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Autore: Black Apple    07/05/2014    5 recensioni
“ E cosa potrei incantare ? “ Chiese lei. “ Qualsiasi cosa. ” Disse Gold, con un sorrisetto enigmatico.
La bionda ebbe un’ illuminazione.
“ La ringrazio, Gold. Tornerò per incantare l’oggetto. Buona giornata. “ Emma si avviò verso l’uscita.
Gold la guardò lasciare il negozio. Un sorrisetto compiaciuto gli comparve sul volto. A volte il destino era proprio beffardo.
Piccola one-shot senza pretese. Non proprio SwanQueen. Scritta dopo aver visto la foto di una bellissima collana.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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PER RICORDARTI DI ME





Era il 27 Gennaio. 5 giorni dopo sarebbe stato il compleanno di Regina, e Mary Margaret le stava organizzando una specie di festa a sorpresa. Era pienamente consapevole che alla festa della ex Regina Cattiva non sarebbe venuta molta gente, e sicuramente Regina sarebbe impazzita all’idea di avere estranei in giro per la casa. Quindi Mary Margaret aveva optato per invitare i Charming, Rumple e Belle, Robin e Roland a cena, a casa di Regina. Henry l’avrebbe portata fuori casa con una scusa, mentre gli altri le avrebbero addobbato la casa, cucinato la cena e comprato una torta.
Era già il 27 gennaio, ed Emma non aveva ancora trovato il giusto regalo da farle.
Aveva pensato a dei vestiti.
Scartata subito l’idea.
Materiale per la cucina.
Figurarsi se a Regina mancava qualcosa per cucinare. Poi le sembrava un regalo troppo anonimo.
Qualcosa fatto con le sue mani.
Peccato che Emma non fosse in grado di fare niente di vagamente presentabile.
Poteva dare qualcosa con la magia.
Mmmmh. Idea interessante.
Avrebbe potuto dimostrarle che dalle sue lezioni aveva effettivamente imparato qualcosa.
Poteva chiedere consiglio a Gold.
Bene. Aveva deciso.
 
Era seduta in un tavolo da Granny’s. Mary Margaret le stava illustrando i dettagli per la cena, ma Emma aveva perso il filo del discorso. Finì in un sorso la sua cioccolata, appoggiò la tazza sul tavolo, poi interruppe Mary Margaret. “ – Poi magari potremmo appendere un paio di festoni su- “ . “ Scusami, Mary Margaret, si sta facendo tardi ed io ho delle faccende urgenti da sbrigare. Ci vediamo a casa più tardi. A dopo. “ Disse Emma alzandosi. Si sporse verso Mary Margaret, le diede un veloce bacio sulla guancia e si diresse verso l’uscita del locale.
Scese velocemente i gradini, guardandosi intorno sovrappensiero. Tirava un leggero venticello, il freddo era pungente, ma c’era un tenue sole che splendeva in cielo. Sarebbe stata una bella giornata.
Salì nel suo maggiolino giallo, mise in moto e si diresse al banco dei pegni.
Aprì la porta, la campanella tintinnò. Gold emerse dalla porta sul retro e si posizionò dietro al bancone. “ Miss Swan. A cosa devo la sua visita? “ “ Sono qui per chiederle un consiglio. Si tratta di magia. “ Gold assunse un espressione dubbiosa. Arricciò il labbro, poi chiese con voce melliflua. “ Ero convinto che fosse Regina a darle lezioni di magia. Perché non lo chiede a lei? ”
Emma  sbattè ripetutamente le ciglia, assunse un colorito un po’ più roseo in volto, e con voce più sicura di quanto si aspettasse disse. “ Non posso. Devo farle una sorpresa. ”
Gold alzò le sopracciglia e sbatte ripetutamente le palpebre. “ Sono tutto orecchi. “ Emma si avvicinò,scorrendo rapidamente con lo sguardo tutte le meraviglie presenti nel negozio. “ Si tratta del compleanno di Regina.. Volevo regalarle qualcosa che comprendesse l’uso della magia. “ Gold fece un ghigno divertito. “ Che pensiero premuroso da parte sua. Tuttavia non è stata abbastanza specifica, cara. “ Emma roteò gli occhi. “ Vorrei incantare un oggetto da regalarle. Ha qualche idea? “ Gold strinse il bastone fra le mani, ed uscì da dietro il bancone. Fece qualche passo, vagando con lo sguardo per il negozio, in cerca dell’ispirazione. Si mise un dito sul mento, tamburellò un poco prima di spostare lo sguardo verso Emma. “ Magari un incantesimo di protezione,che ne dice? “L’uomo guardò il volto perplesso di Emma. Poi si affrettò ad aggiungere. “ Le farebbe piacere. Incantare un oggetto con un incantesimo di protezione è piuttosto difficile. Usando la magia bianca , l’incantesimo ha un effetto maggiore. “ Emma ci pensò su. L’idea le piaceva. Sarebbe stato come proteggerla anche se lei non era presente. Non che la donna ne avesse tanto bisogno, ma non si sa mai.
“ E cosa potrei incantare ? “ Chiese lei. “ Qualsiasi cosa. ” Disse Gold, con un sorrisetto enigmatico.
La bionda ebbe un’ illuminazione.
“ La ringrazio, Gold. Tornerò per incantare l’oggetto. Buona giornata. “ Emma si avviò verso l’uscita.
Gold la guardò lasciare il negozio. Un sorrisetto compiaciuto gli comparve sul volto. A volte il destino era proprio beffardo.
 
