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Autore: Ai Khanum    29/04/2014    2 recensioni
Una brevissima storia nata come il classico colpo d'ispirazione a suon di musica! Inizialmente ho preso spunto dal film del 1948 "Scarpette Rosse", che a sua volta rimaneggia la fiaba di Hans Christian Andersen, Le Scarpette Rosse. Ma il tutto con un tocco molto più horror e drammatico (ancora di più del film, che comunque non è affatto horror!). Spero che vi piaccia e spero anche di riuscire a stregare voi come io lo sono stata mentre scrivevo, buona lettura!!
Genere: Drammatico, Horror, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le Scarpette e la Ballerina

Danzava, volteggiava la ballerina. Giocando tra il velluto rosso del sipario, dilettandosi nel farlo muovere ad ogni movimento, cosapevole che dietro di esso il suo uomo la guardava e sorridendo cercava di prenderla.

In scarpette rosse la fanciulla piroettava, padrona del pavimento di legno e dello spazio intorno a lei. Si mostrava al pubblico di rado, domandando silenzio. Gli occhi le brillavano, perché aveva un segreto da conservare.

Cosa nascondeva mai? Nessuno lo sa, ripeteva la giovane ammiccando.

Un giorno il teatro era chiuso e nel silenzio si udivano solo i tonfi leggeri tonfi creati dai salti e dalle giravolte della danzatrice. Sembrava che quelle scarpette rosse non volessero più farla fermare, leggiadra femmina che agli occhi del suo amato era la cosa più preziosa e incantevole che esistesse. Faceva schioccare la lingua al palato, poiché teneva un'inconfessabile promessa nel cuore.

Cosa nascondeva mai? Nessuno lo sa, replicava la ragazzina ridendo.

Il suo promesso era stanco di questo segreto, cercava di capire cosa si nascondesse dietro quell'unica divisione tra i loro animi. La inseguiva, le domandava insistente perché reiterasse sempre quelle tre parole. Eppure lei continuava a danzare, le sue scarpette rosse che parevano sempre più lucide ogni giorno che passava. Un giorno d'Eclissi, quando la Luna copre il Sole e si incorona prepotentemente dei suoi raggi. Era questo il giorno previsto.

Cosa nascondeva mai? Nessuno lo sa, ribadiva la fanciulla strepitando.

Era la sera della prima, tutti attendevano con ansia di vedere la ballerina dalle scarpette rosse. Dietro il sipario nessun movimento, tutto taceva. L'orchestra era ormai pronta da tempo, gli strumenti erano stati accordati e il direttore guardava imbarazzato i palchi riservati alla gestione.  L'amante andò dietro le quinte, preoccupato del ritardo della giovinetta.

Cosa nascondeva mai? Nessuno lo sa, controbatteva l'adolescente.

Crocifissa alla scenografia, il busto era ripiegato in avanti, i piedi inchiodati, i polsi anche.

Sorrideva.

Sotto di lei, le lucide scarpette rosse si fregiavano del sangue caduto come uno strascico matrimoniale. Nell'ombra una risata.

" Nessuno lo sa... Nessuno lo sa... Nessuno lo sa..." un sussurro nell'ombra, ove un giovane fumava in posa da attore.

 

Cosa nascondeva mai? Nessuno lo sapeva bene, poiché proprio con lei aveva fatto l'amore in versi, e le aveva regalato scarpette rosse, che avrebbero donato alla posseditrice talento e grazia infinite. In cambio, l'eterna passione di una notte, in cui il Sorriso sarebbe stato l'amplesso più dolce. In fondo, Nessuno chiede tanto.

 

  
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