Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: Ska    23/07/2008    4 recensioni
E se qualche creatura oscura decidesse di risvegliare la Strega Bianca?
Chi potrebbe fermare Jadis questa volta?
Piccolissima fanfiction.
E’ anche la mia prima storia che scrivo su Narnia per cui... spero che vi piaccia e di ricevere almeno qualche commento. Buona lettura.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Edmund Pevensie, Lucy Pevensie, Peter Pevensie, Susan Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E’ la prima ff che scrivo e pubblico su Narnia.

Fino ad ora mi sono cimentata solo ed esclusivamente su storie basate sui libri di Harry Potter ma, due settimane fa ho scoperto che uscirà il secondo film di Narnia e, in preda all’eccitazione per l’imminente uscita ho letto tutti e sette i libri delle Cronache di Narnia e mi sono vista il primo film almeno 5 volte, il tutto nell’arco di due settimane.

Per cui, a metà dell’ultimo libro ho sentito il bisogno impellente di scrivere e... l’ho fatto.

E’ corta.

Solo un capitolo e solo undici pagine ma spero comunque che sia di vostro gradimento.

Buona lettura.

 

 

 

Peter, Peter, sono tornati! Mamma e papà sono tornati!!!” urlò Lucy, affacciandosi sulla porta della camera da letto del fratello, correndo poi giù per le scale per andare incontro ai genitori.

Dopo tre settimane i genitori dei fratelli Pevensie, e la loro sorella Susan, erano finalmente tornati dal viaggio in America ma, quando Lucy arrivò alla porta d’ingresso, insieme al fratello Edmund, si accorse che non erano soli.

Quella chi è?” chiese Edmund alle sue spalle, fissando lo sguardo sulla ragazza che era appena scesa dalla macchina, seguita subito dopo da Susan.

Aveva all’incirca l’età di Susan.

Portava i capelli neri raccolti in una coda alta, la carnagione molto chiara.

Non lo so, ma non mi sembra felice di essere qui” disse Lucy, osservando il viso serio della ragazza che si guardava attorno senza troppa curiosità.

Lucy, Edmund” esclamò felice la madre quando vide i figli sulla soglia di casa, distraendoli dalle loro considerazioni.

Immediatamente i due ragazzi le corsero incontro abbracciandola.

Allora, avete fatto i bravi? Avete lasciato studiare vostro fratello?” sorrise la donna, accarezzando i capelli della sua figlia più piccola.

Mamma, chi è quella ragazza?” chiese Lucy, abbassando la voce per non farsi sentire dalla diretta interessata.

Oh, lei è Emily, starà con noi per qualche tempo” rispose la donna, voltandosi verso Susan e Emily. “Susan, tesoro, fai vedere a Emily la sua camera per favore. E tu Edmund dai una mano a tuo padre con i bagagli. Lucy, ti va di darmi una mano in cucina? Prepariamo qualcosa di buono per festeggiare il ritorno?”
“Facciamo la torta di patate?” chiese Lucy, seguendo la madre in casa.

Vieni Emily, vedrai che ti piacerà la tua camera” disse Susan, prendendo la sua sacca e precedendo la ragazza. “Da proprio sul giardino”

In silenzio Emily seguì Susan in casa, su per le scale, fino all’ultima porta in fondo al corridoio, quella accanto alla camera di Peter.

Susan, sei tornata, finalmente” esclamò il fratello facendo sussultare la sorella.

Peter, ciao” sorrise Susan, abbracciando il fratello che si era affacciato sul corridoio. “Peter, lei è Emily. Starà con noi per un po’ di tempo” spiegò la ragazza, quando vide il fratello fissare lo sguardo su Emily. “Emily, lui è Peter”
“Piacere” rispose Emily, stringendo la mano a Peter, ricambiando a stento il sorriso del ragazzo.

Beh, io torno a studiare... ci vediamo dopo” disse Peter, tornando in camera, leggermente confuso dal nuovo arrivo.

E questa è la camera” disse Susan, aprendo la porta della stanza. “Doveva essere la camera di Lucy o la mia ma... in realtà abbiamo preferito rimanere in camera insieme quindi... non è mai stata usata. Magari domani ti do una mano a sistemarla se vuoi. Questa sera direi proprio che possiamo anche riposarci”
“Sono d’accordo” rispose Emily, sorridendo forzatamente alla ragazza,

So cosa provi. Anche noi durante la guerra siamo stati mandati via di casa dalla mamma... lo ha fatto per proteggerci dalla guerra ma... è stata la vacanza più straordinaria della nostra vita. Spero che ti troverai bene qui” sorrise Susan, prima di chiudere la porta della stanza dietro di sé, raggiungendo la mamma e Lucy in cucina.

 

Per tutto il pomeriggio la signora Pevensie, Lucy e Susan si indaffararono ai fornelli per preparare uno dei pranzi più succulenti che potessero fare.

Quando alla fine tutto fu pronto la mamma di Lucy chiese alla figlia di andare a chiamare il fratello maggiore e Emily.

Correndo su per le scale Lucy raggiunse la stanza di Peter e senza bussare aprì la porta.
“Ehi, Peter, c’è pronto. La mamma ha fatto la torta di patate!” esclamò Lucy, chiudendo subito la porta e bussando poi alla porta di Emily. “Permesso” sussurrò la bambina aprendo lentamente la porta quando sentì un ‘avanti’ da dentro la stanza.

In mezzo alla camera, seduta sul pavimento, c’era Emily intenta a scrutare l’interno della sua sacca.

