Fanfic su artisti musicali > R5 (family band)
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Autore: ChantalR5    29/04/2014    2 recensioni
Chachi, una ragazza di 18 anni, bionda, bassa e dall' aspetto dolce, si ritrova in un campus dedicato alla musica e al ballo di cui all' inizio non è entusiasta, maglie large e scarpe da ginnastica sono il suo stile e non vuole cambiare per nessuno. Fredda con tutti Chachi odia le persone senza personalità e proprio da quelle persone che considerava false si farà sorprendere.
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: PWP, Spoiler!, Triangolo
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Quella mattina eravamo tutti perfettamente in tabella di marcia: le valige già posizionate in macchina, colazione alle nove in punto e partenza e partenza alle dieci da casa (il nostro aereo sarebbe partito alle 12,15 e l’ imbarco sarebbe stato alle 11,45), per arrivare ci volevano circa 45 minuti.
Tra il mio nervosismo per il nuovo campus e la felicità della mia famiglia di rivedere i nonni, l’ atmosfera era abbastanza stancante e decisi che una volta in aereo avrei fatto una dormita risanante.
All’ imbarco avevo le occhiaie sotto gli occhi ed evidentemente ero presa peggio di un barbone perché tutti mi fissavano ed emettevano dei ghigni fastidiosi.
 
Finito il volo ci precipitammo a prendere l’ auto che avevamo affittato e partimmo a tutta velocità. Ancora assonnata per via della dormita in aereo non notai niente durante il viaggio l’ arrivo al campus in cui solamente io sarei rimasta della mia famiglia… si aprirono le porte e in quel momenti realizzai quello che stava succedendo: ero arrivata in un posto sconosciuto, avrei dovuto fare “amicizia” con persone sicuramente antipatiche e avrei dovuto fare la lotta tra zanzare e caldo.
Feci per scendere ma il mio piede rimase incastrato nella cinghia della cintura e quando cercai di liberarmi caddi per terra procurandomi dei graffi che sanguinavano sul ginocchio e mi procurai anche un piccolo ma abbastanza doloroso taglio sul labbro… feci per rialzarmi quando notai delle gambe di un ragazzo, probabilmente del campus, che stavano davanti di me.
Senza nemmeno degnarlo di uno sguardo gli dissi freddamente:
“potresti anche aiutarmi ad alzarmi invece di stare la fermo immobile”
“scusa stavo cercando di capire come eri caduta..” con un tono basso e seducente
“mi si è incastrato il piede nella cinghia… ora mi aiuti?” dissi ancora più freddamente
“come scusa?” gli scappò una piccola risata “aspetta che ti aiuto” era ora
“finalmente”
Alzai la testa… il ragazzo era alto, aveva gli occhi abbastanza scuri, muscoloso e aveva i capelli biondi. Mi guardò prima di parlare, probabilmente sconvolto da quale sfigata era andato ad aiutare
“tutto bene?” disse con un sorrisetto irritante
“si” mi guardai intorno
“non mi sembra...” si inginocchiò dopo aver tirato fuori un fazzoletto e me lo apoggiò sul ginocchio “ si sei fatta male al ginocchio e hai visto la tua bocca?”
“si si sono un disastro… dobbiamo stare qui ad evidenziare tutto quello che mi è successo oggi?” mi aveva stancato
“scusa hai qualcosa contro di me?” disse con uno sguardo un po’ confuso
“no tranquillo solo che non voglio finire a letto con il primo che capita… sai fate tutti così e poi le ragazze vengono giudicate male… ora grazie per il fazzoletto e per avermi aiutata ma devo andare” camminai in avanti spingendolo con la spalla
“aspetta cosa?” mi fermò un secondo “finire a letto con me? Subito?” aveva un sorrisetto abbastanza provocante
“si”
“comunque sono Riker… Tu?”
“io no”
Me ne andai… avevo due valige stracolme di robe da vestire che dovevo sistemare… salutai i miei parenti e mi diressi in direzione dove venivano assegnate le stanze… mi era stata assegnata come compagna di stanza una certa Zoe Moore. Mi sembrava un nome da figlia di papà ma evidentemente se avessi sfogliato la lista nessuno di quei nomi mi sarebbe andato a genio.
