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Autore: FairyLies    06/05/2014    2 recensioni
"Un'estate può cambiare tutto"
[Storia tradotta da Serensnixpity e Shellyng.]
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Nuovo personaggio, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Quinn/Santana
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 14.

26 Giugno, 2012.

"Sei sicura di non voler venire a pranzo con noi, Santana?"scuoto la testa, no, e forzo un sorriso. "C'è qualcosa che non va?"

"No, sto bene, andate avanti voi.. Mi rilasserò qui"

"Tana, sei in giro per casa da giorni ormai.. che succede?"mio padre lancia uno sguardo ad Olivia e lei annuisce prima di camminare fuori dal soggiorno, lui si siede accanto a me e io immediatamente guardo lontano. "Riguarda Quinn di nuovo?"mi torturo il labbro inferiore e scuoto la testa. "Santana.."

"Papà, sto bene, okay? Vai.."

"Parla con me, voglio-"

"Non c'è niente di cui parlare, davvero."Cazzate. Mi alzo e stiracchio le braccia sopra della testa, facendo scrocchiare un paio di giunture. "Non preoccuparti per me.."

"Sai che non posso non farlo."si acciglia prima di alzarsi dal divano. "Qualsiasi cosa sia, io sarò qui quando sarai pronta a parlarne, va bene?"io annuisco e basta per rassicurarlo prima di muovermi verso le scale e salire in camera mia.

Magari non avrò il dono della sottigliezza ma non è che stia ascoltando canzoni depressive riguardo le rotture...

Non sto facendo niente, non mi sento in vena di fare niente.

Come si dovrebbe agire quando vuoi stare bene ma non sai come?

Sono davvero stanca di sentirmi così inutile. Stanca di essere forzata a sopportare un tipo di tortura dalla quale non riesco neanche a difendermi.. Non puoi proteggerti da qualcosa che è dentro di te. E tutto il dolore è dentro di me- è lì da quando ho lasciato Lima l'estate scorsa.. E'lì da quando Quinn si è arresa con me.

C'è una parte di me che vuole disperatamente superare Quinn, ma c'è un'altra parte di me che non è ancora pronta a lasciarla andare. E'passato quasi un anno ma i sentimenti sono ancora lì, pulsanti dentro di me- ricordandomi quanto vuota e cupa sono ora. Trovo davvero ingiusto avere a malapena assaggiato la felicità prima che sparisse. Lo so che è stata colpa mia- sapere che qualcosa di così magico esiste e comunque non essere in grado di arrivarci è una estenuante forma di tormento.

E'pazzesco come una sola persona possa significare così tanto per te.

E davvero voglio solo riaverla.

Ho bisogno di riaverla.

Il problema è che, solo perché hai bisogno di qualcuno, non necessariamente quel qualcuno deve avere bisogno di te.

27 Giugno, 2012.

Sono esattamente le 5.38 di pomeriggio e mi sono appena svegliata dal mio pisolino. Stringo il mio telefono più forte e mi chiedo se non sto ancora dormendo - se sto in qualche modo sognando.. Ho messo il mio telefono in modalità silenziosa prima di dormire, e ora mi sveglio con quattro messaggi e due chiamate perse da QUINN FABRAY. Sono un po'spaventata all'idea di guardare più delle preview dei messaggi, ma raccolgo abbastanza coraggio da pigiare l'icona verde e bianca e immediatamente aggrotto le sopracciglia in confusione.

Bè, qualcuno è palesemete ubriaco.

Provo del mio meglio per decifrare cosa stesse cercando di dire esattamente, ma le parole scritte male e i simboli a caso buttati lì me la rendono difficile. Penso momentaneamente di scriverle una risposta ma decido di non farlo, optando per una chiamata invece. Sono un po'preoccupata e non ho mai sperimentato una Quinn ubriaca prima.. Lo squillo sembra infinito e io mi mordo l'interno della guancia ansiosamente. Mi castigo mentalmente per non essermi svegliata, poteva essere la mia possibilità per capire finalmente cosa sta succedendo con questa nuova Quinn.

Le parole degli ubriachi sono i pensieri dei sobri...

Lei non risponde e io grugnisco prima di lanciare alla cieca il mio telefono ai piedi del letto.

E di nuovo, sto regredendo - ho speso l'intera giornata a convincermi che sarei stata bene senza di lei.. Ho pensato che stesse funzionando ma il fatto che io sia così tanto scossa da un paio di messaggi da ubriaca chiaramente mi mostra che non lo è. Lo odio. Chiudo gli occhi e prendo un paio respiri profondi per calmarmi. Va bene, è tutto okay, starai - sento il campanello della porta e i miei occhi si aprono di scatto.

Destino, per favore non giocare con me adesso..

