Serie TV > The Big Bang Theory
Ricorda la storia  |      
Autore: Northern Girl    28/04/2014    2 recensioni
Sheldon Cooper è un geniale fisico teorico, Zelda Sayre una brillante filosofa. Cosa succederebbe se un casuale incontro in lavanderia sfociasse nell'eterno dibattito tra scienza e filosofia?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Leonard Hofstadter, Nuovo personaggio, Sheldon Cooper
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
xx

Ciao a tutti i fans di TBBT!

Questa è la mia prima FF sulla mia sit-com preferita. Ho sempre voluto vedere uno scontro tra pensiero umanistico e pensiero scientifico, ma siccome nella serie non se ne fa alcun riferimento ho pensato di creare un personaggio ex-novo. (Sia chiaro, non ho intenzione di stravolgere gli equilibri della coppia Sheldon-Amy, che per me è sacra e che svilupperò piano piano nei capitoli che verranno!) Aspetto le vostre spassionate opinioni, critiche, ecc.

A presto!

 

Nell’appartamento 3A di North Los Robles Avenue abita Zelda Sayre, una ragazza originaria dell’Alabama, che per motivi di studio si è trasferita, quattro anni fa, a Pasadena, in California. Zelda ha venticinque anni ed è la più giovane del suo corso di studi ad aver ottenuto un dottorato in filosofia. E’ una ragazza molto intelligente, che ama leggere e studiare, ma non è una nerd. Il termine che la descrive meglio è di certo “eccentrica”. Passa di continuo dall’essere la regina della vita mondana, al trascorrere le serate accoccolata sul divano, leggendo un saggio filosofico con il suo fidato gatto sulle ginocchia. Ama e odia le persone nello stesso modo in cui ama e odia se stessa. Questo dipende dallo stato d’animo del momento o, più specificatamente, da una propensione genetica al bipolarismo clinico. In generale da l’idea, a chi non la conosce bene, di essere una ragazza superficiale, che si interessa solo alla moda e ad altre frivolezze simili.

E’ sabato pre-sera. Da una settimana Zelda Sayre è single ed è ancora parecchio scossa per la fine improvvisa del suo fidanzamento. Si è rinchiusa in casa e si tortura guardando film romantici e leggendo i libri della Austen. Il suo appartamento è disseminato di fazzoletti usati e nel frigo è rimasta solo mezza bottiglia di aranciata e una scatoletta di tonno scaduta. Domani sarà costretta ad uscire perciò, consapevole del fatto che non ha nulla di pulito da indossare, decide di passare il resto della serata a lavare i panni.

Non posso  crederci, ho venticinque anni e il sabato lo passerò da sola guardando l’oblò della lavatrice girare su se stesso… Chi mai potrebbe essere così sfigato da trascorrere il week-end in questa maniera?

Sheldon Cooper, come ogni sabato sera, si appresta a fare il bucato. Scende le scale del suo condominio con una bacinella ricolma di vestiti coloratissimi. Il fisico teorico è stranamente di buon umore, ma quello che non sa è che la serata prenderà una piega diversa da come l’aveva organizzata.

Quando scorge la sua vicina in lavanderia, Sheldon storce la bocca in una smorfia. Ha sempre evitato accuratamente di dare confidenza a Zelda, una vicina qual è Penny basta e avanza! Nonostante il  nome della ragazza gli faccia tornare in mente uno dei suoi personaggi preferiti dei videogiochi, tale “principessa Zelda”, è alquanto sicuro che le piacevoli associazioni finiscano lì.

Tra tutti i giorni, proprio il sabato sera quella studiosa del “nientedimegliodafarecheporsidomandeesistenziali” doveva lavare il suo bucato?

“Buonasera dottoressa Sayre” si affretta a dire il giovane fisico, enfatizzando con un po’ troppa ironia quello status e sperando che il saluto sia l’ultimo convenevole che dovrà elargirle.

