03/05/2014
5 recensioni
" />-Fottuti stivali!- impreca il ragazzo coperto per metà da lunghe e pesanti calzamaglie e per metà da uno stupido elmo, rosso in viso o meglio per quel poco che risulta visibile dietro l’ingombrante copricapo.
Qualche colpo alla porta, qualcuno bussa.
-E’ aperto!- borbotta il giovane,sospirando pesantemente e rinunciando per un momento alla sistemazione del proprio costume, alzando poi il capo, scoppiando infine in una fragorosa risata alla vista che gli si presenta davanti agli occhi.
-Salve, lei è il giovane Priamo, vero?- mormora una voce inaspettatamente acuta e gioviale, proveniente da un’insolita donzella con lunghe trecce e una bella T stampata sul petto.
Nuove risate.
-John, ma che ti hanno fatto? –mormora Paul decisamente divertito, intento a limitare le risate che inevitabilmente non riesce a contenere.
-John? Quale John? Io sono Tisbe,non vedi? -borbotta quasi offeso il maggiore, indicandosi la lettera sul costume ed assumendo un tono di voce decisamente più consueto, accennando rapido un poco aggraziato inchino con tanto di sorriso sdentato e battito di ciglia, facendo ridacchiare il più giovane.
-Ti aiuto con il costume, my love.- replica un John sorridente, guardando divertito il giovane cavaliere a strisce, chinandosi ed infilandogli gli stivali evidentemente meno instabili fra le sue mani, mettendosi poi su e lasciandosi esaminare dallo sguardo sbalordito dell’amico.
-My love?- mormora sorpreso Paul, le guance che cambiano inaspettatamente colore.
-Certo. My love. Il copione dice cosi, zucca vuota.- ribatte l’insolita figura. Evidentemente neanche delle lunghe trecce bionde ed una gonna vaporosa possono addolcire il carattere decisamente poco delicato di John Wiston Lennon.
Ma mentre di solito la spietata sincerità del ragazzo risulta spassosa all’amico, la reazione causatagli in questo momento è decisamente diversa.
Perché adesso le guance di Paul vanno letteralmente a fuoco.
Maledetto McCartney sbadato e le sue inconsistenti fantasticherie.
Maledetto lui e i suoi sogni irrealizzabili.
Rimediare,rimediare subito al danno.
-Ma come, il tuo amore per me è tutto solo un copione?- ribatte drammatico il giovane Priamo, cercando di risultare convincente nella sua improvvisata.
-Mai,mai venga detto questo dei miei sentimenti nei tuoi confronti!- cerca di replicare con altrettanta enfasi l’innamorata Tisbe, avvicinandosi al suo amato e premendosi una mano sul petto, come addolorata dalle parole del giovane.
-E allora, per sciogliere ogni dubbio, dimmi che mi ami ..- mormora il giovane con un leggero fremito nella voce, forse non poi cosi calcolato.
Silenzio.
Lunghissimo, interminabile silenzio.
Gli occhi della mascolina Tisbe, dapprima divertiti, si incupiscono, pensierosi. La mente, a quelle parole, vola mille miglia lontana da lì. E’ con il suo cavaliere, in un mondo dove il suo amore, quello che prova verso la persona che le stà accanto, non è un grosso sbaglio. In un posto dove questa unione è possibile, realizzabile. Cuore, mente..ormai è tutto lì, nel suo mondo con il suo vero amore.
-Ti amo.- mormora lentamente. Parole arrancate, tirate via, strappate all’ultima briciola di buon senso rimasta. Parole sofferte, desiderate, agognate, parole per e di Paul.
Ancora, assordante silenzio.
Ma quando finirà?
-Anche io ti amo,Tis..-
-No.- lo interrompe deciso John, guardandolo intensamente negli occhi-
-Ti amo,Paul. - ci riprova,con il viso in fiamme, il cuore martellante e la certezza negli occhi che quello che ha appena detto è molto più vero di una stupida recita, molto più vero di tutto.-
Gli occhi di Paul si fanno lucidi. Per un solo istante.
Ma John non se ne rende conto.
Non ne ha la possibilità.
Perché in un attimo Priamo attira a sé la sua Tisbe e la bacia, per urlarle, dimostrarle tutto l’amore che prova per lei.
Perché in un attimo Paul attira a sé il suo John e lo bacia per urlargli, dimostrargli tutto l’amore che prova per lui e che adesso, solo adesso, sa essere ricambiato.