Corro giù dalle scale, ringraziando che Olivia e mio padre siano entrambi fuori. Vedo Noah e Quinn sul mio portico e immediatamente apro la porta principale. Una delle braccia di Noah è intorno alla vita di Quinn, tenendola stabile. "Santana!"farfuglia prima di ghginare verso di me. "Non hai risposto ai miei messaggi e alle mie chiamate"mette il broncio prima di zoppiccare dentro casa. "Sei ancora arrabbiata con me? Per favore non essere arrabbiata con me."

Aiuto Noah a condurla sul divano e non appena è seduta al sicuro, lancio a Noah uno sguardo della serie 'che cazzo?'. Lui scrolla le sue spalle massicce prima di scuotere la testa. "Non guardarmi così, sono andato a prenderla ed era già così.."mi acciglio prima di concentrarmi di nuovo su Quinn.

"Ehi, Q, come ti senti?"

"Male - mi sento davvero male, "lei chiude gli occhi, mi siedo lì accanto e le chiedo perché. "Perché sei tornata.."la mia faccia crolla e Noah si schiarisce la gola imbarazzato, il mio cuore si stringe e mi distanzio un po'da Quinn. Controllati. Dopo un po', il corpo intossicato di Quinn cade in avanti e io ho a malapena il tempo di acchiapparla prima che la sua faccia sbatta per terra. tento di svegliarla ma è completamente andata - seriamente, quanto diavolo ha bevuto questa ragazza?

"Che cazzo le è successo?"

"Te l'ho già detto, l'ho trovata così.. ero ad un appuntamento quando mi ha chiamato, e quando sono arrivato, continuava a chiedermi di accompagnarla da te."Noah dice sulla difensiva e io sospiro prima di lasciare che Quinn si poggi su di me, posso ancora sentire nitidamente il suo profumo attraverso l'alcol, le scosto i capelli dal viso e strofino il pollice sulla sua guancia lievemente arrossata. "Dovrei lasciarla qui?"

Volto la testa di scatto verso Noah, scuotendola selvaggiamente. "No, mio padre tornerà quì tra poco.. Darà di matto se la vede svenuta sul nostro divano."

"Okay, la porterò a casa mia allora, non credo sia una buona idea portarla da Mrs. Kit.. Mi licenzierà in tronco se mi vede trascinare sua nipote incosciente dentro casa sua."

"No, umm, voglio prendermi cura di lei.. Voglio dire, ha bisogno che qualcuno si prenda cura di lei quando si sveglia"Noah sorride leggermente e io roteo gli occhi verso di lui. "Puoi portarci alla sua vera casa? Mi inventerò qualcosa."Lui concorda ed entrambi portiamo Quinn indietro verso la sua auto, la stendiamo nei sedili posteriori e io corro indietro verso casa per assicurarmi che la porta d'ingresso sia chiusa. Torno al veicolo e mi siedo con lei così da farle poggiare la testa sul mio grembo durante il viaggio. Sembra una piccola bambina, è tipo-quasi-super adorabile. "Sai dov'è il suo telefono? Dovrei probabilmente scrivere un messaggio a Mrs. Kit da parte sua."

"Controlla sotto il sedile, "trovo il telefono di Quinn e scrivo a Mrs. Kit fingendo di essere Quinn. Scrivo un messaggio dicendo che avrebbe passato la notte nell'altra casa. Sto realmente sperando che la mia ex-datrice di lavoro non mi scriva domande di cui non conosco la risposta- o peggio, che mi chiami. Mi sforzo poi di trovare qualcosa da dire a mio padre.. A lui non piace davvero più Quinn, quindi non posso dirgli la verità, giusto? Ugh. Pensa, Santana. Compongo il numero di Olivia, pregando che il mio piano improvvisato funzioni.

"Santana?"

"Ehi, Olivia. Io, uhh, devo davvero chiederti un favore."

"Si?"

"Mio padre è lì?"chiedo nervosamente.

"Si ma è un po'occupato con un paziente al momento.. che succede?"

"Devi coprirmi, ti prego.. Sono appena uscita di casa e non tornerò stanotte."

"Cosa-"

"Per favore."la prego in un tono disperato e la sento sospirare rumorosamente. "Sono al sicuro, te lo prometto devo solo prendermi cura di un'amica al momento quindi devo stare a casa sua."

"Santana, lo sai che non posso mentire a tuo padre."stringo gli occhi chiusi e grugnisco. Merda. Ugh, sono fottuta.. "Ma gli dirò che sei a casa di un'amica e mi assicurerò che non ti forzi a tornare a casa, okay? Non so cosa stia succedendo ma spero che la tua amica stia bene."

"Grazie!"urlo riconoscente dentro il ricevitore portando Noah a guardarmi nello specchietto retrovisore per un secondo appena. "Sei la mia eroina, ti spiegherò tutto domani."

