Anime & Manga > Fairy Tail
Ricorda la storia  |      
Autore: RedFox33    01/05/2014    3 recensioni
Sono quattro giorni pieni quelli che precedono il compleanno di Levy, e tutti sono indaffarati, compreso Gajeel. Ma cosa accadrà nell'attesissimo giorno alla piccola maga e al Dragon Slayer se un imprevisto ci mette lo zampino?
"-Ma che bravo!..- disse Mira a Gajeel, nel modo in cui una maestra si rivolge al suo alunno. –Però, ora che ci penso… Non avevi in programma un'altra missione?
-Beh… No…-mentì spudoratamente lui."
RedFox33
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gajil, Redfox, Levy, McGarden
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fairy Midnight
 
Eccomi con una nuova fic :3
Si tratta di una Gajeel/Levy, ma credo che si capisse! xD
Cooomunque... Vorrei ringraziare xMooNxMagYx per aver rivisto e corretto questa storia! ^^ Ti adoro tesoro *^*

Ma ora... Non dilunghiamoci troppo! Bando alle ciancie e godetevi la fic! ^3^
Ah! Ultima cosa! A fine pagina troverete un disegno fatto da me..! Spero che anche quello vi piaccia! xD

 
Levy era sdraiata sul letto della sua camera a braccia e gambe aperte e, pensierosa, guardava il soffitto immacolato. Aveva appena finito un bellissimo libro e, come tutti gli appassionati di saghe sanno, non faceva altro che pensare al senso della sua vita ora che quella fantastica storia aveva avuto una fine. Continuava a guardare la parete bianca che sovrastava su di lei con la testa tra le nuvole quando, improvvisamente, qualcuno bussò alla sua porta, riportandola alla realtà. Controvoglia, si alzò dal morbidissimo letto e si diresse a passi lenti e pesanti verso la porta, ma, quando la aprì, non c’era nessuno. Quindi si affacciò con fare curioso sul lungo corridoio della Fairy Hills, girando velocemente la testa a destra e a sinistra, ma di nuovo nessuno. Così rimise la chioma blu nel suo appartamento e, chiudendo la porta alle sue spalle, si appoggiò su di essa sbuffando rumorosamente. Rimase lì a testa bassa per un po’ e, mentre alzava lo sguardo con l’intenzione di tornare sul suo letto, non poté fare a meno di sbarrare gli occhi, sorpresa. Alla finestra, Gajeel, tenendo appoggiata la testa sul palmo della mano, stava aspettando silenziosamente che la ragazzina lo lasciasse entrare e, quando finalmente si rese conto che la piccola in questione si era accorta di lui, la invitò ad aprirgli sorridendo e indicandole la serratura bloccata. Lei, ancora sorpresa dall’inquietante figura che se ne stava lì in attesa di qualcosa, non sembrava volersi muovere dal cantuccio che formava la porta con il muro e, quando Gajeel lo notò, iniziò a picchiettare più forte, finendo col rompere la finestra.
-Ehm… La ripago io.- disse semplicemente.
-G…Gajeel!!! La mia finestra!!- gridò lei, alzandosi in piedi e serrando i pugni ai suoi fianchi. –Grrr… Ma per una buona volta non puoi usare l’ingresso principale?!
-Mai.- disse lui, entrando con un sorrisetto malizioso nella camera piena di libri.
-Ah… Sei sempre il solito… Perlomeno mi puoi dire cosa vuoi? Ero occupata.
-Fammi indovinare… Leggevi?
-Qualcosa del genere… Ma ora passiamo al dunque! Cosa vuoi?
-Il vecchio mi ha detto di darti questo. E’ per te.- disse porgendo una scatola alla maga.
-Eh..? Cos’è?- Levy prese il pacchetto dalle possenti mani del Dragon Slayer e se lo rigirò tra le mani, confusa.
-Vuoi dire che nemmeno tu lo sai?
-No, non ne ho idea… Ah! Ma c’è un biglietto!- disse sorpresa, prendendo il pezzettino di carta dalla busta. –Vediamo che c’è scrit…
-Troppo lenta.- disse Gajeel, sfilando il bigliettino dalle piccole mani della maga dei Solid Script. Levy, voltandosi verso di lui, tentò di riprenderlo mettendosi in punta di piedi, ma il furbo (sempre se si può definire così) Dragon Slayer lo teneva abbastanza in alto da non permettere alla ragazza di raggiungerlo.
-E… Ehi!!! Ridammelo!!!
-No. E se fosse un ammiratore segreto?- disse lui, fissando il biglietto come se gli volesse dare a fuoco con lo sguardo.
-E anche se fosse?! Ridammelo, è mio!..
-Ucciderò colui che ti ha scritto, se è un ammiratore del gamberetto…- sussurrò lui al pezzo di carta, ignorando la piccola ragazzina che nel frattempo gli si era aggrappata ad un braccio, lasciando così che le sue gambe penzolassero a dieci centimetri dal pavimento. Levy, nonostante fosse impegnata in quell’arrampicata, sentì le sue parole, seppure non chiaramente, perciò chiese imbarazzata al muscoloso ragazzo:
-Eh… Cos… Cos’hai detto..?
-Non parlavo con te, gamberetto.
-E con chi parlavi, allora?- continuò, restando sempre ben assicurata al suo braccio.
-Non è ovvio? Col biglietto.
-Ma tu sei fuori!!! Forza, dammelo!
