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Autore: Maudwin    02/05/2014    0 recensioni
Una ragazza nell'età adolescenziale alle prese del primo amore, pensava fosse qualcosa di magnifico, ma proprio la persona di cui si fidava di più la tradirà e lei si sveglierà da una splendida favola durata due anni.
Con una lettera dedicata all'uomo che ama spiegherà tutto ciò che prova e che ha provato.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Caro Matteo,                                                                                                                                                             2/5/14
forse non dovrei chiamarti "caro", non te lo meriti. E' vero sono stata sgarbata con te, ma ho cercato di rimediare. Tu invece?
Tu mi hai fatta soffrire più di chiunque altro in questo mondo, forse ho esagerato e me la sono presa troppo, perché in fondo tu non mi dovevi niente... ma sai? Io mi sono abbassata a chiederti scusa quando in fondo non avevo fatto nulla di tanto male mentre tu hai passato due anni a ferirmi senza nemmeno accorgertene e mentre io ti ho chiesto scusa per uno stupido, piccolo ed insignificante errore tu non ti sei nemmeno degnato di rispondermi. Sai perché l'ho fatto? Perché io ti amo... o per lo meno ti amavo.
Forse non avrei dovuto scriverti ma chiamarti direttamente. Ma tu mi hai palesemente ignorata e penso di dover mettere una pietra su questa nostra amicizia ormai rovinata, anzi forse non c'è mai stato un vero rapporto di amicizia, forse ero solo io che avevo un morboso e disperato bisogno di te e del tuo affetto. Perché sei stato il mio primo amore ed ora a malincuore sono costretta a fare i conti con il mio cuore e chiudere, chiudere non so cosa ma ne ho bisogno, perché è giunto il momento di pensare a me stessa e non più a te. Perché, è vero, io avevo bisogno di te ma ora non più. Perché non eri tu che piangevi ogni notte e ti disperavi, no... quella ero io.
Sono sempre stata io a rimanerci male, sempre, mentre tu ti sei solo limitato a guardare da fuori a fare finta di tenerci a me, e mentivi bene sai? Talmente bene che non me ne sono mai accorta.
Non ho mai sperato di mettermi insieme a te, perché in fondo sapevo che non avrebbe funzionato. Ma alla nostra amicizia ci tenevo, l'ho sempre difesa. Da tutto e tutti, anche quando LEI -sai bene di chi parlo- tentava di mettermi in guardia da te e mi diceva che eri falso ma io non le ho creduto e anzi sono corsa da te a raccontarti tutto, perché ero accecata dalla malattia più terribile che possa mai colpire una persona: l'amore.
Io mi fidavo, io ti amavo. E tu mi hai tradita nel modo peggiore che una persona potesse fare: ignorando la mia richiesta di perdono.
Quindi ti dico addio, e ti ringrazio per avermi svegliata. E tu ora dirai 'Mi ringrazia per averla fatta soffrire? Ma questa è tutta scema'. Sarò anche scema sì, però te lo voglio spiegare.
Ti ringrazio perché mi hai svegliata dalla mia favola, io credevo nell'amore, ero immersa in una favola in un torpore ovattato ma tu... tu mi hai svegliata. Quindi: addio e grazie di cuore.
Non più tua,
Sofia. 



Angolo autrice: 
Ho scritto questa storia ex-novo per cercare di spiegare i sentimenti di una ragazza, adolescente, che si sente tradita dal suo primo amore. Spero di esserci riuscita. Voglio specidìficare che anche se il nome della protagonista è il mio questa storia NON parla assolutamente di me e che il nome del ragazzo a cui è dedicata è totalmente inventato.
Bene fatemi sapere se sono riuscita nel mio intento. 
A presto :)
  
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