Anime & Manga > Magi: The Labyrinth of Magic
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Autore: Starnie    05/05/2014    1 recensioni
"La purezza era ciò che rendeva splendido quel ragazzo e lui, cresciuto nell'oscurità e nella depravazione, si sentiva irritato e disgustato dalla sua stessa presenza. Da quando l'aveva conosciuto, aveva sognato mille volte di distruggerlo con i suoi colpi più potenti, di vedere la sua faccia in preda alla sofferenza e di poter finalmente gustare a fondo il suo delizioso dolore. Doveva ad ogni costo annientarlo, oscurando la sua purezza con atroci sofferenze."
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alibaba Saluja, Judal
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capelli biondi.
Occhi color oro.
Un cuore puro e allo stesso tempo forte.
Alibaba era l'emblema dell'innocenza e con il suo carisma innato sembrava attrarre ogni essere che gli era vicino.
Attirava anche lui; ogni volta che lo vedeva sentiva salire nel suo cuore i più oscuri desideri.
 
Judal voleva oscurare quella luce.
Voleva vederla distrutta tra le sue mani.
Sotto i suoi colpi.
Distruggendo Alibaba, avrebbe distrutto il Magi moccioso ed ostacolato lo stupido re, vero, ma c'era altro.
La purezza era ciò che rendeva splendido quel ragazzo e lui, cresciuto nell'oscurità e nella depravazione, si sentiva irritato e disgustato dalla sua stessa presenza. Da quando l'aveva conosciuto, aveva sognato mille volte di distruggerlo con i suoi colpi più potenti, di vedere la sua faccia in preda alla sofferenza e di poter finalmente gustare a fondo il suo delizioso dolore. Doveva ad ogni costo annientarlo, oscurando la sua purezza con atroci sofferenze.
 
Questo era il motivo per cui si era recato nel luogo in cui risiedevano l'ex principe e i suoi seguaci. Mentre Alibaba gli rivolgeva le sue migliori invettive, Judal non poteva fare altro che osservarlo con un sorriso perverso, per poi, con uno scatto del braccio, alzare in alto la sua bacchetta e interrompere quelle inutili litanie con uno dei suoi incantesimi.
Si leccò il labbro superiore, soddisfatto, nel momento in cui una delle sue lame di ghiaccio raggiunse l'avversario, ferendolo.
Seppur dolorante, il biondo non si rassegnò e iniziò subito il contrattacco, invocando la sua djinn equip.
Ora il gioco sembrava farsi serio.
Deliziato dalla combattività del suo avversario, Judal si leccò nuovamente il labbro, pregustando una nuova sanguinosa battaglia. Circondato dal vortice di fiamme della sua djinn equip, Alibaba brillava ancora più intensamente e Judal ne era eccitato e disgustato allo stesso tempo. 
La lotta iniziò. La ferocia dei colpi di entrambi aumentava sempre di più. A guidare le mosse di Judal, oscuri pensieri che si ripetevano nella sua mente come un mantra.
"Devo distruggerlo... Voglio annientarlo". E proprio la sua bramosia gli si ritorse contro, oscurando la sua mente e distogliendo la sua attenzione dalla battaglia; Alibaba distrusse il suo borg e gli inflisse un duro colpo con le sue maledettissime, brillanti fiamme. Richiamato dalle profondità oscure della sua mente dal dolore della ferita, posò una mano sulla parte lesionata, facendola ritornare al suo stato originale. Nel notare la sorpresa chiaramente leggibile sul volto di Alibaba, un ghigno si allargò sul volto di Judal. “Babbeo, non ti hanno mai detto che i peggiori sopravvivono sempre?” .
Lo sapeva da tempo, ormai, come sapeva che i suoi poteri derivavano proprio dalla sua natura depravata e distorta. E sebbene cercassero di credere nel contrario, tutti sapevano che l'oscurità poteva annientare la luce con facilità.
 
   
 
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