-Non prima che l’abbia letto io, ovvio!!!- disse lui, iniziando a scorrere lentamente gli occhi sul foglietto. Levy, in attesa che lui finisse di leggerlo fino all’ultima parola, rimase attaccata al suo braccio e aspettava una qualche reazione, ma le uniche parole che disse il Dragon Slayer furono:
-Bah, nulla di cui preoccuparsi.
E, detto ciò, Gajeel gettò il biglietto alle sue spalle, mentre un’abile Levy lo afferrò al volo, ricadendo con un tonfo sul letto. Dopo essersi ricomposta velocemente, si mise seduta sul comodo materasso e iniziò a leggere il foglio.
“A Levy,
lo so che ancora non è giunto quel giorno, ma a breve partirò per una nuova riunione, e non sarò a casa quando tu compirai i tuoi attesissimi 18 anni, perciò ti do ora il tuo regalo, che è in quel pacchetto. Auguri mia piccola maga!
Master Makarov.”
Sulla faccia della maga dei Solid Script apparse un sorriso radiosissimo e, un attimo dopo, stava abbracciando con foga il pacchetto lasciatogli dal suo secondo padre. Nel frattempo, Gajeel osservava curioso la piccola scatola in mano alla ragazza, e si chiedeva come mai la rendesse così felice.
-Che c’è lì dentro di così bello da farti addirittura piangere?- chiese lui.
-Non è quello che c’è dentro a rendermi felice… Ma è il pensiero!!!- gli rispose lei, asciugandosi le lacrime agli angoli degli occhi e mostrandogli un sorriso a trentadue denti.
-Beh, per farti sorridere così deve essere davvero speciale…- disse lui, leggermente geloso.
-Sai, è il mio regalo di compleanno… Non posso essere altro che felice! Non credi?
-Se sapessi cos’è un compleanno te lo direi… Si mangia?
-Aspetta… TU NON SAI COS’E’ UN COMPLEANNO?!- gridò lei, la faccia mista tra stupore e incredulità.
-No. Cos’è?- chiese lui curioso.
-Ah… Voi Dragon Slayer siete tutti strani… Comunque il compleanno è il giorno in cui si celebra la tua nascita, e si ripete ogni anno. I tuoi amici solitamente lo festeggiano portandoti dei regali e organizzando feste, ma si balla, si ride e ci si diverte pure! In questo modo, i tuoi compagni dimostrano il loro affetto verso te, e questa secondo me è la parte più bella!
-Ah… Così è questo un compleanno?
-Esattamente!
-E tu quando compiresti gli anni?
-Tra quattro giorni precisi!..
-Che coincidenza…- disse Gajeel più a se stesso che alla ragazza di fronte a lui.
-Mh? Cosa intendi con coincidenza?- chiese lei, avvicinandosi al ragazzo con fare curioso.
-Non parlavo con te, gamberetto.
-E con chi parlavi? DI nuovo con il biglietto per caso?- disse la blu, ridendo sotto i baffi.
-No! Ovviamente, parlavo con me stesso!..
-Ma cosa… Tu sei totalmente fuori di testa!.. Ahahah!
-Mh… Sì, ridi… ridi pure! Se continui così non avrai nessun regale da parte mia!..
-Eh..? Aspetta…Tu… Vorresti farmi un regalo?
-Boh. Non lo so nemmeno io.
I due rimasero fermi per qualche secondo.
-Beh, ma ora è meglio che vada…- disse Gajeel, mentre si grattava la testa pensieroso. –Devo andare in missione.
-Oh!.. Per caso vai con Lily?- La blu si fece ancora più vicina, e perciò il Dragon Slayer fu costretto ad arretrare per non arrossire dall’imbarazzo.
-Sì… Perché?
-Posso venire pure io? Mi diverto assieme a Lily!.. I suoi polpastrelli sono morbidissimi!
-Ti si è fuso il cervello, gamberetto...- disse il moro, portandosi una mano in fronte. –Comunque non puoi venire, è troppo pericoloso…
-Ma…
-Niente ma! E poi, non sono sicuro di riuscire a tornare in tempo per il tuo compleanno, e non voglio che ti perda la tua festa…
- Sì, sì… Tutte scuse per non portarmi con te..!- disse offesa Levy, voltandosi, incrociando le braccia e gonfiando le guance. –Allora va, parti pure per la tua missione!!!
-D’accordo!- le rispose Gajeel, per poi girarsi di scatto e uscire dalla finestra. Ma, prima che potesse saltare giù, una piccola mano gli afferrò un lembo della maglia, facendolo fermare.
-Aspetta…- sussurrò lei, gli occhi che non osavano incontrare quelli del ragazzo.
-Adesso che vuoi?- chiese Gajeel, fintamente scocciato.
-Davvero… Non tornerai in tempo per il mio compleanno?..
-Beh… Farò il possibile, se ci tieni.- disse il moro, scompigliando la chioma blu dell’amica sorridendo divertito. Levy alzò la testa e guardò Gajeel dritto negli occhi, sorridendogli in risposta.
-Allora ci conto!- disse infine la ragazza, lasciando andare l’amico e tornando sul letto, con gli occhi che, però, comunicavano una grande tristezza. Infatti, improvvisamente, aveva perso tutta la sua solarità.
“Ancora quella sensazione… Quando mi potrò liberare di questo peso insopportabile?..”
 
Nel frattempo, Gajeel era tornato in gilda e, dopo essersi seduto sul bancone di Mira, cercò di richiamare l’attenzione della bella barista.