La ragazza si gira a guardarlo e con un sorriso cordiale risponde al saluto. Sheldon si sente sollevato; non dovrà perdere altro tempo in chiacchere. Potrà fare il bucato in santa pace e poi tornare al suo appartamento, trascorrendo il resto della serata dedicandosi alla costruzione della sua “Morte Nera” in lego.

“Allora, come va, Sheldon?” chiede all’improvviso la ragazza sovrappensiero, riducendo in polvere il desiderio del giovane fisico di rimanere in silenzio.

Oh mannaggia, lo sapevo! Quella specie di hippie non solo vuole contribuire a farcire il mondo con inutili e stupide congetture, ma ha anche intenzione di rovinarmi il sabato sera!

Sheldon non può trattenersi  e con un’aria di sfrontata superiorità inizia uno dei suoi irritanti sproloqui.

“So fin troppo bene che l’arte dell’oratoria e delle futili ciance ben s’addice alla materia di studio, se così vogliamo definirla, di tua competenza…Ma essere ridondanti anche in un momento banale come questo, nel quale due vicini s’incontrano per caso in lavanderia, mi sembra del tutto eccessivo. Detto ciò, se proprio devo attenermi alle convenzioni sociali…Sto bene, grazie! E tu?” dice il fisico concludendo con un sorriso forzato.

Zelda si acciglia e si volta lentamente verso il fisico. Non è estranea alle tante stramberie del suo vicino. Lo ha visto parecchie volte sfoggiare strani costumi fantasy, l’ha sentito salire e scendere le scale intonando bizzarre filastrocche, per non parlare della celeberrima bussata ripetuta per tre volte, segno inconfutabile di un dilagante disturbo ossessivo-compulsivo . Il  suo gatto ,Zazzy, le è stato regalato proprio da Sheldon, che in un momento della sua vita, aveva riempito il vuoto, lasciato dalla rottura temporanea con la sua ragazza, Amy Farrah-Fowler, comprando  venticinque adorabili felini. Inoltre, Zelda, fa parte del consiglio dei condomini e più volte ha dovuto confrontarsi con le continue lamentele e assurde pretese di Sheldon. Ma soprattutto, la giovane filosofa, ha una certa confidenza con Penny, la quale, è risaputo, è incline al pettegolezzo e prodiga di informazioni.  La ragazza, perciò, si è costruita un quadro abbastanza chiaro su come sia Sheldon, o come lo chiama Penny, Shelbot. Lo percepisce come un tipo geniale, ma estremamente indisponente e quella non è proprio la serata  giusta per tormentarla, soprattutto se a farlo è un bambinone di trent’anni con evidenti problemi relazionali. Così Zelda si vede costretta a rispondere a tono.

“Tutto bene anch’io.  Ma visto che hai tirato in ballo la mia materia di studio, vorrei proporti di venire alla conferenza che  io e altri relatori terremo domani stasera al Grandview Palace di Pasadena. Ho già invitato Leonard, ma se anche tu vorrai onorarci con la tua presenza, potresti finalmente capire quanto la filosofia sia, oggi più che mai, fondamentale nella vita dell’uomo.  E magari cogli anche l’occasione per correggere  quel tuo adorabile modo di criticare qualsiasi cosa”.

A Sheldon scappa una risata. No, Sheldon ride di proposito. Guarda dall’alto in basso la ragazza ostentando un’espressione di superiorità.

“Ma per favore! Se venissi a quel raduno di figli dei fiori, vi metterei solo in imbarazzo con le mie domande. Insomma, se mai volessi approfondire tale materia, mi recherei in una vecchia e polverosa biblioteca, l’unico vero posto in cui la filosofia dovrebbe essere relegata!”

Zelda fa un respiro profondo. Non è una ragazza attaccabrighe, ma sentire lo spilungone saputello che sputa sentenze su quello che ama di più al mondo la fa sentire stranamente combattiva.

“Dottor Cooper, la filosofia è la materia per eccellenza che promuove il sapere. E l’uomo ha un disperato bisogno di sapere!”

