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Autore: Passione_Lettura    29/04/2014    1 recensioni
Mi parve di sentir qualcuno correre tra gli alberi, mi girai di scatto, ma non vidi nessuno.
Mi stavo avventurando troppo nel fitto del bosco, e cosa ancora peggiore... stava tramontando il sole.
Genere: Horror, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io e la mia amica Elen eravamo in macchina, stavamo andando dai suoi genitori, passammo vicino a un bosco, sembrava infinito, non riuscivamo a oltrepassarlo.
Il cielo si fece più cupo, nuvole minacciose comparvero e coprirono la volta azzurra sopra di noi.
Di colpo la macchina sbandò andando a schiantarsi contro un albero immenso, gli airbag si aprirono, e noi due svenimmo .
Quando mi risvegliai Elen era appoggiata allo schienale con un rivolo di sangue che le scendeva dal naso, cercai di svegliarla ma non ci riuscii.
Le toccai il collo, era ancora viva sentivo il sangue scorrerle.
Presi immediatamente il telefono dalla tasca dei pantaloni per chiamare soccorsi, ma non c'era campo.
Scesi a fatica dalla macchina, vidi che il "muso" della macchina era completamente distrutto.
Aprii la portiera del guidatore e tirai fuori Elen, allontanandola dalla macchina dopo poco, la macchina prese fuoco, io presi in braccio la mia amica, per fortuna che era piccolina.

Andai in strada, feci circa un chilometro di strada col Elen in braccio, a volte fermandomi, non c'era nessuno, e cosa ancora peggiore, non vedevo la fine della strada, il bosco la costeggiava tutta non finendo mai.
Tutto era immerso nel silenzio assoluto, cosa strana essendo in un bosco. Il cinguettio degli uccellini, il "cri-cri" dei grilli, il ronzio degli insetti e lo sfruscio delle foglie col vento... era tutto sparito.

Iniziò a venirmi ansia, e il battito del cuore accelerò, la paura stava prendendo il sopravvento del mio corpo, l'adrenalina saliva.
Un sento di smarrimento si insinuò in me, posai Elen sull'erba, mi allontanai, iniziai a correre ma niente....la fine di quella maledetta strada non si vedeva. Ritornai dalla mia amica e ripresi il telefono, prendeva quel poco per chiedere aiuto.
Chiamai subito i soccorsi:
"Aiuto, vi prego venite subito, eravamo sulla strada per *dissi il nome della città* quando la macchina ha sbandato ora non riusciamo a tornare indietro, ho paura...." non potei continuare che la chiamata terminò, era caduta la linea. Speravo che almeno avessero ricevuto il messaggio.

Mi sedetti sul bordo della strada quando un rumore mi fece sobbalzare, e il cuore accelerò tantissimo, ero totalmente terrorizzata...
 
Non riuscivo a muovermi, ero bloccata dalla paura che mi scorreva nelle vene.
Mi feci coraggio e girai la testa in ogni direzione, non vidi nessuno.. il paesaggio intorno a me era deserto.
A quel punto decisi di "avventurarmi" nel bosco, potevano esserci delle case, o qualcuno che era andato a caccia.

Seguii un sentiero che entrava nella fitta vegetazione.
Il sottobosco era quasi completamente secco, le foglie secche scricchiolavano sotto i miei piedi.
Avevo un passo incerto, le gambe mi tremavano.
Iniziai a sentire il vento sfrusciare, avevo paura che ci fosse qualcuno, di non desiderato.
Mi stavo avventurando troppo nel fitto del bosco, e cosa ancora peggiore... stava tramontando il sole.

Mi parve di sentir qualcuno correre tra gli alberi, mi girai di scatto, ma non vidi nessuno.
Di nuovo, sta volta fui più veloce, e vidi un ombra saettare tra gli alberi. 
Iniziai a correre per ritornare sulla strada e stare con Elen.
Correvo con l'adrenalina a mille, sentivo il cuore scoppiarmi in petto.
Un altro sfruscio, altri passi veloci, mi rigirai, e continuai a correre. Stavo perendo il senso dell'orientamento.
Mi fermai un attimo per capire dove mi trovavo, quel bosco era immenso.....ci si poteva perdere anche un esperto.