"Va bene. Sii prudente, okay? E non dimenticare la cena di domani."

"Non lo farò, grazie ancora!"concludo la chiamata, lasciando andare un sospiro di sollievo prima di infilare il telefono nella tasca. "Noah, dove l'hai trovata?"

"In un bar.. Credimi sono sorpreso quanto te- forse di più. Quinn non è davvero più il tipo che si ubriaca così, in effetti non la vedevo in questo stato dal primo anno di liceo, subito dopo la morte di Charlie."sospira prima di svoltare. "So che quello che ha detto a casa tua fa male, ma prima lascia che si spieghi okay? Sono certo che volesse dire qualcos'altro"

"Cos'altro avrebbe potuto dire?"chiedo, alzando un sopracciglio verso Noah. "Ha detto che stava male perché sono tornata, il che significa che si è ubriacata perché io sono qui, "sospiro profondamente prima di guardare giù verso la faccia incosciente di Quinn. "Noah, non vuole che io sia qui.."

"Credi davvero alle cazzate che stai dicendo?"

"E'venuto fuori dalla sua bo-"

"Santana!"mi blocca, alzando la voce in maniera significativa. "Non riesci a capirlo cazzo - appena sono arrivato da lei, mi ha chiesto di portarla a casa tua. Il che significa che voleva vederti.. Vuole che tu sia qui. Quella ragazza ti ama e non capisco perché voi due vi stiate rendendo la vita così dannatamente complicata."

"Perché non è così semplice, va bene? Magari prova ancora qualcosa per me ma questo non significa che è tenuta a darmi un'altra possibilità.. Le ho fatto male, Noah - le ho fatto fottutamente male e ho incasinato tutto, "i miei occhi iniziano a bagnarsi e guardo fuori dal finestrino. Noah ricomincia a parlare ma io lo fermo velocemente. "Lascia perdere, per favore."gli dico debolmente e lui annuisce esitante, il resto del viaggio è silenzioso - trailasciando il suono del respiro regolare di Quinn.

-x-x-x-

Noah se n'è andato per un po'ma è tornato ora con del rifornimento necessario - acqua, cibo, ecc. Gli lancio un sorriso grato dalla mia sedia dietro il letto di Quinn. "Grazie, amico."lui mi sorride prima di piazzare la busta di plastica sul tavolo più vicino. "Rimani per la notte?"

"Umm, vorrei poterlo fare ma ho qualcosa da aggiustare.. Puoi scrivermi o chiamarmi se succede qualcosa? Ma sono sicuro che voi due starete bene."Noah mi dice rassicurante prima di sedersi su bordo del letto di Quinn. "Fammi un favore però, San.."

"Si?"

"Cerca di capire cosa le frulla per la testa, per favore.. L'ho vista buttare via la sua vita in passato e non credo che potrebbe superare qualcosa del genere di nuovo. In più non posso sopportare di vederla così di ancora.."

Guardo Noah mentre ispeziona la figura addormentata di Quinn, un profondo cipiglio sulle labbra. "Farò del mio meglio.. te lo giuro, "mi manda un altro sorriso prima di alzarsi, mi avvicino a lui e lo abbraccio stretto- grata che sia rimasto. Noah se ne va e un paio di minuti dopo mi scrive, dicendomi che si è assicurato che il cancello fosse chiuso e che tornerà domani mattina presto per dare a me e Quinn un passaggio a casa.

Mi siede accanto a Quinn e poggio la mano sulla sua guancia, lei non si muove neppure, io lascio andare un udibile sospiro mentre permetto ai miei occhi di soffermarsi sul suo viso- è ancora così dannatamente bella anche da svenuta. Quando si sveglia lo farò..

Fanculo il mio orgoglio, fanculo le mie paure- sarò coraggiosa abbastanza da dirle cosa voglio.

Le chiederò un'altra possibilità..

Le dirò che sono ancora innamorata di lei.

-x-x-x

Un rumoroso grugnito risuona dentro la stanza facendomi svegliare di scatto. Guardo verso il letto dove Quinn è seduta stringendo i lati della sua testa con entrambe le mani. Controllo velocemente l'ora sul mio telefono -1.43 di notte. "Ehi."sospiro piano come se parlare forte potrebbe scoppiare la bolla in cui ci troviamo, lei gira il volto verso di me, un'espressione confusa su tutto il viso.
"Ehi stai-"

Quinn si lancia fuori dal letto e rapidamente incespica nel bagno, io corro dietro di lei per assicurarmi che stia bene. Si inginocchia di fronte al gabinetto e comincia a vomitare. Faccio una smorfia quando sento la quantità di liquido che riversa nella tazza - ha bevuto un sacco. Silenziosamente sto dietro di lei e le tengo i capelli, aspetto che il suono strozzato si fermi prima di parlare di nuovo. "Quinn?"la lascio andare e faccio un passo indietro, lasciandole abbastanza spazio per respirare.