 


 
Regina si girò, quando qualcuno le toccò gentilmente la spalla. Sorrise.
“ Come sta andando la serata? “ Mary Margaret le si era avvicinata con un bicchiere di sidro di mele in mano. Glielo porse con un sorriso timido aleggiato sul volto. “ Grazie. Molto bene, a dire il vero. E’ stato premuroso da parte tua.” “ Figurati, non è nulla. Te lo sei meritata. ” Disse Snow dolcemente. “ Mary Margaret. Scusa, posso rubarti Regina per un secondo? “ Chiese Emma avvicinandosi alle due, piazzandosi di fianco a Snow. “ Certo tesoro” Disse Snow, poggiò una mano sulla spalla di Regina, in segno di saluto. Poi si diresse verso David.
Regina la osservò per un attimo andare via. E pensò che, nonostante tutto quello che le aveva provocato, tutto il male che le aveva inflitto, quella donna non demordeva mai nei suoi confronti.
Posò lo sguardo su Emma, che aveva le mani in tasca e dondolava i piedi , con fare un po’ imbarazzato. Regina si incuriosì, sollevò l’angolo e la aprì per parlare, ma Emma la precedette. “ Ho una cosa per te. Seguimi . “ Disse lei piano.
Emma si diresse verso la cucina , attualmente vuota dal momento che gli altri erano tutti in soggiorno. Raccolse la giacca che aveva appoggiato su una delle sedie.
Intanto Regina era più curiosa che mai, l’aveva seguita senza fare domande e non le aveva staccato gli occhi di dosso. Seguiva ogni suo movimento con minuziosa attenzione.
Emma inserì le mani nelle tasche della giacca. Tirò fuori una scatolina.
Era di velluto nero, con un piccolo fiocco rosso sopra. Regina sgranò gli occhi. Lo sguardo era completamente catturato da quella misteriosa scatolina. Con fare esitante allungò la mano per prenderla. Era morbida al tatto, e anche abbastanza leggera.
“ Emma, non dovevi.” Disse pacatamente la mora. Emma ghignò con aria leggermente beffarda. “ Lo so, ma l’ho fatto lo stesso. Aprila. “ Regina la guardò negli occhi, e sollevo un sopracciglio alle parole di Emma.
Tornò seria mentre prese il coperchio tra le dita e con estrema delicatezza lo sollevò. Non era possibile.
Sotto i suoi occhi c’era un ciondolo d’argento. Una corona, per la precisione, con una pietra chiara al centro. Ai lati della corona partivano due ali, sempre d’argento, che si aprivano verso l’esterno. Era attaccata ad una piccola catenina, finemente lavorata. La pietra era opaca, di una tinta bianca tenue. Sembrava quasi che il bianco al suo interno si muovesse pigramente.
Emma era ferma immobile, guardava attentamente la more di fronte a se, per capire cosa le passava per la testa. Non riusciva a decifrare l’espressione della mora.
 
Regina si era pietrificata. Era da moltissimo tempo che qualcuno non le regalava una cosa del genere. Troppo tempo. Da quando Daniel le aveva regalato l’anello.
Non che non le avessero mai regalato un gioiello, ma nessuno aveva mai avuto un significato particolare per lei. Quel ciondolo ce l’aveva.
Una corona. Le vennero in mente un mucchio di ricordi.
La sua incoronazione al matrimonio. Quando si sedeva davanti allo specchio ad ammirare quel prezioso diadema sopra la sua testa. Quando lo riponeva nel cofanetto la notte, prima di dormire. Le immagini scorrevano veloci nella sua mente, e gli occhi le diventarono lucidi.
Poi c’erano le ali. Ali di cigno. Emma Swan.
Le tornò alla mente la prima volta che la incontrò. Quando litigarono nel giardino sotto il suo ufficio. Quando la salvò dall’incendio al municipio. Quando Emma cadde nel portale sotto i suoi occhi, perché l’aveva salvata dallo spettro. Quando avevano disattivato il diamante insieme, giù nelle miniere.
Una corona e le ali di cigno. Regina Mills ed Emma Swan.
Perché le aveva regalato un ciondolo come quello? Cosa stava a significare? Era ovvio che c’era un legame tra di loro. Ma non vi si era mai soffermata più di tanto sino a quel momento.
Alzò gli occhi verso la bionda, che la stava guardando attentamente. Cavolo. Quello sguardo era capace di leggerle dentro. Il sorriso che si allargò sulle labbra di Emma iniziò timido, non appena la mora alzò lo sguardo su di lei,  poi diventò sempre più grande, seguendo quello che andava a formarsi nel viso della mora di fronte a se.“ Ti piace? “ Chiese Emma timidamente.
Il sorriso di Regina si spense piano. Riposò lo sguardo sul ciondolo, lo sfiorò con le dita. Poi rialzò lo sguardo alla bionda di fronte a se.  “ Emma...E’...E’...” Fece una pausa. Inghiottì. “ Lo adoro. “ Disse dolcemente.
Emma era al settimo cielo, poi si ricompose. “ E non è finita qui. Vedi la gemma che c’è al centro? L’ho incantata. Ho fatto un incantesimo di protezione, usando la mia magia. Ti proteggerà dagli attacchi magici. “
Regina aprì involontariamente la bocca. Emma aveva fatto questo per lei? Gli occhi le stavano diventando lucidi di nuovo. La salvatrice. Colei che aveva spezzato la maledizione. Colei che Regina aveva giurato di distruggere. Colei che aveva minacciato più e più volte. La madre di suo figlio. La figlia di Biancaneve. Emma Swan aveva detto che aveva fatto un incantesimo per proteggerla. Aveva un ciondolo con la magia bianca della salvatrice. Non riusciva a crederci. 
 
