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Autore: Guccina    24/07/2008    2 recensioni
“Vegeta dobbiamo parlare, subito!”
“che vuoi donna?! Se non lo hai notato stavo parlando!”
“cosa voglio?!”domando ironica lei “tanto per cominciare che tu mi avverta se non vieni a prendermi, Vegeta mi stavo preoccupando pensavo ti fosse accaduto qualcosa! Possibile che tu sappia pensare solo a te stesso?!”
“Forse se qualcuno ieri sera non si fosse divertito a mandare stupidi messaggini alle tre di notte mi sarei svegliato in tempo per venirti a prendere!”
“Stupidi messaggini?! Quelli sono gesti d’amore! Che vengano sempre e solamente da parte mia!”
“Bene, la prossima volta che vorrai fare un “gesto d’amore”fallo durante le ore del giorno e non alle tre di notte!”
“ti ho già chiesto scusa mi pare! Sai una cosa Vegeta, non ho voglia di stare a perdere tempo litigando con te!”
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Vegeta
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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“La cosa più bella che mi sia capitata”

 

Era tarda notte, e la luna si poteva vedere perfettamente in tutta la sua bellezza. Le stelle ,purtroppo, non erano ben visibili a causa delle luci della città. Ancora si poteva sentire lo sfrecciare delle macchine sull’asfalto delle  strade.

In una stanza di un’immensa villa c’era una giovane ragazza di quindici anni che frequentava la seconda liceo dell’istituto dell’Orange High School. La giovane ragazza di nome Bulma aveva dei bellissimi capelli azzurri a caschetto e una frangia, e dei bellissimi occhi celesti dove era facile perdersi.

Bulma era intenta nella lettura di un libro romanico, in quel momento per la ragazza esisteva solo lei e il suo libro.

Era così concentrata ed estasiata dalla sua lettura che non si era accorta che erano le tre di notte passate.

Non appena sentì che il sonno cominciava ad avvolgerla tra le sue braccia si girò verso la sua sveglia a forma di gatto posta sopra un comodino accanto al letto e si rese conto del tardo orario, corse subito verso il suo cellulare scrisse velocemente un messaggio, aspetto che il cellulare inviasse il messaggio e poi andò a sistemarsi sotto le coperte per poi cadere subito in un sonno profondo.

 

***

In un’altra stanza di un’altra casa c’era un ragazzo che stava dormendo fino a che non sentì uno sgradevole suono prevenire dal suo cellulare, ancora addormentato allungò la mano e tastò un po’ il comodino accanto al suo letto alla ricerca di quell’apparecchio che riproduceva quell’odioso suono.

Prese in mano il telefono e rispose

“Pronto…” disse lui ,ancora con la voce impiastrata, dal sonno ma niente dall’altra parte dell’apparecchio non rispondeva nessuno.

“Se sei uno di qui ragazzini che si diverte a fare scherzi giuro che ti trovo e poi ti faccio pentire di avermi chiamato” urlò lui contro il telefono per poi riagganciare .

Solo quando rivolse un frugale sguardo al telefono notò la scritta “1 nuovo messaggio” e solo allora la faccenda gli fu più chiara. Aprì il messaggio e iniziò a leggere.

“Ciao tesoro, scusa se ti mando il messaggio a quest’ora ma stavo leggendo un libro e non mi sono resa conto di come passava il tempo. Scusa ancora. Comunque buona notte amore. ti amo da Bulma”.

“quella stupida donna ha osato interrompere il mio sonno per uno stupido messaggio?! Vedrà domani…”pensò il ragazzo scaraventando,letteralmente, il cellulare su una poltrona della stanza e rimettendosi a dormire non preoccupandosi se il telefono fosse “atterrato” sulla poltrona oppure no.

Bulma era la sua ragazza e anche se non lo avrebbe mai ammesso, gli piaceva davvero tanto. Era testarda ed orgogliosa e allo stesso tempo anche dolce, ma soprattutto era l’unica che durante una discussione sapeva tenergli testa.

Vegeta aveva dicasette anni e frequentava la quarta liceo dell’istituto dell’ Orange High School, il liceo dove aveva conosciuto Bulma. Non stavano insieme da tanto tempo, più o meno da due mesi.

La sveglia,un altro odioso suono che Vegeta odiava, gli ricordava che lo attendeva una noiosa giornata a scuola ma quel giorno era diverso doveva farla pagare a quella stupida della sua ragazza. La sua vendetta non era nulla di “doloroso” non sarebbe andato a prenderla a casa come lei lo aveva costretto a fare tutti i giorni quando dovevano andare a scuola.

Prese il suo giubbotto di pelle nero e  si caricò la cartella su una spalla per poi dirigersi a scuola.

 

***

 

Nel frattempo Bulma lo attendeva ma lui non arrivava provò chiamarlo ma lui non rispondeva, Bulma stava seriamente cominciando a preoccuparsi…

“E se gli fosse successo qualcosa? Forse è stato investito mentre mi stava venendo a prendere?”.

Prese il giacchetto e lo zaino e corse a scuola, magari lì qualcuno sapeva se era successo qualcosa a Vegeta. Quando arrivò cercò con lo sguardo i suoi amici, quando poi vide Vegeta in mezzo a Napa e Radish ,quelli che si potevano definire i “suoi amici”. Si diresse verso di lui più arrabbiata che mai.