Si siede sul pavimento e riposa la schiena contro il muro più vicino del bagno. Quinn si tiene la testa tra le mani, rifiutandosi di guardarmi, "Non ricordo nulla.."Lascia andare un altro grugnito afflitto. "Per favore, dimmi che non ho incasinato troppo le cose."

"Ehi, non hai incasinato proprio un bel niente, "mi inginocchio di fronte a lei e tiro via le mani dal suo viso. "Va tutto bene, Q.. Andiamo, vediamo di pulirti. Oh e c'è già l'acqua e l'Advil in camera, "lei annuisce prima di lasciarsi mettere in piedi da me, si lava la faccia e i denti prima di seguirmi di nuovo in camera. Le allungo una delle pillole e la bottiglia d'acqua, beve a malapena ma è okay.. Non bisognerebbe sconvolgere il proprio sistema. "Come sta la tua testa?"

"Sento di stare morendo, "cade a faccia in giù sul letto. "Dimmi come ci sono arrivata qui.. Sono seriamente svenuta."le sue parole sono smorzate dalle lenzuola ma riesco a capire cosa sta dicendo. Mi siedo sulla sedia di nuovo e lei si stende come si deve. Le dico cosa è successo e lei si limita solo a rilasciare questi piccoli suoni imbarazzati in risposta durante l'intera conversazione - adorabile. "Mi dispiace, San."

"Perché ti dispiace?"chiedo confusa e lei alza le spalle, un leggero rossore sul suo viso.

"Perché hai dovuto prenderti cura di me.."

"Non sono stata obbligata a farlo, Q."

"Ma non dovevi neanc-"

"Fermati, "la zittisco e scuoto la testa. "Volevo prendermi cura di te, okay? Va bene."

"Okay, "fa un sì con la testa lentamente prima di allontanare i suoi occhi da me. "Ho umm - voglio dire, ho detto qualcosa?"

"Non proprio, bè, hai tipo detto qualcosa a casa mia,"gira la testa di nuovo verso di me, i suoi occhi nocciola aperti più del solito. "Va bene però, non importa."

"Che cosa ho detto?"

"Hai solo detto che ti sentivi un po'male.."mi sforzo, tentando di trovare parole migliori per spiegarle."Allora ti ho chiesto perché e tu mi hai detto che è perché sono tornata, "sospiro e la sua bocca cade."Ma va bene, "dico in un tono più alto. "Lo capisco perfettamente, non devi preoccuparti."

"Aspetta, non lo intendevo in quel senso perché ti ho già detto che sono felice che tu sia tornata, "mi ricorda dolcemente, sedendosi meglio. "Santana, spero che tu mi creda."

"Onestamente, no, Q... eri ubriaca e probabilmente mi stavi dicendo davvero come ti sentivi. Preferirei che me lo dicessi, dimmi che mi odi per quello che ti ho fatto l'estate scorsa."

"Ma non ti odio."

"Come puoi non odiarmi dopo quello che è successo?"

"Non lo faccio, va bene? Non posso.."guardo lontano e butto gli occhi al cielo - non piangere ora, Lopez. Non farlo. "Che sto facendo di male? Pensavo volessi che fossimo amiche..."

"Non stai facendo niente di male, lascia stare e vai a letto, "mi alzo dalla sedia e comincio a camminare verso la porta, la sento abbracciarmi da dietro prima di poter uscire dalla stanza, però. Immediatamente mi fondo nella sua stretta, stringo gli occhi chiusi e tento di controllare l'irregolare battito del muo cuore. "Quinn ti prego non farlo, "sospiro e lei allenta la presa intorno a me e mi fa voltare. "Vai a dormire, ne parleremo domani."

"No, chiariamo le cose ora."

"Quinn-"

"Che cos'è successo Venerdì scorso?"

"Che cosa intendi?" faccio finta di niente e lei alza un sopracciglio verso di me. "Non so di cosa-"

"Non capisco un cazzo, San."dice in un tono chiaramente frustrato. "Prima mi dici che sei gelosa e quando ti dico che non dovresti esserlo, tiri fuori tutta la faccenda 'solo amiche'.. ti prego dimmi che cosa vuoi da me perché sono così dannatamente stanca di non sapere cosa fare."

"Non è ovvio abbastanza? Ti ho detto che ero gelosa di Andy, non era chiaro che non riesco a lasciarti andare?"

