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Autore: check_for_double_meanings    30/04/2014    3 recensioni
Tutto l'amore che provo per questa coppia in versione strappalacrime. Viva i matrimoni.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Nagisa Hazuki, Rei Ryugazaki
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Perdonatemi, non conosco una cerimonia giapponese, quindi l'ho fatta del genere che conoscevo cercando di adattarla un minimo. Abbiate pietà e apprezzate la spontaneità.
#Reigisaforever


L'attesa era snervante.
Rei era lì in piedi ad aspettare, con un elegante completo grigio ornato con un fiore rosa, in tinta con il resto dell'ambientazione.
Si trovava in un ampio giardino tipico giapponese, costellato di ciliegi in fiore, sotto un gazebo con il tetto a riccioli rosa rifiniti d'oro a cui era appesa una gabbia avvolta da un leggero telo bianco. Dei petali di ciliegio erano sparsi ovunque e creavano, insieme al ruscello in cui nuotavano dei pesci koi e ai bonsai infiocchettati con nastri bianchi, un'apparenza surreale.
Ma nonostante la tranquillità generale del luogo, lui continuava a sudare freddo.
Era quasi da tutta la sua vita che aspettava questo momento, il momento del suo matrimonio. Quasi, perché in principio non pensava che fosse importante, non pensava che sarebbe successo proprio a lui. Non avrebbe mai pensato che avrebbe trovato qualcuno di cui si sarebbe innamorato a tal punto da voler passare il resto propria vita insieme.
Ma era successo, fortunatamente. Da quel fatidico giorno al liceo aveva trovato la sua perfetta metà, anche se non se n'era accorto subito.
In principio aveva trovato fastidiosa la sua compagnia, ma con il trascorrere del tempo aveva imparato ad accettarla, ad apprezzarla ed infine persino ad amarla.
Come in tutte le relazioni c'erano stati alti e bassi, discussioni e riappacificamenti, ma l'amore.. quello non era mancato mai, non si era mai affievolito, era rimasto forte e potente. Ed era per questo motivo che in quel momento, quando temeva che per l'ansia avrebbe avuto un attacco di panico e sarebbe svenuto, rimase in piedi ad aspettare. Certo, quella forza d'animo aveva faticato per averla.
Il coraggio per fare un passo così importante come il matrimonio, per inginocchiarsi e chiedere la sua mano, insomma.
Ma era stata proprio la sua anima gemella ad aiutarlo a raggiungere questo traguardo ed imparare a riconoscere le proprie emozioni, liberandosi dalla sua rigidità mentale e lasciando che il cuore avesse la meglio sul cervello, almeno qualche volta.
Diamine, aveva addirittura imparato ad amare! Le doveva praticamente tutto quello che aveva. C'erano stati momenti in cui aveva avuto davvero paura. Paura di non riuscire ad essere un bravo compagno di vita, paura che non sarebbe stato abbastanza e sarebbe stato lasciato per qualcun altro, paura che non sarebbe riuscito a prendersi cura della propria metà, paura di non poter essere un bravo genitore per eventuali figli, paura di non aver abbastanza tempo da trascorrere insieme.
E poi la peggiore, paura che l'amore non sarebbe durato per sempre e prima o poi sarebbe svanito.
Ma ogni volta gli bastava guardare quegli occhi immensi e profondi e quel sorriso mozzafiato per far sparire tutte le sue preoccupazioni. In un abbraccio scomparivano tutte le sofferenze. Per questo era giunto alla conclusione di volersi sposare, perché queste sono le basi del matrimonio.
Condivisione dei successi ma anche dei fallimenti, una faccia con cui ridere in gioia e una spalla su cui piangere in dolore.
Si commosse a pensarci, dunque chiuse gli occhi e cercò di sgomberare la sua mente in attesa del suo arrivo.
Durò poco. Li riaprì appena i fiati accompagnati dagli archi iniziarono a intonare una dolce melodia, e tutti gli invitati si alzarono dal proprio posto per voltarsi a guardare una splendida ragazza bionda in un lungo abito rosa che teneva stretto in mano un bouquet.
Rei sorrise e capì che finalmente era giunto il momento.
La ragazza procedeva lenta affiancata da un ragazzo alto con gli occhi blu e i capelli neri. Quando furono vicini si separarono e lasciarono spazio ad altre tre coppie, tutte con gli abiti uguali, che precedaveno l'ingresso dello sposo. Quando l'ultima coppia, formata da un ragazzo e una ragazza molto simili, con i capelli rossi, si separò, a Rei mancò il respiro. Come ogni volta, del resto.
Era la cosa più bella che potesse mai immaginare, la persona più bella che potesse esistere al mondo. E stava per essere sua.
Nagisa indossava un completo bianco con un fiore come il suo, e i capelli biondi rilucevano al tiepido sole mattutino incorniciando un viso che rimaneva senza età. Percorse il tappeto bianco ricoperto di petali e quando gli fu vicino gli asciugò la lacrima di gioia che gli stava scorrendo per la guancia con un fazzoletto che teneva nel taschino della giacca, probabilmente avendolo preparato proprio sapendo che sarebbe successo -ormai lo conosceva troppo bene - risistemandogli poi gli occhiali come era solito fare da tempo. Rei in risposta gli prese la mano e posò sul dorso un bacio leggero.
