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Autore: Laurelin    24/07/2008    4 recensioni
Una breve fanfic sui pensieri di Indis e quello che è successo dopo la partenza di Fëanor per Formenos...
storia ispirata ad un episodio del Silmarillion
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Racconti della Terra di Mezzo'
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In quel momento Indis si rese definitivamente conto che, nonostante il suo fosse un matrimonio felice e il marito amasse lei e i loro figli, Finwë non avrebbe mai potuto dimenticare Míriel e che il figlio di lei sarebbe sempre stato il primo nell’affetto del padre, qualunque cosa facesse.
Poteva capire che il fatto che Fëanáro la odiasse, ritendola colpevole del fatto che sua madre non avrebbe mai potuto reincarnarsi e quindi non avrebbe mai potuto vederla o parlarle, sebbene la scelta fosse stata di Míriel e di Finwë, ma ovviamente Fëanáro amava il padre e venerava la madre mai conosciuta, e quindi gli riusciva più facile incolpare di ciò l’estranea, diventata sua matrigna.
Poteva quindi accettare che, nonostante lei lo avesse sempre trattato nel migliore dei modi, Fëanáro la trattasse con sufficienza, se non scortesia, e poteva perdonarlo per il fatto che riservasse lo stesso trattamento ai suoi figli, esortandoli a non ricambiare la scortesia di Fëanáro, sebbene essi soffrissero sia per il trattamento ricevuto dal fratellastro sia per la netta preferenza che il padre mostrava per il primogenito.
Quello che non poteva accettare era che Finwë, non solo non avesse minimamente reagito sentendo che il suo primogenito aveva minacciato Nolofinwë con le parole e con la spada ma addirittura, dopo che i Valar avevano decretato l’esilio di Fëanáro, proibendogli di rimettere piede a Tirion per dodici anni, Finwë avesse deciso di trasferirsi con il suo primogenito e i figli di lui.
Dopotutto Finwë sapeva benissimo che le accuse lanciate da Fëanáro erano totalmente infondate e le sue pretese ingiustificate, dal momento che né Nolofinwë né tantomeno Arafinwë avevano mai mostrato ostilità, mancanza di rispetto o desiderio di soppiantare il fratellastro.
Indis si riscosse da quei pensieri, per poi entrare nel salone dove era sicura che i suoi cinque figli la stessero aspettando per confortarla della partenza del loro padre e infatti erano tutti lì: la sua bionda primogenita Findis, che tanto le somigliava, poi il bruno Nolofinwë, a cui il padre aveva affidato il governo di Tirion, la bionda Faniel e Arafinwë, che aveva ereditato anche lui la capigliatura dorata e il temperamento della sua famiglia, infine Irimë, la più giovane e l’unica tra le figlie ad avere la chioma scura del padre. Con loro c’erano anche le mogli di Nolofinwë e Arafinwë, la bruna Anairë e Eärwen dalla chioma argentata e fu molto sorpresa di vedere con loro anche Nerdanel, la sposa di Fëanáro, che fu la prima a parlare.
-Mi dispiace, Signora, per la follia che ha colpito il mio sposo, di cui non approvo il comportamento, e il vostro.- disse Nerdanel, scuotendo la chioma castano ramato.
Indis le sorrise, sapendo bene che Nerdanel non aveva colpe nella follia del marito, e che anzi la saggia figlia di Mahtan aveva tentato più volte, inutilmente, di frenare il marito, che però non ascoltava più né la moglie, né il suocero, né nessun’altro, e la invitò a sedersi, sapendo che la donna era ben più addolorata di lei.
-Immagino quindi che tu non abbia intenzione di seguire Fëanáro a Formenos e che lui abbia portato con sé tutti e sette i vostri figli.- disse Indis.
-Avete perfettamente ragione. Ho cercato di fermarlo più volte, ma non mi ha voluto dare ascolto e non ho intenzione di farmi trascinare dalla sua follia.- rispose Nerdanel.
-Quindi cosa hai intenzione di fare adesso, Nerdanel? Sappi che tu qui sei la benvenuta e che non sono necessarie tante formalità.- disse Indis, riaggiustandosi i capelli dorati
-Vi ringrazio, Indis, ma ho già deciso di tornare da mio padre. Anche lui, come me, non approva le azioni del mio sposo. Noi l’abbiamo rimproverato per le sue azioni, ma non è servito niente, magari se anche Finwë si fosse unito a noi nel biasimarlo saremmo riusciti a farlo rinsavire…- rispose Nerdanel, rattristata dal ricordo del litigio con il marito
-Dubito che sarebbe cambiato qualcosa, e comunque, sebbene anche io sia suo figlio, so che nostro padre ama troppo Fëanáro per poterlo rimproverare, qualunque cosa egli faccia, giusta o sbagliata che sia.- disse Nolofinwë con un sospiro, mentre tutti i presenti riconoscevano che quella purtroppo era la verità: Fëanáro era accecato dal suo orgoglio e Finwë dall’amore per il suo primogenito.


Note dell'Autrice
Dal momento che la storia è ambientata a Valinor, al tempo dei Due Alberi ho usato i nomi Quenya originali dei personaggi e questi sono i corrispondenti nomi Sindarin:
Fëanáro è Fëanor
Nolofinwë è Fingolfin
Arafinwë è Finarfin

   
 
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