“Vegeta dobbiamo parlare, subito!” disse lei furibonda e trascinando Vegeta via dai ‘suoi amici’

“che vuoi donna?! Se non lo hai notato stavo parlando!” esclamò lui facendo finta di nulla e fingendosi arrabbiato,anche se in realtà era contento che lei lo avesse strappato via da quella stupida conversazione che stava avendo con Napa e Radish, quelli pensavano solo al sesso e ai motori!

“cosa voglio?!”domando ironica lei “tanto per cominciare che tu mi avverta se non vieni a prendermi, Vegeta mi stavo preoccupando pensavo ti fosse accaduto qualcosa! Possibile che tu sappia pensare solo a te stesso?!”nei suoi occhi si poteva leggere la rabbia pura mentre poggiava irripetutamente il piede a terra, in attesa della sua risposta da parte del ragazzo che, non tardò ad arrivare.

“Forse se qualcuno ieri sera non si fosse divertito a mandare stupidi messaggini alle tre di notte mi sarei svegliato in tempo per venirti a prendere!” Urlò lui che ,ormai, si era del tutto calato nella parte,forse anche troppo.

“Stupidi messaggini?! Quelli sono gesti d’amore! Che vengano sempre e solamente da parte mia!”

“Bene, la prossima volta che vorrai fare un “gesto d’amore”fallo durante le ore del giorno e non alle tre di notte!” gli ringhiò contro lui.

“ti ho già chiesto scusa mi pare! Sai una cosa Vegeta, non ho voglia di stare a perdere tempo litigando con te!” dopo queste parole lei girò i tacchi  e si diresse verso i suoi amici.

“Ciao Bulma!” dissero in coro Chichi e Goku seguiti poi da Jamcha,Tensing e Crillin.

“Ehi Bulma è successo qualcosa?ti vedo arrabbiata”. Chiese Chichi preoccupata mentre allontanava la ragazza dal resto del gruppo per parlare  in privato. Anche se le due ragazze si erano conosciute solo al liceo lei aveva già imparato quando c’era qualcosa che non andava in Bulma.

“no no nulla di preoccupante ,solo l’ennesima litigata con Vegeta” disse con voce malinconica e bassa la ragazza.

“Sai Bulma, io ancora non ho capito il perché stai con quello. Litigate quasi sempre,e quando non lo fate o lo state per fare o state facendo qualcosa che poi vi farà litigare!” pronunciò afflitta Chichi, non era la prima volta che lo diceva all’amica ed era certa che non sarebbe stata l’ultima.           

“non è vero!”esclamò la ragazza sentendosi in un certo senso sotto accusa.

“Spesso anche noi abbiamo dei momenti di intimità” continuò Bulma

“Andiamo Bulma, non sarebbe bello se qualche volta Vegeta camminasse per strada abbracciato a te? Oppure ti dimostrasse un po’ di affetto nei tuoi confronti anche quando non siete soli?” Controbatté Chichi in quella che ormai era diventata una piccola discussione o come la chiamavano loro ‘divergenza di opinioni’.

“Si certo che sarebbe bello, ma lui è fatto così e a me piace anche per questo. E poi a me sta bene così”.

“E la cosa sta bene a te o sta bene a lui?” Gli chiese Chichi pochi istanti prima del suono della campanella. Le ragazze dovettero corre in classe e Bulma non poté rispondere alla domanda di Chichi.

La domanda dell’amica aveva scombussolato Bulma che pensò a quella domanda per tutte le ore scolastiche.

Quando uscì da scuola per dirigersi a casa notò Vegeta che l’aspettava di fronte al cancello della scuola,come ogni volta. Bulma  non appena gli fu davanti gli disse ironicamente “come mai il signore si è degnato di aspettarmi?”

“piantala Bulma! Vogliamo stare qui tutto il giorno o vogliamo andare?!” disse scocciato lui, odiava essere perso in giro, specialmente da lei.

Si erano incamminati verso casa di lei, e tra i due si era creato un silenzio quasi imbarazzante.

“Quello di avermi aspettato davanti al cancello era un modo per chiedere scusa?” ruppe il ghiaccio la giovane ragazza .

“Tsk” rispose lui,guardando sempre davanti a se.

“è una specie di si?”chiese scocciata, non era più semplice se qualche volta lui le diceva ‘scusa’?!

Lui non rispose, ma lei lo prese come un si.

“sai Vegeta avvolte sarebbe più facile se dicessi ‘scusa’ invece dei tuoi soliti giri di parole incomprensibili”

“Tsk” rispose lui

“siamo arrivati,per tua fortuna”. Disse scocciata lei. Si salutarono con un frugale  bacio e poi ognuno si diresse verso la propria strada.

Bulma aveva ancora la domanda di Chichi che la tormentava… se lei si faceva così tante domande vuol dire che non gli piaceva Vegeta?

“oh basta! Non ne posso più!si è vero avvolte non adoro gli atteggiamenti di Vegeta, ma lui mi piace punto e basta”cercava di auto convincersi Bulma.

Per distrarsi un po’ Bulma si mise a guardare un po’ di televisione,davano una di quelle fiction che sua madre seguiva sempre.

“Beh meglio di niente”pensò lei 

 

Continua…

Ho deciso di riscrivere la mia fanfiction "La cosa più bella che mi sia mai capitata", spero che questa versione sia meglio della precedente. Se ho sbagliato qualcosa vi prego di dirmelo e io lo correggerò subito.

  
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