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Autore: TheJanitor    07/05/2014    1 recensioni
Erica è una giovanissima senzavoce, ha compiuto qualcosa di terribile e il segreto che custodisce rende la sua vita priva di parole una muta minaccia quotidiana. Alla 74esima edizione degli Hunger Games viene affidata agli alloggi dei tributi del distretto 12 e il suo destino si incrocia brevemente con Katniss Everdeen, futura vincitrice dei giochi e icona di una ribellione che Erica non ha mai potuto iniziare.
Genere: Azione, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Senza-voce
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Sono passati ormai cinque anni". Se lo ripete ogni mattina,appena apre gli occhi,subito prima di provare a cantare.
Oggi la sveglia è puntata un'ora prima per preparare  gli alloggi dei tributi.Erica si alza in fretta, le braccia e il collo intorpidite per il freddo. Controlla sul suo display quale distretto le è stato assegnato quest'anno: il dodici. Sullo schermo lampeggiano i nomi dei due ragazzi,nomi che non vorrebbe vedere ma che deve osservare con attenzione : Katniss Everdeen e Peeta Mellark.
Teoricamente, il giorno dell'arrivo dei tributi dovrebbe essere accolto con gioia dai senzavoce, i quali hanno la possibilità,dopo molti mesi, di riassaggiare sprazzi di normalità, come farsi una doccia calda e, per le ragazze, truccarsi leggermente e pettinarsi. In realtà,le ultime due azioni sono obbligatorie e ossessivamente controllate dalle guardie di capital city, in modo tale che possa passare il messaggio che anche i "cattivi" hanno il diritto di occuparsi di loro stessi come meglio credono. Erica invece teme e detesta quel giorno con tutta se stessa. Oggi pensa che dal dodici non è mai arrivato nulla di buono,pensa che l'unico vincitore che ha avuto il distretto non lo ricorda ormai nessuno,tranne lei. Haymitch fu il primo a scoprire ed utilizzare il campo di forza, e agli occhi della ragazza era apparso subito come una piccola ribellione al sistema.
La stanza intorno a lei è uno spazio angusto,troppo piccolo per cinque persone. Le divise dei senzavoce che la abitano sono sparse in giro senza un ordine preciso, tutte uguali, tutte della stessa misura.
Vengono lavate una volta al mese e sostituite due volte all'anno, per il resto del tempo, i senzavoce respirano e vivono nel sudore e nell'odore degli altri uomini e delle altre donne a cui è stata recisa la possibilità di tramutare i propri pensieri in parole.
Con pochi passi Erica raggiunge la zona delle docce e fa scorrere il palmo destro sul monitor.
«Erica Riverbrook,anni 18, altezza un metro e ottantacinque centimetri, peso sessantasette chilogrammi. Accesso alla doccia dalle ore 9.20 alle ore 9.25 »Dice la voce metallica del computer e la porta si apre automaticamente. Quando accende il getto, assapora, dopo mesi, il lieve tepore dell'acqua sul suo corpo e per un secondo si dimentica della sua condizione. Ma poi il timer comincia a lampeggiare ed è costretta a ritornare alla realtà e a rendersi conto di dover finire di lavarsi entro quattro minuti e trentacinque secondi. Il tempo termina prima che lei riesca ad applicare la noce di balsamo annuale gentilmente offerta dalle settecento case di bellezza di capital city, così la prende in mano e se la passa a secco su i suoi corti capelli marroni ancora bagnati, non si può sprecare nulla di tutto questo ben di Dio.
Quando rientra nel dormitorio avvolta da un asciugamano - anche questo una concessione della settimana prima dei giochi- si sono svegliati Corinna, Barbara, Craig e Austin. Si sorridono a vicenda  e dicono " Buongiorno" con gli occhi, come ogni mattina. Ormai Erica conosce a memoria gli occhi dei suoi compagni e ha imparato a parlarci. Gli occhi di Corinna, la più anziana del gruppo sono circondati da piccole rughe che la invecchiano, ma le sue iridi dorate sanno penetrare l'anima e dunque rendere vulnerabile chiunque.  I suoi occhi sono i primi a dirigersi verso le docce, seguiti a ruota da quelli di Craig, sempre vigili,impenetrabili e apparentemente guardiani di segreti dolorosi.
Austin e Barbara intanto controllano con un sorriso il loro monitor,loro riescono a sentirsi felici davvero, oggi.
Erica intanto infila nella piccola valigia la biancheria intima e le due divise, una per il giorno e una per la notte, che ogni anno vengono loro assegnate per prestare servizio negli alloggi, e si incammina verso le scale di legno. 
  
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