"Bè, l'ultima volta che ho fatto delle supposizioni mi sono ritrovata col cuore spezzato.."sospira e io guardo lontano colpevole."Ad oggi, sto ancora tirando ad indovinare quando si tratta di te, "mi stringe il mento e mi costringe a guardarla negli occhi di nuovo. "Ho provato a stare lontana, davvero ma guarda che cos'è successo.. Mi sono ubriacata e siamo finite qui, in qualche modo."

"Noah è preoccupato per te - io sono preoccupata per te."la sua mano scivola dal mio viso e sospira. "Perché hai bevuto così tanto, Q?"

"Perché sono così stanca di combattere con me stessa.. è estenuante non sapere cosa vuoi e volevo solo smetterla di pensare per un po'."

"Ascolta, lo dirò e basta.. Ti amo. Sono ancora innamorata di te. E mi odio per essere la ragione per la quale hai dovuto bere così tanto, "le lacrime cominciano a rotolare giù dalle mie guance e lei le scaccia gentilmente. "Ma sono qui- ho provato ad andare avanti ma è così fottutamente difficile andare avanti da qualcosa che non sei pronto a lasciar andare. Quindi, Q, sto dicendo tutto quello che sento e ti sto chiedendo un'altra possibilità. Sai quello che voglio, non devi più indovinare.."

Non dice niente, si riversa soltanto in un bacio ruvido, chiudo gli occhi e lascio che il bacio prenda possesso di tutti i miei sensi. Comincia a camminare indietro senza rompere il bacio e finiamo entrambe sul letto.

Mi siedo a cavalcioni e inizio a baciarle il collo, lei lascia andare un delicato gemito quando succhio su un punto preciso. Stringe l'orlo della mia maglia e la tira via dal mio corpo, velocemente liberandosi del mio reggiseno subito dopo. Arrosisco un po'quando realizzo che è la prima volta che mi vede nuda. Scrollo via i pensieri insicuri prima di concentrarmi sul mio compito di nuovo. Mi allontano da lei e lei velocemente si toglie la maglia, il reggiseno e i pantaloncini. Ribalta le posizioni, tracciando una scia di baci lungo il mio corpo. "Sei così maledettamente bella."sospira e io mi mordo il labbro imbarazzata. "Sei sicura di volerlo fare?"

"Sì.. tu?"

"Sì.."mi lancia uno dei suoi incredibilmente affascinanti sorrisi e io le sorrido di rimando. Lentamente mi toglie pantaloni e intimo. Le faccio un leggero cenno d'assenso prima che lei muova la sua testa verso il basso. Stringo gli occhi chiusi non appena sento il suo respiro sfiorare la mia pelle sensibile, infiammando tutti i miei nervi con qualcosa che non ho mai provato prima.

28 Giugno, 2012.

Sbatto le palpebre un paio di volte e mi guardo intorno nella stanza - cercando Quinn. Lascio andare un sospiro deluso quando realizzo di essere sola. mi alzo e stringo il lenzuolo bianco intorno al mio corpo ancora nudo. Cammino per la casa, controllando ogni stanza per qualsiasi cenno di Quinn. Una sensazione di annegamento inizia a riempirmi lo stomaco quando non riesco a trovarla. Corro indietro verso la sua camera e noto che i miei vestiti sono ordinati sulla sedia e il mio telefono è poggiato alla fine della pila.

Ansiosamente lo prendo e controllo i messaggi - un paio da mio padre e uno da Quinn.

Quinn Fabray : Mi dispiace.

Cosa?

Lascio cadere il telefono, e un soave senso di dolore mi incendia il petto. Collasso per terra, stringendomi le braccia intorno al corpo - combattendo per tenerlo insieme ma fallendo nel farlo. Continui singhiozzi cominciano a scuotermi tutto il corpo non appena sento il mio mondo crollarmi intorno. Se n'è andata. Se n'è solo maledettamente andata. Lacrime scivolano libere dai miei occhi e io combatto per inspirare abbastanza ossigeno da continuare a respirare.

2 parole del cazzo.. Tutto qui.

Mi mordo duramente il polso sperando di spegnere i miei singhiozzi. Il mio telefono squilla di nuovo dopo quelle che mi sembrano ore di infinita tristezza e io lo cerco. Noah ha scritto che è sulla strada per venirci a prendere. Mi mordo il labbro inferiore e mi alzo da terra, mi rimetto i vestiti tremando mentre le lacrime continuano ad uscire. Appena sono vestita mi stendo sul letto e stringo il cuscino con forza - sperando che si trasformi magicamente in Quinn.

Dopo quello che è successo.. come diavolo ha potuto lasciarmi così?

Chiudo gli occhi e scuoto la testa rapidamente, provando invano a fermare il mio cervello dal ricordarmi la notte prima.

Fa fottutamente male.

Onestamente ho pensato che tutto si sarebbe risolto...

