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Autore: Saiph_    03/05/2014    3 recensioni
Al matrimonio di Natasha Romanoff e Clint Barton, Tony Stark è il Best Man dello sposo e Steve l'accompagnatore della sposa all'altare, ma si ritrovano tutti e quattro, più Maria Hill, a dover imparare a ballare come si deve prima del matrimonio.
[Steve/Tony]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Agente Maria Hill, Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oh, Natasha non poteva farne a meno, davvero! Tra tutti quelli che facevano parte della cerchia di conoscenti di Natasha, era Steve a dover fare la parte di chi accompagna la sposa all'altare. Non che gli dispiacesse il ruolo, ma era quello che sarebbe venuto dopo il matrimonio a spaventarlo. Non si sarebbe nemmeno mai aspettato che Natasha finisse per sposarsi, tanto meno che desiderasse una cerimonia in grande. E che volesse proprio lui, Steve, come accompagnatore! Pensava che Tasha avrebbe chiesto a Fury, o a Coulson, di farlo. E invece no.. Quella ragazza sarebbe stata una sorpresa continua.
"Vogliamo sbrigarci, signor Rogers? Non abbiamo tutti il tempo di aspettare lei!" E tanti saluti alla fama di eroe americano. In quel momento era solo un malcapitato senza nessuna voglia di imparare a ballare. Tra l'altro, era l'unico a non sapere neanche i passi base di un lento. Si alzò dalla sedia posta in un angolino della stanza e si avvicinò al gruppo, composto da Stark, Maria Hill, Clint ,Natasha e la donna pagata per insegnare a tutti a ballare. Tony, Tasha e Maria in qualche modo se la cavavano, ma Clint era chiaramente confuso e nel panico e Steve peggio di lui. Ed ecco perché il Capitano non aveva nessuna voglia di ballare. Avrebbe potuto benissimo uccidere i piedi della propria accompagnatrice, nel caso si fosse trovato ad averne una, ed era sicuro che Tasha l'avrebbe spinto tra le braccia di Sharon, da brava amica quale era. Clint non esitò un attimo a supplicare Natasha di aiutarlo, vista l'occhiata di fuoco arrivatagli dell'insegnante nel momento in cui aveva tentato di mimetizzarsi con il muro. Stranamente, sia Maria che Tony si avvicinarono a Steve, e si accorsero nello stesso istante di aver puntato alla stessa persona, rimasta confusa dal comportamento di Tony e meno da quello di Maria. Pensava che Tony, piuttosto che ballare con lui, si sarebbe ingoiato un limone intero, o peggio. Come ovvio, Tony si fece da parte, lasciando il posto di dama di Steve a Maria, senza evitare però di fulminarla con gli occhi: non sarebbero mai stati in pace tra loro quei due. Maria si mise davanti a Steve sorridendo tranquilla, come se Stark non esistesse.
"Capitano."
"Maria." Tra tutti quelli dello S.H.I.E.L.D. che Steve conosceva, nessuno, tranne lui, chiamava Maria Hill per nome, ma solo per cognome. E nessuno si chiedeva mai che cosa ne pensasse Maria a riguardo. Probabilmente non ci pensava nemmeno lei, o forse le andava bene perché le dava forse un po' di autorità in più. Per lui, comunque, era meglio chiamare le persone con i loro nomi. Gli piaceva avere un minimo di confidenza con i suoi colleghi, se così si potevano definire. "È meglio se guido io, o preferisci farlo tu?" chiese lei, imbarazzata quanto lui. "È meglio se lo fai tu.." Al diavolo la virilità, per questa volta, e la decenza e il pudore. Meglio mettere le cose in chiaro subito, prima di combinare disastri. Restarono entrambi praticamente immobili. Il loro lento consisteva giusto nel trascinare i piedi a terra in modo impacciato. Steve non poté fare altro che vergognarsi della sua totale incapacità a ballare, e si ritrovò a pensare che avrebbe preferito uno scontro diretto con un centinaio di chitauri. E, dopo essere comunque riuscito a pestare i piedi a Maria ed averle strappato non poche imprecazioni degne di uno scaricatore di porto, sospirò di sollievo all'interrompersi del brano di Edith Piaf. Neanche gli avesse letto nel pensiero, Tony si avvicinò a lui con un sorriso malizioso stampato sul viso, e Steve capì al volo le sue intenzioni. Sarebbe stato poco da Tony Stark non umiliare il Capitano se ne aveva occasione, e l'occasione gli si presentava su un piatto d'argento. Prima che Steve potesse tirarsi indietro, la seconda canzone cominciò e Tony lo acchiappò per i fianchi in fretta. Almeno lui era più loquace di Maria, e in qualche modo questo rilassò Steve, lo fece sentire a suo agio almeno un po'.