“Oh certo, come no! Come se la filosofia portasse il sapere! Te lo dico io cosa porta la filosofia: solo dubbi!! E l’uomo oggi ha bisogno di certezze, di numeri e non di chiacchere!” esclama Sheldon in tono saccente, mentre Zelda inizia piano a piano a perdere le staffe.

“Qualunque cosa è fondata sul dubbio! E il dubbio è padre della domanda! E senza domande nemmeno la tua amata scienza può andare avanti!” replica la ragazza scaldandosi.

“La scienza, mia cara dottoressa,  si pone domande sulla casualità degli eventi e di ogni evento studia cause e conseguenze. Le domande che sorgono in ambito scientifico sono necessarie e non partono da un’inconsistente dubbio letterario, bensì dalla necessità di spiegare le basi del mondo! Il dubbio, di cui tu parli con tanta immotivata devozione, deve essere estirpato, perché si insinua nelle menti delle persone, le indebolisce, e le porta a credere a qualsivoglia… astrologia, omeopatia, al fatto che “La minaccia fantasma” sia un classico senza tempo… La scienza con il suo rigore e il suo metodo deve raccogliere i dubbi e trasformarli in certezza , attribuirgli forma e contenuto, nome e cognome, che deve essere unico e necessario! E ora, scusami tanto, ma io ho una tabella di marcia da rispettare!” dice Sheldon concitato mentre si avvicina alla lavatrice. Ma Zelda non ha nessuna intenzione di dargliela vinta e gli si para davanti.

“Davvero pensa, dottor Cooper, che tutto sia unico e necessario? Io ho motivo di credere che il mondo cambi e muti di continuo. Ogni generazione di esseri umani ha la sua peculiarità, e mentre la filosofia si è sempre adattata alla mente degli uomini considerando il contesto storico e sociale, la scienza ha sempre cercato di calare gli uomini nello stesso sistema e nelle stesse convinzioni!”

Sheldon osserva la ragazza davanti a se. Non è bravo a distinguere le espressioni facciali, ma è quasi certo che le labbra arricciate e lo sguardo accigliato della ragazza non si accompagnino alla felicità. Sheldon non può fare a meno di notare che Zelda ha la stessa civetteria di Penny. Come lei ha gli stessi capelli medio-lunghi tinti di biondo, gli stessi occhi chiari truccatissimi e indossa, come la cameriera, vestitini modaioli e striminziti che il fisico reputa da “donnaccia”. La somiglianza con Penny però si limita all’aspetto fisico. Sheldon le riconosce una certa intelligenza, ma questa caratteristica lo rende ancora più ostile nei suoi confronti.

“Ma ti ascolti quando parli? La scienza attraverso il progresso ha cambiato il processo storico, ha dato vita alla globalizzazione, ha contribuito al miglioramento delle condizioni di vita! Non è la scienza che si è calata nell’uomo! E’ l’uomo che si è calato nella scienza! Devo aggiungere altro?” esclama Sheldon cercando di superare la vicina che continua a bloccargli la strada.

“Questo è verissimo, ma dovrai ammettere che la scienza da sola non  può rispondere a tutte le domande! La scienza è solo forma senza contenuti. L’uomo ha bisogno di sapere non solo come funzionano le cose, ma anche perché!”

"Perché ti ostini a renderti ridicola? La scienza, trovando i nessi di casualità, non solo spiega il come, ma anche il perché! E il perché deriva dal fatto che  secondo le leggi di Natura ciò è quello che deve accadare, che è solamente così e non può essere altrimenti. Ad ogni causa corrisponde una conseguenza, e  nel sistema  analizzato, in questo mondo, tutto è concatenato,  e la teoria se ha preso in considerazione ogni postulato, ha sempre ragione!".

"La teoria è vera finché non viene falsificata! E' questo accade spessissimo visto che i postulati che possono influire su di essa sono infiniti! La scienza è un continuo rincorrere la verità, non la Verità! La filosofia invece propone all'uomo di guardare dentro se stesso e capire la propria Verità!".

