The Lost Treasure of God

 

Prologo

 
 


 
Era pomeriggio passato e il Sole stava ormai calando. Mi trovavo in un ascensore, a guardare distrattamente fuori dall’ampia vetrata, e nel mentre la usavo a specchio, sistemandomi al meglio il completo blu scuro che indossavo, rendendomi impeccabile.
 
"Chissà che vuole, non mi convocano mai ai piani alti" sono assorto dai miei pensieri quando vengo ridestato dal suono dell’ascensore che avverte l'arrivo al piano.
 
Esco da lì, e mi ritrovo in una grossa hall degna di un Grand Hotel, tutto in marmo di vari colori. Per terra noto il logo degli Hunter, inciso sul pavimento, e mentre mi guardo intorno, notando tutti questi particolari, continuo a camminare verso l'ufficio di Neteru.
 
«Buongiorno Signor Kurai» mi saluta una donna, precisamente la segretaria dell’uomo che stavo andando ad incontrare.
 
«Buongiorno a te, Sasha» risposi educatamente quando gli passai davanti, ma proseguii senza fermarmi, fino ad arrivare alla mia meta: una porta a due ante.
 
Aprii una delle due, trovandomi davanti una grossa stanza, con un’ampia vetrata sulla parete in fondo e un grosso lampadario ad illuminare il tutto, che mi pendeva esattamente sulla testa. Il Presidente mi aspettava sulla sua grossa poltrona, e davanti a lui aveva una cartella di fogli, mi indicò le sedie in un muto invito, che accolsi prontamente.
 
«Questo è il tuo nuovo incarico» mi disse porgendomi la suddetta cartella, la presi ed iniziai a sfogliarla con attenzione, controllando i vari dati e notizie raccolti, poi però mi fermai davanti ad una foto.
 
«Stai scherzando? Io e lei non lavoriamo insieme» ringhiai, chiudendo il fascicolo di botto. «Posso occuparmi di questi fanatici, ma di certo, non farò da balia...» venni letteralmente congelato, quando quel vecchietto usò il suo nen per farmi aprire le orecchie.
 
«Questo è il tuo incarico, quindi, questo farai» mi disse calmo e tranquillo, quasi come se non sapesse di star usando il nen per costringermi.
 
«Va bene nonnetto, ma mi devi un favore» mi alzai scocciato e mi diressi fuori, per passare un attimo a casa e poi all'aeroporto.
 

*

 
Era da dieci minuti che ero seduta su questo sasso a raccogliere e mettere in ordine gli svariati appunti che aveva già preso in quei tre giorni di studio, il posto era veramente favoloso ma le tracce all’antico tesoro erano andate ormai perse, e sapevo che per trovarlo avrei dovuto metterci più del dovuto, passando intere giornate di ricerca in questa sauna naturale.
 
Presi un libro dalla mia borsa nera a tracolla che portavo sempre con me, ci avrei trovato dentro degli appunti scritti quando ancora ero a casa a fare le ricerche, e notai che Gloomy, seduta accanto a me, stava per cadere. La rimisi seduta contro il mio zaino, non potevo allontanarmi da lei.
 
Ripresi a scarabocchiare sul mio taccuino qualche appunto nuovo scoperto giusto quel pomeriggio, e poi spostai l’attenzione di nuovo alla mia borsa, c’era parecchio caldo ed era difficile concentrarsi. Solo un’ora fa avevo costeggiato un piccolo laghetto completamente ricolmo di lava incandescente. Sospirai e mi misi a pensare se proprio in quel canyon vulcanico si doveva trovare uno dei tesori che stavo cercando da parecchio tempo.
 
Anche se c’era parecchio caldo il posto era comunque magnifico, intorno a me c’era pieno di rocce, tutte di formazioni vulcanica, avevo letto che migliaia di anni prima la lava aveva un livello più alto e con il tempo era scesa, creando questo piccolo paradiso per gli occhi. Tutte queste rocce davano anche segni di erosione causata dal vento, ed era stato proprio il vento, avevo letto, che aveva dato la forma a questo canyon, passando per le fessure già esistenti e modellandole, in questo modo aveva formato centinaia di passaggi, cunicoli e grotte; ed era in una di queste che giaceva ciò che stavo cercando.
 
Sbuffai guardando in alto, i caldi raggi del Sole filtravano e davano al luogo un aspetto ancora più surreale e mistico, provai ancora a scrivere qualcosa ma fu tutto inutile, non avevo la concentrazione adatta, troppo presa da quella chiamata che avevo ricevuto dal palazzo degli Hunter.
 
Riposi tutte le mie cose chiudendo la borsa e mi misi Gloomy sulle ginocchia, mi avevano detto che mi avrebbero affiancato una guardia del corpo, un Blacklist Hunter, e di stare attenta che ciò che cercavo lo volevano pure altre associazioni pericolose. Gli avevano indicato un luogo preciso dove trovarmi e con esso anche l’orario in cui si sarebbe fatto vivo, mancava giusto qualche minuto quando sentii, grazie al mio nen, una presenza alle mie spalle.
 
Mi girai di scatto, capendo che finalmente anche l’altro Hunter era arrivato, e così era vero. Vidi una figura avvicinarsi, ma a causa dei raggi del Sole che mi abbagliavano riuscii a vederlo solo quando fu a pochi metri di distanza da me. Spalancai le labbra e gli occhi dallo stupore, incapace di parlare o di dire qualcosa di sensato. Mi alzai di scatto tenendo in braccio Gloomy e lo fissai negli occhi. Lui aveva sempre quel maledetto ghigno stampato in faccia e non potei veramente credere a ciò che stavo andando in contro.
 
«Perché proprio tu?» riuscii soltanto a dire, mentre lui mi continuava a fissare.










Note degli autori:
Buonasera a tutti! In queste note ci teniamo a chiarire un paio di punti:
-Siamo nuovi sul fandom di Hunter x Hunter e questa è una storia scritta a quattro mani, cioè in due, come due saranno i protagonisti. (ndMimì)
-I personaggi, tranne quelli appartenente al manga originale, sono di nostra proprietà quindi NON POTETE usarli a vostro piacimento, o Ade verrà a farvi visita. (ndPit)

Bene, avete anche avuto dimostrazione che io (Pit) sia il più cattivo, quindi attenti u.u Alla mia destra, ho la cara sorella Mimì che sarà più gentile con voi ^^

Vi auguriamo una buona lettura e se vi va fateci sapere cosa ne pensate! Ci rivediamo tra una settimana con il primo capitolo! *fa mezzo inchino*  Fai un inchino anche tu! *prende Pit e gli abbassa la testa con una mano* Scusatelo ^^" (ndMimì)


pit12 e _Michiko_