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Autore: vale_88    23/07/2008    3 recensioni
Salve bella gente! Minific di tre, massimo quattro capitoli, Ryo e Mick come protagonisti. Sappiamo tutti che Ryo è un guidatore eccezzionale, ma avrà dovuto anche lui prendere la patente no? Spero vi piaccia, buona lettura!
Genere: Commedia, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve bella gente!
Ecco a voi il primo capitolo della mia nuova fic!
Si tratta di una minific di tre, massimo quattro capitoli, ambientata in America nel periodo in cui Ryo lavorava con Mick Angel.
Ultima cosa. non sapendo in che città vivessero di preciso, ho optato per New York: i due sweeper per la precisione vivono nel quartiere di Brooklyn.
Ora vi lascio, buona lettura!


-UNA PATENTE PER RYO SAEBA-

CAPITOLO 1: UN NUOVO INCARICO E UN NUOVO OBIETTIVO

New York, città di indubbio fascino, immensa e caotica, divisa tra il lusso e la bellezza di quartieri come Manhattan e la povertà di zone come il Bronx; una metropoli frenetica, viva più che mai anche nelle ore notturne, quando le sue strade si popolano di persone decise a trascorrere una serata di puro divertimento, magari dopo una giornata di estenuante lavoro.
Ed è proprio a causa di una notte passata in giro per locali che due ragazzi, nonostante fosse ormai mezzogiorno passato, ronfavano beatamente nel loro appartamento a Brooklyn.
Erano tornati a casa molto tardi e, ubriachi com'erano, non erano riusciti nemmeno a raggiungere le loro rispettive stanze; si erano dunque diretti verso il primo oggetto d'arredamento presente nel soggiorno che potesse dare un minimo di comodità: il primo, un giovane di bell'aspetto biondo e con gli occhi di ghiaccio, alto ed elegante nel vestire, si era fiondato sul divano prendendone possesso, mentre il secondo, un ragazzo moro altrettanto alto e affascinante, con gli occhi scuri e dal look meno ricercato, si era appisolato su una poltrona.
Quando l'uomo sdraiato sul divano si svegliò, la prima cosa che fece fu imprecare contro il forte mal di testa:
-Merda...stavolta abbiamo esagerato con il Jack Daniels...-
Con la vista ancora appanatta si guardò intorno, sino a che non vide il suo amico, nonchè collega di lavoro, ancora addormentato.
Non avendo la benchè minima voglia di alzarsi ed essendo troppo lontano per raggiungerlo senza abbandonare il sofà, si levò una scarpa, e dopo aver preso bene la mira, gliela tirò: la calzatura lo colpì proprio nel punto stabilito, ossia tra le gambe.
Il ragazzo moro aprì gli occhi di scatto e si portò immediatamente le mani a coprire i gioeilli di famiglia, mentre il suo sguardo si posava sul collega:
-Ahia!Idiota ti sembra il modo si svegliarmi?! Ho già un emicrania da guinness non ho bisogno di altri dolori!-
-Eh dai Ryo, non dirmi che hai accusato il colpo.-
-Mick non dimenticare che, anche se il mio amico è capace di fenomenali alzabandiera, resta comunque un essere delicato! Devi sapere che...-
Il giovane biondo interruppe subito il suo interlocutore:
-Senti Saeba, smettiamo di parlare del tuo pene, come primo argomento del giorno non mi sembra il massimo...non so tu, ma io ho bisogno di una doccia.-
-Cerca di sbrigarti, vorrei entrare in bagno prima delle 2.-
-Hey, ci sono migliaia di ragazze che aspettano solo che metta piede fuori di casa per potersi rifare gli occhi, devo rendermi presentabile.-
-Non dire stronzate, sai benissimo che tutte le girls di New York adorano me.-
-Non è vero.-
-Invece si-
-No-
-Si.-
I due dunque, ancora intenti a discutere su chi fosse più desiderato dalla popolazione femminile della Grande Mela, si alzarono stancamente e, dopo aver entrambi preso un'aspirina, si prepararono a dare inizio alla loro giornata.

