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Autore: annasalva    06/05/2014    1 recensioni
Commedia Romantica.
Francesca è una donna single in carriera, gestisce un grande casinò a New Orleans.
Elijah è un nuovo parrucchiere e apre un salone proprio davanti al casinò di Francesca.
Avvertimenti: tutti umani.
Genere: Commedia, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Elijah, Marcel
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Le note di un suonatore di sax riecheggiavano lungo la Bourbon Street , non erano ancora le otto del mattino e la Lousiana si stava svegliando.
Francesca aveva altri orari, non aveva il tempo di dormire nella notte, visto che il suo lavoro la teneva occupata fino al mattino.
Gestire un casinò non era una cosa semplice, soprattutto in una città grande e pericolosa come New Orleans . Inoltre era una donna ed era sola.
Ma questo non le aveva impedito di diventare ciò che aveva sempre desiderato essere,non si era mai scoraggiata, aveva sempre lottato per ciò che voleva.
Era riuscita a diventare una donna di affari: una cinquantina di uomini dipendevano da lei,non era semplicemente una proprietaria di un Casinò, era una vera e propria leader.
“George!Ci sono due tavoli in condizioni pessime..occupatene tu! Vado a prendere un po’ d’aria..” esclamò la donna con tono autoritario, uscendo dal Royal Casino.
 


Francesca si sentiva di buon umore quella mattina, c’era anche un po’ di venticello che le faceva svolazzare i lunghi capelli neri dandole quella sensazione di libertà.
Presto però si rese conto che il suo stomaco stava iniziando a brontolare ,perciò entrò in un bar in cerca di qualcosa da mettere sotto i denti.
Il locale era semi-vuoto : due uomini anziani erano seduti su alcune poltrone, mentre un uomo alto sorseggiava del caffè proprio davanti al bancone.
“Non c’è un barista da queste parti?” domandò Francesca, sporgendosi verso il bancone.
L’uomo alto si voltò verso di lei, notando sin da subito la grande sicurezza della donna, c’era una luce nei suoi occhi, un certo orgoglio .
“Arriverà da un momento all’altro..” rispose l’uomo, rivolgendole un sorriso.
“Buon per te allora..avrai l’onore di scambiare quattro chiacchiere con me” proferì la donna.
L’uomo le rivolse un’occhiata interrogativa.
“Potresti farmi da intrattenimento per un po’ ,no?” aggiunse Francesca con una mezza risata “Francesca Correa,piacere..”.
“Elijah..”rispose l’uomo,porgendole la mano e lei la strinse.
“Elijah..” ripeté la donna,scrutando i lineamenti dell’uomo davanti a lei “E’ un nome interessante!”.
“Anche Francesca lo è…suppongo che le sue origini non siano americane” disse Elijah,posando con delicatezza la tazza sul bancone.
“Ho origini italiane e spagnole, ma sono praticamente cresciuta qui” rispose la donna con tono fiero “Non darmi del lei..piuttosto tu,Elijah, cosa mi racconti?Fidanzato?Sposato? Single?Dubito tu sia single in realtà..”.
“Non perdi tempo,Francesca?” le chiese, divertito dalla nonchalance con cui arrivava a parlare di determinati argomenti.
“Sono una donna di affari, devo puntare sul tempo” rispose, facendo spallucce.
“Me lo aspettavo, hai l’aria da donna di potere” .
“Beh, è nel mio DNA. Tu di cosa ti occupi,invece?” chiese Francesca, notando che il barista stava rientrando .
“Dalla prossima settimana aprirò un salone proprio dietro l’angolo..”rispose Elijah, indicando la strada che portava al locale .
“Scusami un attimo..”proferì Francesca, assumendo un’espressione seria e rivolgendosi verso il barista “Spero che abbia un buon motivo per aver abbandonato dei clienti..sa’ ,lo dico per lei,se avessi voluto , avrei potuto anche aprire la cassa e scappare con il bottino”.
“Desolato,signora” disse il barista con tono mortificato .
“Signorina..” lo corresse la donna.
“Si-Signorina” ripeté il ragazzo ,il quale sembrava abbastanza impacciato “Cosa le posso servire?”.
“Un cappuccino e una brioche,grazie!” rispose la donna con uno sguardo gelido.
Elijah si sentì per un momento a disagio, non riusciva a capire come mai quella donna gli incuteva timore, ma allo stesso tempo lo incuriosiva.
“Dicevi,Elijah?” esordì Francesca, voltando il volto verso di lui con un grande sorriso.
“Aprirò un salone la prossima settimana, il primo vero e proprio salone” rispose Elijah,accennando un sorriso.
“Quindi anche tu ti intendi di affari..” disse Francesca, inarcando le sopracciglia.
“Non proprio, diciamo che sono costretto, fare il parrucchiere è una mia passione. Mi fa sentire bene con me stesso, credo che sia una diversa forma d’arte, forse a volte troppo sottovalutata”.
“In effetti hai dei bei capelli” notò la donna, fissandoli.
“I capelli vanno curati e nutriti!”rispose Elijah, passandosi una mano sul capo.
“Ecco a lei il suo cappuccino e la brioche calda!” li interruppe il barista,porgendo la colazione alla donna con un piccolo vassoio.
“Grazie mille” .
“E’ stato un piacere conoscerla, Francesca. Temo che però sia arrivato il momento di andar via..” disse Elijah, fissando le lancette dell’orologio.
“Ti avevo detto di non darmi del lei” lo rimproverò la donna con un po’ di ironica.
“E’ stato un piacere conoscerti, allora!” si corresse Elijah, con un gran sorriso sulle labbra.
“Ci si vede in giro, allora!” rispose la donna con un leggero entusiasmo.
Elijah andò via con passo lento, non riusciva a smettere di pensare a quella piacevole ma stravagante conversazione che aveva avuto con quella donna dai mille misteri.
Non poté fare a meno di notare il fatto che Francesca non avesse pagato la sua colazione e il giovane barista sembrava quasi impaurito dalla presenza della donna.
In effetti Francesca aveva un modo di muoversi e di parlare da First Lady, ma aveva catturato la sua attenzione con estrema facilità.
Chi era quella donna?
Erano passati solo pochi minuti e aveva già voglia di rivederla, di scambiare quattro chiacchiere con lei, di sapere di più di lei.
Ne era rimasto incuriosito, ma anche decisamente folgorato.
 