Entrai nella stanza che mi era stata assegnata e i bagagli della mia compagna erano già stati disfatti e sentivo un rumore provenire dal bagno… probabilmente si stava dando una rinfrescatina; comunque appoggiai una delle mie valigie sopra al letto che non era stato occupato… era attaccato al muro e sopra aveva l’ armadio a ponte, iniziai a disfare le valige quando un ragazzo bussò alla porta urlando che ci sarebbe stata la festa di benvenuto quella sera e passò un foglio sotto la porta, non ci feci molto caso.
Uscì dal bagno Zoe… era di statura media magra e aveva i capelli rossi, le lentigini e gli occhi verdi, era una ragazza abbastanza graziosa.
“ehi ciao!” disse lei con un po’ troppo di entusiasmo “tu sei Olivia giusto?”
“si… ehm preferisco Chachi grazie” odiavo il mio vero nome
“Chachi?” domandò confusa ovviamente
“Si. Sono di origini ispaniche e questo soprannome mi è stato dato dalla mia famiglia, è l'abbreviazione di ‘muchachita’ che significa ‘ragazzina’ in spagnolo.” Mi stancava dare la stessa spiegazione a qualsiasi persona che mi chiamasse per nome…
“ah capito! Comunque io sono Zoe!” cercava di fare la simpatica e sembrava riuscirci
Dopo avermi aiutato a disfare i miei bagagli e avermi fatto notare il cerotto impregnato di sangue che avevo sul ginocchio andai a farmi una doccia e quando ebbi finito iniziai a prepararmi per la festa che ci sarebbe stata poche ore dopo. Decisi di indossare dei pantaloncini e una maglietta larga come piace a me, le mie vans immancabili e un berretto, il mio stile non deve cambiare per le feste e soprattutto volevo stare comoda per poter scappare da quelle persone da cui sarei rimasta circondata e magari fare una passeggiata sulla spieggia.
Zoe aveva abbandonato la stanza da più di mezz’ora e io avevo appena finito di truccarmi quando iniziai a sentire la musica ribombare dal corridoio, era musica abbastanza commerciale, diversa dal mio stile hiphop ma orecchiabile. Mi diressi verso la folla e subito vidi un tizio farsi largo per andare verso il palco e prendere il microfono e
“ehi ehi ehi!! Ragazzi benvenuti a questo nuovo anno al campus, matricole benvenute, voi che siete stati qui dall’ anno scorso bentornati! Quest’anno saremmo lieti di approfondire le lezioni di hiphop e break dance” miracolo qualcosa di bello accadeva “ma anche di incrementare le lezioni di musica e canto. Allora ragazzi siete pronti a festeggiare? Questo primo mese niente lezioni, vi servirà per fare amicizia e per divertirvi, avete la spiaggia il bosco e tutto il mare per fare quello che volete! Adesso vi lascio in compagnia della fantastica musica del nostro DJ e chi vuole può partecipare ad una gara di freestyle oppure esibirsi cantando o suonando.. insomma fate quello che vi pare! Ciao ragazzi divertitevi!!” non poteva essere più lungo nel discorso.
Decisi di partecipare alla gara di freestyle, infondo ero andata lì per imparare nuovi stili e volevo vedere con chi avrei avuto a che fare durante questi anni di frequentazione.
Salii sul palco, presentarono i concorrenti ed ero l’ unica femmina iniziarono ad annunciare i concorrenti e iniziarono a ballare… discreti ma abbastanza facili da battere, arrivò il mio turno e il DJ iniziò a sbratare
“ragazzi e ragazze!!! Ecco qui l’ unica ragazza in gara, attenzione a non farti male piccola” lo fulminai “hahaha scherzo! Ecco a voi la bravissima e talentuosa Chachi!!! Un applauso forza!”
iniziarono gli applausi, danzai il meglio che potevo e tutti sembravano essere stupiti da quello che stavo facendo… dopo vari round vinsi, niente di inaspettato, scesi dal palco e subito vidi un volto familiare arrivarmi davanti, era Riker… che cosa voleva? 
  
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