-x-x-

"Mi dirai che cosa è successo?"scuoto la testa flebilmente e incrocio le braccia sul mio stomaco, rifiutandomi di incontrare lo sguardo preoccupato di Noah. "Dov'é lei, San?"chiede dal sedile del guidatore e io scrollo le spalle. "No davvero, che cazzo succede?"

"Non lo so, va bene?"urlo frustrata, risucchio il labbro inferiore, combattendo per non ricominciare a piangere - datti un contegno per un po', Lopez. "Se n'è andata stamattina e non so dove sia.. Per favore portami a casa."lo prego e lui apre la bocca ma io scuoto la testa. "T-Ti prego, Noah."sospira profondamente prima di girare la chiave e partire verso casa mia. Quando arriviamo gli dico di aspettare un attimo - corro in camera e prendo il bracciale di Quinn prima di tornare alla macchina. "Ridalle questo da parte mia, va bene?"

"Santana, che succede?"

"Niente.. è finalmente finita."sussurro prima di allontanarmi da lui, le lacrime hanno preso il sopravvento e io sono troppo debole per combatterle. "Grazie di tutto, Noah"gli dico da sopra la spalla prima di camminare dentro casa. Appena chiudo la porta, crollo al suolo, tirando le ginocchia vicino al petto e sotterrando il viso nel tessuto dei miei jeans, sento una mano sulla mia schiena e guardo su, vedendo Olivia e mio padre che mi fissano preoccupati. "Merda, mi dispiace, io-"

"Va tutto bene, Tana."mio padre mi tira su e mi stringe tra le braccia dolcemente. "Ma devi davvero dirmi che cosa succede ora, "piazza un bacio sulla mia testa e io comincio a piangere sulla sua maglia, lui stringe di più la presa e mi lascia sfogare. Una volta calma abbastanza, ci sediamo tutti in soggiorno e io tento il mio meglio per spiegare la situazione senza essere troppo esplicita - c'è un limite su ciò che i genitori possono conoscere. Gli parlo di tutta la storia riguardo il tradimento però, assicurandomi che sappiano che non è tutta colpa di Quinn. "Quindi fammi capire bene... Voi due avete litigato e non pensate di poter aggiustare le cose?"

"Una cosa del genere."alzo le spalle. "Non penso che lei voglia aggiustare le cose, sono piuttosto sicura che abbia chiuso con me."

"Se è stupida abbastanza da lasciarti andare allora non vale tutte queste lacrime, Santana."Olivia mi accarezza la schiena gentilmente e io le lancio il miglior sorriso che riesco a fare. "Sei ancora così giovane, non è la fine del mondo, te lo prometto."

E'solo la fine del nostro mondo..

Mi sforzo di annuire prima di scusarmi educatamente e andare in camera, promettendogli che ce l'avrei fatta per la cena di questa sera però. E'bello parlare con le persone, è bello lasciare andare via un po'di pressione ma il dolore dentro di me è ancora straziante.

E ho davvero bisogno di trovare un modo per sfuggirgli.

-.x.x.x.

"Bè, non ho mai creduto nell'amore travolgente.. pensavo fossero solo cazzate di Hollywood."questo fa guadagnare a mio padre un paio di risate da tutti. "Ero davvero convinto che sarei morto come un uomo solo, ma poi ho conosciuto Olivia e tutto è cambiato."Olivia alza gli occhi al cielo e gli tira una scherzosa gomitata. "Non so cosa ho fatto per meritarmela ma so che passerò il resto della vita ad assicurarmi di fare abbastanza per essere suo marito."stringe un braccio intorno alle spalle della sua fidanzata, portandosela vicino e baciandole la testa. "Sono l'uomo più fortunato del mondo"dice raggiante prima di catturare le labbra di Olivia in un veloce e casto bacio. Tutti gli ospiti nella stanza iniziano a festeggiare e il rumore si placa solo quando Olivia inizia il suo discorso.

Sono probabilmente la coppia più sdolcinata di sempre ma va bene perché è tutto reale.. Il vero amore non arriva facilmente ed è stupido cercare di nasconderlo.

Dopo i discorsi e i brindisi, cammino verso la coppia e abbraccio entrambi. "Anche se ho tipo avuto i conati di vomito.. "scherzo e mio padre sbuffa a cuor leggero. "Sono davvero felice per voi."

"Grazie, Santana, non hai idea di quanto significhi per me sentirtelo dire."

"Anch'io"mio padre si immette nel discorso e io sorrido a entrambi. "Ti voglio bene, piccola."sospiro un 'anch'io' prima di permettergli di stringermi in un altro abbraccio. "Stai bene?"mormoro un 'mhmh'cosciente che non è la risposta più rassicurante ma è l'unica che riesco a gestire.