-Ehm... Mira?
-Oh! Buongiorno Gajeel!- gli rispose lei, con il suo solito e irremovibile sorriso sul volto.
-Ehm… Sai, ti vorrei chiedere un favor…
-Si tratta di Levy, giusto???- lo interruppe prima di subito la maga di classe S, sporgendosi al di là del bancone e guardando dritto in faccia Gajeel con una scintilla negli occhi. Il Dragon Slayer, messo alle strette, arrossì per la prima volta nella sua vita e subito dopo scosse violentemente il capo, per schiarirsi le idee.
-Beh… sì. Tra poco è il suo compleanno e vorrei farle un…
-So cosa può piacerle!- lo interruppe di nuovo la barista. –Ovviamente, falle un libro e sarà felice!
-Avevo già capito cosa farle, ma non sono un intenditore di queste cose, ed è per questo che sono venuto da te. Ho provato a cercare la Bunny Girl, ma non la trovo, perciò… Che libri piacciono a Levy?
-Beh, sicuramente quei pochi libri che ho letto e che ti potrei consigliare l’ha letti pure lei, quindi non sono poi così d’aiuto…- disse la bianca, grattandosi il mento con l’indice della mano destra. –Però credo che tu sia avvantaggiato in questo caso..!
-In quale maniera potrei essere avvantaggiato se non ho mai letto un libro in vita mia?!...
-Pensa, testa dura!- disse Mira, presa totalmente dalla conversazione. –I libri che si comprano in biblioteca sono molto comuni e Levy avrà la maggior parte di essi, ma ci sono alcuni libri super rari che lei non ha sicuramente letto che vengono messi come ricompensa di missioni, e queste missioni vengono fatte dai…
-Maghi!- gridò lui, concludendo la frase di Mira.
-E tu sei…-continuò lei.
-Un mago!- concluse di nuovo lui.
-E quindi…
-Mi basta accettare una missione che abbia come ricompensa un libro antico o prezioso ed ecco che ho trovato il regalo!..- disse infine Gajeel, alzandosi in piedi con gran foga.
-Ma che bravo!..- gli rispose Mira, nel modo in cui una maestra si rivolge al suo alunno. –Però, ora che ci penso… Non avevi in programma un'altra missione?
-Beh… No…-mentì spudoratamente lui.
-Davvero?- disse lei con sguardo malizioso, prendendo da sotto il bancone un grande libro. Su di esso, c’era incisa la scritta “Missioni di Fairy Tail”, e, leggendola, Gajeel capì che quello era il libro dove la barista segnava tutti gli incarichi accettati dai maghi della gilda.
“Merda… Mi ha beccato.” pensò.
-Gajeel Redfox… Gajeel Redfox… Ah! Trovato! Ecco la missione che hai confermato tu stesso!- disse Mira, mostrandogli il suo nome accanto a quello dell’incarico accettato. Il Dragon Slayer, alquanto scocciato, sbuffò fortemente e, subito dopo, si guardò con circospezione per vedere se ci fosse qualcun altro nella gilda. Mira lo squadrò con occhi strani, e stava per chiedergli cosa ci fosse che non andava, ma il mago la precedette, rilevandole quello a cui pensava.
-Ora che non c’è nessuno, per favore… Cancella il mio nome! Il compleanno di Levy è tra quattro giorni e non ho tempo di fare un’altra missione!- disse Gajeel, implorando Mira.
-Gajeel… Tu mi conosci bene… E lo sai che…
-Ho capito. Non puoi.- disse il mago, voltandosi con aria triste.
-Ma cos’hai capito! Ovvio che cancello il tuo nome!
-EH?!?!
-La prossima volta lasciami finire! Stavo dicendo… Tu mi conosci bene… E lo sai che farei qualsiasi cosa per amore!..- disse, la luce brillava nei suoi occhi come non mai.
-A… Amore? Ma di cosa stai parlando?
-Beh, si sa… Amore fraterno, amore tra compagni.- disse, sorridendo in modo malvagio.
-Davvero??? Beh, grazie Mira!..
E fu così che il giovane mago partì verso la bacheca, strappò una missione che rispondesse alle sue esigenze e partì prendendo Lily con sé, mentre Mira osservava i due correre via.
“Certo… Amore fraterno… Come no!” sogghignò tra sé e sé, mentre preparava la colazione per gli affamati maghi che stavano arrivando.
 
Levy era ancora in camera sua ed era esattamente nella stessa posizione di quando Gajeel aveva bussato alla sua finestra, ma i suoi pensieri erano rivolti a qualcosa di ben diverso. Chissà perché, adesso non pensava più alla sua amata storia, ma unicamente a Gajeel. L’immagine di lui in missione, barcollante o addirittura ferito, la faceva preoccupare, però cercava di non rimuginarci troppo, spostando invece il suo pensiero al giorno del suo compleanno. Però, nonostante tutto, eccolo di nuovo lì. Il Dragon Slayer, appena tornato dalla missione, se ne stava davanti a lei, fermo col sorriso strafottente sulle labbra, e le porgeva il suo regalo, mentre la piccola le cingeva le braccia al collo in segno di ringraziamento. A quel pensiero, la blu si era tinta di un rosso scarlatto, tanto rosso da poter gareggiare col colore dei capelli della temuta Titania, e subito dopo aveva scosso la testa per scacciare quella scena che, precisa e costante, tornava a conficcarsi immediatamente nella sua testa. Se non fosse venuta Lucy a trovarla, avrebbe dovuto combattere con quel pensiero per tutta la giornata.
