Disclaimer: Oliver Queen, Moira Queen, Slade Wilson e tutti gli altri personaggi
appartengono a George Papp e Mort Weisinger, alla DC Comics e a chi detiene i diritti
sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto
personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si
ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece
copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la
citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite
permesso scritto.
"Se non sai perché un bambino sulla giostra saluta i genitori a ogni giro e perché i suoi genitori gli rispondono sempre, non capisci la natura umana."
- William D. Tammeus -
Madre
Cade Moira Queen e non fa alcun rumore.
Grida con tutto ciò che le è rimasto Thea - menzogne e parole abortite sulla punta della lingua - e ancora non fa alcun rumore.
Annuncia la sua sentenza Slade, occhi tristi eppure così vuoti, così feroci, ma il silenzio è l'unica voce che riesce a raggiungerti - a raccontarti la verità.
Madre.
Si lorda di sangue la sua spada e tu ricordi che rumore dovrebbe fare, ma qualcosa fa click - click, click, click - e ti spegni, una bambola ridicolmente grande e rotta.
Madre.
Perché la morte è una bocca spalancata e mai sazia, un'assenza che viene ascoltata solo sul filo della fine - quando il resto è brusio.
Madre.
Il suono della tua anima che si spezza è così forte da cancellare il silenzio.
Addio.