-x-x-x

Sono felice che tutti stiano prestando attenzione alla coppia - significa che non devo sforzarmi più di tanto per sembrare a posto. Non lo sono.. Ho dovuto letteralmente forzarmi ad uscire di casa un po'di tempo fa. Sono solo dannatamente stanca per funzionare come si deve. I problemi di cuore ti consumano. Quantomeno il matrimonio è sabato e tornerò a Seattle in meno di una settimana.

La distanza non mi ha realmente aiutato a superare Quinn 10 mesi fa, quindi probabilmente non farà alcuna differenza ma almeno non correrò il rischio di incontrarla per caso. Non penso di potercela fare a vederla casualmente dopo quello che è successo.. Forse potrei riuscire a trovare un modo per cancellare tutto e fare finta di non averla nemmeno conosciuta - lo so che non ha funzionato l'ultima volta ma potrei farcela adesso.. Giusto? Il dolore è così intenso ora - potrebbe funzionare.. Ho bisogno che funzioni.

Proverò a non lasciare che niente me la ricordi, proverò così tanto ad andare avanti.

Proverò a stare bene.

Però non lo capisco - tutto andava perfettamente prima che andassi a dormire la notte scorsa, mi sentivo incredibilmente bene e per una volta, tutto aveva senso.. Ero dove sapevo di dover essere, ero con Quinn. Ma non appena mi sono svegliata, tutto è finito, come un cazzo di sogno. E la parte più dolorosa è che se n'è andata senza dire niente di significativo.. Pensavo che entrambe volessimo tornare insieme, mi ha fatto sentire come se stessimo finalmente tornando a stare bene.

Ho pensato che fosse mia di nuovo.

A quanto pare mi sbagliavo...

30 Giugno, 2012.

"Bene, sembri affascinante."sbuffo alla mia scelta di parole e mio padre tenta di mantenere la serietà ma una risata gli sfugge dalla gola. "Davvero papà, stai molto bene."stringo il suo papillon. "Come ti senti?"

"Come se stessi andando al mio primo ballo.."risponde nervosamente, facendomi sorridere. "Sono serio, è un misto di eccitazione e ansia, ma so di essere felice.. Hai parlato con lei? Vuole ancora sposarmi?"

Mando gli occhi al cielo prima di annuire per calmare i suoi nervi. "Si, è ancora pazza di te ed è bellissima, papà."

"Come lo sarai tu il giorno del tuo matrimonio. Voglio dire.. Quando sarà il momento, ovviamente."

"Non ci penso neanche a sposarmi."faccio finta di strozzarmi e lui alza un sopracciglio sfidandomi. "Cosa? Sono seria, tutta la faccenda del matrimonio non fa per me.."

"Lo dici adesso ma posso assicurarti che quando troverai la persona giusta tu-"

"Fermati, ti prego."lo interrompo, scuotendo la testa leggermente. Non è un buon argomento.. Mi controllo allo specchio, assicurandomi che il trucco e i capelli siano a posto. "Non voglio parlare della mia vita sentimentale in questo momento- oggi è il tuo grande giorno."

"Lo sai che sarai sempre la mia ragazza preferita, vero?"mi chiede e io roteo gli occhi di nuovo prima di annuire. "Sono serio, sarai sempre la mia bambina, Tana."

"Papà, basta con le smancerie per favore.. Nessuno morirà oggi."piagnucolo scherzosamente e lui mi lancia un sorriso a labbra strette. "Ma sì, lo so, e tu sarai sempre il mio eroe, giusto?"mi abbraccia stretto e io gli raccomando di prendersi cura di Olivia.

Usciamo entrambi dalla piccola camera ed entriamo nella chiesa, la cerimonia inizia e l'intero gruppo si sitema prima che Olivia faccia la sua comparsa. Io sorrido dal mio posto sull'altare - è incredibilmente bella. Il matrimonio inizia e io mi distraggo per quasi tutta la sua durata - il mio cervello involontariamente immagina il mio matrimonio, un giorno.

"- se qualcuno di voi è al corrente di un motivo per il quale non dovrebbero stare inisieme, parli ora o taccia per sempre."La porta della chiesa si apre e tutti voltano il viso in quella direzione al suono, inclusa Mrs. Kit. (che sembra mortificata per l'interruzione).

Gli occhi di tutti atterrano su Quinn che sta respirando affannosamente nel lungo corrodio, il prete la fissa in stato di shock per qualche secondo prima di schiarirsi la voce e rivolgersi a lei. "Signorina, ha qualcosa da obiettare?"