-Levy!.. Sono io, Lucy!..- disse la bionda al di fuori dell’appartamento della maga. –Sono venuta a darti qualcosa..! Dai, apri!
-Lu-chan?- sussurrò sorpresa Levy. –Certo! Arrivo subito!!!
La piccola maga corse velocemente verso la porta e la spalancò, trovandoci dall’altro lato la sua migliore amica, tutta sorridente.
-Lucy! Cosa ci fai tu qui??
-Sono venuta a darti un biglietto!
-Un… biglietto?
-Sì, un biglietto davvero speciale!
“Questi biglietti a sorpresa hanno riempito la mia giornata, oggi…” pensò la blu, mentre ascoltava le parole di Lucy.
-Allora… Non vuoi sapere di cosa si tratta??- disse la bionda, entrando nell’appartamento.
-Certo! Dimmi tutto!
-Beh… Dovresti sapere meglio di tutti gli altri che a breve sarà il tuo compleanno, e perciò i membri della gilda hanno deciso di organizzare una festa in tuo onore! E questo, è l’invito!
-D… Davvero? Oh… Non… Non so che dire!!! Grazie mille!!!- disse una balbettante ma felice Levy. Quello che aveva detto a Gajeel riguardo ai compleanni era vero, ma non si aspettava veramente che qualcuno organizzasse una festa solo per lei.
-Perfetto! Allora è tutto confermato! Ma… - disse Lucy, mettendosi seduta sul letto. –Prima di andare via… Posso chiederti una cosa?
-Ovviamente!
-Beh, volevo sapere… Cosa vorresti per il tuo compleanno?
-Lu-chan, sono veramente onorata che tu voglia farmi un regalo, ma per me la cosa più bella è vedervi festeggiare tutti insieme! L’unico regalo che vi chiedo è che vi divertiate!
-Oh, Levy… Tu sei fin troppo buona! Sappi che, anche se dici questo, tutti ti faranno comunque un regalo!
-Beh, non che mi dispiaccia… Ahahah!
-Ahahah! E sono sicura che anche Gajeel penserà a qualcosa da farti!..- disse la maga degli Spiriti Stellari, con un sorrisetto che non fa pensare a nulla di buono.
-Sarebbe gradito come quello di tutti gli altri!.. Ahahah!
-Oh, andiamo Levy!.. Sarebbe più che gradito giusto..?
-Che… Che intendi dire..?- la piccola iniziava a intimidirsi sotto lo sguardo pungente di Lucy.
-E’ possibile che gli unici che non ve ne siete resi conto siete proprio voi due?!
-E… Eh?..
-Andiamo, Levy! Ormai tutti se ne sono accorti! Tu sei innamora…
-Lucy… Per favore… Non dirlo.- La piccola blu aveva iniziato a tremare, e la cosa sconvolse non poco Lucy.
-Levy… Ma cosa ti succede..? Stai… Stai bene?
-No, Lucy, non sto affatto bene..!- esclamò la maga dei Solid Script, aggrappandosi alla maglia dell’amica e scoppiando a piangere. –Lo so, va bene?! Io lo so! Sono innamorata di Gajeel! Lo so! Lo so! Lo so!
Lucy non capiva la reazione dell’amica. L’amore era una cosa bella, che doveva rendere felici, ma perché allora Levy sembrava così affranta e triste? Perché non voleva sentirsi dire di essere innamorata del Dragon Slayer? Perché… stava piangendo?
-Levy… Cosa ti sta succedendo?
-Lu-chan… Io… Io ho paura… Ho paura di questo sentimento che provo nei confronti di Gajeel… Perché fa male, fa tanto male… Ogni volta che va in missione da solo, sto in pena per lui e sono terrorizzata al pensiero che possa venire ferito mortalmente, e quando mi è vicino voglio abbracciarlo e voglio essere abbracciata di conseguenza... ma lui è sempre freddo, e questo mi fa soffrire mille volte di più… Perché non c’è nulla che fa più male di un amore non corrisposto, e io non voglio soffrire, quindi la soluzione migliore è dimenticarlo… Non è forse vero, L…
Prima che Levy potesse finire la frase, Lucy, con tutta la forza che aveva nel corpo, le mollò un sonoro schiaffo sulla guancia, facendola voltare di scatto, sorpresa. La bionda non osava guardare in faccia la blu, che nel frattempo si era girata di nuovo, confusa, con gli occhi color miele che cercavano quelli dell’amica, ed era così frustrata e arrabbiata che la mano, ancora ferma a mezz’aria, tremava. Levy non capiva il perché di quel gesto, e le lacrime che scorrevano ancora più veloci di prima le impedivano di professare alcuna parola, ma Lucy la sorprese nuovamente, afferrandola per le braccia e abbracciandola fortemente. La bionda tremava ancora, e le lacrime ora scorrevano anche sul suo viso, infrangendosi sulla spalla di Levy.
-Lu-chan, perché…
-Perdonami Levy! Io… Io non volevo!..- disse la maga degli spiriti stellari, stringendo ancora più forte l’amica. –E’ che… Non voglio sentirti mai più dire certe cose! L’amore è una cosa bella, e devi lottare per quello che vuoi! Devi lottare con tutte le forze che hai in corpo! Non rinunciare a Gajeel, perché anche lui forse prova qualcosa per te, però non vuole ammetterlo a se stesso… Perciò… Coltiva il tuo amore!