“ Emma. “ Disse lei piano. “ Non so cosa dire. “ Una piccola lacrima solitaria cadde lungo la guancia di Regina, che venne prontamente asciugata dal suo palmo. “ Non devi dire nulla. Volevo solo che tu avessi qualcosa che ti ricordasse di me. Non so la strada che prenderanno le nostre vite. Volevo solo che tu non mi dimenticassi.”
Regina abbassò lo sguardo verso il ciondolo , che stava tenendo ancora saldamente in mano. Lo tolse delicatamente dalla custodia, e lo porse delicatamente ad Emma. Si girò dandole le spalle, e si tirò su i capelli con la mano. Emma sorrise e le agganciò il ciondolo al collo, sfiorandoglielo. Era bellissimo. Il collo, la pelle morbida, il profumo dei suoi capelli. Il ciondolo. Era tutto bellissimo.
Quando il ciondolo toccò il petto di Regina, la piccola pietra bianca si illuminò per un paio di secondi, emettendo un bagliore bianco azzurrino, dall’aspetto puro e lucente. Poi la luce si dissolse, tornando opaco. Si riusciva ad intravedere la nebbiolina bianca che ondeggiava piano sotto il cristallo, più evidente rispetto a prima. Come se prima fosse stato silente, in attesa che la persona da proteggere lo indossasse.
Regina si girò piano verso Emma, prese il ciondolo in mano e lo strinse forte. “ Grazie Emma. E’ un regalo stupendo. Lo apprezzo veramente tanto. “ Emma sorrise felice a quelle parole.
Regina ricambiò. Era felice. Un gesto semplice, ma allo stesso tempo carico di significato.
Era sceso un lieve silenzio tra le due. Emma arrossì leggermente, visto che Regina stava continuando a guardarla negli occhi. “ Vogliamo ritornare alla tua festa? “ Chiese con un timido sorriso.
Non seppe il preciso motivo, non era solita ad avere slanci di affetto improvviso con persone che non fossero suo figlio. Ma in quel momento sentì il fortissimo impulso di toccare quella donna. Così l’abbracciò.
Emma era confusa, felice, estasiata, perplessa, imbarazzata e emozionata allo stesso momento.
Ricambiò l’abbraccio spontaneamente, stringendo il corpo della mora contro il suo. La testa di Regina era di fianco al suo orecchio. La sentì prendere una piccola boccata d’aria. Poi udì una delle voci più dolci che avesse mai sentito, era così vicina che sembrava provenisse da dentro la sua testa. “ Non ti avrei mai dimenticata, Emma Swan.” 

 

5 giorni prima, nel pomeriggio al negozio di Gold. 


 " Emma, penso che ormai lei sappia benissimo che la magia ha sempre un prezzo. Questo incantesimo deve prendere l'energia di qualcuno per resistere. " Disse Gold serio, con le mani appoggiate sul suo bastone. 
" Vorrei che ci fosse la mia. " Disse Emma con decisione. Gold aprì di più gli occhi, con aria scettica. " Ma, Emma. Se Regina verrà attaccata, il ciondolo richiederà la tua energia vitale. Non importa dove tu sia. " Emma sospirò. Guardò verso quel ciondolo. Ormai aveva deciso. " Mi assicurerò che non le accada nulla di male. Non attenteranno più alla sua vita. Merita un lieto fine." Disse Emma decisa. Guardò il ciondolo, e sorrise genuinamente al pensiero di Regina. " Cominciamo."


 

NdA:  Salve a tutti!! Dopo un periodo di riposo sono tornata più attiva che mai, pronta per pubblicare una nuova serie di One-shot puro stile SwanQueen ( *-* ) di vario genere ;) 
Ho scritto dopo un momento di ispirazione , durante scuola :) Spero che mi aiutate con qualche recensione, indicandovi se vi è piaciuta. 
Ps: Domenica come promesso ci sarà l'aggiornamento della nuova long che ho iniziato " Things Never Change " ..   E saranno pubblicate altre storie interessanti.. Baci! 

Black Apple






 

 

  
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