I miei sentimenti sono nati durante il mio periodo di permanenza per Pasqua a Camporeale. Ma io e lui ci siamo conosciuti prima. L’estate dell’anno prima.
La prima volta che l’ho visto e mi sono presentata, eravamo andati al mare insieme. La sua famiglia, io, le mie due cugine e il fidanzato di una di queste. Perché eravamo andati insieme? Perché il fidanzato di una delle mie cugine è il fratello della moglie di lui. E’ stato strano il modo in cui è nato il rapporto tra me e lui. Anzi, non so come è nato quel rapporto tra me e lui, ma era cominciato praticamente subito. Probabilmente c’era una simpatia reciproca, e il desiderio per colpa di questa di conoscere meglio la persona che ci aveva ispirato simpatia così, a pelle. O almeno, per me c’era. Provavo questa simpatia strana, a pelle, per lui. Quando parlava mi faceva ridere praticamente sempre e nonostante io sono di natura timida con lui riuscivo ad aprirmi un pochino, a parlare e ridere come se ci conoscessimo già. Anche se era la prima volta che ci vedevamo. Due minuti prima ci eravamo presentati e due minuti dopo scherzavamo e ridevamo sul bagnasciuga della spiaggia come se ci conoscessimo da anni. Come amici che si sono rivisti dopo tempo. La volta che ci siamo conosciuti è stata una delle poche volte in cui non sono stata tutto il tempo in acqua per scelta e non per obbligo. E’ stato davvero strano. E non solo per me, anche per le mie cugine. Ogni tanto uscivano dall’acqua e venivano da me dicendomi: “Non vuoi entrare in acqua…?” E quando sentivano la mia risposta, che spesso era di no dicevano “Vieni dai, l’acqua è fantastica! Temperatura perfetta! Vieni” Spesso dicevo di no anche la seconda volta che mi invitavano ad entrare, ma ogni tanto avevo davvero voglia di entrare in acqua, perciò decidevo di entrare. E lui entrava con me. Quando eravamo in acqua non parlavamo solo io e lui, ovviamente, ma spesso parlavamo. E quando lo facevamo, ci appartavamo. Ci piaceva parlare senza rischiare di ricevere spruzzi in faccia da sua figlia più piccola o dalle mie cugine, perciò ci appartavamo.
…Beh, diciamo che il primo anno ci siamo visti solo le volte che andavamo al mare, perché andavamo sempre insieme. Saremo andati al mare 4/5 volte, e quello è stato anche il numero di volte che l’ho visto. Ma quell’anno, quell’estate, non lo avevo mai considerato come qualcosa di più. Era un uomo adulto con cui andavo d’accordo e con cui riuscivo a parlare tranquillamente. Un amico un po’ cresciuto, quella era la definizione che gli avevo appiccicato addosso, come un post-it. E poi alla fine dell’estate, quando sono dovuta tornare a Torino, poco dopo che ero tornata l’ho dimenticato. Finito nel dimenticatoio, avevo molte altre persone e preoccupazioni per poter pensare al “mio amico un po’ cresciuto”. Tra scuola, amici e litigate, famiglia, non avevo tempo neanche di pensare alla Sicilia, figuriamoci al “mio amico un po’ cresciuto”.
La prima volta che l’ho visto e mi sono presentata, eravamo andati al mare insieme. La sua famiglia, io, le mie due cugine e il fidanzato di una di queste. Perché eravamo andati insieme? Perché il fidanzato di una delle mie cugine è il fratello della moglie di lui. E’ stato strano il modo in cui è nato il rapporto tra me e lui. Anzi, non so come è nato quel rapporto tra me e lui, ma era cominciato praticamente subito. Probabilmente c’era una simpatia reciproca, e il desiderio per colpa di questa di conoscere meglio la persona che ci aveva ispirato simpatia così, a pelle. O almeno, per me c’era. Provavo questa simpatia strana, a pelle, per lui. Quando parlava mi faceva ridere praticamente sempre e nonostante io sono di natura timida con lui riuscivo ad aprirmi un pochino, a parlare e ridere come se ci conoscessimo già. Anche se era la prima volta che ci vedevamo. Due minuti prima ci eravamo presentati e due minuti dopo scherzavamo e ridevamo sul bagnasciuga della spiaggia come se ci conoscessimo da anni. Come amici che si sono rivisti dopo tempo. La volta che ci siamo conosciuti è stata una delle poche volte in cui non sono stata tutto il tempo in acqua per scelta e non per obbligo. E’ stato davvero strano. E non solo per me, anche per le mie cugine. Ogni tanto uscivano dall’acqua e venivano da me dicendomi: “Non vuoi entrare in acqua…?” E quando sentivano la mia risposta, che spesso era di no dicevano “Vieni dai, l’acqua è fantastica! Temperatura perfetta! Vieni” Spesso dicevo di no anche la seconda volta che mi invitavano ad entrare, ma ogni tanto avevo davvero voglia di entrare in acqua, perciò decidevo di entrare. E lui entrava con me. Quando eravamo in acqua non parlavamo solo io e lui, ovviamente, ma spesso parlavamo. E quando lo facevamo, ci appartavamo. Ci piaceva parlare senza rischiare di ricevere spruzzi in faccia da sua figlia più piccola o dalle mie cugine, perciò ci appartavamo.
…Beh, diciamo che il primo anno ci siamo visti solo le volte che andavamo al mare, perché andavamo sempre insieme. Saremo andati al mare 4/5 volte, e quello è stato anche il numero di volte che l’ho visto. Ma quell’anno, quell’estate, non lo avevo mai considerato come qualcosa di più. Era un uomo adulto con cui andavo d’accordo e con cui riuscivo a parlare tranquillamente. Un amico un po’ cresciuto, quella era la definizione che gli avevo appiccicato addosso, come un post-it. E poi alla fine dell’estate, quando sono dovuta tornare a Torino, poco dopo che ero tornata l’ho dimenticato. Finito nel dimenticatoio, avevo molte altre persone e preoccupazioni per poter pensare al “mio amico un po’ cresciuto”. Tra scuola, amici e litigate, famiglia, non avevo tempo neanche di pensare alla Sicilia, figuriamoci al “mio amico un po’ cresciuto”.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Hello!
Sono tornata, e questo è il secondo capitolo! (: Spero vi sia piaciuto, ma come ho detto nel prologo, le critiche sono ben accette! Non sono affatto brava a scrivere P.S. e mai lo sono stata, perciò scusatemi ):
Detto questo, non so davvero che dire... Faccio davvero schifo a fare sti P.S., non c'è niente da fare. Vabbè, detto questo non mi rimane altro che dirvi grazie per aver letto anche questo capitolo e spero che leggiate anche il prossimo (: