Danzava, volteggiava la ballerina. Giocando tra il velluto
rosso del
sipario, dilettandosi nel farlo muovere ad ogni movimento, cosapevole
che
dietro di esso il suo uomo la guardava e sorridendo cercava di
prenderla.
In scarpette rosse la fanciulla piroettava, padrona del
pavimento di legno e
dello spazio intorno a lei. Si mostrava al pubblico di rado, domandando
silenzio. Gli occhi le brillavano, perché aveva un segreto
da conservare.
Cosa nascondeva mai? Nessuno lo sa, ripeteva la giovane
ammiccando.
Un giorno il teatro era chiuso e nel silenzio si udivano solo
i tonfi
leggeri tonfi creati dai salti e dalle giravolte della danzatrice.
Sembrava che
quelle scarpette rosse non volessero più farla fermare,
leggiadra femmina che
agli occhi del suo amato era la cosa più preziosa e
incantevole che esistesse.
Faceva schioccare la lingua al palato, poiché teneva
un'inconfessabile promessa
nel cuore.
Cosa nascondeva mai? Nessuno lo sa, replicava la ragazzina
ridendo.
Il suo promesso era stanco di questo segreto, cercava di
capire cosa si
nascondesse dietro quell'unica divisione tra i loro animi. La
inseguiva, le
domandava insistente perché reiterasse sempre quelle tre
parole. Eppure lei
continuava a danzare, le sue scarpette rosse che parevano sempre
più lucide
ogni giorno che passava. Un giorno d'Eclissi, quando la Luna copre il
Sole e si
incorona prepotentemente dei suoi raggi. Era questo il giorno previsto.
Cosa nascondeva mai? Nessuno lo sa, ribadiva la fanciulla
strepitando.
Era la sera della prima, tutti attendevano con ansia di vedere
la ballerina
dalle scarpette rosse. Dietro il sipario nessun movimento, tutto
taceva.
L'orchestra era ormai pronta da tempo, gli strumenti erano stati
accordati e il
direttore guardava imbarazzato i palchi riservati alla
gestione. L'amante
andò dietro le quinte, preoccupato del ritardo della
giovinetta.
Cosa nascondeva mai? Nessuno lo sa, controbatteva
l'adolescente.
Crocifissa alla scenografia, il busto era ripiegato in avanti,
i piedi
inchiodati, i polsi anche.
Sorrideva.
Sotto di lei, le lucide scarpette rosse si fregiavano del
sangue caduto come
uno strascico matrimoniale. Nell'ombra una risata.
" Nessuno lo sa... Nessuno lo sa... Nessuno lo sa..." un
sussurro
nell'ombra, ove un giovane fumava in posa da attore.
Cosa nascondeva mai? Nessuno lo sapeva bene, poiché
proprio con lei aveva
fatto l'amore in versi, e le aveva regalato scarpette rosse, che
avrebbero
donato alla posseditrice talento e grazia infinite. In cambio, l'eterna
passione di una notte, in cui il Sorriso sarebbe stato l'amplesso
più dolce. In
fondo, Nessuno chiede tanto.