Le parole di Lucy avevano colpito nel profondo la piccola Levy, che ora ricambiava l’abbraccio, e l’avevano rincuorata molto. Aveva proprio bisogno di qualcuno che le facesse chiarezza nei suoi sentimenti, e per fortuna era arrivata la sua migliore amica a schiarirle le idee.
-Scusami Lucy… Avrei dovuto dirtelo prima.- disse la blu, ancora tra le braccia dell’amica.
-Non c’era bisogno, Levy…
-Invece sì, perché io aspettavo unicamente qualcuno che mi aiutasse a capire che mi stava succedendo, dato che è la prima volta che provo dei sentimenti così forti per qualcuno, e non sapevo come reagire. Ma ero troppo timida, troppo confusa e troppo ottusa per farlo… Per fortuna se intervenuta tu!..
-Non lusingarmi… Ho detto solamente quello che pensavo..! Ahahah!  
-Ahahah!.. Comunque… QUESTO fa molto male..!- disse Levy, indicando la guancia rossa marchiata dalla mano di Lucy.
-Oddio!.. Scusa, non pensavo di averti fatto così male…- le rispose la bionda, portandosi le mani davanti la bocca.
-Non ti devi scusare! Anzi, ti ringrazio! Grazie a questo gesto, ogni volta che starò male per Gajeel ripenserò al dolore che ho provato quando mi hai dato lo schiaffo, e di sicuro starò meglio, perché non voglio che tu torna qui e mi ridia un altro ceffone! Ahahah!
-Ahahahah! Brava Levy, hai capito! Ahahah!
Le due compagne di gilda rimasero a parlare a lungo del più e del meno e, mentre il sole scompariva dietro le montagne, la piccola maga dei Solid Script dovette salutare la maga degli Spiriti Stellari, rimanendo, in questo modo, sola nel suo appartamento. Dopo aver parlato con Lucy, si sentiva più libera, e le sembrava come di aver ricominciato a respirare. L’amore era una cosa bella, e soffrire così tanto per una persona significava volergli davvero bene, e Levy non avrebbe mai più rinunciato al suo amore, mai.
 
-G… Gajeel!!!!- urlò Lily, la mano tesa verso la figura sanguinante dell’amico.
-C… Corri…
-Che cosa..?
-Ho detto… CORRI!!- gridò il Dragon Slayer con tutto il fiato rimastogli, tossendo sangue per lo sforzo.
-Scherzi?! Non ti lascerò mai da solo! Non prendermi per il culo testa dura..!!!- disse il piccolo exceed, mutando il suo corpo in quello della versione di Edolas.
-Grazie amico…
-Di nulla.- rispose il gatto. –E ricordati…  Devi tornare a casa, non per me e né per te…
-… Per Levy.- continuò lui, ritrovando la forza per combattere il mostro di fronte a lui.
-Esatto. Per Levy.
-Allora cosa aspettiamo?! Se non sconfiggiamo questo coso, non posso tornare in tempo per il compleanno del gamberetto, e così spezzerò la promessa che le ho fatto! E io mantengo sempre le promesse!!!
-E’ così che parla un uomo!
-Taci gatto, così assomigli ad Elfman…
-Ahahah! Era quello il mio obiettivo.
I due sembravano essersi completamente dimenticati della situazione in cui si trovavano e il mostro davanti a loro se ne era accorto. Così, per richiamare la loro attenzione, la bestia ringhiò fortemente, scompigliando in questo modo gli scuri capelli del moro, e dopo iniziò a correre velocemente verso le due figure.
-Credo che si sia arrabbiato perché lo stavamo ignorando.- disse l’exceed mentre sentiva la mano fredda di Gajeel appoggiarsi sulla sua spalla.
-Allora diamogli quello che vuole! Facciamogli sentire la nostra presenza!!!
-Gajeel… Hai appena detto la frase più equivoca che io ti abbia mai sentito dire…
-Beh, non importa ora! Bando alle ciance e più azione!!!- disse il Dragon Slayer, strappando il ferro presente sulla sua maglia e trangugiandolo in un sol boccone.
“Sei proprio un pervertito… E’ il pensare a Levy che ti fa diventare così?..” pensò Lily, partendo all’attacco insieme al rinato Gajeel.
 
Intanto, i quattro giorni al compleanno di Levy passarono e la gilda era perfettamente addobbata per l’occasione. Lucy, indaffarata nelle ultime preparazioni, dava ordini più o meno a tutti e, aiutata da Mira, metteva tutti i regali portati dietro il bancone, per evitare che venissero rotti in eventuali risse. Era un giorno felice e ormai erano arrivati tutti i maghi della gilda. Tutti, eccetto uno.
-Wendy! Hai visto Gajeel?- chiese Lucy alla bambina.
-No, mi dispiace…- disse la piccola, che era stata ferma tutto il giorno davanti al portone per annotare la gente che si presentava. –Mancano solo lui e, ovviamente, Levy. Onestamente non ho idea di dove potrebbe essere, doveva tornare dalla sua missione ieri…
-Merda… Quel Dragon Slayer da quattro soldi rovinerà la giornata a Levy!!!
-Che intendi dire..?
-Ah… Beh, nulla… Ehm… Sei troppo piccola per capire.
