Reach Overjoy

 

MAG

"Driin driin"

Signorina laber,signorina laber?!stiamo ancora nel mondo dei sogni?

"Emm no no,emm mi scusi ma ultimamente non dormo molto"

"Se la rivedo dormire durante le mie lezioni la faccio espellere"

"Va bene"

Appena il manichino ambulante se ne andò uscii dall'aula ciondolando e sbadigliando come un leone.

La voce stridula e squillante di Jenny mi fece ritornare alla realtà ma non riuscivo ancora a seguire i suoi discorsi.

Jenny era la mia migliore amica dalle elementari,fino da allora siamo state inseparabili e lei è decisamente logorroica.

Scendemmo le scale che portano nella mensa dell'Università di Birmingham che abbiamo iniziato a frequentare sotto obbligo dei nostri genitori che vogliono farci diventare delle cime nel lavoro,ma io e Jenny abbiamo altre aspirazioni per questo ancora non ci siamo inserite in questo covo di cervelloni.

Ci sedemmo sul primo tavolo che capitò e cominciammo a mangiare quella sbobba che sapeva di piedi e vomito,che schifo!

Mentre mangiavamo ,la porta si spalancò e tutte le ochette intrise di profumo e con una sesta sul petto si voltarono con un sorriso ebete e cominciarono a bisbigliare con le vicine e ammiccavano con le loro labbra a canotto e con gli occhi truccati come un trans.

Anche io mi voltai,curiosa di sapere quale sarebbe stata la loro preda quel giorno.

Erano due ragazzi,alti,magri,muscolosi e con tatuaggi sugli avambracci e sulle spalle, esaltati dalle t-shirt a maniche corte arrotolate per mostrare i disegni

colorati.

Portavano jeans e scarpe da ginnastica.

Il ragazzo sulla destra era moro,con occhi neri come la notte e aveva la mascella un pò pronunciata,con il fare dei modelli dell'Abercrombie, ma il ragazzo che mi colpì era quello sulla sinistra,capelli color oro,occhi castano scuro come il legno di una quercia,anche lui aveva la mascella pronunciata ma negli occhi rispetto all'altro ragazzo nascondeva un mistero,qualcosa che io mi sentivo di dover scoprire.

Quel mistero mi piaceva.

 

DAN

Pff,cavolate,quelle che ci raccontano alle lezioni sono tutte cavolate

Anche se sono bravo a scuola non mi interessano i discorsi impostati degli insegnati che cercano di attirare la tua attenzione con termini che credono siano giovanili.

Poveri illusi!

Cercando di stare ad ascoltare la lezione disegnavo qualunque cosa mi venisse in mente,soprattutto i tatuaggi.

Adoro i tatuaggi,è come se disegnassi sulla tua pelle la tua personalità e i tuoi pensieri che non cambiano e non puoi cancellare proprio come i tatuaggi,una volta impressi sulla tua pelle,rimangono per sempre.

La lezione finì e Peter mi diede una botta al braccio per farmi trasalire dai miei pensieri e così ci alzammo per andare in mensa.

Mentre scendevamo le scale mi stavo preparando ai mille sguardi delle ochette che cercano di conquistarmi senza risultato.

Sono uno di quei ragazzi che invita una ragazza a cena per farla ubriacare per portarla al letto,so che è ingiusto ma lo faccio perchè ancora non ho trovato il vero amore,tanto osannato nei film strappa lacrime.

Entrammo spalancando la porta e guardai in giro vedendo tutte quelle ragazze che cercano di conquistarci.

Ma il mio sguardo si soffermò solo su una ragazza..Aveva i capelli castani che davano sui toni del rosso,occhi verdi come il prato in primavera e una pelle tanto chiara da sembrare di porcellana.

Avevo notato che mi stava guardando con uno sguardo incuriosito e misterioso,avevo intuito che forse nascondeva qualcosa,aveva quel non so che

Avevo bisogno di scoprire quel mistero,quel segreto..

Quel mistero mi piaceva.