E’ pronto da mangiare” sussurrò Lucy, aprendo un po’ di più la porta della camera. “Stai bene?” aggiunse in un sussurro la bambina avvicinandosi alla ragazza. “E’ la tua mamma quella?” chiese Lucy quando si accorse che la ragazza teneva tra le mani la foto stropicciata di una donna molto bella con i capelli lunghi fino a metà schiena e due vivaci occhi verdi.

Era la mia mamma” rispose Emily, abbassando la foto, nascondendo il viso con i capelli neri. “E’ morta” aggiunse in un sussurro la ragazza, riponendo la foto nella sacca, voltandosi lentamente quando sentì la porta cigolare nei cardini.

Lucy” chiamò una voce maschiale alle spalle delle ragazze facendo sussultare Lucy. “E’ tutto ok?” chiese Peter, entrando nella stanza, posando una mano sulla spalla della sorella.

Oh, Peter” gemette Lucy, presa dallo sconforto, le lacrime agli occhi.

Che c’è Lucy? Cos’è successo?” chiese Peter, guardando prima la sorella e poi Emily.

E’ colpa mia” rispose Emily, alzandosi da terra, voltandosi verso i due ragazzi.

A differenza di Lucy non aveva gli occhi umidi per le lacrime imminenti ma solo una grandissima tristezza in viso.

Non volevo turbarti Lucy, non pensare a ciò che ho detto” disse la ragazza, sorridendo alla bambina, alzando poi lo sguardo su Peter.

Beh, allora possiamo scendere” disse Peter, leggermente a disagio, facendo uscire prima Lucy e poi Emily, seguendole giù in cucina.

 

All’inizio avere una persona in più che girava per casa diede una strana sensazione agli abitanti di casa Pevensie.

Nonostante fossero stati tutti abituati a comportarsi in modo educato, anche dentro le mura di casa, a volte capitava che Peter ed Edmund uscissero dal bagno con addosso solo gli slip o dimenticassero in giro i panni sporchi e, trovarsi mezzi nudi di fronte ad un persona che si conosce da poco e, soprattutto, dell’altro sesso non è una cosa piacevole, soprattutto se vostra madre compare all’improvviso in cima alle scale e vi urla di andare a coprirvi.

Malgrado questi piccoli inconveniente Emily si integrò subito con i ragazzi Pevensie e ben presto, quel aria triste che si portava addosso dalla sua partenza dall’America, scomparve piano piano.

Tutto sembrava trascorrere tranquillo e spensierato fino a quando una sera, durante la seconda settimana di luglio, Peter tornò dalla città dopo aver il suo ultimo esame.

Dopo essere sfuggito finalmente alle adulazioni di sua madre era salito al piano di sopra deciso a dormire per almeno un mese.

In silenzio, senza fare il minimo rumore, aveva raggiunto la sua camera ma una volta di fronte a quella di Emily si fermò trovandone la porta semi aperta.

Senza volerlo si ritrovò a sbirciare l’interno della camera trovandola vuota.

La finestra era spalancata e le tende ondeggiavano al vento.

Senza accendere la luce Peter entrò nella camera raggiungendo la finestra, chiudendola.

Fu allora che la vide.

Emily era scesa in giardino ad osservare le stelle e si era seduta sotto un melo rimanendo con il naso all’insù a fissare il cielo limpido.

Rimase per un attimo immobile, a fissarla in lontananza, decidendo poi di raggiungerla nel giardino.

Emily, che ci fai qui?” chiese Peter, raggiungendo Emily sotto l’albero, sedendosi accanto a lei sull’erba fresca. “Credevo che fossi già a letto”
“Non riuscivo a dormire e poi... volevo sapere come era andato il tuo esame” sorrise Emily, voltandosi leggermente verso il ragazzo, appoggiandosi con la schiena al tronco dell’albero. “Allora?”
“Bene, è andato bene” rispose Peter, sorridendo alla ragazza. “Ora finalmente posso dire anch’io di essere in vacanza” sospirò Peter, sdraiandosi sul prato, osservando il cielo stellato.

Posso chiederti una cosa Peter?”
“Certo, dimmi”
“Susan mi ha detto che durante la guerra siete stati in una casa nella campagne inglesi, da un certo signor Kirke e che durante quella ‘vacanza’ vi sono capitate delle cose incredibili. Mi stava solo prendendo in giro?”

No, non ti stava prendendo in giro anche se... lo abbiamo raccontato solo ad una persona quello che è successo quel estate. Nessun altro ci avrebbe mai creduto” rispose Peter, sperando che Emily non gli chiedesse di raccontargli quello che era successo.

Non voleva mentirle, ma non voleva nemmeno raccontarle di Narnia.

Non gli avrebbe mai creduto e avrebbe solo rischiato di perdere la sua amicizia.

Dal tuo improvviso silenzio deduco che tu non me ne voglia parlare” disse Emily, sdraiandosi accanto a lui, scrutando il cielo sopra di loro.

Non mi crederesti e ti arrabbieresti con me” rispose Peter sincero, voltando leggermente il viso verso la ragazza, accarezzandone con gli occhi le labbra, desiderando ardentemente baciarle.

Quando l’aveva vista la prima volta non aveva pensato a lei come ad una ragazza ma come una nuova sorella.

Infondo aveva la stessa età di Susan.

Ma quando aveva iniziato a conoscerla si era accorto che in fondo non era niente male e, quando poi erano andati a fare una nuotata al fiume, qualche giorno prima si era ritrovato a fare pensieri su di lei che... non centravano proprio niente con la sua idea di ‘nuova sorella.

