“La
cosa più bella che mi sia capitata”
Era
tarda notte, e la luna si poteva vedere perfettamente in tutta la sua
bellezza.
Le stelle ,purtroppo, non erano ben visibili a causa delle luci della
città. Ancora
si poteva sentire lo sfrecciare delle macchine sull’asfalto
delle strade.
In
una stanza di un’immensa villa c’era una giovane
ragazza di quindici anni che
frequentava la seconda liceo dell’istituto
dell’Orange High School. La giovane ragazza di nome
Bulma aveva dei bellissimi capelli azzurri a caschetto e una frangia, e
dei
bellissimi occhi celesti dove era facile perdersi.
Bulma
era intenta nella lettura di un libro romanico, in quel momento per la
ragazza
esisteva solo lei e il suo libro.
Era
così concentrata ed estasiata dalla sua lettura che non si
era accorta che erano
le tre di notte passate.
Non
appena sentì che il sonno cominciava ad avvolgerla tra le
sue braccia si girò
verso la sua sveglia a forma di gatto posta sopra un comodino accanto
al letto
e si rese conto del tardo orario, corse subito verso il suo cellulare
scrisse
velocemente un messaggio, aspetto che il cellulare inviasse il
messaggio e poi
andò a sistemarsi sotto le coperte per poi cadere subito in
un sonno profondo.
***
In
un’altra stanza di un’altra casa c’era un
ragazzo che stava dormendo fino a che
non sentì uno sgradevole suono prevenire dal suo cellulare,
ancora addormentato
allungò la mano e tastò un po’ il
comodino accanto al suo letto alla ricerca di
quell’apparecchio che riproduceva quell’odioso
suono.
Prese
in mano il telefono e rispose
“Pronto…”
disse lui ,ancora con la voce impiastrata, dal sonno ma niente
dall’altra parte
dell’apparecchio non rispondeva nessuno.
“Se
sei uno di qui ragazzini che si diverte a fare scherzi giuro che ti
trovo e poi
ti faccio pentire di avermi chiamato” urlò lui
contro il telefono per poi
riagganciare .
Solo
quando rivolse un frugale sguardo al telefono notò la
scritta “1 nuovo
messaggio” e solo allora la faccenda gli fu più
chiara. Aprì il messaggio e
iniziò a leggere.
“Ciao
tesoro, scusa se ti mando il messaggio a quest’ora ma stavo
leggendo un libro e
non mi sono resa conto di come passava il tempo. Scusa ancora. Comunque
buona
notte amore. ti amo da Bulma”.
“quella
stupida donna ha osato interrompere il mio sonno per uno stupido
messaggio?!
Vedrà domani…”pensò il
ragazzo scaraventando,letteralmente, il cellulare su una
poltrona della stanza e rimettendosi a dormire non preoccupandosi se il
telefono fosse “atterrato” sulla poltrona oppure no.
Bulma
era la sua ragazza e anche se non lo avrebbe mai ammesso, gli piaceva
davvero
tanto. Era testarda ed orgogliosa e allo stesso tempo anche dolce, ma
soprattutto era l’unica che durante una discussione sapeva
tenergli testa.
Vegeta
aveva dicasette anni e frequentava la quarta liceo
dell’istituto dell’ Orange
High School, il liceo dove aveva conosciuto Bulma. Non stavano insieme
da tanto
tempo, più o meno da due mesi.
La
sveglia,un altro odioso suono che Vegeta odiava, gli ricordava che lo
attendeva
una noiosa giornata a scuola ma quel giorno era diverso doveva farla
pagare a
quella stupida della sua ragazza. La sua vendetta non era nulla di
“doloroso”
non sarebbe andato a prenderla a casa come lei lo aveva costretto a
fare tutti
i giorni quando dovevano andare a scuola.
Prese
il suo giubbotto di pelle nero e si
caricò la cartella su una spalla per poi dirigersi a scuola.
***
Nel
frattempo Bulma lo attendeva ma lui non arrivava provò
chiamarlo ma lui non
rispondeva, Bulma stava seriamente cominciando a
preoccuparsi…
“E se
gli fosse successo qualcosa? Forse è stato investito mentre
mi stava venendo a
prendere?”.
Prese
il giacchetto e lo zaino e corse a scuola, magari lì
qualcuno sapeva se era
successo qualcosa a Vegeta. Quando arrivò cercò
con lo sguardo i suoi amici,
quando poi vide Vegeta in mezzo a Napa e Radish ,quelli che si potevano
definire i “suoi amici”. Si diresse verso di lui
più arrabbiata che mai.
“Vegeta
dobbiamo parlare, subito!” disse lei furibonda e trascinando
Vegeta via dai
‘suoi amici’
“che
vuoi donna?! Se non lo hai notato stavo parlando!”
esclamò lui facendo finta di
nulla e fingendosi arrabbiato,anche se in realtà era
contento che lei lo avesse
strappato via da quella stupida conversazione che stava avendo con Napa
e Radish,
quelli pensavano solo al sesso e ai motori!