E, date due pacche sulle spalle di Wendy, la bionda corse fuori per vedere se il Drago Slayer fosse, come al solito, seduto tutto solo da qualche parte. Ma la figura tetra non si trovava da nessuna parte, e quello era un vero problema…
“Spera per i tuoi gioielli che tu arrivi in tempo, stupido Gajeel!” pensò, e subito dopo tornò in gilda dove, improvvisamente, venne afferrata bruscamente e trascinata sotto un tavolo da qualcuno.
-Ma che caz…
-Sssh! Levy sta arrivando!
-C… CHE COSA?! Merda… Tutti giù!- gridò la prosperosa ragazza, notando solo in seguito che erano già tutti ai proprio posti. Fortunatamente, Lucy riuscì a nascondersi prima che il grande portone della gilda scricchiolò e una minuscola ragazzina comparì da dietro di esso.
-C… C’è qualcuno..?- disse con una flebile voce.
Silenzio totale.
-Lucy..?
Ancora silenzio.
-Ohi!.. C’è qualcuno..?
Nessuna risposta. Perciò, insospettita, entrò nella gilda con passo convinto e si fermò proprio al centro, guardando intorno a sé con decisione.
-Insomma, c’è…
-BUON COMPLEANNO LEVY!!!
La blu non finì in tempo la frase che l’intera gilda di Fairy Tail spuntò fuori dal suo nascondiglio e saltò addosso alla piccola maga che, commossa, aveva iniziato a piangere.
-R.. Ragazzi! Ma.. Siete in tantissimi!!!
-Nessuna missione poteva impedirci di venire..!- disse una voce che proveniva dalla mischia.
-Esatto! Gray ha ragione!!!
-Ma non perdiamoci in chiacchiere! Vieni, seguimi!!!- disse un’altra voce.
-No, vieni con me!
-Fermi tutti! Oggi Levy è mia!!!
-Ehi, ragazzi…- disse la blu, spintonata di qua e di là. -…Che ne dite di non strappare in tanti piccoli pezzetti la festeggiata..? Piccola lo sono già di mio..!
Una grande risata salì nella sala.
-Allora mettiti seduta qua!- Lucy, tra tutti i membri della gilda, riuscì a prendere la festeggiata ed a portarla con sé. Inutile dire che tutti gli altri invitati seguirono immediatamente le due maghe, ma si fermarono tutti alla vista di un sorriso diabolico di Mira.
-Lasciate Levy un secondo a me…- disse, e subito dopo si voltò per andare chissà dove.
Nel frattempo, Lucy aveva fatto accomodare Levy su una sedia.
-Che cosa hai in mente..?- chiese la blu, guardando di storto la bionda.
-Beh, ti devo dare il tuo regalo, no?- le rispose la maga degli spiriti stellari, facendo segno con il dito a qualcuno. –E questo è da parte mia e di Mira!
Lucy si precipitò sul palco della gilda dove l’aspettava la barista e, preso il microfono in mano, le due iniziarono a cantare una soave melodia, richiamando l’attenzione e lo stupore di tutti i presenti. Levy, concentratissima, non osava staccare lo sguardo dalle mani di Mira che strimpellavano la chitarra con grande delicatezza e, alzandosi dalla sedia, si avvicinò di più al palco per sentire meglio. La blu era totalmente immersa nella dolce musica e ascoltava con attenzione ogni singola parola cantata da Lucy che, nonostante non fosse migliore della compagna vicino, ci stava veramente mettendo il cuore. Tutti ascoltavano incantati e, per la prima volta, nella gilda regnava la quiete totale, ma, purtroppo, non era destinata a durare a lungo. Infatti, finita la delicata canzone, Mira trasformò la sua chitarra classica in una elettrica, portando sul palco anche una rock band ingaggiata appositamente per l’occasione, e diede così inizio alla vera e proprio festa. Tutte le persone presenti nell’edificio iniziarono a scatenarsi a ritmo di musica e Levy, nel frattempo, faceva il giro di tutti gli invitati per ringraziarli e conversare ma, salutati tutti, si accorse anche lei della mancanza di una persona. Così si avvicinò a Lucy, che ne frattempo era scesa dal palco, e le disse:
-Lucy, per caso hai visto Gajeel?- il volto della blu sembrava veramente preoccupato, e la bionda, notandolo, iniziò ad agitarsi leggermente.
-G… G… Gajeel..? Ah, a quella testa arrugginita non piace stare tra tanta gente, quindi non sarà voluto venire… Ma sicuramente ti farà una visita dopo..! Ehm… Però, parlando d’altro… Ti è piaciuta la mia canzone..?
-Oh, tantissimo Lu-chan!!! Grazie, grazie veramente!- la blu cercava di nascondere la sua ansia dietro a un falso sorriso, ma la sua migliore amica di certo non poteva cascarci.
-Levy… Fidati, Gajeel tornerà prima che il tuo compleanno finisca, ci metto la mano sul fuoco..!
-Ma… Perché all’improvviso cambi discorso? Alla fine, non è che mi interessi molto dell’assenza di un’unica persona! Era solo curiosa di sapere dov’era… Inoltre, qui c’è tutta la gilda a festeggiarmi e certamente non voglio fare la festeggiata scoglionata!..- disse Levy all’amica, ma non fu affatto convincente. Perciò la bionda, seppur notando le titubanze della ragazza di fronte a lei, fece finta di averla bevuta, e così la salutò e si diresse verso i suoi compagni di squadra.