 

Francesca fece ritorno nel suo appartamento, sentiva le gambe pesanti e si accomodò sul divano.
“Ahh..finalmente un po’ di riposo” disse fra sé e sé.
Ma fu interrotta dal suo cellulare che squillava, allungò il braccio verso la borsa per afferrarlo.
Il nome di Camille lampeggiava sul display.
“Cami?” rispose Francesca, chiudendo gli occhi.
“Hey Francesca!!!E’ tanto tempo che non ci sentiamo!” esclamò la cugina dall’altro capo della cornetta .
“ Eh già, è vero. Immagino ti serve qualcosa” aggiunse la mora con una certa malizia.
“Oh, non proprio” disse Camille con un tono che sprizzava gioia da tutti i pori “Volevo solo darti una bella notizia”.
“Hai vinto alla lotteria?”ironizzò Francesca,chiedendosi cosa mai aveva potuto portare il buon umore in Camille che era il ritratto della serietà.
“Ma no, qualcosa di meglio!”.
“Addirittura di meglio?”
“ Tra cinque mesi mi sposerò! E stasera volevo farti conoscere il mio futuro marito”.
“Ah, auguroni!” rispose Francesca, la quale era sotto shock per la notizia, non riusciva a credere al fatto che Camille si sarebbe sposata prima di lei.
Erano sempre stata un po’ rivali e non erano mai andate molto d’accordo, in effetti erano l’una l’opposto dell’altra e sin dalla loro infanzia non facevano altro che punzecchiarsi a vicenda.
“Quindi volevo invitarti a casa mia per una cena” disse Cami con molta onestà.
“Mi farebbe molto piacere” mentì la donna, mordendosi il labbro superiore .
“Allora..va bene alle otto?” .
“Certamente!Sarò puntualissima. Sono proprio curiosa di conoscere il fortunato”aggiunse Francesca, cercando di mascherare il tono acido che le provocava quella notizia.
“Ed io sarò felicissima di presentargli la mia cugina preferita! Ora devo scappare,allora a stasera, mi raccomando!” concluse Camille con tono allegro.
Francesca scosse il capo,disperata.
Si alzò dal divano, andando in direzione del grande specchio che aveva nella sua camera da letto.
Si fissò attentamente.
Cosa c’è che non va in me? Si chiese.
Tanti uomini si erano interessati a lei ma di relazioni serie ne aveva avuta solo una in tutta la sua vita. Solo un uomo era riuscita a strapparle il cuore e a frantumarlo in mille pezzi.
La fine di quella relazione aveva segnato la sua personalità: non si affezionava più, era diventata fretta dal punto di vista sentimentale e in qualche modo tutti scappavano da lei.
Era apprezzata, ma non corteggiata.
Sospirò tristemente, in preda alle sue paranoie.
“Rimarrò sola per sempre” disse ad alta voce,passando una mano fra i capelli.
Quel gesto inconsapevole la portò a pensare ad Elijah, l’uomo dai bei capelli che aveva incontrato quella mattina .
Chissà se lo rivedrò, si chiese.
Il sol pensiero la fece sorridere.
 




 
ANGOLO DELL’AUTRICE.
Ho voluto scrivere una sorta di commedia romantica, abbastanza trash direi.
Volevo un po’ sperimentare qualcosa di diverso.
Avverto che avrà massimo 6-10 capitoli. 
  
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