Libri > Hunger Games
Ricorda la storia  |      
Autore: ribrib20    29/04/2014    2 recensioni
Cosa saresti disposta a fare, Rue, per tornare dalla tua famiglia?
Riusciresti a uccidere altre persone? E a continuare a vivere normalmente con questo peso sulla coscienza?
No. Non lo faresti mai.
[Storia partecipante al 3° turno del contest "1 su 24 ce la fa!" di ManuFury]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clove, Favoriti, Rue
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Come possiamo permettere che ci facciano questo?
Una domanda frequente, questa, che faceva capolino nella tua mente ogni volta che assistevi impotente a una nuova mietitura.
Mentre venivano chiamati i nomi dei due tributi, non potevi fare a meno di chiudere gli occhi, stringendo forte la mano callosa eppure così morbida e familiare di tua madre, chiedendoti cosa avresti fatto, se al posto di tutte quelle persone fosse stato chiamato il tuo nome.
Saresti stata in grado di rimanere te stessa, fedele ai tuoi principi e agli insegnamenti che avevi ricevuto?
Certo. Ti rispondevi sempre. Saresti riuscita a trovare dentro di te la forza per rimanere Rue, nonostante tutto, in modo che, al tuo ritorno a casa, la tua famiglia ti avrebbe riconosciuto ancora.
Non mi farò sconfiggere.
Capitol City non avrà mai la mia anima.

Allora forte di quel pensiero, stringevi i denti, ricacciavi indietro le lacrime e il dolore e andavi avanti.
Ancora una volta.

Non posso permettere a loro di distruggermi.
Anche adesso lo pensi, mentre ti riposi su un albero nell’arena, dopo un’altra lunga giornata di scontri.
Non riesci a prendere sonno – anche se sai che dovresti dormire – per questo ti rigiri tra le mani il coltello che sei riuscita a rubare oggi ai favoriti.
Un brivido ti corre lungo le spalle mentre il ricordo dei loro discorsi si fa largo nella tua mente.
Parlavano di morte. Di uccidere gli altri tributi e vincere gli hunger games.
E nel dirlo, il loro volto si deformava, assumendo contorni mostruosi.
Ridevano, assaporando la fine degli altri.
Ridevano, mentre si sedevano attorno al fuoco e pianificavano le tattiche da seguire il giorno successivo.
Come se fosse un gioco.
Come se in palio non ci fosse la vita.
Per quanti sforzi tu faccia, non riesci a capirli. Ti chiedi se abbiamo paura anche loro, e quindi se quello non sia solo uno dei tanti modi di reagire a questa situazione, se anche Clove e Cato e tutti gli altri abbiano una famiglia alla quale fare ritorno.
Chiudi gli occhi e appoggiandoti al tronco dell’albero pensi alla tua, di famiglia e al tuo distretto.
Cosa saresti disposta a fare, Rue, per tornare da loro?
Riusciresti a uccidere? E a continuare a vivere normalmente con questo peso sulla coscienza?
No. Non lo faresti mai.

Una risata più squillante delle altre interrompe il flusso dei tuoi pensieri, facendoti scattare seduta.
Ti sporgi un poco per vedere quello che sta succedendo sotto di te, e i tuoi occhi si posano sulla figura di Clove, intenta a pulire le sue armi, un ghigno in volto e – non riesci a vederli, ma visto il soggetto puoi immaginarteli – la fredda crudeltà negli occhi.
Come può provare piacere a togliere la vita al prossimo? Ti domandi ancora una volta, ricordando tutta la cattiveria che aveva riversato contro un altro tributo il primo giorno, alla Cornucopia.
Ti ricordi alla perfezione il suo sorriso, mentre i vestiti, le mani e il viso si sporcavano del sangue di quel ragazzo.
Sei solo un prodotto di Capitol City. Pensi, studiandola attentamente.
Tutti i favoriti sono diventati ciò che loro si aspettavano. Ciò che richiede questo macabro spettacolo che sono gli hunger games.
Aumenti la presa sul coltello.
Ripensi alla tua famiglia.
Alla tua promessa.
Io non diventerò mai come voi. Dovessi morire, Capitol City non vincerà mai.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: ribrib20