 
Come previsto, il Dragon Slayer del ferro non si fece vedere per l’intera giornata e, finita la festa, Levy tornò a casa più infelice del solito. Aveva provato a non pensarci, ci aveva provato veramente, ma appena riusciva a distogliere il pensiero dal ragazzo c’era immediatamente qualcosa che glielo faceva ricordare. Per questo, e anche per evitare di far preoccupare i compagni, la piccola maga dei Solid Script aveva indossato una maschera sorridente per tutta la giornata, e se l’era tenuta fino a quando non mise piede nella sua stanza. Non che la festa non gli fosse piaciuta, anzi. Si era comunque divertita tantissimo e aveva passato una bella giornata, ma la preoccupazione per Gajeel non sembrava volersene andare. Ora la piccola maga era lì, seduta nella sua stanza davanti alla finestra, e aspettava l’ingresso trionfale della persona da lei amata, ma i minuti passavano e ogni secondo in più era un colpo al cuore per Levy.
“Mancano tre minuti a mezzanotte, e dopo non sarà più il mio compleanno.” Pensò la blu, mentre i suoi occhi iniziavano a lacrimare. La piccola si portò una mano sotto l’iride color miele e raccolse una lacrima con un dito.
“Quante lacrime ho versato in questi giorni solo per te..? Quante..? Quante Gajeel???”
La ragazza si portò le mani al petto e strinse forte la maglietta, come per cercare di fermare quel dolore così forte che proveniva da dentro, e le lacrime si facevano sempre più pesanti, lasciando una scia calda al loro passaggio. Mancavano solo due minuti a mezzanotte, e qualcuno bussò alla porta.
-Scusa… Non sono nelle condizioni per aprire… Puoi passare domani?- disse la blu alla persona fuori dal suo appartamento, asciugandosi l’ultima lacrima e facendo apparire la sua voce il più normale possibile.
-Non posso aspettare un altro anno per darti il tuo regalo, stupido gamberetto.- la voce roca e graffiante che giunse all’orecchio di Levy non poteva essere che di una persona. Spalancati gli occhi dalla sorpresa, la piccola maga fissò per un momento la porta senza riuscire a respirare e, un attimo dopo, era già in piedi diretta verso la maniglia. Cercava di rimanere calma, ma la forte emozione e la stanchezza accumulate durante la giornata la fecero cadere ben due volte a terra, ma lei, in entrambi i casi, si rialzò e ricominciò a correre più veloce di prima. Quando toccò la fredda serratura con la punta delle dita ebbe un attimo di esitazione, ma nemmeno un secondo dopo afferrò con sicurezza la serratura e aprì. Gajeel era fermo davanti l’uscio che guardava curioso il lungo corridoio, ed era così ridotto male che poteva tranquillamente far concorrenza alle peggiori vittime del Dragon Slayer del fuoco. Levy, ovviamente, non poté far altro che guardare quella moltitudine di fasciature e bende con uno sguardò tra lo spaventato e il preoccupato, ma il moro provò immediatamente a giustificarsi.
-Non ti preoccupare, non è nulla.
-Come puoi dire “non è nulla”!! Guardati!! Sei ridotto malissimo!!
-Beh, ma sono vivo, no?
-Non è una giustificazione accettabile! Quante volte ti devo dire che quando le cose si mettono male devi ritirarti?!
-Mi dispiace, ma questa volta non potevo proprio rinunciare.
-E perché??
-Perché in palio c’era il tuo regalo, un libro antico che parla della nascita della magia, ultima copia rimasta al mondo.
Levy era rimasta a bocca aperta. Gajeel aveva messo a repentaglio la sua vita solo per riportarle a casa quel libro, e questo la faceva sentire così... così… arrabbiata.
-MA SEI IMPAZZITO?! Chi ti ha chiesto qualcosa del genere?! A me sarebbe bastata anche solo una caramella!!!- la blu iniziò a colpire il petto del moro e si aggrappò alla sua maglietta. – Non mi interessano i regali! Infatti, per me, la cosa più importante e che mi rende davvero felice è avervi vicino!! Io… Io… Non posso essere felice stando lontano da voi… Stupido Gajeel… Non posso essere felice stando lontano da te!
Il Dragon Slayer si stupì nel sentire le parole pronunciate dalla ragazza. Non riusciva a credere che uno come lui, che non ha mai avuto amici o veri compagni in tutta la sua vita, potesse essere così importante per una persona, ed ora eccola là, una ragazza stava piangendo per lui. L’emozione e la serenità nel vedere il piccolo visino della maga incollato alla sua maglietta era indescrivibile e la voglia di poterla abbracciare era fortissima, perciò, cercando di essere il più delicato possibile, le cinse il piccolo corpicino con un braccio. Non poteva più resistere. Era da una vita che lo voleva fare.
-Levy, tu stessa hai detto che attraverso i compleanni le persone esprimono il loro affetto facendo doni, e io volevo dirti in questo modo… Sì, insomma… Ti volevo dire che, nonostante io ti prenda sempre in giro… Ti considero una mia nakama a tutti gli effetti, e come tale ti voglio bene..!- Gajeel diventò paonazzo, ma l’oscurità della notte nascose il suo volto. –Perciò… Per favore, perdonami per non essere venuto alla tua festa e per averti fatto preoccupare.
-Sei stato perdonato.- disse Levy, sollevando il viso per vedere meglio quello dell’amico. –E ti ringrazio per questo libro… Nonostante mi sia mostrata rude, sono veramente felice di questo regalo, quindi ora posso prenderlo..!