Infondo era carina e simpatica e... lui si era preso una cotta per lei ma, quando poi se ne sarebbe andata?
Non voleva farla soffrire e forse, nel suo profondo, nemmeno lui voleva soffrire.

D’accordo, se stanno così le cose non ti chiederò più cosa è successo” rispose Emily, tornando a fissare le stelle.

In quel momento un vento caldo cominciò a spirare da nord, diventando sempre più forte.

Forse è meglio entrare” disse Peter, mettendosi a sedere, riparandosi il viso con il braccio. “Andiamo Emily, sta arrivando il temporale”
“Non credo” rispose Emily, nascondendosi gli occhi con il braccio per evitare che la terra le entrasse negli occhi. “Lo senti anche tu? Salsedine”
“Cosa?” urlò Peter, per farsi sentire sopra il rumore del vento che si era intensificato.

Odore di mare” rispose Emily, alzandosi da terra, tenendosi al tronco dell’albero. “Peter, è troppo forte”

Tieniti a me” urlò il ragazzo, stringendola a sé, tenendosi al melo.

Ma fu tutto inutile. In un secondo si sentì sfuggire la presa dall’albero e trascinare via insieme a Emily.

Quando ripresero i sensi si ritrovarono sdraiati su una spiaggia leggermente rosata, il rumore delle onde che dolcemente si infrangono sugli scogli in lontananza e la spuma dell’acqua che accarezzava la riva.

Peter” gemette Emily, guardandosi attorno spaesata cercando il ragazzo, trovandolo disteso sulla pancia qualche metro più in là. “Peter, svegliati” disse Emily, scuotendolo leggermente.

Sono sveglio” gemette Peter, mettendosi lentamente carponi, tenendosi la testa tra le mani.

Stai bene?” chiese Emily, posandogli una mano sulla schiena.

Ho un mal di testa terribile” sospirò Peter, alzando lentamente il viso, rimanendo immobile quando finalmente si accorse di non trovarsi più nel giardino di casa ma... “Narnia” mormorò Peter accarezzando con lo sguardo il panorama di fronte a sé.

Cos’hai detto?” chiese Emily, tenendo lo sguardo fisso sul viso del ragazzo. “Peter, tu sei già stato qui?”
“Due volte” rispose Peter, ricambiando lo sguardo della ragazza. “La prima volta durante quella vacanza di cui ti ha parlato Susan”
“Voi siete stati trascinati qua da un vento improvviso?” chiese scettica Emily, sedendo sulla sabbia, desiderosa di sentire la storia che Peter aveva da raccontargli.

Veramente siamo arrivati a Narnia attraverso un Armadio che si trovava in una stanza vuota nella casa del signor Kirke” rispose Peter, cominciando a narragli la loro prima avventura a Narnia.

Emily ammise che, se non si trovasse anch’essa a Narnia, non avrebbe mai potuto credere alla storia che Peter le aveva appena raccontato.

E adesso, oh grande re di Narnia, cosa pensi che dovremmo fare?” chiese Emily, alzandosi in piedi, imitata da Peter.

Non so perché, ma ho la strana sensazione che non siamo gli unici ad essere stati riportati qui a Narnia. Secondo me ci sono anche Susan, Edmund e Lucy. Credo che dovremmo cercarli”
“E da dove cominciamo? Tu conosci questo posto?”
“Vagamente” rispose Peter, incamminandosi verso il limitare del bosco. “L’ultima volta che sono stato qui era appena salito sul trono Caspian”

Quindi non sei più tu il re?”

Veramente Aslan dice che quando si è re e regine di Narnia si è sempre re e regine di Narnia” rispose Peter, trovando un piccolo sentiero, cominciando a seguirlo. “Io sono il Re Supremo di Narnia”

Non mi sembra una cosa molto sensata” disse Emily, seguendo il ragazzo, attraverso gli alberi. “In questo modo ora ci sarebbero due re a Narnia”
“Beh, quando siamo stati incoronati noi eravamo due Re e due Regine” spiegò Peter, scostando un rampicante, facendo passare prima Emily.

Sarà come dici tu ma... quando bisogna prendere una decisione? Chi ha l’ultima parola? Non è tutto più complicato?”
“Non lo è mai stato” rispose Peter, fermandosi di botto quando avverti delle voci provenire dalla loro destra. “Stai qui” sussurrò Peter, andando in avanscoperta.

Scordatelo” rispose Emily, seguendolo nella vegetazione, cadendogli quasi addosso quando Peter si fermò nuovamente di colpo.
“E’ un centauro” sussurrò Peter prima di uscire allo scoperto, salutando gentilmente il centauro.

Chi siete e cosa volete?” chiese il centauro afferrando la spada e rimanendo fermo di fronte ai due ragazzi.

Io sono Peter Pevencie, Re di Narnia al tempo di Re Edmund, della Regina Susane e della Regina Lucy” si presentò Peter, sostenendo lo sguardo del centauro. “E lei è Emily *, amica mia e dei miei fratelli”
“E’ un piacere fare la vostra conoscenza Maestà, e della vostra protetta” rispose il centauro deponendo l’arma e facendo un profondo inchino di fronte ai due ragazzi. “Naturalmente sono servo vostro. Il mio nome è Cassandro”
“Cassandro, ho una domanda da porti” disse Peter. “Re Caspian è ancora re di Narnia? E se si, da quanto tempo regna su Narnia?”

Re Caspian è re di Narnia da sei anni” rispose il centauro.

Amico mio, dobbiamo raggiungere Cair Paravel, ci puoi indicare la strada per il castello di Re Caspian?”

