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Autore: Ayumi Yoshida    24/07/2008    7 recensioni
Ti accingi con decisione sulla macchina a cui stai lavorando.
Il tuo viso smunto è teso, concentrato, quasi spigoloso mentre controlli il tuo operato.
Le tue dita sottili si muovono con scioltezza tra ferro, rame, chiodi e bulloni.
Le viti ti graffiano, ti feriscono, ti fanno male, ma a te non importa: continui a svolgere il tuo lavoro, infaticabile, instancabile, per tenere accesa l’unica speranza che ti fa andare avanti.

[Trunks' Point Of View – Accenni di Bulma/Vegeta]
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa fanfic è frutto della mia mente malata XD ma se dovesse somgliare a qualcun'altra già presente vi chiedo di farmelo notare. Provvederò immediatamente a cancellarla.
I personaggi -ahimè- non mi appartengono. Sono di Akira Toriyama e sono utilizzati senza scopo di lucro.

Grazie mille dell'attenzione e buona lettura! ^^










La tua unica speranza

 

 

Notte.
Uno spicchio di pallida luna si riflette sul pavimento lucido da quella stretta finestra.
Intorno a noi aleggia uno strano silenzio.
Siamo ancora chiusi in un laboratorio, in questo laboratorio che ogni giorno ti ruba la luce, che ti ha sottratto la tua fine bellezza, ma che non è riuscito a portare via il tuo sorriso, le tue speranze.
Sei indaffarata.
Ti muovi velocemente ma con eleganza da una parte all’altra della stanza.
Controlli che tutto proceda come previsto.
Mi avvicino a te con in mano un giraviti per assisterti, ma tu scuoti la testa in segno di dissenso.
Non vuoi che io ti aiuti.
E allora ti osservo, semplicemente.
Con una mano scosti via dalla fronte rugosa e madida un ciuffo di capelli brizzolati.
Ti accingi con decisione sulla macchina a cui stai lavorando.
Il tuo viso smunto è teso, concentrato, quasi spigoloso mentre controlli il tuo operato.
Le tue dita sottili si muovono con scioltezza tra ferro, rame, chiodi e bulloni.
Le viti ti graffiano, ti feriscono, ti fanno male, ma a te non importa: continui a svolgere il tuo lavoro, infaticabile, instancabile, per tenere accesa l’unica speranza che ti fa andare avanti.
Sospiri.
E’ tempo dell’ultimo controllo, dopo tante giornate di lavoro.
I tuoi occhi vagano vigili sull’immensa costruzione gialla e nera davanti a te.
Le giri intorno per osservarla da ogni angolazione.
Il lavoro è perfetto, certosino.
E’ fatta.
Incroci i miei occhi e abbozzi un sorriso.
Ti imito, mentre ti lasci cadere su una sedia.
Il tuo volto riflette tutta la tua fatica.
I tuoi occhi raccontano tutte le tue emozioni, la tua vita.
Segnata da dolori, paure, preoccupazioni, guerre, lutti…
E poi da me, dalla mia nascita.
La mia nascita ha segnato la tua vita, me lo dici sempre.
Ma nella tua vita non ci sono solo io.
C’è stato anche papà. Anzi, per te c’è tuttora, anche se lui non è più con noi.
Hai amato papà con tutta te stessa, lo capisco da come ne parli, da come si illuminano i tuoi occhi, da come tremano le tue labbra mentre mi racconti di lui.
Gli hai donato il tuo cuore, gli hai voluto bene nonostante fosse scontroso e silenzioso.
Ogni volta che lo ricordi la tristezza vela i tuoi occhi, ma continui ad amarlo, semplicemente.
Così come hai amato e continui ad amare la tua vita, quella vita che per te continua ad essere splendida, nonostante essa ti abbia tradita più volte.
Il tuo sorriso si allarga quando ti accorgi che ti sto fissando con insistenza.
Sei stanca, ma felice.
Sei forte, decisa, coraggiosa nonostante tutto quello che ti è accaduto.
Per questo ti ammiro.
Perché qualunque cosa accada tu sei sempre pronta a rialzarti.
Sei stata così forte da crescermi da sola, senza alcun aiuto, così coraggiosa da voler affrontare il passato, il destino e finalmente quello che più desideri sta per accadere.
Staremo per sempre insieme, saremo una famiglia, almeno nel passato.
 
Cambierò il passato, mamma, te lo giuro.
Lo farò per te.
 
 
 
{I tuoi occhi si illuminano mentre mi abbracci.
I miei fiumi di parole su papà risuonano liete alle tue orecchie.
Ce l’ho fatta, finalmente.
Ed è tutto merito tuo.}









Ecco la fic che mi permette di rientrare in questa splendida sezione! *-*

Salve a tutti!
Quasi sicuramente nessuno si ricorda di me... ç_ç
E' passato così tanto tempo da quando ho pubblicato l'ultima volta in questa sezione!
Ma sono ritornata! (Della serie, chi non muore si rivede! XD)
Finora ho pubblicato esclusivamente nella sezione "Naruto", a parte una long fic su Gohan e Videl che risale ormai a tempi preistorici! XD
Comunque, da oggi in poi mi dedicherò anima e corpo a questa sezione! **
Adoro DragonBall e mi diverto un sacco a scrivere sui vari personaggi, poi ci sono così tante brave autrici... **
E' un onore per me poter scrivere in questa sezione!
Parlando della fic (e mi sembra ora! XD) è ambientata nel futuro alternativo di Trunks ed è stata fortemente ispirata dagli avvenimenti delle puntate di DragonBall che stanno trasmettendo in questi giorni.
Mi duole il cuore a vedere Trunks ridotto a uno straccio perchè Vegeta lo tratta male... T.T
Allora ho scritto questa fic, perchè dopotutto, anche se Vegeta lo tratta malissimo, Trunks gli vuole bene.
(Anche perchè adoro Trunks, ma questo non conta! XD)
Mi piace moltissimo descrivere l'amore che un figlio prova nei confronti dei suoi genitori e spero di esserci riuscita bene.
Poi... questa è la mia prima BulmaxVegeta.
Sto letteralmente tremando. Ho il terrore di aver scritto una schifezza. ç_ç
Ho bisogno dei vostri pareri. Devo sapere se posso continuare a scrivere di questi due o se è meglio che metta la testa sotto terra per la vergogna. ç_ç
Vi chiedo per favore di lasciare una recensione. Corta, lunga, positiva o negativa che sia, l'importante che sia costruttiva e che mi permetta di migliorare. Grazie mille! ^^
Vi ringrazio tantissimo per aver letto ed essere arrivati fino a qui! ^^

Un bacio,
Ayumi



   
 
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