A
te, proprio a te che stai leggendo
Fireflies
Una notte stellata.
“Paul?”
Un campo da golf.
“Mm?”
Profumo di erba appena tagliata.
“Paul, svegliati.”
Due scossoni, labbra che si stringono e un borbottio
scocciato.
“Perché?”
Una piccola risata cristallina.
“Non crederai ai
tuoi occhi.”
“Che succede?”
“Dieci milioni di lucciole.”
Due occhi che si aprono al mondo.
Un manto scuro a coprirli e… Sorpresa!
Migliaia di piccoli bagliori dorati e fluttuanti.
“Dieci milioni di lucciole?”
“Sì, vedi? Illuminano il mondo.”
Un sorriso affettuoso, incantato.
“Secondo me sono solo cinque milioni.”
Un cipiglio profondo.
“E perché mai?”
“Perché gli altri cinque sono stelle.”
“Cosa?”
“Ma sì, dove trovi dieci milioni di lucciole a Liverpool?
Ti pare che vorrebbero vivere proprio qui?”
“Io dico di sì.”
“Io dico di no.”
Un sospiro frustrato.
“Oh, insomma, dieci o cinque milioni che differenza fa?
Mi piacciono.”
Un braccio che circonda le sue spalle e lo avvicina a sé.
“E mi piaci anche tu.”
Una risata, ancora.
La più dolce.
“Facciamo così, Paul, le lucciole saranno tante quante i
baci che vorrai darmi stanotte.”
Il naso che sfiora il suo.
“John!”
“Dai, cinque o dieci milioni?”
Occhi che si abbassano.
E poi un bacio e un sorriso e ancora un bacio.
“Dieci milioni.”
(200
parole)
Note
dell’autrice: buon salve. J
Ogni tanto l’ispirazione ti coglie dove meno te
l’aspetti. Ieri mattina ero nella sala d’attesa della mia dottoressa e a un
certo punto le è suonato il cell. La suoneria era “Fireflies” di Owl city e subito
ho iniziato a immaginare John e Paul di sera, su un prato, circondati da
milioni di lucciole. Così quando sono tornata a casa, l’ho scritta di getto e
questa double drabble fluff è il risultato. Tra
l’altro ho anche trovato un bellissimo font per il titolo, che si chiama “Ten million fireflies”.
Meglio di così… xD
Un paio di frasi che dice John sono prese dal testo della
canzone, tipo “Non crederai ai tuoi occhi” oppure “Illuminano il mondo”.
Per quanto riguarda lo stile diciamo “povero” della
storia, beh, è un esperimento che avevo già tentato in “Questione
di baffi”, basato soprattutto su dialoghi e gesti, con
descrizioni ai minimi termini. Spero che nonostante sia un po’ strana, sia
piaciuta.
Grazie a kiki che ha corretto e
a mamogirl per l’incoraggiamento. E grazie a tutti
quelli che leggeranno, questa in fondo è dedicata un po’ a tutti voi.
A domenica, con il nuovo capitolo di “I’ll
get you” ( Qui
trovate l’ultimo pubblicato)
Kia85