Ricevette un sorriso rassicurante e lasciò che gli lavasse via ogni traccia di timore. Non gli lasciò la mano per tutta la cerimonia, e sperò di non doverla lasciare mai. Quando dovette baciarlo, si avvicinò tendendo appena il mento, e si sentì travolgere da un'abbraccio prepotente almeno quanto il bacio che ricevette. E per quanto in quel preciso istante fosse imbarazzante e il rossore sulle sue guance si intensificasse, non poté che essere felice e ringraziare chiunque fosse in cielo, perché sapeva che niente in lui sarebbe mai cambiato.
Al termine  si avvicinò alla gabbia, tolse il telo bianco, la aprì, e a sorpresa uscirono centinaia di farfalle colorate, proprio come quelle che da anni Nagisa gli faceva svolazzare nello stomaco, anche in quel momento. Non si sorprese quando sgranò in ammirazione gli occhi e rimase a bocca aperta a vedere quell'esplosione di colori frullargli intorno, e quando come da anni ormai si aggrappò al suo braccio per assicurarsi che partecipasse a ciò che stava vivendo anche lui. Il ricevimento fu all'insegna del divertimento come aveva desiderato Nagisa, con karaoke e balli di gruppo, e con temuto sospetto di Rei, il taglio della torta si trasformò in una sorta di tiro al bersaglio con la panna e la sua faccia.
Ma non gli importava, in fondo era ciò che gli faceva amare il suo eternamente piccolo demone biondo. Era perfetto esattamente così com'era.
Quando si trovarono finalmente in stanza, da soli, sul letto, per la prima notte di nozze, Rei ebbe un crollo emotivo. Aveva trattenuto il pianto tutto il giorno. Era estremamente felice, come poche altre volte era stato nella sua vita, e anche quelle altre volte, era sempre stato in sua compagnia.
Non poteva credere che fosse successo realmente. Nagisa gli si fece vicino, ma non comprese ciò che stava accadendo, e mostrò una perplessità che mutò in preoccupazione.
Rei riuscì a sorridere. -"Sei bello anche quando non provi ad esserlo"-.
Nagisa, stanco che fosse, si illuminò in viso e lo abbracciò gentilmente, placando il suo pianto.
-"Grazie"- disse -"per avermi scelto tanto tempo fa e per avermi accolto nella tua vita . Grazie per esserci sempre stato e per avermi sempre aiutato. Grazie per avermi detto 'si' e aver accettato di passare il resto della tua vita con me, perché senza di te non so cosa ne sarebbe della mia esistenza. Grazie per aver fatto di me ciò che sono oggi." - sentì la stretta allentarsi e il volto sorpreso di Nagisa parlarglisi di fronte, assumendo un'espressione paziente ma commossa.
-"Rei,.." - provò ad interrompere con voce spezzata.
-"No, aspetta per favore, fammi finire. È troppo tempo che me lo tengo dentro e voglio dirtelo. So che può sembrare scontato, ma io ti amo. Ti amo con tutto me stesso e non vedo l'ora di passare ogni giorno che mi sarà concesso di vivere con te. Non sarei quello che sono se non fosse per te. Mi hai insegnato più di quanto abbia mai appreso dai libri, mi hai aperto la mente a qualcosa che va oltre la logica e te ne sono grato in un modo che non riuscirò mai a ripagare. Ogni volta che mi sono girato tu eri dietro di me ad incoraggiarmi ad andare avanti. Ad ogni sbaglio che ho commesso, tu eri pronto a sostenermi, per ogni volta che ho pianto, ecco, lo stai facendo anche ora, vedi, mi hai asciugato le lacrime, ogni volta che ero triste mi hai contagiato con uno dei tuoi magnifici sorrisi. Mi fai bene al cuore, Nagisa. Ti amo e non smetterò mai di dirlo, perché non smetterò mai di amarti."-
Nagisa stava iniziando a diventare rosso in viso e dai suoi occhi sgorgavano due piccoli ruscelli di lacrime, mentre mostrava uno dei suoi sorrisi più belli.
-"Ti prego, sorridi sempre. Perché quando ti vedo sorridere tutti i miei problemi svaniscono, e penso che niente, niente al mondo, sia più bello del tuo sorriso. Sei la mia metà mancante, il mio riflesso, il mio tutto. Tutto quello che faccio nella mia vita lo faccio per te, sei la mia motivazione ad andare avanti e il mio premio per ogni fatica. Sei quanto di più prezioso io possieda e ti proteggerò in ogni modo a me possibile, proverò a non farti mai mancare niente e cercherò di renderti felice con ogni mezzo che ho a disposizione.  Davvero non so cosa sarei senza di te. Sei l'amore della mia vita.. ti prego, non lasciarmi mai."-
Ora Nagisa stava letteralmente singhiozzando e si era gettato su Rei stringendolo in un abbraccio.
-"Non potrei mai"- gli rispose in un sussurro. Si lasciò avvolgere dalle sue braccia e cullare dolcemente.
In fondo, era l'unico posto al mondo in cui avrebbe potuto trovarsi, l'unico nel quale aveva sempre voluto stare.
Tra quelle braccia era al sicuro e felice. Così era giusto, così era sempre stato, e così sperò sarebbe stato per sempre.
  
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