suo modo di dire di si.
Presi la mia tracolla, misi le cuffie alle orecchie e immersa dai pensieri uscii di casa cominciando a camminare verso 'non so dove.'
Girando l'angolo mi fermai per decidere dove andare e mi guardai un po' intorno, poi ripresi il passo.
Camminavo da circa un'ora e solo allora mi resi conto di essere in un posto isolato, nessuno si trovava a passare da quel posto se non me.
Pensai che non doveva essere uno di quei quartieri dove stavano certe persone da cui era preferibile stare lontano perché erano tutte case di grandi dimensioni e ben protette, nonostante questo ebbi paura e decisi di tornare indietro ma cambiai idea alla vista di un ragazzo.
"Ciao scusa, puoi dirmi dove ci troviamo?"
Mi passò accanto ignorandomi del tutto, anzi, velocizzò il passo.
Velocizzai il passo anche io e mi misi accanto a lui.
"Hey, parlavo con te prima, sai dirmi dove siamo?" continuava a non rispondermi.
Ma questo che tipo di problemi ha? Mi chiesi.
Continuavo a guardarlo mentre lui cercava di non farlo e mi chiedevo il perché camminava a testa bassa, sfuggendo agli sguardi senza rispondere.
"Vorrei proprio sapere perché non mi guardi nemmeno in faccia, tanto hai gli occhiali e il cappuccio e poi scusa, ma non senti caldo?" fece un sorriso che avrei riconosciuto tra milioni e per questo lo fermai per il braccio rimanendo di pietra per qualche secondo.
"Oh Dio mio!"
"Zitta per favore.." chiese per via del tono con il quale feci quell'esclamazione.
"Ecco perché non rispondevi!.. Credo di stare poco bene adesso.." rise e non feci altro che ammirare quel sorriso angelico.
"Hai qualche cosa importante da fare adesso?"
"No,niente"
"Allora ti va di fare due passi con me?"
"Mamma mia!! Non avrei mai pensato che Justin Bieber mi avesse chiesto di andare a fare due passi con lui.." rise ancora e cominciai a chiedermi se stavo sembrando ridicola, cosa possibile conoscendomi.
"Sembri una ragazza divertente quindi perché non dovrei farlo? E poi preferisco che mi chiami come si chiamano gli amici e non come fa la polizia"
"Tu ne sai qualcosa Bieber.."
"Abbastanza per saperlo.. Comunque sappi che lo fanno solo perché non rispetto i limiti di velocità, nient'altro"
Risi insieme a lui e poi cominciammo a camminare.
Non avevo la minima idea di dove stavamo andando, sapevo solo che stavo andando a fare una passeggiata con JUSTIN BIEBER!


SPAZIO AUTRICE
Ciao ragazze, non so come vi sembra lol ma voglio che sappiate che ho preso spunto da un sogno che ho fatto l'altra notte, sfortunatamente non ho nessuna zia a LA ma per i miei diciotto anni ci andrei volentieri, chissà...
Mi scuso in anticipo per lo spazio di tempo che probabilmente ci sarà tra la pubblicazione dei capitoli e per la loro lunghezza perché li scrivo dal mio iPhone e non ho un computer per poterlo fare, quindi dopo un po' la mia mano comincia a stancarsi lol
Vi mando un grosso bacio e vi chiedo una recensione per sapere il vostro pensiero..
Ricordate, siamo solo all'inizio ;)