Farò molto di più mio Re, se lo vorrete sarò la vostra guida in questo viaggio” propose il centauro portandosi una mano al petto. “E la vostra scorta nel regno di Narnia”
“E’ molto gentile da parte tua, amico mio. Ne saremo molto felici” rispose Peter, felice di aver incontrato il centauro.
“Ma prima di partire credo che vorrete mangiare”
“Sarebbe davvero fantastico” disse Emily, portandosi una mano allo stomaco che stava brontolando.

Dopo un bel pasto sostanzioso a base di formaggio ed frutta fresca finalmente partirono alla volta di Cair Paravel.

 

Sei stanca? Vuoi fermarti?” chiese Peter dopo mezzoretta, affiancandosi alla ragazza nella camminata.

Un po’... sai camminare a piedi nudi va bene solo se sei su un bel prato con l’erba fresca e ben cresciuta” rispose Emily, accennando al fatto che aveva camminato finora a piedi scalzi.

Oh, per la criniera del leone, non mi ero accorto che eri scalza” esclamò Peter, attirando l’attenzione di Cassandro.

Qualcosa non va, Vostra Maestà?” chiese il centauro fermandosi ad aspettare i due ragazzi.
“Non puoi camminare senza scarpe” disse Peter, voltandosi poi verso il centauro. “Amico mio...”
“Non dite altro mio Sire, sarà un piacere portare la damigella sulla mia schiena” disse il centauro, flettendo leggermente le ginocchia per far salire la ragazza.

Non è giusto” disse Emily, scuotendo la testa. “Il sentiero è accidentato e non è giusto che mi debba portare perché non ho ancora imparato a portare le scarpe quando sono in pigiama”
“Vi prego, mia dolce signora, per me è un piacere” ripeté il centauro insistendo per trasportare la ragazza.

Quando finalmente riuscirono a convincere la ragazza a salire sulla schiena del centauro ripresero la marcia verso Cair Paravel.

 

Ci vollero due giorni prima di riuscire a raggiungere il castello di Re Caspian, ma alla fine furono accolti calorosamente dal re e dagli abitanti del castello.

Peter, fratello mio, è bello rivederti” sorrise Caspian stringendo la mano al ragazzo, abbracciandolo calorosamente. “Ed è un vero piacere conoscerti Emily” aggiunse Caspian, baciando la mano alla ragazza.

Piacere mio” rispose Emily, divertita dal modo di fare di Caspian e degli abitanti di Narnia.

Era tutto così... medievale.

Caspian, per caso sono arrivati anche Susan, Edmund e Lucy?”
“Oh, sì. Sono arrivati ieri. Briscola ha insistito per mostrargli il frutteto”

E’ ancora pieno di mele?” chiese Peter, ripensando all’ultima volta che era stato a Cair Paravel, o per meglio dire alle sue rovine.

Abbiamo piantato anche altri frutti” sorrise Caspian. “Se volete ve lo posso mostrare anche se... credo preferiate rinfrescarvi e cambiarvi d’abiti”

Non ci dispiacerebbe affatto” ammise Peter, seguendo Caspian al piano superiore del castello.

Madamigella Emily, queste saranno le vostre stanze. I vestiti che trovate negli armadi sono vostri” disse Caspian, aprendo la porta di una stanza e facendo entrare per prima Emily.

E’ bellissima” mormorò in estasi Emily, guardandosi attorno stupita. “Grazie”

E’ un piacere” sorrise Caspian prima di chiudere la porta e proseguendo lungo il corridoio insieme a Peter.

Allora amico mio” esordì Caspian precedendolo nel corridoio. “Come è stato il ritorno a Narnia?”
“Meglio dell’ultima volta, almeno per ora” rispose Peter, seguendo Caspian. “Cair Paravel non è un rudere e tu sei ancora re”

E dimmi, la tua giovane amica come mai si trova qui?”
“Credo sia dovuto al fatto che ci trovavamo insieme quando si è alzato il vento che ci ha portati qui” rispose Peter fermandosi, insieme a Caspian, di fronte a una porta.

E’ bello avervi di nuovo qui” sorrise Caspian, aprendo la porta e lasciando entrare Peter.

 

Dopo essersi lavato con acqua fresca e cambiato di abiti Peter si affrettò a raggiungere gli altri nel frutteto.

Prima di dirigersi verso il giardino posteriore del castello passò di fronte alla stanza di Emily trovandola però vuota.

Evidentemente Emily aveva fatto prima di lui e aveva deciso di raggiungere subito gli altri.

Mentre percorreva i corridoi del castello una domanda gli sorse spontanea.

Perchè si trovavano lì?
Che fosse successo qualcosa a Narnia e Caspian avesse di nuovo usato il corno magico di Susan?
Solo di una cosa era felice.

Che anche Emily fosse lì con loro.

 

I vestiti che aveva trovato nell’armadio era bellissimi, come mai ne aveva visti nella sua vita.

Rimase per un po’ ad osservarli e accarezzarli fino a quando non decise per un lungo vestito rosso scuro.

Buongiorno figlia di Eva” disse qualcuno alle sue spalle, facendola sussultare.

Chi ha parlato?” chiese Emily, guardandosi attorno furtiva.

Siamo quassù” disse la stessa voce di prima.

Quando sì alzò il viso sopra il letto a baldacchino vide tre creature simili a piccole fatine con fiori nei capelli e dei deliziosi vestitini rosa.

Possiamo aiutarti con i capelli?” chiesero insieme le tre fatine avvicinandosi alla ragazza.

