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Autore: Akira Yuki    29/04/2014    1 recensioni
I fiori, raccontati a una studentessa da lui, il Guardiano, attraverso una storia piena di magia.
Genere: Fantasy, Poesia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Passarono tre giorni dall'ultima volta che Hana incontrò l Guardiano, ossia da quando lui le aveva dato la rosa blu.
Il tramonto era passato, quindi andò a cenare e a ripassare le ultime cose di scuola.

Accanto al letto, sopra il comodino, aveva sistemato un bellissimo vado si vetro, dentro il quale aveva messo l'iris e la rosa che il Guardiano le aveva dato. Era bellissimo vedere quei fiori.. Così belli, ipnotici. Peccato solo che già l'iris stava cominciando a seccare, nonostante l'acqua nel vaso. La cosa le dispiaceva molto, non tanto per la paura che se fosse seccato lei sarebbe tornata a non capire più nulla di matematica, ma perchè si era particolarmente affezionata a quel dono (come alla rosa del resto, stranamente sembrava che se anche il Guardiano le avesse regalato un sasso, lei lo avrebbe adorato).
Finito di cenare, andò in bagno e si cambiò, indossando un lungo pigiama.
Si recò in camera, dopo aver spento tutto, e sorrise a vedere i fiori nel vaso. Li baciò delicatamente entrambi e scoprì le coperte. Appena vide il letto rimase sorpresa: lei di solito metteva il cuscino sotto il piumone, e ora, appena aperto, vide che sopra il cuscino c'era un papavero. Un papavero rosso. Un fiore semplice e comune, ma il rosso era splendente e profondo. Sorrise, capendo che l'unico ad aver fatto una cosa del genere doveva esser stato il Guardiano. Si mise sotto le coperte e strinse il delicato fiore tra le mani, baciandolo, felice. Infine si addormentò.

Quando riaprì gli occhi, era immersa nel bianco. Uno spazio bianco che sembrava infinito e nulla eccetto lei. Lei si ritrovava come senza gravità: i suoi capelli erano liberi e lei non toccava nessun tipo di terra. Chiuse gli occhi. Gli riaprì e trovò lontano da lei un albero, un albero completamente nero, come un'ombra. Era gigante e sembrava ruotare su se stesso sentamente e dolcemente, muovendo i rami pieni di foglie. Sotto il tronco moltissime radici.
Di sotto fondo un suono... dolci note di un pianoforte.
Lei si guardava attorno, non vedendo niente se non l'albero. Era sorpresa, quello era sicuramente un sogno.
Uno dei rami dell'albero si allungò velocemente, come una linea che lasciava diramificazioni rosse. Questa continua a svolazzare a caso, ondulando o facendo dei cerchi, per poi fare un cerchio nel quale Hana era dentro. La linea continuava all'infinito e in poco tempo fu impossibile per lei vedere ancora i suoi bellissimi disegni. Dopo non molto, a partire dall'albero, dalla linea cominciarono a sbocciare fiori rossi, con il gambo nero: papaveri. Sbocciarono anche attorno a Hana e lei sorrise, annusandoli.
-Ti piacciono..?-. Il Guardiano era accanto a lei: i suoi capelli, come quelli di Hana, svolazzavano, lasciando vedere benissimo i suoi bellissimi occhi. Sorrideva mentre accarezzava un fiore.
-Si.. Sono bellissimi..-. Lei sorrise dolcemente e li andò accanto.
-Sai cosa sono i papaveri..?-. Lui la guardò, sorridendo dolcemente come mai lei lo aveva visto.
Lei scosse la testa lentamente per dire 'no'.
-Sogno. Oblio...-. Lui continuava a sorridere. Poi tornò a parlare:-Morfeo, il dio greco dei sogni, portava sempre con se' un mazzo di papaveri rossi...-.
Lei sorrise. Ascoltarlo e vederlo così felice era... Meraviglioso.
-Dove siamo..?-. Chiese lei. Il Guardiano la guardò e le prese una mano. Al loro tocco, dalle loro mani uscì un arcobaleno che si alzava in alto. Lei rimase stupita a guardarlo e lui le rispose:-In un sogno..-. Il Guardiano volò, lentamente e tenendola per mano.
-In...un sogno...?-.
Lui la guardò e sorridendo si portò un dito davanti alle labbra.-Shh...-.
Lei sorrise e si lasciò portare.
Lui la portò sotto l'albero, volando tra le radici, per poi rialzarsi in alto e continuare a tenerla per mano.
-Guarda..-. Disse lui indicando in alto. Due pesci stavano nuotando nell'aria felicemente, insieme: erano lunghi e snelli, le pinne lunghe e delicate.
Lei rimase sorpresa, ma sorride a quella tenerezza.
-Che...Che belli...-. I pegni erano neri, e le pinne di un nero trasparente, ma erano comunque uno spettacolo meraviglioso.
Lui le sorrise e le prese entrambe le mani nelle sue. D'un tratto furono investiti da tanti uccellini. Questi li passavano accanto, evitandoli, ma muovendo comunque tanto vento. Erano a migliaia e volavano tutti insieme. Erano neri come tutto il resto.
-Ahahahhaha...-. Hana rise, felicissima, e li guardò allontanarsi in gruppo. -Che belli..! Ahahha...-.
Il Guardiano le sorrise dolcemente. Poi lei lo guardò:-Ma..Perchè fai tutto questo..?-. Aveva ancora il sorriso sulle labbra, ma era comunque curiosa.
Lui allontanò una mano e quando la portò davanti a lei aveva in mano un mazzettino di fiorellini rosa.. come il rosa dei fiori di ciliegio: la balsamina.
Hana non ricordava il significato di quel fiore così, dopo averlo guardato, guardò il Guardiano, ma come alzò il volto lui la baciò dolcemente. Lei spalancò gli occhi sorpresa, ma non ci volle molto prima che si calmasse e chiudesse gli occhi. Restarono così.

La mattina seguente lei si svegliò. I flebili raggi del sole illuminavano lei e la sua camera passando dalla finestra. Si alzò a sedere e si guardò la mano: il papavero era sparito, lasciando spazio alla balsamina, la stessa che il Guardiano le aveva dato in sogno. Sorrise.
Un qualche istinto la portò a girarsi verso il letto e, quando lo fece, rimase sorpresa: il Guardiano stava dormendo sotto le coperte con le labbra socchiuse e con le ciocche dei suoi capelli bordeaux tutte spaparanzate. Era bellissimo.

''Dolcemente,
Tu dormi accanto a me.
Che tipo di sogni
Tu stai sognando?
In che mondo...
Sei finito?''.

Lei lo guardava dolcemente. Lui dopo non molto si svegliò e appena la vide si alzò a sedere sul letto.
-Questo fiore... Che significa..?-. Lei lo guardò mentre lui si era alzato dal letto e si era diretto verso la finestra, aprendola per lasciar entrare aria fresca.
-Fidanzamento..-.
Lei spalancò gli occhi sorpresa mentre le lunghe tende della finestra svolazzavano a causa del vento. Lei si chinò a guardare il fiore, dolcemente, poi rialzò lo sguardo per guardarlo... Ma lui era già sparito.

''Buona Notte''.

  
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