Un brindisi al sangue (La breve, nuova vita di Ashley)


Mystic Falls ~ notte di Capodanno 

Ashley nuova arrivata nella cittadina, era stata invitata alla festa piú IN della cittá a cui era stata invitata da Caroline che era tornata in cittá per le vacanze. 
Aveva conosciuto Caroline nel Mystic Grill, dopo averla vista un paio di volta nell'ufficio del suo capo Liz Forbes, lí avevano subito fatto conoscenza.
La festa era a casa di qualcuno ma lei, smemorina com'era si era giá dimenticata il cognome di quella che secondo lei era la classica famiglia ricca.
Si preparó rigorosamente usando qualcosa di rosso e aspettó che Caroline passasse a prenderla.
Quando sentí il telefono squillare scese le scale di quella che sarebbe stata la sua nuova casa e si fiondó fuori.
                                                              ~ 
Ashley tutto sommato era una bella ragazza, non era la bellezza tipo ma sicuramente quando passava, qualche "maschietto" si girava.
Era alta, non troppo magra e portava i capelli mori lunghi sino al fondoschiena.
Quella sera aveva indossato un vestito con dei tacchi, nulla di che, portava con se una piccola poshette da polso in cui teneva il minimo essenziale.
Era capodanno e lei stava andando ad una festa, dopo tanti anni di solitudine, sperava conoscesse qualcuno, qualcuno che l'avrebbe fatta stare bene, che le avrebbe fatto dimenticare gli orribili anni a New York e che l'avrebbe aiutata a costruirsi una nuova vita. 
                                                             ~
Arrivata Ashley si trovó dinanzi a se una villa maestosa e anche molto antica. 
C: "benvenuta in casa Salvatore"
-ecco qual'era il cognome- pensó
"Siamo quiiii" trilló Caroline e subito una bel ragazzo con un bel ciuffo si fiondo all'entrata per accogliere le due ragazze.
"Ciao Caroline!" disse con affetto rivolto alla bionda, "benvenuta" disse rivolgendosi alla mora, lo salutó con imbarazzo. 
"Stef, chi manca ancora?"
"Damon. Ma sicuramente stasera non si fará vivo."

Si incamminarono quindi verso la sala della casa dove la festa prendeva vita. Musica ad alto volume, alcol e gente che si divertiva.

Nell'aria risuonó una canzone di canzone di Calvin Harris e subito Caroline prese il braccio di Ashley e la trascinò in mezzo alla pista da ballo.
Si divertirono molto a ballare, Ashley conobbe anche un paio di ragazzi, uno anche carino, lo aveva visto un paio di volte al Mystic Grill ma timida com'era non si azzardava a parlargli; si limitavano a sguardi rubati e lievi sorrisi.

Era felice, dopo tanto tempo, dopo tutto quello che le era successo e che aveva superato, era di nuovo finalmente felice.
Sí finalmente stava per iniziare la sua nuova vita se ne stava rendendo conto in quel momento in cui le sue labbra non riuscivano a chiudersi e tra di esse spiccava un sorriso che pensava non se ne sarebbe mai andato via da lí.
Che cosa sarebbe potuto succedere, in una serata cosí magica, in quella che sembrava essere l'inizio di qualcosa di nuovo?
Niente, niente poteva mettere fine a tutto quello.

Trascorse altro tempo con le nuove amicizie che si era fatta, con quel ragazzo che dopo averlo conosciuto e averci parlato le piaceva ancora di piú.

La consapevolezza che da lí in poi tutto sarebbe andato nel verso giusto cresceva nel suo cuore fino ad avvolgerlo pienamente.

Era tardi, era davvero molto tardi, e il ragazzo carino si era offerto di accompagnarla a casa dato che Caroline era praticamente crollata sul divano.
Raccolse le sue cose, salutó i conoscenti e si avvió con il ragazzo verso l'uscio.
Mystic Falls era davvero molto buia, e anche alquanto inquietante.
Erano insieme in macchina e ancora parlavano e ridevano, quasi distratti.
Poi alla luce di un lampione entrambi si spaventarono, preoccupati alla visione di un corpo steso sull'asfalto.