Ripresi a correre con affanno, le gambe non riuscivano più a reggermi, sentivo la testa che mi girava.....inciampai in un tronco di un albero caduto , presi una storta e caddi a terra.
I passi si stavano avvicinando, cercai di rialzarmi ma non ce la facevo.

Una nebbiolina fine iniziò a ricoprire il terreno, facendo scomparire i miei piedi.
Iniziai a strisciare facendo pressione sulle braccia per darmi spinte.
Vidi di nuovo un ombra che saettava tra gli alberi, la nebbia stava salendo, e non riuscivo più a vedere intorno a me.
un senso di panico mi invase del tutto la mente.

Mi massaggiai la caviglia, e la girai di scatto per sistemarla.
Mi rimisi in piedi a fatica, il piede mi faceva male, le gambe mi tremavano.
Con quella poca forza che mi era rimasta camminai sempre andando dritto, anche se quella non fosse stata la direzione per tornare da Elen, in qualche modo sarei uscita.
Il cielo si stava facendo sempre più scuro, e sotto il fitto della vegetazione il buio si percepiva molto di più.

Stavo ormai camminando da dieci minuti sempre nella stessa direzione, e non avevo più avvertito la presenza di nessuno, anche se continuavo a stare all'erta.......quando...
mi sentii sfiorare la schiena mi girai di botto, ma non trovai nessuno.
Ormai la nebbia era alta e non potevo più vedere nulla a parte me stessa. Presi il telefono, non c'era ancora campo.

Lo usai per illuminare il sentiero, poiché il cielo era totalmente nero, e la luce della luna non filtrava tra le foglie degli alberi.
Sentii di nuovo lo sfruscio delle foglie, e lo scricchiolare dei rametti....mi stavo innervosendo e intanto spaventando.
Un vento ghiacciato si fece spazio tra la fitta nebbia, spazzandola e permettendomi di vedere oltre il mio naso.
Quell'ombra mi stava seguendo.....mi feci coraggio e urlai
"Smettila di seguirmi, vuoi dirmi qualcosa? Allora vieni qui, mi sto innervosendo e sai, non è una buona cosa che io mi innervosisca"

Nessuna risposta.

"Dai forza, fatti vedere" urlai di nuovo.

Niente, di nuovo.

Il silenzio in cui era immerso quel paesaggio mi dava i brividi, così misi una canzone al cellulare.

Mi sentii già meglio, ma qualcosa mi fece sobbalzare, toccandoli una gamba.
Mi misi a correre di nuovo all'impazzata, sta volta facendo più attenzione.
Correvo correvo correvo , le mie gambe ormai avevano preso il ritmo accelerato dalla paura.
Mi bloccai subito quando mi accorsi che ero finita sul filo di un dirupo. 
Mi girai per tornare indietro...... ma qualcuno mi spinse giù.

Sentivo che ormai era la fine. Però....sentii in lontananza la voce di Josh, come se mi stesse chiamando dall'inizio del dirupo.
Mi chiamava, mi richiamava, io volevo aggrapparmi a quella voce, l'unica cosa che sentii in tutte quelle ore.

Sentii qualcuno scuotermi per le spalle , poi sentii uno schiaffo alla guancia.
"Hey, Amanda, tranquilla, svegliati, Amanda"

Aprii gli occhi, davanti a me c'era il viso del mio ragazzo, Josh..Lo abbracciai gli diedi un bacio, e rimasi tra le sue braccia.
Era stato solo un sogno evidentemente, scesi dal letto e andai alla porta, la aprii e uscii fuori, quello che vidi mi scioccò..
Eravamo in una villa di legno, in mezzo a un bosco, lo stesso bosco del sogno.
Josh arrivò alle mie spalle, mi avvolse la vita con le sue forti braccia sussurrandomi nell'orecchio -Cosa c'è piccola ?-.

Spazio Autrice:
Questo è il mio primo Horror, spero sia all'altezza per la sezione in cui lo messo.
Ditemi cosa ne pensate e se vi interessa che ne scriva altri in una recensione.
Bacioni.


 
  
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