-Vorrei che questa notte durasse per sempre. –
Lo dicesti mentre mi stringevi forte, mentre guardavamo la città sotto i nostri piedi e tutto appariva così distante e di poca importanza. C’erano mille luci su quella strada quella notte, ma noi guardavamo solamente la luna perché il resto non esisteva davvero, non per noi.
Tante automobili sfrecciavano sull’asfalto quella notte, ma non sentivamo il loro rumore, nelle nostre orecchie c’era solo il suono dei nostri baci, dei nostri sospiri e delle nostre parole, anche se le abbiamo dimenticate.
Il tuo corpo caldo stringeva il mio, sentivo il tuo cuore battere e l’andamento del tuo respiro. Non riuscivo a pensare a niente se non a quanto fosse bello quel momento, a quanto ti amassi e volessi che il nostro abbraccio potesse non rompersi mai. Quella notte continuavo a ripetermi che ti amavo, che ti amavo davvero, con tutto me stesso.
Se quella notte non fosse mai finita avremmo conosciuto solamente la felicità e l’amore, ci pensi? Quella non sarebbe stata una vita incompleta, anche se fosse durata per un giorno soltanto. In quella vita avremmo conosciuto soltanto la parte migliore di noi e del mondo.
Avrei voluto che le persone che eravamo potessero restare sempre così e non cambiare mai. Avrei voluto che continuassero a non desiderare altro che quello, che non smettessero mai di aver fame d’amore e di nutrirsi della felicità dell’altro. Sarebbe stato perfetto, lo so.
Avrei voluto continuare a tremare semplicemente perché tu mi avevi sfiorato, avrei voluto che continuasse a mancarmi il respiro semplicemente perché tu mi stavi guardando. Eravamo le persone migliori del mondo e saremmo dovuti restare tali, ma non l’abbiamo fatto. Noi siamo andati avanti.
Il tempo non si è fermato quella notte, ma è continuato a scorrere, inesorabilmente. Tante notti sono trascorse ma nessuna ha avuto un particolare significato.
Volevamo che durasse per sempre una notte in cui semplicemente siamo restati abbracciati ad ammirare le stelle. Oggi mi sembra assurdo, nel mondo degli adulti questo non accade, nel nostro mondo non accade più.
Ed anche se ho trascorso tante notti a fare l’amore con ragazze bellissime, le più belle che io avessi mai visto, in nessuna di quelle ho desiderato che il tempo potesse fermarsi.
Non ho mai più desiderato di restare vicino a qualcuno per il resto della mia esistenza e di mettere nelle sue mani la mia felicità, non mi sono mai più fermato ad ascoltare il respiro di qualcuno come se fosse la melodia più dolce.
Cosa sono diventato senza il nostro amore?
Non sono altro che un guscio vuoto, mentre prima ero un infinito universo.
Ora ho paura di pronunciare la parola “amore” perché tu me l’hai donata per la prima volta ed io non riesco a rivolgerla a nessun altro. Tu mi hai fatto credere che l’amore esistesse soltanto nei nostri cuori e che potesse vivere per sempre, perché noi lo volevamo.
Sono qui, Yunho, in piedi, a vedere come finisce il nostro amore. Lo vedo accartocciarsi e diventare sempre più piccolo ed arido. Lo guardo mentre perde completamente colore e, dopo un ultimo respiro, muore. Anche tu lo stai guardando Yunho? Anche tu non riesci a trattenere le lacrime e la rabbia per cosa siamo riusciti a distruggere? Siamo riusciti a trasformare la cosa più bella in un dolore lancinante che non ci permette di sorridere.
Vorrei abbracciarti e piangere sulla tua spalla, far scorrere tutte le mie lacrime sul tuo corpo, ma non posso.
Sono trascorsi quasi due anni dall’ultima volta in cui ci siamo parlati. Tutto questo mi sembra impossibile, non avrei mai creduto di riuscire a resistere per così tanto tempo senza ascoltare la tua voce, ma sono ancora vivo, anche se a metà.
Era sera e stavo camminando verso il mio appartamento, quello che avevo comprato da quando avevo deciso di abbandonare la casa discografica. Il marciapiede era completamente ghiacciato ed io camminavo lentamente, osservando con attenzione i miei piedi. Mi avevi chiesto tante volte di ripensarci, ma io non sarei mai tornato indietro. Il mio posto non era in quella fabbrica di cloni, io volevo vivere della mia musica, di qualcosa di cui essere artefice.