"Che?"Quinn chiede in tono confuso, allontanando i suoi occhi nocciola lontano da me. "No, non ho niente da obiettare, "risponde prima di guardarsi intorno nella stanza. La fisso semi-divertita non appena realizza. Le sue guance si tingono di un rosso acceso prima di puntare un posto non occupato e sedersi per nascondere la sua faccia da tutti gli altri nella stanza. Il prete va avanti con la cerimonia, facendo finta che l'interruzione non sia mai avvenuta e tutti gli invitati tornano a concentrarsi di nuovo sul rito. Io però, sto ancora pensando a Quinn, il mio cuore che martella e la bocca estremamente asciutta. Più veloce. Impazientemente aspetto che il matrimonio finisca e quasi rilascio un sospiro di solievo quando sento la frase 'puoi ora baciare la sposa'.

Una volta che l'applauso svanisce, comincio a camminare verso Quinn ma prima che riesca a raggiungerla qualcuno stringe la mia spalla. Mi guardo indietro e vedo mio padre che mi lancia uno sguardo di disappunto. "Penso che potrei realmente odiare quella ragazza."dice in un tono serio e io mi imbroncio. "Dobbiamo ancora fare le foto, falla aspettare."annuisco comprensiva prima di lasciare che mio padre mi guidi di fronte al fotografo. Una volta soddisfatto mi saluta freddamente e io velocemente mi faccio strada verso Quinn.

"Bè, quella si che era un'entrata."le dico provocandola e lei scrolla le spalle, un'espressione imbarazzata sul viso. "Ehi, "respiro prima di sedermi accanto a lei. Vorrei davvero arrabbiarmi con lei- urlarle contro ma non posso, non posso e basta. "Che ci fai qui?"

"Sono venuta per scusarmi di essere stata così stupida.."

"E non potevi aspettare fino a dopo il matrimonio?"

"Potevo ma non volevo farti aspettare di più, "mi risponde sinceramente prima di stringere entrambe le mie mani nelle sue. "Mi dispiace così tanto, Santana.. Non lo so che cazzo mi è preso ma quando mi sono svegliata, ho solo dato di matto. Ho iniziato a pensare all'anno scorso e mi sono spaventata così tanto all'idea di poter stare male di nuovo. Non sono abituata a lasciar entrare le persone e tutta la storia del tradimento mi ha incasinata ancor di più.. Lo so che non è una buona ragione per lasciarti nella maniera in cui l'ho fatto ma immagino di essermi sentita sopraffatta."inizia a piangere e io mi trattengo dal fare lo stesso. "Pensavo di aver bisogno di starti lontana.. Non stavo pensando lucidamente ma quando Noah mi ha ridato il bracciale a Fantascape un po'di tempo fa, ho realizzato -"

"Quinn-"

"Ascoltami prima...seriamente non posso credere a ciò che ti ho fatto e non posso neanche iniziare a spiegarti quanto male mi senta per questo. Ho gestito le cose in maniera sbagliata e mi dispiace. Sarei dovuta restare e parlarti ma come sempre, sono scappata via. Mi sono isolata - pensando di poter sopportare meglio da sola. Ma non voglio essere più quella persona, Santana... Non voglio più essere il tipo di persona che si chiude constantemente in sè stessa per paura che gli altri spariscano."

"Ti ho detto che ti amavo, ti ho detto che volevo ricominciare."

"Bè, voglio ricominciare anche io."

"Non so se-"

"Santana, ti amo."mi taglia la frase e il mio cuore si scioglie alla confessione, i miei scrupoli che velocemente scompaiono mentre mi perdo nei suoi occhi."

"Ti amo anche io, Quinn ma-"

Mi zittisce dolcemente posando le sue dita sulle mie labbra. "Rispondi a una sola domanda per me, va bene?"Annuisco. "Vuoi ancora provarci?"

"Sì, "esalo e lei sospira di sollievo prima di baciarmi le labbra innocentemente.

"Allora vedremo come sistemare le cose, abbiamo provato entrambe ad andare avanti e non ha funzionato.. Ricominciamo da capo, va bene? Solo tu ed io, niente più cazzate,"si porta il dorso della mia mano alle labbra e lascia leggeri baci sulla mia pelle. "Non sarà facile ma ne varrà la pena."

Chiudo gli occhi e annuisco di nuovo prima di permettere a Quinn di stringermi più vicino. Mi circonda con le braccia e affondo il viso nel suo collo, sentendo le sue labbra premere contro la mia tempia. "Mi dispiace per tutto."

"Dispiace anche a me, Quinn.."sospiro prima di allontanarmi abbastanza per guardarla negli occhi. "Che succede ora?"

Scrolla le spalle adorabilmente prima di sporgersi per un altro bacio veloce e casto. "Ora, ci permettiamo finalmente di essere felici, "Quinn allaccia il bracciale Q&S sul mio polso. "Ti amo, Santana."

"Ti amo anch'io."


 


 


 

  
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