S-sì, grazie” rispose Emily voltando le spalle alle tre creature osservandosi allo specchio mentre queste si indaffarato con i suoi capelli.

Fatto” esordirono dopo pochi minuti.

Grazie infinite” sorrise Emily, salutandole con la mano prima di uscire dalla stanza.

Ripercorrendo il corridoio nella stessa direzione dalla quale era venuta con Caspian e Peter si ritrovò all’ingresso del castello.

Cassandro” esclamò Emily quando vide il centauro in un angolo della Sala d’ingresso che parlava con un topo grande quasi come un cane da caccia. “Sai dirmi dove è il frutteto?”
“Per di qua madamigella” rispose il topo facendo strada a lei e a Cassandro.

Emily, ci sei anche tu!” esclamò Susan, correndo incontro alla ragazza quando Emily, il topo e Cassandro arrivarono al frutteto. “Stai bene?”
“Sto benissimo, e voi?” chiese Emily, salutando con la mano Lucy e Edmund che si erano avvicinati.

Peter è con te?” chiese Edmund.

Sì, credo che si stia rinfrescando” rispose Emily.

Ti piace Narnia Emily?” chiese Lucy, felice ed eccitata di essere tornata a Narnia.

Come ho detto a Peter se me lo aveste raccontato non ci avervi mai creduto, ma sono felice di essere qua” rispose Emily, voltandosi velocemente quando sentì la voce di Peter alle sue spalle.

Peter!” esclamò Lucy non appena il fratello comparì nel frutteto, correndogli in contro per salutarlo.

Venite, re Caspian vuole conferire con noi” disse Peter, rivolgendosi ai fratelli.

Ma...”
“Non ti preoccupar Susan, io vi aspetterò qui” rispose Emily, sorridendo ai quattro ragazzi. “In fondo siete voi i re e le regine di Narnia. Io starò qui a godermi il panorama”

Sarà una cosa veloce” disse Edmund, seguendo Peter all’interno del castello imitato dalle due sorelle.

 

Tu credi che qualcuno abbia risvegliato la Strega Bianca?” chiese Edmund, studiando attentamente l’espressione di Caspian.

Era preoccupato anche se non voleva darlo a vedere.

Lui non aveva mai conosciuto la Strega Bianca ma conosceva bene la storia e non ci teneva per niente ad incontrarla.

Il ritorno della Strega Bianca a Narnia poteva significare solo una cosa.

Guerra.

Sì, abbiamo ragioni fondate per credere che un piccolo gruppo di creature oscure abbia risvegliato la Strega. Ed ora che siete qui ne sono più che mai certo”

E’ per questo che ci hai chiamati?” domandò Peter.
“Chiamati?”
“Sì, è per questo che ci hai riportati a Narnia?” chiese Susan.

Veramente non sono stato io a chiamarvi” rispose sincero Caspian. “Ammetto di esserne molto felice ma, non sono stato io. Anzi, credo che sia stata la Strega Bianca a farlo”
“E perché avrebbe dovuto?” chiese Lucy, ma non ebbe risposta perché in quel momento più di una persona urlò fuori dalla stanza del consiglio.

Urla e schiamazzi interruppero la riunione spingendo Peter e gli altri ad uscire dalla stanza.

Un gran numero di creature correva verso il frutteto con le armi in pugno.

Emily” gemette Peter, cominciando anch’esso a correre vero la parte posteriore del castello.

Quando i quattro fratelli e re Caspian raggiunsero il frutteto lo spettacolo che si trovarono di fronte fu questo.

Più di un albero era stato sradicato o piegato fino a spezzarsi.

Numerose creature erano a terra ferite, seppur lievemente, e non c’era nessuna traccia di Emily.

Emily” urlò Peter, guardandosi attorno smarrito, alla ricerca della ragazza.

Re Peter, Vostre Maestà” gemette il centauro Cassandro, inginocchiandosi di fronte a Peter. “Perdonatemi. Merito la morte per ciò che ho fatto”
“Cassandro che cos’è successo?” chiese Peter, senza smettere di cercare con lo sguardo Emily.

Non sono riuscito a proteggerla. Ci hanno attaccato all’improvviso e... l’hanno presa”
“Chi l’ha presa?” chiese Edmund, sempre più preoccupato. “Chi ha attaccato?”
“Erano le creature della Strega Bianca, ne sono certo” disse un piccolo nano, prostrandosi al cospetto dei tre re e delle due regine. “Un orso bianco, tre lupi, un gigante e due megere” disse il nano. “E’ stato un attacco lampo e... non credevamo che fossero venuti per la giovane donna” si scusò il nano.

Abbiamo protetto l’entrata del castello perché credevamo che cercassero le Vostre Maestà ma... quando si sono ritirati ci siamo accorti della nostra stupidità” disse Cassandro. “Merito una punizione”
“Ti sei comportato da eroe quale sei Cassandro, combattendo per salvare chi credevi fosse in pericolo. Errare è nella natura degli esseri viventi. Non fartene una colpa” disse Caspian, posando una mano sulla spalla del centauro. “Tuttavia dobbiamo muoverci. Dobbiamo trovare Emily e riportarla in salvo”

Possiamo seguire le tracce” disse Lucy, indicando le orme profonde lasciate dal peso del orso”
“Bravissima Lucy” esclamò Susan. “Dobbiamo partire subito”
“Sentito Cassandro? Raduna gli ‘uomini’, andiamo a caccia” disse Caspian, lasciando che il centauro corresse nel castello per raggruppare i combattenti. “Venite con me, amici miei. Le vostre armi si trovano esattamente dove le avete lasciate l’ultima volta” disse re Caspian, entrando con passo deciso nel castello, conducendo i ragazzi lungo i corridoi di Cair Paravel, fino alla stanza del tesoro.

