“Hai saputo di Regina?”
A quel nome tese l'orecchio e con la coda dell'occhio cercò l'interlocutore, era un nano anzi erano due, seduti al bancone a bere birra.
“Ha ucciso qualcuno?” chiese scettico
“No ma pare che qualcuno abbia fatto breccia nel suo cuore oscuro”
Il fiato le si mozzò in gola, Regina era innamorata? E di chi? Era successo nell'anno che nessuno ricordava? Forse quella era la punizione per aver aspettato troppo, per non aver detto all'altra dei suoi sentimenti.
“E chi sarebbe questo pazzo?” chiese scettico
“Robin Hood, li hanno visti baciarsi nella foresta”
Sbarrò gli occhi, qualcuno l'aveva baciata. Quante volte lei era stata ad un passo dal farlo? Tante, ma non aveva mai avuto il coraggio. Sentì la testa girare e i rumori farsi ovattati, si portò una mano alla fronte, confusa.
“Mamma stai bene?”
“S-sì, sto bene, devo solo...” Provò ad alzarsi ma le gambe si fecero molli
“Mamma!” si alzò in un lampo e la sorresse “Che cos'hai?” Chiese preoccupato
“Niente Henry, sto bene” Cercò di rassicurarlo. Aria, aveva bisogno di aria. “Ho solo bisogno di prendere un po' d'aria” Fece un mezzo sorriso
“Sicura? Ce la fai?”
“Sì, tranquillo mi passerà subito” Il ragazzino lasciò la presa “Vai da David e Mary Margaret, io torno tra poco”
“D'accordo” disse poco convinto e si incamminò verso il retro del locale.
Uscì barcollando un po' e quando fu in strada prese un bel respiro. Aria fresca a inondarle i polmoni. Che diavolo le succedeva? Si guardò le mani, tremavano.
***
Non sapeva perché ma le gambe l'avevano trascinata fino a lì, al numero 108. Doveva sapere, doveva sentirlo dire dalle sue labbra. Suonò il campanello. Rumori di tacchi.
“Emma” La guardò confusa “Va tutto bene?”
“No”
“Entra” disse scostandosi un po' “Sei pallida, cos'è successo? Henry sta bene?”
“Sì, lui sta bene”
“E allora che succede? Si tratta di tua madre?”
“E' vero?” Le chiese a bruciapelo
“Che cosa?” chiese aggrottando le sopracciglia
“Lo hai baciato?” La mora boccheggiò un attimo, confusa
“Che c'entra?”
“Lo hai baciato?” ripeté
“Non sono cose che ti riguardano” rispose sulla difensiva
“Dimmelo Regina”
“Sì, l'ho baciato, che ti importa?”
Era tutto vero. Uno stupido omuncolo in calzamaglia aveva baciato quelle splendide labbra. Aveva baciato Regina, la sua Regina.
“Non pensi che meriti anche io un lieto fine?” continuò la mora
“Non è questo”
“E allora cosa?”
“Pensavo di essere io il tuo lieto fine!”
Silenzio. Lo aveva finalmente ammesso, ad alta voce, a lei. Ma era troppo tardi. Sentì le lacrime pizzicarle gli occhi. Si era già umiliata abbastanza, non avrebbe mostrato anche le sue lacrime. Scosse la testa e si mosse in direzione della porta.
“Emma aspetta!” disse prendendola per un braccio
“Devo andare” disse senza voltarsi, la voce incrinata
“Emma, voltati”
“No” A quel punto la mora le si piazzò davanti
“Guardami”
“Lasciami passare”
“No, non dopo quello che hai appena detto”
Quando alzò lo sguardo aveva gli occhi pieni di lacrime e il cuore a pezzi.
“Perché hai aspettato tanto a dirmelo?” Aggrottò le sopracciglia. Regina lo sapeva? Era così palese quindi?
“Io..” abbassò lo sguardo
“Sai da quanto aspetto questo momento? Pensavo di vedere segnali che non c'erano, di essere impazzita...”
“Sì beh, a quanto pare faccio schifo a mentire”
“Io invece sono piuttosto brava”
“Che intendi?”
In un attimo Regina la baciò. Emma istintivamente l'afferrò per i fianchi, stringendola a sé, sentì la lingua della mora insinuarsi nella sua bocca. Stava sognando? Aveva immaginato quella scena milioni di volte e ora inspiegabilmente stava accadendo.
“Intendo questo” rispose staccandosi da lei
“Sono confusa”
“Non è chiaro Miss Swan?” chiese inarcando un sopracciglio
“No, cioè sì, lo è, ma che mi dici di Robin?”
“E' stato solo un bacio, non mi interessa. C'è solo una persona che voglio, che non mi levo dalla testa da quando ha messo piede a Storybrooke, tu.”
“Mia madre ci ucciderà” disse con un sorriso prima di baciarla
Note: mi è uscita così, senza pretese, siate clementi :) M.