“cosa
voglio?!”domando ironica lei “tanto per cominciare
che tu mi avverta se non
vieni a prendermi, Vegeta mi stavo preoccupando pensavo ti fosse
accaduto
qualcosa! Possibile che tu sappia pensare solo a te
stesso?!”nei suoi occhi si
poteva leggere la rabbia pura mentre poggiava
irripetutamente il piede a terra, in attesa della
sua risposta da parte del ragazzo che, non tardò ad arrivare.
“Forse
se qualcuno ieri sera non si fosse divertito a mandare stupidi
messaggini alle
tre di notte mi sarei svegliato in tempo per venirti a
prendere!” Urlò lui che
,ormai, si era del tutto calato nella parte,forse anche troppo.
“Stupidi
messaggini?! Quelli sono gesti d’amore! Che vengano sempre e
solamente da parte
mia!”
“Bene,
la prossima volta che vorrai fare un “gesto
d’amore”fallo durante le ore del
giorno e non alle tre di notte!” gli ringhiò
contro lui.
“ti
ho già chiesto scusa mi pare! Sai una cosa Vegeta, non ho
voglia di stare a
perdere tempo litigando con te!” dopo queste parole lei
girò i tacchi e
si diresse verso i suoi amici.
“Ciao
Bulma!” dissero in coro Chichi e Goku seguiti poi da
Jamcha,Tensing e Crillin.
“Ehi
Bulma è successo qualcosa?ti vedo arrabbiata”.
Chiese Chichi preoccupata mentre
allontanava la ragazza dal resto del gruppo per parlare
in privato. Anche se le due ragazze si erano
conosciute solo al liceo lei aveva già imparato quando
c’era qualcosa che non
andava in Bulma.
“no
no nulla di preoccupante ,solo l’ennesima litigata con
Vegeta” disse con voce malinconica
e bassa la ragazza.
“Sai
Bulma, io ancora non ho capito il perché stai con quello.
Litigate quasi
sempre,e quando non lo fate o lo state per fare o state facendo
qualcosa che
poi vi farà litigare!” pronunciò
afflitta Chichi, non era la prima volta che lo
diceva all’amica ed era certa che non sarebbe stata
l’ultima.
“non
è vero!”esclamò la ragazza sentendosi
in un certo senso sotto accusa.
“Spesso
anche noi abbiamo dei momenti di intimità”
continuò Bulma
“Andiamo
Bulma, non sarebbe bello se qualche volta Vegeta camminasse per strada
abbracciato
a te? Oppure ti dimostrasse un po’ di affetto nei tuoi
confronti anche quando
non siete soli?” Controbatté Chichi in quella che
ormai era diventata una
piccola discussione o come la chiamavano loro ‘divergenza di
opinioni’.
“Si
certo che sarebbe bello, ma lui è fatto così e a
me piace anche per questo. E
poi a me sta bene così”.
“E la
cosa sta bene a te o sta bene a lui?” Gli chiese Chichi pochi
istanti prima del
suono della campanella. Le ragazze dovettero corre in classe e Bulma
non poté
rispondere alla domanda di Chichi.
La
domanda dell’amica aveva scombussolato Bulma che
pensò a quella domanda per
tutte le ore scolastiche.
Quando
uscì da scuola per dirigersi a casa notò Vegeta
che l’aspettava di fronte al
cancello della scuola,come ogni volta. Bulma
non appena gli fu davanti gli disse ironicamente
“come mai il signore si
è degnato di aspettarmi?”
“piantala
Bulma! Vogliamo stare qui tutto il giorno o vogliamo
andare?!” disse scocciato
lui, odiava essere perso in giro, specialmente da lei.
Si
erano incamminati verso casa di lei, e tra i due si era creato un
silenzio
quasi imbarazzante.
“Quello
di avermi aspettato davanti al cancello era un modo per chiedere
scusa?” ruppe
il ghiaccio la giovane ragazza .
“Tsk”
rispose lui,guardando sempre davanti a se.
“è
una specie di si?”chiese scocciata, non era più
semplice se qualche volta lui
le diceva ‘scusa’?!
Lui
non rispose, ma lei lo prese come un si.
“sai
Vegeta avvolte sarebbe più facile se dicessi
‘scusa’ invece dei tuoi soliti
giri di parole incomprensibili”
“Tsk”
rispose lui
“siamo
arrivati,per tua fortuna”. Disse scocciata lei. Si salutarono
con un frugale bacio
e poi ognuno si diresse verso la propria
strada.
Bulma
aveva ancora la domanda di Chichi che la tormentava… se lei
si faceva così
tante domande vuol dire che non gli piaceva Vegeta?
“oh
basta! Non ne posso più!si è vero avvolte non
adoro gli atteggiamenti di
Vegeta, ma lui mi piace punto e basta”cercava di auto
convincersi Bulma.
Per
distrarsi un po’ Bulma si mise a guardare un po’ di
televisione,davano una di
quelle fiction che sua madre seguiva sempre.
“Beh meglio di niente”pensò lei
Continua…
Ho deciso di riscrivere la mia fanfiction "La cosa più bella che mi sia mai capitata", spero che questa versione sia meglio della precedente. Se ho sbagliato qualcosa vi prego di dirmelo e io lo correggerò subito.