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Autore: Klainbow    07/05/2014    1 recensioni
Fin dove può arrivare la fantasia di una CrissColfer shipper dopo aver visto una singola still di un episodio?
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Okay, beh, salve! Happy Glee day a tutti! :D
Mi sono appena resa conto che proprio non ce la faccio, a non postare nulla, quindi.. nonostante si tratti di una mini OS senza pretese che ho scritto per accontentare alcune mie amiche, eccomi qua! 

Dove può arrivare la mente di una Crisscolfer shipper dopo aver visto una still - quella dei Klaine accoccolati sul divano - di un episodio? 
Scopriamolo! 
Ma vi avviso, è stata scritta di fretta durante l'ora di religione, per cui non aspettatevi nulla, haha! <3



A Fede, Maggie, Agne e Marianna. Loro ne conoscono il motivo. 


 
Hearts. 


Sembrava che il tempo si fosse fermato da chissà quanti secoli, in attesa di qualcosa, o meglio - qualcuno, che giungesse in groppa ad un maestoso cavallo bianco, sguainasse la spada con la coraggiosa sfacciataggine che solo un principe poteva ostentare, e spezzasse una delle potenti maledizioni di cui Chris parlava tanto nei suoi libri. 
Probabilmente stava succedendo per davvero, perché non poteva assolutamente trattarsi di un'illusione. Ormai poteva dire di conoscere bene l'effetto che un'illusione provocava, e di sicuro quello non gli si avvicinava. Era molto di più. Troppo potente, troppo ridondante, troppo esplosivo, troppo coinvolgente, tanto da fargli girare la testa e tremare le ginocchia, che cercava invano di serrare per attenuare l'emozione agli occhi curiosi dei membri del cast e della crew. 

No, decisamente. Aveva sempre pensato che fosse così che ci si sentisse ad essere sotto incantesimo. 
Okay, forse era soltanto un po' troppo su di giri per essere una semplice giornata di riprese, e forse il motivo per cui stava provando tutto ciò non era dovuto alla stanchezza accumulata da giorni, ma, qualunque cosa fosse, era sicuro che non sarebbe riuscito a liberarsene, che non avrebbe potuto combattere una sensazione tanto sconvolgente. 
Che i suoi libri l'avessero spossato? 

Una vocina si inabissò nei meandri della sua mente e gli sussurrò una parola, una sola. 

Un nome.

Ma stranamente si rivelò essere una spiegazione paurosamente esaustiva. Lo scalpitare frenetico del suo cuore parve fermarsi per un lungo, interminabile secondo, per poi ritornare a battere con prepotenza contro la cassa toracica, mentre una nuova consapevolezza si impossessava di lui, scuotendolo nel profondo. 

Non era la stanchezza a dargli l'impressione di essere stato trasportato in un altro mondo. 

Era lui, la persona che, nonostante stesse stringendo con un po' troppa forza, non gli chiedeva mai di allentare la presa. 
Perché non poteva esistere senza il suo tocco, dalla carezza più delicata alla stretta più ferrea. Non importava altro. 

Diceva sempre che gli andava bene, purché lui si sentisse più tranquillo nel farlo. A volte delle piccole mezze lune arrossate gli adornavano le spalle dritte e gli avambracci, frutto dei momenti di sfrenata passione che scandivano la loro giornata - durante i quali Chris bramava di più e subito e non esitava a chiedere, a dare e a prendere, aggrappandosi ad ogni centimetro disponibile della sua pelle e percependo chiaramente il legame che li univa scorrere sotto le loro membra sudate e intorno ai loro corpi pressati insieme - intervallati dal panico, da quell'ansia netta e tagliente che troppo spesso gli attanagliava lo stomaco. 
E allora Chris si soffermava a fissare quei segni con un'espressione di puro terrore a deformare la dolcezza dai suoi lineamenti, ed aspettava che il senso di colpa lo assalisse, inerme. Poi, il viso rigato dalle lacrime, gli baciava via ogni livido con uno sfiorare delicato di labbra e gli sussurrava tremante di perdonarlo. 
Con pazienza e devozione, Darren raccoglieva i cocci della sua anima sbriciolata dal pavimento, e faceva sempre in modo che rinascesse dalle sue ceneri, come una fenice. 

''La fenice più bella e coraggiosa'' rispondeva, quando lui tirava su con il naso e sbuffava una risatina storta poco convincente, mentre dentro di sé si odiava un po' di più per aver lasciato che le barriere che aveva costruito con tanto impegno fossero crollate ancora. 
''Mi dispiace.'' continuava, gli occhi serrati. Non voleva dover incontrare il suo sguardo e leggervi compassione. 
''Tu mi hai salvato, non voglio che tu debba scusarti per questo. Averti anche in questo modo è okay, perché mi ricorda costantemente il nostro appartenerci a vicenda, e mi fa sentire in grado di poter avvertire le tue stesse emozioni anche quando per gli altri sarebbe impossibile. E' come essere nella tua mente, mi da equilibrio. Tu sei il mio equilibrio.'' 
''Un equilibrio instabile.''
''Non certo più di me. Pensavo di essere rotto, ma la verità è che funzioniamo soltanto insieme.'' 

Chris si riscosse leggermente, scivolando silanziosamente nel loft in cui stavano girando, e lanciò una breve occhiata a Darren. 
All'uomo che lì, tra le sue braccia, con quei vestiti da eccentrico ragazzo della porta accanto ed i suoi ricci neri solitamente indomabili intrappolati dal gel, appariva così piccolo ed indifeso da sopraffarlo d'amore e desiderio irrefrenabile di proteggerlo, in eterno, attrarlo a sé con tutta la sua forza. 