In breve tempo furono pronti per partire.

In testa Peter, insieme ai fratelli e Caspian, apriva il corteo insieme a due felini e una volpe impegnati a seguire l’odore lasciato da quelle creature.

Peter, vedrai, la troveremo” cercò di rassicurarlo Edmund, affiancandosi a lui nel viaggio.

Avrei dovuto proteggerla” disse Peter, scuotendo la testa. “Avrei dovuto far partecipare anche lei alla riunione del consiglio”

Non potevi sapere...”
“No, ma potevo immaginare” lo interruppe Peter. “Se non fosse stata importante per gli avvenimenti qua a Narnia non sarebbe mai riuscita ad arrivare qui, invece forse è stata proprio lei a portare qui noi. La Strega Bianca forse vuole lei, non noi. E io, come un imbecille, gliel’ho offerta su un vassoio d’argento”
“Sei sempre stato un po’ egocentrico Peter” disse Susan alle sue spalle, facendo voltare i due fratelli. “Non deve essere sempre colpa tua, sai? In fondo nessuno di noi ha obbiettato quando siamo entrati nel castello senza di lei”

Susan ha ragione” intervenne Lucy. “Se qualcuno ha colpa allora l’abbiamo tutti”

La troveremo Peter, ne sono certo” disse Edmund, fermandosi di colpo quando un ghepardo si inchinò di fronte a loro.

Vostre Maestà” esordì il ghepardo con il fiato corto per la corsa. “Abbiamo trovato l’orso bianco”
“E Emily”
“Nessuna traccia della figlia di Eva” disse desolato il ghepardo. “Abbiamo mandato subito due ipogrifi in perlustrazione ma nel traccio di 20 metri non ci sono altre tracce se non le nostre impronte. Crediamo che la ragazza si stata affidata ad una megera”

Dobbiamo parlare con l’orso” disse Peter deciso smontando da cavallo.

Con tutto il dovuto rispetto Re Peter, non credo che cambi molto parlare con lui” disse il ghepardo. “Ha detto che ormai a quest’ora la figlia di Eva sarà già arrivata a destinazione dalla Strega Bianca e che, l’unica cosa che possiamo fare è aspettare che sia lei a contattare le Vostre Maestà”

Questo è ridicolo” scattò in avanti Peter, superando il ghepardo, marciando verso l’orso bianco.

Perdonalo, amico mio. E’ molto scosso per il rapimento di Emily”
“Nessuna offesa, re Edmund” si affrettò a rispondere il ghepardo. “Posso immaginare cosa provi il Re Supremo Peter”

Grazie” aggiunse Edmund, seguendo subito dopo il fratello. “Peter, per Aslan, fermati” sbottò Edmund raggiungendo di corsa il fratello, trattenendolo per il polso. “Peter, dannazione, torna in te!”

Lasciami!” sbottò Peter, strattonando la presa del fratello.

Non l’aiuti così! Non se ti fai prendere dal panico” lo trattenne nuovamente Edmund. “La troveremo Peter, ma devi calmarti” aggiunse con un tono di voce più pacato, vedendo che il fratello cominciava a calmarsi. 

Edmund, se dovesse succederle qualcosa io...” iniziò a dire Peter ma si bloccò. Un nodo in gola che non gli lasciava finire la frase.

Devi avere fiducia in noi Peter. Siamo tutti qui per aiutarla”
“Hai ragione” rispose Peter, chiudendo gli occhi per un attimo, respirando profondamente. “Perdonami amico mio per prima” disse Peter, scusandosi con il ghepardo.

Nessuna offesa, Vostra Maestà” rispose l’animale, inchinandosi al re.

Si sta facendo buio” disse Peter, guardandosi attorno. “E’ meglio accamparci. Non ha senso continuare con il buio, non vedremo nessuna traccia”
“Avete sentito Re Peter. Accampiamoci!” urlò Cassandro, scattando in avanti e dando ordini a destra e sinistra.

In meno che non si dica l’accampamento fu pronto e anche la cena.

Per tutta la serata Peter non aprì  bocca, rimanendo in disparte con gli occhi fissi sul fuoco scoppiettante.

Credete che Emily stia bene?” chiese sottovoce Susan, cercando di non farsi sentire dal fratello maggiore.

Ne sono certo” rispose Edmund, ripulendosi le mani in un tovagliolo. “Se la Strega Bianca l’ha fatta rapire non è certo per ucciderla ma per portarci da lei”
“Un esca?”
“Può essere”
“Sai, non capisco perché anche Emily sia arrivata qui a Narnia. Insomma, è evidente che Jadis vuole vendicarsi di noi, ma Emily che c’entra? Insomma, non sapeva nemmeno che esistesse”

Siamo sicuri?” chiese Lucy, smuovendo i tronchi nel fuoco con un rametto secco. “E’ una strega potente”
“Non so cosa pensare” disse Edmund, sdraiandosi a terra. “Su, cerchiamo di dormire. Domani sarà una giornata faticosa”

 

Il giorno dopo fu ancora più infruttuoso del giorno precedente.

Non solo non trovarono nessuna traccia sul terreno ma neanche nessuno che avesse visto qualcosa o che potesse aiutarli.

Quando alla fine giunse la notte e dovettero di nuovo montare l’accampamento l’umore della compagnia era a dir poco nero.

Peter si rifiutava di mangiare e parlare, rinchiuso in un mutismo ostinato.

