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Autore: Starnie    06/05/2014    1 recensioni
E questo lo chiami vivere? Desiderare e provare piacere viene visto da molti come un peccato. Ma cosa c'è di peccaminoso nel voler soddisfare il proprio ego, visto che la vita è fatta di avversità?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Archer/Gilgamesh, Kirei Kotomine
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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In quella camera illuminata solo dal tenue bagliore di alcune candele, Kirei era intento ad osservare l'oscurità della notte perso tra i suoi pensieri, fino a quando qualcosa fuori luogo non lo destò.
- Non dovresti essere dal tuo master?- disse col solito tono apatico, fissando il vetro della finestra per focalizzarsi sulla figura sdraiata sul divano della sua stanza.
- Quel plebeo mi annoia. -
- Non dovresti parlarne così.-

Il servant lo fissò, per poi rispondergli con un sorriso malizioso - Non fingere che ti interessi difendere l'onore del tuo maestro. Potrai ingannare gli altri, ma non il re degli eroi. - fece apparire due calici di vino, che riempì sino all'orlo, prendendone uno per sé e lasciando l'altro sul tavolino di fronte alla sua postazione - Dovresti rilassarti e assaporare i piaceri della vita. Se continui di questo passo morirai giovane. - e bevve un pò della sua divina bevanda.
Kirei non contraddì il suo interlocutore, per poi sedersi sulla poltrona accanto al divano e prendere l'altro calice di vino, senza fare complimenti. Fissava i riflessi del liquido rosso e corposo, mentre chiese interessato: - Vivere, morire. Fanno parte della routine. Sono solo un individuo fatto di carne ed ossa destinato a diventare cenere.-
- Gli umani sono fatti anche di desideri e sentimenti. Questo fa sentire vivo ogni uomo.-
- Desideri?... Sentimenti?- fece come se stesse parlando a se stesso - Non so cosa siano. - rispose sinceramente, per poi finalmente spostare lo sguardo da quel bicchiere che non aveva ancora bevuto su Gilgamesh.
- E questo lo chiami vivere? Desiderare e provare piacere viene visto da molti come un peccato. Ma cosa c'è di peccaminoso nel voler soddisfare il proprio ego, visto che la vita è fatta di avversità?... Prendi questo buon vino: il suo colore, il suo profumo... - ne assaporò un pò - Il suo deciso e delizioso sapore, non fanno che invogliarti a berne sempre di più. Per quanto un desiderio del genere possa sembrare una cosa sciocca e inutile, se tutte le cose inutili sparissero, sarebbe la fine anche di questa nostra imperfetta esistenza... Allora Kirei, sei ancora sicuro di non aver desiderato mai nulla?- e i suoi occhi rossi divennero penetranti, dotando l'eroe di un fascino mefistofelico.
Il prete ascoltò con cura le parole dell'altro, per poi posare le sue iridi sul bicchiere che aveva tra le mani, come per studiare i colori, le sfaccettature che il vino assumeva a causa della luce; lo portò vicino al suo naso, per poterne sentire l'odore raffinato e, infine, lo assaporò. Era dolcemente invitante, così ne bevve un altro pò, provocando una risata del biondo.
- Per definirsi vivi non bisogna essere per forza desiderosi di compiere grandi imprese. Il piacere e il desiderare sono delle cose che si assaporano poco a poco... E se tu lo vorrai, potrei insegnarti tutto. - e con questa frase, Gilgamesh scomparve da quella camera.
   
 
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