Sheldon trema di rabbia e sta per replicare ma l’irruzione improvvisa di Leonard lo interrompe.

“Sheldon, ma cosa stai facendo? Il ragazzo delle consegne è arrivato col cibo indiano più di un quarto d’ora fa!” esclama il fisico sperimentale, ma poi s’accorge della presenza di Zelda. “Oh, ciao Zelda! Non ti avevo  vista, come stai?”

Sheldon precede Zelda prima che questa possa rispondere.

“Te lo dico io come sta! Dal tono acido che ha usato durante tutta la nostra disquisizione, che è anche la causa del mio ritardo, direi che è nel bel mezzo del suo ciclo mestruale!”.

“Sheldon!” Leonard fulmina l’amico con lo sguardo, mentre Zelda rimane impalata e a bocca aperta.

 “Cosa c’è?” chiede Sheldon candidamente, come se fosse caduto dalle nuvole.

“Come, cosa c’è?” esclama Leonard esasperato dall’inconsapevolezza di Sheldon “Hai detto una cosa veramente maleducata e fuori luogo, chiedi scusa immediatamente!”

“Non importa!” replica Zelda sorridendo, cercando di mascherare il disagio “Ora devo proprio andare!”

La ragazza esce dalla lavanderia in fretta e furia, ma dopo poco sente la voce di Leonard che la chiama.

“Ehi, Zelda, aspetta un attimo!” grida il fisico sperimentale inseguendola per le scale.

“Sì?” dice la ragazza voltandosi e sfoggiando il suo miglior finto sorriso.

“Mi dispiace davvero per quello che ha detto Sheldon!  Lui è fatto così, non si accorge minimamente che spesso supera i limiti!”

“Oh, non ti preoccupare! Non è la prima volta che mi viene voglia di prenderlo a calci per quello che dice!” replica la ragazza.

Leonard e Zelda si guardano, poi scoppiano a ridere in maniera complice.

 “Ti va di venire a cenare da noi? E magari indisporre ulteriormente Sheldon continuando il discorso che stavate facendo? L’hai davvero fatto arrabbiare, l’ho sentito mentre diceva che hai scalato la lista dei suoi mortali nemici!”

 “Sarebbe magnifico!” esclama Zelda contenta, pensando che ,almeno per quella sera, non sarebbe dovuta rimanere da sola nel suo appartamento, mangiando una scatoletta di tonno e bevendo dell’aranciata ormai sgasata.

***

 

“Come hai potuto invitarla a cenare da noi?” sbotta Sheldon in tono lagnoso “Non è già sufficiente la presenza costante nel nostro appartamento di menti dedite all’ingegneria, alla biologia…e allo shopping? Ora dobbiamo addirittura raschiare il fondo del barile invitando una studiosa di filosofia ad unirsi a noi e al nostro gruppetto di amici! Ti rendi conto, Leonard?! Una filosofa! E’ anche peggio che sentire Penny parlare di scarpe”.

“Sì, sembra davvero terribile” risponde Leonard sarcastico.

“Io davvero non riesco a capire perché tu l’abbia invitata!” insiste Sheldon scuotendo la testa in segno di disappunto.

“Perché ti sei comportato veramente male con lei…e perché Raj è da anni che mi supplica di farlo. Oggi ho preso due piccioni con una fava” replica Leonard soddisfatto mentre dispone un piatto in più sul tavolino.

All’improvviso si sente bussare alla porta.

“Deve essere Zelda! Mi raccomando Sheldon, stai a cuccia!  O domani te lo sogni che ti accompagno al negozio di modellismo!”

“E va bene!”  sbuffa Sheldon intimorito da quella minaccia “Ma ti assicuro che nemmeno la mia propensione all'essere simpatico e socievole potrà aiutarmi ad andarci d'accordo!”

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Big Bang Theory / Vai alla pagina dell'autore: Northern Girl