Susan e Lucy erano sempre più preoccupate ed inclini alle lacrime ed Edmund continuava a parlottare fitto fitto con Caspian innervosendo ancora di più Peter.

Per due giorni continuarono a perlustrare la zona senza trovare nulla che facesse sperare nel ritrovamento di Emily.

Fu solo al terzo giorno di ricerche che successe qualcosa.

Quando la mattina del terzo giorno Peter si svegliò trovò, appollaiata sopra un albero, a qualche metro da sé un orribile megera.

Porto un messaggio dall’Imperatrice Jadis” disse la megera rimanendo a distanza di sicurezza sull’albero.

Che messaggio?” chiese a gran voce Peter, in modo da svegliare i presenti, e nel tentativo di incutere un certo timore nella megera.

Un duello per il regno di Narnia”

E Emily?” chiese Peter, poco interessato al discorso del duello.

Il duello si terra nella piana di Beruna” continuò a dire la Megera. “Là troverete la vostra Emily” aggiunse la creatura sogghignando. “L’appuntamento per domani alle due alla piana. Vedete di non mancare re Peter” disse infine la megera alzandosi in volo, ridendo selvaggiamente.

Un duello” ripeté amorfa Susan, avvicinandosi al fratello. “E ora?”
“Mettiamoci subito in marcia” disse Peter, raccogliendo le sue cose senza ricambiare lo sguardo della sorella.

Sapeva che era preoccupata per lui.

Per il duello.

Ma lui lo era ancora di più per Emily.

Beruna dista mezza giornata di cammino” disse Peter, mettendosi la spada al fianco e montando sul suo cavallo. “In questo modo potremmo fare tutti i preparati per il duello con calma” finì di dire Peter, spronando il cavallo a camminare.

Non voleva parlare, per questo non aspetto che Susan, Lucy, Edmund e Caspian salissero sui cavalli, ma si mise subito alla testa del gruppo.

 

Quando arrivarono alla piana di Beruna ormai il sole era completamente tramontato.

Immediatamente fu montato l’accampamento e preparato da mangiare per tutti.

Il viaggio era stato lungo e faticoso, e soprattutto privo di soste visto che Peter non accennava a fermarsi.

Dopo una cena veloce, e senza risa, si decisero i turni di guardia.

In breve il sonno calò sull’accampamento lasciando sveglie pochissime persone, primo fra tutti Peter.

Il giorno dopo avrebbe combattuto di nuovo per Narnia, ma non era quello il pensiero che lo assillava.

Se avesse fallito cosa sarebbe successo?

Emily sarebbe stata la vittima del suo fallimento?
Doveva a tutti i costi vincere quel duello.

Uccidere la Strega Bianca una volta per tutte.

Con questi pensieri un paio d’ore dopo Peter si addormentò.

 

I preparativi per il duello furono eseguiti con la massima cura.

Edmund, insieme a Caspian, si prese il compito di scegliere la posizione giusta. Un luogo senza dislivelli che permettesse lo svolgimento del duello in modo corretto. Non tanto per la Strega Bianca per quale, per altro desiderava solo la morte, ma per Peter che, preoccupato come era, aveva bisogno di un aiuto.

Quando arrivarono le due, all’altro capo della piana, i Narniani poterono finalmente vedere l’esercito della Strega Bianca avanzare verso di loro.

La Strega Bianca era esattamente come Edmund se la ricordava.

Alta più di un uomo o una donna mortale e bella da incutere timore.

Accanto alla Strega Bianca procedeva una ragazza con lunghi capelli neri avvolta in un vestito corto fino a metà coscia color viola e con degli stivali neri ai piedi.

Sul primo momento né Edmund, né Susan, né Lucy, né tanto meno Peter riconobbero la ragazza che avanzava con passo deciso, lo sguardo fiero, impugnando una spada nella mano sinistra e la bacchetta della Strega nella mano destra.

Fu quando la Strega Bianca e la ragazza arrivarono a pochi metri da Peter e Caspian che i quattro ragazzi Pevensie la riconobbero.

Emily” gemette Susan, portandosi una mano alla bocca, mentre Lucy scuoteva disperata il capo.

Principi e Principesse di Narnia” disse la Strega Bianca fermandosi a pochi metri dai ragazzi. “Vedo con piacere che avete accettato la mia sfida”
“Bando alle ciance”  sibilò Peter, avanzando di una passo. “Ti farò mangiare quella tua lingua biforcuta”
“Come siamo maleducati. Questo comportamento non si addice al Principe Supremo di Narnia... anche se lo sarai ancora per poco” aggiunse in un sussurrò la Strega, sorridendo divertita. “Ma sono d’accordo con te, Figlio di Adamo. Non perdiamo tempo in inutili chiacchiere e finiamo una volta per tutte questa patetica farsa” finì la Strega, volando le spalle a Peter e indietreggiando fino a raggiungere un trono posto dall’altro capo del campo di battaglia.

Cosa vuol dire?” chiese Peter, quando la Strega prese posto sul trono.

Ma invece che dalla bocca sottile della regina la risposta venne da quella carnosa di Emily.

In guardia, figlio di Adamo” sbottò Emily, sguainando la spada.

Cosa?”
“Che c’è, Principe Supremo?” chiese la Strega sorridendo beffarda. “Hai paura di mia figlia?” chiese la donna, lasciando pietrificato Peter.
“Chi?”
“Kora, figlia della futura regina Jadis” urlò un nano dalla pelle nera, ritto in piedi proprio accanto alla Strega Bianca.

