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Autore: Miakuzz    04/05/2014    0 recensioni
anno 2355
Alexia vive in un mondo governato dalla guerra. per mantenere in vita sua sorella e gli altri superstiti deve procurarsi del cibo. la sua unica salvezza è una voce che la guida fuori dai guai.
Jumia vive in un mondo dove la società garantisce la pace vive una vita serena con suo fratello, ma la notte le porta brutti sogni. una ragazza scappa e lei cerca di aiutarla risvegliandosi la mattina presa dalle convulsioni. queste ragazze sono divise ma allo stesso tempo legate, diverse ma simili, ognuna vive la sua vita piena di amore, dolore e sofferenza. vogliono incontrarsi ma forse questo incontro porterà solo guai, portandole a capire di essere più unite del normale.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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pov alexia 

Il marciapiede è freddo. Riesco a vedere ciò che mi circonda ma non riesco a muovermi. No devo reagire! Respiro profondamente e  cerco di rialzarmi ma sono presa dalle vertigini e ricado. Respiro e inspiro di nuovo e provo a rialzarmi ancora una volta , afferando il muro per tenermi in equilibrio. Poco sopra la mia testa noto una scaletta. -sali, subito- la voce è ferma. Respiro profodamente e chiudo un attimo gli occhi poi comincio ad arrampicarmi. Sono a metà della mia scalata quando sento le guardie sotto di me, urlano qualcosa a me irrangiungibile poi tirano fuori le pistole laser e cominciano a sparare. Instintivamente mi stringo alla scala anche se gli spari mi graffiano tutta la schiena. Altre urla si propagano in quella fredda notte. 

pov Shaynnia

 Jumia si mette in ginocchio ed esclama -sali,subito- poi urla disperata, Un urlo che riesce a perforarmi le orecchie. Non riesco più a sopportare quella visione. Faccio per raggiungerla quando qualcosa colora il suo pigiama su tutta la schiena. Ma quello è sangue....!?!

pov Lenian

Sento un urlo, alzo la testa incredulo. Conosco quell'urlo, è di Jumia. Ne sono certo perchè una volta l'ho sentita urlare  mentre guardava un horror, Solo che questo urlo sembra pieno di dolore.
-che succede- mi chiede la ragazza sotto di me. Non rispondo e comincio a rivestirmi. Lex è partito e Jumia è da sola a casa, devo capire cosa le è successo.
-perchè ti rivesti?- ero così sommerso dai miei pensieri che mi ero scordato  della puttana sul mio letto.
-vai via-                                                                    
 -ma come!- mi fa lei. -non abbiamo neanche iniziato-
La guardò furioso urlando -ho detto vai via-
Lei si spaventa e riprende i suoi vestiti a terra poi velocemente esce dalla mia stanza. Mi finisco di mettere le scarpe e mi dirigo alla porta di ingresso. Attraverso il marciapiede verso la sua porta ma prima di suonare il campanello ci ripenso. Se fosse un ladro l'avvertirei della mia presenza, devo trovare un altro modo per entrare. Faccio il giro della casa e scorgo una finestra, dovrebbe essere quella della sua camera. Sul muro si arrampica un tubo in ferro. Lo strattono, semba resistente. Non ci penso due volte e comincio ad arrampicarmi.

pov alexia

Finisco le scale, sono sul tetto di uno di quei rari palazzi ancora in piedi. Il sangue mi cola giù per la schiena e non riesco a muovere il braccio sinistro. Il sacco con le provviste è perso già da tempo, non so come riesco ancora a tenermi in piedi.  Arranco verso la parte opposta del tetto. sono ben conscia dei soldati che mi stanno seguendo dalla scala. devo sbrigarmi.
- guarda a destra- alzo lo sguardo. davanti a me c'è un'altro palazzo intatto  e dietro quel palazzo c'è casa mia. Faccio un debole sorriso.
-ce la puoi fare io sono con te- mi domando se la voce sappia che dovrei saltare per raggiungere l'altro palazzo.
- ce la puoi fare, forza- non so perchè quella voce abbia un impatto così forte su di me.
Senza pensarci prendo la rincorsa e mi lancio. 

pov shaynnia

Vedo Jumia contorcersi dal dolore. Si trova ad un angoletto e continua a passarsi le mani sul viso mentre si dondola avanti e indietro.
-guarda a destra- sussurra.
-ce la puoi fare io sono con te- si alza e comincia a camminare.
- ce la puoi fare forza- detto ciò cominciò a correre. Vedo la sua meta. Senza riflettere mi lancio per fermarla ma è troppo tardi, la vedo schiantarsi contro la finestra.
 