-Col cazzo.- Gajeel liberò la ragazza dalla stretta e portò il libro a un’altezza troppo grande per lei.
-C… CHE COSA?! Ma… mi prendi per il culo?! Quello non era il mio regalo…?!
-Sì, ma ora non posso più dartelo.
-E perché mai..?!
-Occhio per occhio, dente per dente.
-E questo adesso che cazzo significa?!...
-Significa che oggi è il MIO compleanno stupido gamberetto.
-Che…
-Girati e guarda l’orologio.
Levy fece come le era stato detto, e notò che ormai la mezzanotte era passata. Nonostante tutto, non riusciva ancora a capire, ma subito dopo la risposta le arrivò netta e chiara.
-Aspetta… Quando l’ultima volta che ti ho visto ti ho detto che il mio compleanno sarebbe stato tra quattro giorni, tu hai detto chiaramente “Che coincidenza”… Non mi dire che la coincidenza è..?!
-Sì, esatto. Oggi è il mio compleanno. A quanto pare, compio gli anni esattamente dopo di te.- uno strano ghigno si posò sulle labbra di Gajeel.
-Ma non mi dire… Quindi… Non posso prendere più il mio regalo..?
-Sì che puoi, ma io voglio qualcosa in cambio. Ecco perché ho detto “Occhio per occhio, dente per dente”.
-Mi dispiace, ma non sapevo che fosse anche il tuo compleanno e non ti ho fatto niente…
-Non è del tutto vero. Tu sei l’unica che mi può dare ciò che voglio quando vuoi.
-Cos’è, un indovinello..? Mi dispiace, a quest’ora non riesco proprio a collegare le cose…
-Ah… Ho capito, devo fare tutto da solo… Vieni, prendi il libro.
-… Eh?
-Ho detto prendi.
-Se insisti…
Levy si alzò in punta di piedi e allungò una mano per prendere il suo regalo, ma Gajeel l’anticipò, poggiando le sue labbra su quelle della ragazza sotto di lui e regalandosi così quello che voleva: un bacio. La maga si paralizzò al tocco del compagno di gilda, e anche il ragazzo era piuttosto rigido, ma quando la blu abbassò lentamente il braccio e afferrò il volto dell’amico, lui capì che la ragazza non l’avrebbe respinto. Le loro bocche avevano bisogno l’una dell’altra ora più che mai, non avrebbero sopportato di stare lontane ancora a lungo, e adesso che si erano finalmente incontrate quel tocco fin troppo delicato non bastava più. Perciò Gajeel lasciò cadere il libro a terra e cinse con le sue possenti braccia la sua compagna, bramoso di più, e la spinse con poca delicatezza verso di lui. Ma lei non ci fece caso, ed ora anche la ragazza cercava di attrarre maggiormente a sé il Dragon Slayer, facendo scorrere le sue mani dal suo viso al suo collo, ed entrambi schiusero leggermente la bocca per approfondire il bacio. Le loro lingue iniziarono a danzare in uno strano groviglio che caratterizzava l’inesperienza dei due amanti, ma l’emozione, il desiderio, e il piacere di quel legame era così forte che addirittura quello strano bacio sembrava essere perfetto. E solo quando i due si dovettero staccare per riprendere fiato Levy ebbe il coraggio di dire:
-Ti amo.
-Anch’io, gamberetto.
E, guardandosi dritto negli occhi, scoppiarono a ridere come due bambini, imbarazzati ma felici. Di certo, quello era stato il compleanno perfetto per entrambi.
 
>Il giorno dopo…<
Gajeel era nel panico. Ancora nell’appartamento della blu, cercava disperatamente di ricomporsi prima che tornasse Levy, andata a prendere qualcosa in caffetteria per loro due, e cercava di raccogliere le sue cose sparpagliate per terra. Non voleva farsi vedere in quello stato, e non voleva far vedere alla piccola maga le condizioni in cui riversava ora il suo appartamento. Era stata una giornata piena, e aveva promesso alla sua ragazza che non avrebbe fatto danni, ma ora ne ero certo: Levy l’avrebbe ucciso. Sentì le chiavi infilarsi nella serratura e girarsi con uno scatto, e subito dopo vide la porta aprirsi lentamente. Levy, sulla soglia, lasciò cadere la busta dalla mano e, stupita, guardò Gajeel con uno sguardo tra l’adirato e il sorpreso. Lui, seduto davanti la finestra mezza rotta, cercava di recuperare gli attrezzi da lavoro che avevano distrutto la sua stanza e i suoi amati libri, mentre un urlo si elevava nella Fairy Hills.
-GAJEEL REDFOX! TI AVEVO DETTO DI STARE BUONO E FERMO! CHE TI E’ SALTATO IN MENTE?!
-Beh, ho cercato di riparare la finestra rotta… Te l’avevo promesso, no?
-…
 



 
*Angolo d'autrice*
Ehi! :3 Piaciuta la fic? Spero di sì! >.< L'idea mi è spuntata così all'improvviso... E perciò è uscita fuori questa cosa! xD
Se pensate che faccia schifo o sia bella, commentate! Sono curiosa di sentire i vostri pareri :3
Come ultima cosa vi faccio vedere il disegno che ho fatto per questa storia, spero che anche questo sia di vostro gradimento! Ahahah! xD

 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: RedFox33