Ora. Si parte.
Dicono che è vero, sì, ma anche fosse vero,
non sarebbe giustificazione per non farlo.
non sarebbe giustificazione per non farlo.
Avventura. Questa parola si faceva spazio tra i suoi pensieri da quella mattina, da quando Gandalf si era fatto vedere fuori dal suo giardino. Gli aveva chiesto se c’era qualcuno che poteva voler partire per un’avventura. Ripensarci lo faceva ridere. Lì, nella Contea, i viaggi erano ritenuti brutti, una perdita di tempo, solo qualcuno che non era da ritenere saggio si sarebbe allontanato da quella tranquillità per trovare fortuna fuori. Eppure, lo stregone pensava che lui fosse adatto a partire, a seguirlo. In effetti, adesso gli era venuta voglia di andare con lui. Una certa curiosità si era fatta strada tra i sentimenti del piccolo hobbit. Dopotutto, lui discendeva anche da un Tuc. Non gli importava di quello che avrebbero detto gli altri.
Ora.
Non c’è montagna più alta
di quella che non scalerò.
Adesso era sicuro. Sarebbe partito. Sentiva che doveva andare. Aveva preso la decisione più importante della sua vita e non si sarebbe tirato indietro. La parte Tuc aveva prevalso su quella Baggins e sarebbe partito per quell’avventura con quella stramba compagnia di nani. Aveva il dovere di aiutarli. Niente e nessuno, ora, poteva fermarlo.
Note dell’autrice:
Salve a tutti, sono tornata. Con questa cosa che
Giulia