Darren riusciva a trascinarlo in un mondo parallelo senza che lui potesse fermarlo. 

Bastava che gli tenesse la mano per sentirsi al sicuro. 
Bastava che l'amasse per avere la sensazione di stare vivendo una favola - il cui lieto fine stesse soltanto tardando ad arrivare, niente di preoccupante. 
Bastava averlo accanto, anche se in più occasioni avesse implicato un misero scambio di occhiate furtive, e avrebbe fatto di tutto per non sbattere le palpebre nemmeno una volta e commettere l'errore di perdersi un solo istante di lui e della sua magnificenza. 



Darren stava trattenendo il fiato da.. beh, fin troppo tempo, a giudicare del flebile dolore che iniziava a propagarsi all'altezza del petto. 
Non poteva farne a meno. Respirare avrebbe significato distrarsi, e la distrazione implicava necessariamente il dover trasferire anche solo una minima scintilla della sua attenzione in qualcos'altro, e non poteva succedere. 
Non in quel momento, mentre ogni singola cellula del suo corpo sembrava stesse ribollendo, e tutta la sua persona si stava lasciando cullare dai piccoli sbuffi d'aria che il meraviglioso ragazzo su cui era quasi del tutto sdraiato liberava, riscaldandogli la pelle quasi fosse un raggio di sole d'estate e solleticandogli la nuca con fare giocoso. 
Il suo corpo rispose all'istante al richiamo naturale dell'altro. Una scia di brividi gli percorse la schiena, e dovette seriamente reprimere l'impulso di voltarsi verso di lui e coinvolgerlo in un bacio umido e confusionario che l'avrebbe lasciato in uno stato di shock per mesi.

Lo stesso impulso andò a farsi fottere nel momento esatto in cui sentì Chris muoversi sinuoso dietro di lui e sporgesi con un pizzico di esitazione, poi avvertì la pressione di un paio di labbra calde che gli premevano un piccolo, soffice bacio tra i capelli, per poi ritirarsi e fingere indifferenza.

In fondo Kurt e Blaine ne avevano tutto il diritto, no? 

Darren sorrise dolcemente, stringendo le labbra, impaziente di continuare il gioco che gli era stato lanciato. Si adagiò al meglio contro il petto dell'altro e fece scivolare il capo sulla sua spalla, inspirando piano il profumo di vaniglia che emanava. 
Chris sospirò debolmente e aumentò la stretta dell'abbraccio confortante in cui erano aggrovigliati. La sua mano scivolò con audacia sulla sua, coprendola. 
Un sorriso luminoso gli arricciò le labbra verso l'alto mentre le loro dita si intrecciavano e si ritrovavano dopo un periodo di tempo crudelmente lungo. Un singolo polpastrello scorse sulla fascia d'argento intorno al dito di Chris, e Darren si chiese distrattamente come sarebbe stato, un giorno, vivere una scena del genere senza la presenza delle telecamere. Solo lui, il suo futuro marito e un inquietante gattone che tentava di intrufolarsi sotto le loro coperte. 
Seppe per certo che presto o tardi l'avrebbe scoperto, non nutriva alcun dubbio a riguardo.

Il cuore per il quale lui stesso aveva uno scopo nella comune esistenza umana batté contro di lui, attraversandogli la schiena sotto forma di scossa elettrica, fino ad allinearsi col suo. 
Si ritrovarono a chiudere gli occhi nello stesso istante, affascinati dal suono dei loro cuori che battevano all'unisono, isolandoli dal resto del mondo. 

thump, thump, thump. 

Darren si accoccolò contro il suo petto, e premette l'orecchio sul punto in cui i battiti erano più frenetici, lasciandovi il più delicato dei baci. 
Chris tremò, e le loro dita di strinsero di più.

thump, thump, thump.

Chris lasciò che le sue mani si muovessero senza che ne avessero ricevuto il permesso e Darren le guardò abbandonare il giornale che stavano tenendo sul divano, accanto al nido d'amore che si erano creati. 

thump, thump, thump. 

Darren sollevò il viso verso l'altro per scrutarlo, e entrambi ridacchiarono piano, quasi non volessero farsi scoprire. 
Darren affondò il viso nel suo collo, e Chris si morse il labbro per non ridere e dimenarsi quando l'altro cominciò a lasciargli dei brevi e rumorosi bacetti sulla clavicola. Sapeva quanto gli piacessero. 

thump, thump, thump. 

Chris e Darren erano spariti da quel luogo, insieme. Erano volati via.
Non era stata la mente di Chris, ma il loro amore, ad elevarli e trasportarli in altri contesti.  

thump, thump, thump.

''Grazie per la favola.'' sussurrò Chris.
''Sette miliardi di persone, e tu mi hai trovato. Lei, mio principe, mi sta rubando le battute. Grazie a te.'' soffiò lui, e finalmente, le loro labbra si incontrarono e le loro lingue si sfiorarono avide.

thump, thump, thump. 

Ryan osservò la scena in silenzio e un piccolo sorriso si affacciò sul suo viso. 
''Dovremmo..?''
''No,'' disse, severo. ''spegnete le telecamere, abbiamo la scena. Andiamo a pranzo.'' 

thump, thump, thump. 

E' veramente straordinario quello che un cuore riesca a fare, oltre a pompare sangue e tenerti in vita, situato sotto tutti quei tessuti, fibre e ossa, non credete?





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Che dire, spero vi sia piaciuta çwç
Mi mancate da morire, giuro che appena finirà la scuola scriverò un capitolo al giorno u.u 
Un salutino alle mie famiglie allargate! <3
  
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