Il ragazzo riuscí a frenare grazie ai suoi pronti riflessi.
Entrambi scesero dall'automobile e andarono a controllare cosa potesse essere successo.
Il ragazzo camminava davanti e Ashley lo seguiva da dietro come per proteggersi, non sapeva bene per quale motivo si stava comportando in quel modo ma dietro di lui tuttosommato si sentiva piú al sicuro.

Avvicinandosi, cominciarono a capire a chi apparteneva quel corpo steso. Era un ragazzo, steso con le braccia aperte, non poteva essere stato investito e lasciato sulla strada da un pirata che non voleva prendersi le proprie responsabitá in quanto a prima vista non riportava ferite.
Forse era ubriaco, o drogato, o forse soffriva di sonnambulismo.

Tutti i dubbi che si era instaurati nella testa di Ashley si rivelarono sbagliati.
Il ragazzo di scatto si alzo sui piedi e li raggiunse ad alta velocitá.
Ashley capí anche a chi apparteneva quel corpo, quel viso.
Era il fratello di Stefan, non lo aveva mai incontrato ma lo aveva visto in foto, in casa dei Salvatore, era vestito con abiti molto antichi, e abbracciava il fratello, vestito allo stesso modo strano; Caroline le aveva detto che era una foto che li ritraeva pronti ad andare ad una festa in maschera.

Come faceva ad essere cosí veloce, sembrava quasi un film, oppure era solo il suo stato di ubriachezza che le rendeva tutto al quanto strano. 
Il fratello di Stefan si avvicó pericolosamente al ragazzo e si fiondó con la bocca su di lui e Ashley cominció a vedere del sangue senza sapere cosa stesse avvenendo. 

Urlava disperata e cercò di scappare, subito il Damon la raggiunse e la bloccó la guardò in modo inteso "non ti muovere" le ordinó non sapeva per quale motivo non riuscisse a non muovere un muscolo, ma era parallizzata, piangeva disperata, guardando il ragazzo che aveva la testa distante dal corpo.
Era molto spaventata, terrorizzata.
Damon camminava su e giú per la strada velocemente, in modo nervoso.
Poi si avvicinò a lei e cominció a parlare, le spiegó quello che era successo, quanto lui fosse stranito dal fatto di aver lasciato Elena seppure la amasse ancora, quanto fosse arrabbiato e cosa succedeva (cosa che era appena successa al ragazzo che la accompagnava) ogni volta che si doveva sfogare. Le spiegó che diveniva uno squartatore che uccideva le persone. Lei piangeva continuamente e lo pregava, lo pregava di lasciarla andare, dicendo che non avrebbe detto nulla di quello che aveva visto, gli disse che sarebbe sparita, se ne sarebbe andata da Mystic Falls.
"sei cosí carina, giovane, non hai neppure fatto nulla"
Ashley si sentì piú al sicuro con quelle parole. 
Ancora il fratello di Stefan la fissó "smettila di piangere, andrá tutto bene!" Continuando a fissarla, le disse ancora "dimentica quello che é successo, sali sulla macchina e scappa il piú lontano possibile da qui".
Ashley sentì dinuovo di poter muovere i muscoli e stranamente si sentí la testa vuota, libera da ogni pensiero. 
Come un robot si avvicinó alla macchina, vi entró e accese il motore. Mise in moto e partí.

Dopo pochi metri peró, una forza sovraumana fermó la macchina, aprí lo sportello e la tiró fuori dal sedile. 
"Mi dispiace, ma io non sono una brava persona!" queste furono le ultime parole che Damon le disse prima di morderla e prosciugarla del suo sangua fino a staccarle la testa dal corpo.

E questa quindi fú, la nuova, brave vita di Ashley.

- Fine -

Note dell'autrice: 
Ho pensato a questa storia dopo aver visto la puntata 5x10 di The Vampire Diares quando Damon lascia Elena.
Il contensto è un'altro, non ho rispettato né il tempo, né altro.
Peró volevo pensare per una volta a quelle ragazze che Damon uccide sempre quando qualche cosa gira nel senso storto e volevo farlo appunto, dal punto di vista di una di queste ragazze, anche lei non centra nulla con il libro o la serie tv. 
Detto questo spero che la lettura vi sia piaciuta e vi ringrazio per aver letto la mia storia. 
Ringrazio anche in anticipo chi mi farà sapere se la storia é stata gradita, chi mi recensirá per dirmi la sua e chi mi criticherá.
Baci