Emily, sono Peter, non mi riconosci?” chiese smarrito Peter, avvicinandosi alla ragazza, la spada abbandonata mollemente al fianco.

Te lo ripeto figlio di Adamo, non sono Emily, mi chiamo Kora, e sono figlia dell’Imperatrice Jadis” disse Emily, stringendo saldamente l’elsa della spada nella mano sinistra e la bacchetta magica in quella destra. “E ora basta con le presentazione, figlio di Adamo, combatti!”
“Peter attento!!!” urlò Susan, quando Emily, sferrò un colpo dall’alto con la spada colpendo lo scudo di Peter.

La ragazza era agguerrita.

Un colpo dopo l’altro per poco non staccò un braccio a Peter che, dal canto suo, continuava a parare i colpi senza però osare ricambiarli.
“Combatti vigliacco” sputò Emily, assestando un nuovo colpo allo scudo di Peter, facendo vacillare.

Emily, per l’amor di dio, torna in te” disse Peter, continuando a girare in tondo, parando i colpi della ragazza.
“Io non sono Emily” urlò Emily, facendo volare la spada di Peter a parecchi metri di distanza, ricevendo l’incitazione dei suoi commilitoni.

Kora, Kora, Kora!!!” urlavano gli orsi bianchi, i lupi, le megere e tutte le creature oscure.

Jadis, per prima, sorrise di fronte al colpo mirabile assestato da Emily.

Finiscilo figlia mia” disse a gran voce la Strega Bianca, alzandosi dal suo trono, avvicinandosi di qualche passo ai due guerrieri.

Le tue ultime parole, figlio di Adamo?” disse Emily, pronta a finire il mago.

Sono stato uno stupido a non baciarti quella notte nel giardino” disse Peter gettando lo scudo a terra. “Addio Emily” finì il ragazzo, aspettando che la spada di Emily calasse su di lui mettendo fine al duello e alla sua vita.

Forza Kora, figlia mia, uccidi il figlio di Adamo” la incitò Jadis, avvicinandosi a Emily, sorridendo selvaggiamente di fronte alla stupidità del uomo.

Muori!” urlò Emily, alzando la bacchetta in alto sopra la sua testa e calando sul ragazzo, ruotando leggermente il corpo quanto bastasse per tramutare in pietra non il corpo di Peter ma bensì quello della Strega Bianca.

Tradimento! Tradimento!” urlarono le creature oscure alle sue spalle, balzando in avanti per aggredire la ragazza e Peter.

All’attacco!” urlò Caspian scattando in avanti verso le creature oscure, seguito da un gran numero di centauri, nani, tassi, topi e animali parlanti.

In meno che non si dica le creature oscure furono uccise o imprigionate.

Peter, Peter” urlarono Lucy e Susan, correndo ad abbracciare il fratello.

Sto bene, sto bene” le rassicurò il ragazzo, ricambiando l’abbraccio.

Abbiamo avuto tanta paura”

E’ tutto finito” sussurrò Peter, scompigliando affettuosamente i capelli di Lucy.

Vieni Lucy, andiamo da Edmund e Caspian” disse Susan quando vide Emily ferma qualche metro più in là.

Emily teneva ancora la bacchetta della Strega Bianca tra le mani.

La statua della Strega Bianca era stata distrutta alla fine del combattimento dai vincitori.

Stai bene?” chiese Peter avvicinandosi alla ragazza.

Credo che sarebbe meglio distruggerla questa” disse Emily, allungando la bacchetta a Peter. “Distruggila Peter” disse Emily, tenendo la bacchetta parallela a terra.

A voi Sire” disse un nano alla destra di Peter porgendogli la spada.

Con un solo colpo bene assestato alla punta della bacchetta Peter la distrusse, lasciando che un nuovo clamore si spargesse nella radura

Mi dispiace per prima” mormorò la ragazza, lasciando cadere quello che rimaneva della bacchetta a terra, tenendo lo sguardo fisso su di essa.

Non eri in te, Kora” sorrise Peter avvicinandosi di un passo alla ragazza. “Sai, per un attimo ho creduto che mi avresti ucciso”
“Lo avrei fatto” disse Emily, alzando lentamente il viso su quello del ragazzo. “Ma poi hai detto quella cosa e... mi è tornato alla mente tutto. Sei stato stupido a gettare lo scudo” aggiunse pochi secondi dopo, guardando duramente Peter. “E se non fossi tornata in me?”
“Non potevo combattere contro di te” rispose Peter sorridendo dolcemente alla ragazza. “Per te sì, ma contro di te... quello no”

Beh, allora?” chiese Emily, dopo un attimo di smarrimento di fronte alla risposta del ragazzo.

Allora cosa?”
“Questo maledetto bacio me lo dai o no?” disse Emily, portando le mani ai fianchi, facendo sorridere Lucy e Susan e meravigliando molto i Narniani.

Nessuno aveva mai osato usare un tono simile per rivolgersi al Re Supremo Peter ma, quando videro Peter sorridere divertito prima di attirare a sé la ragazza e baciarla con passione capirono la natura del loro discorso ed esplosero in una nuova ovazione.

 

Narnia era di nuovo salva e la Strega Bianca se n’era andata per sempre.

Peter e gli altri avrebbero dato qualsiasi cosa per poter rimanere a Narnia ma, com’è giusto che sia, Aslan decise di rimandare i due figli di Adamo e le tre figlie di Eva nel loro mondo con la promessa che quella non sarebbe stata la loro ultima visita.

Infondo quando si è Re e Regine di Narnia si è sempre Re e Regine di Narnia.

 

FINE


   
 
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