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Autore: ChiaraLilianWinter    02/05/2014    2 recensioni
In quel momento, stretta in un lungo abito candido, sembrava un angelo. Il vestito era di un bianco luminoso, le fasciava il petto per poi cadere leggero fino a terra; il velo, tenuto da un diadema splendente, le ricadeva lungo la schiena. Ma ciò che la rendeva davvero stupenda, in quel momento, era l'espressione sul suo viso: un dolce sorriso si distendeva sulle labbra rosee, e gli occhi tradivano tante emozioni. Gioia, agitazione, sicurezza, amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Corri! Insomma, corri!
- Oh, perfavore...
- No! Siamo in ritardo, mostruosamente in ritardo!
- Lottie, rallenta un pochino....
Sbuffando irritata, Charlotte si fermò, aspettando che Reim e Lily la raggiungessero.
- Posso capire Lily, insomma, in quell'abito da cerimonia non può correre poi così tanto, ma tu...
- Scusami, solo che... Non so nemmeno se sono pronto.
Charlotte guardò l'uomo, con un sopracciglio alzato.
- Pronto?
Reim sorrise, scuotendo la testa.
- Sai... Siamo stati amici per così tanto tempo... Tutti e tre insieme... E adesso, beh...
Visto che la donna sembrava non capire, lui sospirò e continuò.
- Adesso non saremo più noi tre, no? Io... Sono stato tagliato fuori, orm-
Non fece nemmeno in tempo a finire la frase che Charlotte lo aveva zittito, tirandogli un pugno allo stomaco che lo aveva fatto restare senza fiato.
-Che scemenze!
- Eh?!
- Davvero, Reim, non pensavo fossi così stupido.
- Lottie??
- Voglio dire, sul serio pensi che ti lasceranno indietro? Sei davvero un cretino!
- Ehm...
Lottie gli si avvicinò, prendendolo per il colletto e raddrizzandolo.
- Non mi pare che tu li abbia lasciati indietro, no? Non lo faranno nemmeno loro. Ti vogliono bene, Reim, e tu ne vuoi a loro. Forse non sarete più 'noi tre contro il mondo', ma non potrebbero mai tagliarti fuori.
La donna sorrise dolcemente, davanti all'espressione sorpresa di Reim.
- Credimi.
L'uomo esitò un po', prima di rilassarsi e sorridere anch'esso.
- Hai ragione. Sono solo un po' agitato.
- E-ehm. Credo che dovremo sbrigarci. La cerimonia sta per iniziare.
Lily, che non era più la piccola bambina di qualche anno prima, si dondolava nel lungo ed elegante vestito, aspettando che gli altri due si decidessero ad entrare nella chiesa.
- Giusto.
Lottie aggiustò la giacca di Reim, sorridendo.
- Possiamo andare, Signor Lunettes.
Lui rise, prendendola sotto braccio e dirigendosi verso l'entrata.
- Credo proprio di sì, Signora Lunettes.

Nonostante Reim fosse decisamente agitato, non avrebbe mai e poi mai potuto paragonarsi a Break, che in quel momento sembrava stare per scoppiare, stretto nell'elegante completo nero. Reim aveva dovuto utilizzare tutta la propria forza di volontà per non scoppiare a ridere davanti all'amico, divertito da quel raro momento di agitazione nell'altro, solitamente sempre calmo e indifferente.
- Per l'ennesima volta, Break, stai benissimo.
- Sicura? Il colletto della camicia è a posto?
- Oh, ti prego. È tutto a posto, piantala. Stai peggiorando le cose.
Break gli rivolse uno sguardo in cui Reim distinse nettamente del nervosismo, ma anche un'incontenibile gioia.
- Zitto tu, sto parlando con la tua signora.
- E infatti stai rendendo agitata anche lei, non vedi?
- Non sono affatto agitata.
- Andiamo, Break! Torna al tuo posto...
In quel momento la musica invase l'intera chiesa, annunciando l'entrata della sposa. Reim si voltò verso Break, ma questo era già al suo posto: davanti all'altare.
Le porte si spalancarono, rivelando una delle donne più belle che Reim avesse mai visto. Sharon era di una bellezza che lasciava senza fiato e in quel momento, stretta in un lungo abito candido, sembrava un angelo. Il vestito era di un bianco luminoso, le fasciava il petto per poi cadere leggero fino a terra; il velo, tenuto da un diadema splendente, le ricadeva lungo la schiena. Ma ciò che la rendeva davvero stupenda, in quel momento, era l'espressione sul suo viso: un dolce sorriso si distendeva sulle labbra rosee, e gli occhi tradivano tante emozioni. Gioia, agitazione, sicurezza, amore.
Reim rimase incantato. La osservò mentre attraversava la chiesa, quasi correndo; mentre, raggiunto l'altare, allungava una mano per prendere quella che Break le porgeva; osservò il modo in cui, nel vederla, le guancie di lui si erano imporporate e i suoi occhi si erano spalancati, luminosi, e si diede dello stupido per non averlo mai capito. Come aveva potuto non notare tutto quello, in quegli anni? Per quale motivo, quando Sharon e Break lo avevano preso in disparte e informato della loro decisione di sposarsi, era caduto dalle nuvole?
Perchè avevo paura di notarlo?
Ma in quel momento, quando Sharon e Break gli lanciarono un'occhiata, sorridendo un po' imbarazzati, capì che, come aveva detto Lottie, era stato solo uno stupido. Era inutile avere paura: quei due non lo avrebbero mai lasciato indietro.
- Reim, stai piangendo?
- No! Mi è entrato solo qualcosa nell'occhio..
  
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