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Mentre nella cucina del loro appartamento terminavano la cena, i due sweeper, meglio conosciuti come City Hunter, discutevano sul nuovo incarico che gli era stato affidato.
Nel pomeriggio avevano incontrato la loro nuova cliente, una giovane e bellissima donna di nome Allyson che temeva per la sua vita.
Da ormai due mesi i giornali non facevano altro che parlare di un folle assassino che si aggirava per le strade di New York: dopo aver scelto le sue vittime, tutte affascianti donne, le uccideva investendole; fino a quel momento erano state ammazzate quattro ragazze, e dalle testimonianze raccolte dalla polizia era risultato che tutte erano state investite da un pirata della strada a bordo di una monovolume nera.
La cliente due giorni prima era stata il bersaglio del malvivente, ma era miracolosamente riuscita a salvarsi, scansandosi all'ultimo secondo ed evitando l'auto, ma avendo paura di un altro tentativo da parte dell'uomo, aveva chiesto protezione.
-Che ne pensi?- esordì Mick.
-Penso che Allyson è proprio carina.- rispose Ryo con un espressione da maniaco stampata in volto.
-Sono d'accordo con te!Chissà, magari oltre al compenso in denaro ci scappa pure una bella notte di fuoco eheh.-
-Con te? Con questo gran figo che ti ritrovi come socio non puoi sperare in certe cose! Ma dico hai visto come mi guardava oggi? Mi stava mangiando con gli occhi bello mio! Ma che gli faccio alle donne...-
-Le spaventi, ecco cosa fai.-
-Ah ah molto spiritoso....comunque, come procediamo? Io direi di fare subito una visitina ai nostri informatori, i dati che abbiamo su questo pazzo sono troppo pochi.-
-Va bene, muoviamoci!.-
I due abbandonarono il loro appartamento situato all'ultimo piano di un grande palazzo grigio e si diressero nel garage.
Pochi minuti dopo l'elegante BMW di Mick girava per le strade di Brooklyn.
Erano circa le 23.00 e le vie del quartiere erano rese ancora più belle dalle miriadi di luci di vari colori emesse dalle insegne dei numerosi locali.
La stazione sulla quale era sintonizzata l'autoradio trasmetteva una movimentata canzone rock, e mentre Mick imprecava contro il guidatore davanti a lui che andava troppo lento per i suoi gusti, Ryo batteva le dita sul cruscotto a tempo di musica.
-Sai Mick- disse all'improvviso Ryo- pensavo di prendere la patente di guida.-
-E come mai questa idea?- rispose il socio intento a suonare il clacson contro l'auto davanti, ferma nonostante il semaforo fosse verde.
-Bhè, il lavoro che facciamo richiede molti spostamenti, mi sono stancato di andare a piedi o prendere il tram.-
-Mmm Saeba non me la racconti giusta...quella che hai appena detto è proprio una grande stronzata! La verità è che ancora non ti è andato giù quello che è successo la scorsa settimana.-

-FLASHBACK-

Seduti al bancone del Nightlife, uno dei locali che erano soliti frequentare, Ryo e Mick festeggiavano la conclusione del loro ultimo incarico.
Intenti a discutere come al solito sul gentil sesso, furono interroti da una bellissima ragazza dai lunghi capelli ricci, gli occhi da gatta e le labbra carnose, vestita solo di un cortissimo abito blu che lasciava scoperte le lunghe e affusolate gambe e metteva in bella mostra il generoso decoltè.
La giovane si era seduta tra i due, e dopo aver ordinato il suo drink, aveva iniziato a parlare con loro.
Nonostante Mick avesse sfoderato il suo sorriso migliore e avesse utilizzato tutto il suo arsenale di frasi che era solito dire per fare colpo, la giovane sembrava decisamente più colpita da Ryo e dal suo fascino in puro stile "uomo misterioso".
Vedendo la situazione sfavorevole, Angel si era allontanato senza dire una sola parola, lasciando i due piccioncini soli ed intenti ad "approfondire" la loro conoscenza.
Dopo circa 20 minuti Ryo e la sua conquista decisero di abbandonare il locale, con l'intento di recarsi nella prima stanza d'albergo libera che avrebbero trovato, ma quando misero piede fuori una stupenda Bmw nera si fermò a pochi centimeri da loro.
Dall'auto scese Mick.
-Bellezza, che ne dici: ti va di fare un giro sul mio gioiellino?-
La ragazza, che fino a quel momento aveva guardato con adorazione il veicolo, si voltò verso Ryo e, dopo avergli dato un leggero bacio sulle labbra e avergli detto "mi spiace baby", salì sull'auto.
Mick si rivolse dunque al socio:
-Fregato bello!-
Detto questo sali in macchina e si allontanò, lasciando l'amico a mani vuote e in compagnia solo della sua rabbia.

-FINE FLASHBACK-

-Ancora con questa storia? Non ne hai ancora abbastanza di sfottermi?- disse Ryo seccato.
-No, e andrò avanti ancora per molto tempo...comunque, per quanto riguarda la patente, fa pure.-
-Non mi serviva il tuo permesso, sappi che mi sono iscritto all'autoscuola quattro giorni fà-
Mick lo guardò con la coda dell'occhio ed un espressione divertita, mentre l'auto si avvicinava finalmente al luogo dove, quella sera, avrebbero incontrato il primo di una lunga serie di informatori.


...CONTINUA...

Spero che il primo capitolo di questa minific vi sia piaciuto!
Se per caso nel sito è presente una storia simile, vi chiedo di avvisarmi se è possibile, provvederò a cancellare.
Ultima cosa: per quanto riguarda l'assassino, mi sono ispirata ad un film del 2004 dal titolo "Highwaymen".
Detto questo vi lascio, a presto con il secondo capitolo!
p.s: per tutti quelli che seguono la fic "Un incarico particolare", volevo dirvi che i capitoli 5 e 6 sono quasi pronti, domani aggiornerò;) -vale-




















  
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