Se speri di incontrare qualcuno, non lo incontrerai. Se cerchi amore, dovrai morire per averlo. Se cerchi un amico, bhe, allora dovresti essere la normalità. Per quelli come me, se ce dovessero essere altri, non ci sono amici, nè amore, nè qualcuno che vorresti incontrare. Forse qualcuno c'è, un amico, è la Morte. La Morte imprigionata nelle nostre mani, nel nostro sangue, che come un potente acido corrode chi ci vuole bene. Perché parlo al plurale? Ah già, vocina, ci sei ancora? "Ovvio che ci sono, io no te!" Forza, non fare la cattiva, in fondo io e te siamo soli al mondo. Le mani, le mie mani, le nostre mani, sono le stesse che toccarono la morte, attraverso il fuoco. "Con un solo pensiero potresti mandarmi al rogo lo sai?" Si, ma non avrei più nessuno, quindi voglio stare calmo, finché posso. Stringo i pugni. "Voglio tornare a casa, ho paura." Anche io vocina... Il fuoco, se lo tocchi ti bruci, ma ti scalda l'anima, il cuore, oltre che il corpo, risana lo spirito. Ma questo, questo no. Voglio tornare a casa, ho paura. Ho paura di me. Di ciò che sto per fare. Addio Amico, addio per sempre. Un grido. Il fuoco continuava a bruciare, cosa bruciava era un mistero, non c'era nulla di combustibile in quella casa. "Andiamo via, forza Lys." Il fuoco, comandato da me, solo da me, carbonizzava tutto ciò che incontrava, lungo il corridoio, nelle aule. Quanti ricordi andranno persi... La mia mano smise di bruciare. Addio Amico! Là, in fondo al corridoio, Castiel. Bruciava. Le lacrime mi impedivano di vedere. Urlai, le fiamme si alzarono. "Ora basta, è meglio uscire." Camminai vero l'uscita, le fiamme si spostavano al mio passaggio. Mi girai un'ultima volta. "Addio Amico." Addio...