-Vieni con me – ti avevo detto piangendo.
Tu mi avevi stretto più forte.
-Come farei a pagare gli studi di mia sorella se andassi via da qui? Come farei a mandare soldi alla mia famiglia? Jaejoong, non posso distruggere la vita di tutti per i miei bei sogni, devo essere realistico. Se me ne andassi mi toglierebbero tutto, non mi lascerebbero neanche un soldo ed io non posso permettermi di essere così avventato. –
-Vorresti che anch’io ci ripensassi? –
-Lo vorrei più di ogni altra cosa al mondo. – le tue mani mi accarezzarono il viso – Ma tu, Yoochun e Junsu avete le vostre ragioni, se potessi, vi seguirei. –
Ero immerso in questi ricordi quando il mio telefono squillò. Mi stavi telefonando.
-Pronto. –
-Jaejoong, devo parlarti. – dicesti, visibilmente ubriaco.
Non rispondevi alle mie telefonate da quasi una settimana ed ero sempre preoccupato, distratto. Non riuscivo più né a dormire, né a mangiare ed ero sempre nervoso.
Mi fermai sotto il tetto di un grande palazzo che incontrai sulla strada. Dentro di me sapevo di cosa volevi parlarmi, come se fossi stato io a scrivere il tuo copione.
-Il manager si è infuriato quando ha visto che siamo usciti insieme, la settimana scorsa. Non me la sentivo di spiegargli la situazione, ho detto semplicemente che siamo buoni amici e che ti sono molto affezionato. – ti interrompesti – Ha detto che devo rompere i rapporti, completamente. Ha avvertito altri impiccioni e tutti mi hanno richiamato e minacciato. Hanno utilizzato delle parole così pesanti, mi faceva male la testa, gridavano come se avessi fatto chissà cosa. –
Mi batteva forte il cuore, tremavo senza riuscire a smettere.
-Se non faccio bene le prove mi minacciano, se non arrivo allo stremo delle forze mi ripetono cosa mancherà alla mia famiglia a causa del mio poco impegno. Sono così stanco di sentire parlare di pratiche, giudici, denunce. Jaejoong, ho voglia di un po’ di pace, ho bisogno di pace. Vorrei poter aprire gli occhi e non essere in questo inferno. Ma se accadesse so che sarei in un altro, magari più pesante. –
Sentii un rumore e capii che ti eri inginocchiato a terra, pesantemente.
-Cosa stai cercando di dirmi, hyung? –
-Jaejoong  io non posso più vederti. Non ci riesco, lo capisci? –
-Hyung, lo so che sarà difficile, ma basta incontrarci con un po’ di attenzione. L’ultima volta siamo stati troppo avventati… –
-Non voglio più, Jaejoong. Non ce la faccio. Sono così stanco. –
Mi misi a sedere a terra, con la schiena contro la parete dell’edificio. L’aria era gelida e nessuno passava sulla strada. Non mi sorprendeva quel che dicevi, lo pensavo anch’io. Quel periodo era stato così brutto da farci mancare completamente le forze. Eravamo stanchi persino di amarci e non ce la facevamo più a combattere.
-Ci stiamo lasciando, hyung? –
Le lacrime mi scivolarono lungo le guance, numerose e grandi, ero come un fiume in piena. Non riuscivo a smettere di pensare a quanto il mio cuore facesse male, a quanto tutto il bello della vita stesse lentamente sbiadendo.
Sospirasti profondamente.
-Si. –
La chiamata si chiuse ed io restai a piangere, seduto sul marciapiede, con la schiena contro la parete che mi congelava le spalle. Avrei voluto che il giorno dopo mi chiedessi di tornare ma sapevo fin dall’inizio che non l’avresti fatto.
Più il tempo passa più i ricordi si affievoliscono e diventano irreali. Sulla mia pelle sbiadisce la sensazione del tuo corpo contro il mio e tutto diventa estremamente piatto e confuso.
Potrei continuare a sperare che tutto questo possa non durare per sempre, ma sperare potrebbe provocarmi soltanto altro dolore. Alla fine, preferisco lasciar morire tutto questo ma so che non riuscirò mai a farlo del tutto.
We always wish this night could last forever  
I can be your side.