La tempesta scuoteva il cielo. e 3 figure femminili correvano nella distesa d'erba. "corri Letty!,più veloce!" urlò quella che sembrava fosse la loro madre. "correte!, forza!".qualcosa,o qualcuno, gli era addosso. era un uomo dalla vita in su,mentre per il resto un cavallo:era un centauro; una creatura animalesca che vive di cannibalismo e frode. abilissimi nell'uso dell'arco. le 3 arrancavano con sempre più fatica "mamma non ce la faccio più" implorò la più piccola "Chelsey aiuta tua sorella veloce! " ordinò la madre e subito la ragazza prese sulle spalle la sorella e si misero a correre. il centauro era a pochi passi. estrasse il suo arco e incoccò una freccia. mirò alla madre e scoccò il dardo. la freccia colpì la donna,al fianco, che cadde a terra "mamma!" gridò Chelsey con gli occhi che gli bruciavano per la fatica "chelsey usa i tuoi poteri.... fallo ora..." disse agonizzante Alice "ma..." abozzò la ragazza "fallo!....o moriremo tutti..tanto per me non c'è più niente da fare" tagliò corto Alice. volò un altra freccia.tunica femminile greca con ricamati i colori dei zeus oro e bianco. quando la coppia di cavalli arrivò al centro della piazza una nube temporalesca rabbuiò il campo e una folgore cadde sulla piazza facendo indietreggiare gli uomini più vicini. Zeus era arrivato. il dio aveva una tunica d'oro e aveva la barba curata e portava sulla mano destra il simbolo della sua forza:la folgore. Chelsey non aveva mai avuto buoni rapporti con il padre per via della sua lontananza,non lo sentiva come padre ma piuttosto come un superiore. "padre" salutò la ragazza nascondendo un pò di emozione. "figlia mia tu onori la casa di zeus e per questo ho deciso di farti un regalo" il dio allora estrasse una spatha romana e la porse alla figlia,era una bella spada ben bilanciata con il manico in avorio e oro, nell'elsa c'era raffigurata un aquila il simbolo di zeus. "grazie padre" ringraziò chelsey "ora però c'è una cosa che devo dirti,anzi dire a tutti i presenti" il dio alzò la voce per farsi sentire bene.incominciò scandendo le parole. "ascoltatemi tutti! c'è una nuova minaccia che incombe su di noi" un mormorio si levò dalla piazza "una minaccia molto più pericolosa". prese una pausa "urano si è svegliato" il brusio nella piazza si fece più forte. zeus fissò gli occhi della figlia e gli disse"trovalo! tu sai di chi parlo si trova nelle rovine di Imias. solo tu puoi convincerlo a tornare!".