"Capitano, dovresti scioglierti un pò."
 "E tu vorresti insegnarmi a farlo?"
 "Sottovaluti la mia capacità di sopportazione!" A Steve, ovviamente, venne da ridere per l'ironia di quella frase. Nel suo narcisismo, Tony non capì che non era la sua capacità di sopportazione ad essere sottovalutata, ma quella del Capitano ad essere sopravvalutata.
"Basta esserne convinti, Stark." Si godette l'espressione delusa del suo compagno di ballo, che però durò molto poco.
Chiunque sapeva che l’ego di  Tony Stark non poteva essere scalfito da così poco, e comunque non era l’obiettivo di Steve.  In qualche modo, Tony riuscì a far fare una giravolta a Steve, che fu costretto quindi a reggersi a lui.
Lo odiò per un attimo, prima di accorgersi che davvero era riuscito a farlo ballare in modo tale che non sembrasse un pezzo di legno.
“Che ti dicevo, Capitan Ghiacciolo?” L’entusiasmo del Capitano scemò subito, al sentirsi chiamare in quel modo. Poco accidentalmente, il piede destro di Steve finì a pestare quello di Tony, che, pur lanciando al biondo uno sguardo minaccioso, non disse nulla e continuò a farlo ballare.
Steve nemmeno si accorse di aver dimenticato che non erano soli, e che qualcuno avrebbe potuto notarli.
“Non chiamarmi così, Stark.”
“Altrimenti, Capitano?”
Con un movimento fulmineo delle braccia di Tony, che pareva stesse dando il meglio di sé, Steve si trovò col viso, che diventava sempre più rosso, a pochi centimetri da quello dell’altro, che sorrise divertito.
E di nuovo si allontanarono, senza perdere il contatto fisico.
Steve non credeva che Tony potesse essere così bravo come ballerino e che, soprattutto, sarebbe stato in grado di zittirlo così. Si sentì infastidito da quel brusco allontanamento, e decise di prendere l’iniziativa, per quanto possibile, e di riavvicinarsi.
Nessuno dei due si accorse che la canzone era ormai finita e che si erano fermati tutti  i presenti a guardarli per diversi secondi.
Fu solo quando Natasha fischiò come ad approvare e Clint si fece sfuggire una risata che i due si accorsero di aver attirato l’attenzione generale e si fermarono.
“Avete per caso riassunto la vostra vita sessuale, con questo?” disse Natasha sorridendo ad entrambi, e beccandosi uno sguardo assassino da uno Steve ormai al colmo dell’imbarazzo e un cenno del mento da parte di Tony, che, al contrario, non era mai stato tanto rilassato.
E Steve lo odiò per questo, perché non sembrava che l’essere stati così vicini l’avesse turbato in alcun modo, mentre il biondo non poteva che sentirsi a disagio, nonostante fosse solo un ballo.
E se ne andò, scusandosi con Natasha e Clint, per tentare di non mostrare che il disagio era dovuto all’aver avuto voglia di posare le labbra su quelle di Stark, senza preoccuparsi degli altri.
Quello che Steve non sapeva e che tutti, all’infuori di Tony, avevano capito era che ormai era risaputo di come i due fossero una coppia non ufficializzata, e di come ancora non se ne fossero resi conto.

E mentre Steve usciva, nelle orecchie gli risuonava un pezzo del brano ballato con Tony.
 Avec Mes Souvenirs J'ai Allume Le Feu
Mes Shagrins, Mes Plaisirs,
Je N'ai Plus Besoin D'eux
Balaye Les Amours Avec Leurs Tremolos
Balaye Pour Toujours
Je Reparas A Zero
  
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