pov alexia

Atterro con violenza sul tetto. Rotolo per qualche metro poi mi fermo, alzo gli occhi dalla terra e guardo avanti. Manca così poco. Arranco per terra, trascinandomi di peso con l'unico braccio ancora sano. La squadra di ricerca è sull'altro tetto un salto e mi potrebbero raggiungere. Senza esitazione mi alzo in piedi facendo leva sul braccio. La testa gira ma devo proseguire. Faccio un passo e poi un altro, sembra facile. Continuo fin che non arrivo al parapetto. Il mio rifugio è proprio li di fronte, ma come faccio a scendere? saranno almeno due piani. Il mio corpo trova la soluzione. Inconsciamente mi sporgo troppo e cado. Sento il vuoto allo stomaco, graffi sul tutto il corpo e poi la terra. Non so come sono ancora cosciente ma tengo gli occhi aperti. Vedo una sagoma corrermi incontro.
- cosa ti è successo?- la voce di lukael è disperata. Vedo la sua mano tremare non sapendo bene cosa fare. Mi viene da piangere. Il corpo mi fa così male e vedo tutto sfocato. Non vorrei davanti a lukael ma non riesco a trattenermi. La sua mano mi asciuga una guancia.
-shhhh tranquilla è tutto finito, ci sono io con te- quelle parole mi tranquillizano. La sua mano continua ad accarezzarmi il volto.
- brava così- un suo braccio si posa sotto la mia testa mentre l' altro si infila sotto le mie gambe. Sento la testa penzoloni segno che mi ha soolevata da terra. L'ultimo rumore prima di svenire sono i suoi passi verso casa.

pov Lenian

Mi sto arrampicando quando sento il rumore di un vetro in frantumi. Mi porto un braccio sulla testa per coprirmi mentre tanti pezzettini di vetro mi scivolano sopra. Con la coda dell' occhio vedo una figura più grande cadere. Come un riflesso stendo il braccio e la blocco. Il tubo si piega leggermente sotto il peso del nuovo corpo.Strabuzzo gli occhi mentre mi accorgo che la figura è Jumia. 

pov Jumia. 

Apro gli occhi di scatto. Un dolore lancinante mi attraversa il corpo come se avessi  frenato di colpo con la macchina. é buio. Lentamente riaffiorano nella mia mente ricordi del sogno: la botta alla testa, le ferite alla schiena, le vertigini  si rimpossesano di me e lancio un urlo mentre lacrime scendono libere. Vedo una goccia cadere. All'inizio il suo percorso è libero, sembra volare, poi aumenta la sua velocità come attratta dalla terra e si schianta al suolo. Quella è la fine che avrebbe potuto fare Alexia. Si, perchè adesso sono certa della sua esistenza. Voglio capirci di più, voglio incontrarla, mi chiedo solo dove abiti. Gli occhi si abituano velocemente al buio e noto sotto di me il giardino. Aspetta! perchè sonon così in alto? Prima che possa urlare qualcosa si muove sul mio stomaco, sembra il flettersi di un braccio , e mi ritrovo con la schiena appoggiata a una parete fredda. Davanti a me vedo un ragazzo. Aspetta io conosco quel ragazzo.
- lenian?- lui mi guarda con gli occhi spaventati.
- ma che ti salta per la testa. gettarti dalla finestra! m-ma tu sei pazza!- ora capisco cosa mi è successo.
Allora, coma una malata mentale mi sono butta dalla finestra, lenian mi ha afferrato e adesso sono con la schiena sul muro, con lui davanti, con la sua mano nel mio interno coscia e... aspetta! che ci fa Lenian sotto la mia finestra?
-cosa ci fai sotto casa mia- gli urlo in faccia.
-t-tu sei pazza- continua a sussurrare lui come un disco rotto.
-si sono pazza hai qualche problema!! tu invece sei un guardone del cazzo che per giunta mi sta toccando quindi levati dalle palle!-
Lui sembra riprendersi e si accorge della mano che mi regge l'interno coscia, lentamente comincia a scendere, io mi aggrappo al tubo e lo seguo. Dopo un pò si ferma.
- senti non che mi dia fastidio ma ho il tuo culo in faccia- arrosisco visibilmente e aspetto che lui sia sceso del tutto per scendere a mia volta. Il mio volto è rosso e anche se è buio non voglio lo stesso farmi notare. Abbasso lo sguardo.
- perchè ti stavi arrampicando sul tubo sotto la mia finestra?- sento il sua sguardo su di me.  Aspetto una sua risposta, e spero sia decente.
-tuo fratello ha detto di darti un occhiata e quindi quando ti ho sentito urlare sono venuto a dare un occhiata- mi risponde.
Si questa come scusa può reggere. Alzo lo sguardo e incrocio il suo. Mi sono sempre persa nei suoi occhi blu mare. Se non fosse così stronzo, demente, approfittatore, strafottente e narcisita ci avrei fatto un pensierino. Fisso u suoi lineamenti per non fissare i suoi occhi e solo allora mi accorgo delle ferite sul suo volto. Sembra che l'abbia colpito una pioggia di puntine affilate, quella che ho provocato io rompendo il vetro. Stranamente io non mi sono fatta niente. Mi avvicino e poso una mano sul suo viso. Al quel tocco e i suoi occhi si sbarrano e il cuore aumenta il proprio battito, non pensavo di fargli questo effetto.
- ma tu sei ferito...- sussurro.
Come se questo non fosse ovvio, ma quanto sei intelligente Jumia. Una figura si lancia addosso a me e vengo sopraffatta da una massa di ricci nera.
-oddio! per fortuna sei viva! ho temuto il peggio- shaynnia continua a piangere disperata. Cerco di consolarla muovendo la mia mano su e giu sulla sua schiena. Lei pare calmarsi.  Lenian sembra riprendersi da una sorta di trance e comincia ad incamminarsi verso casa.
- aspetta- gli urlo dietro-sei ferito! lascia che ti curi-                                                                                      
-non ho bisogno delle tue cure. so mendicarmi da solo- e detto ciò se ne va. 
  
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