Mancava un’ora al concerto, e Gerard cercava disperatamente di convincere Frank a lasciarlo entrare nel bagno, ovvero l’unico posto dove ci fosse uno specchio e di conseguenza l’unico in cui ci si potesse truccare.
“Frank! Se non apri immediatamente questa dannata porta la butto giù, non sei l’unico che deve prepararsi, cazzo!” Strepitò il cantante battendo per l’ennesima volta i pugni sulla porta.
“Ma Gee, sto perfezionando il nuovo makeup!” Gerard alzò gli occhi al cielo e tirò un altro pugno alla porta, ignorando il dolore alle nocche, e stava per riprendere con le minacce quando sentì lo scatto della serratura. “Finalmen… oh.” Non riuscì a terminare la frase, rimanendo a bocca aperta di fronte al suo chitarrista, che lo guardava con aspettativa.
Frank aveva da poco cambiato taglio di capelli, tenendoli più lunghi al centro, con la frangia che gli copriva quasi un occhio, e biondi e cortissimi ai lati.
Gerard amava il cambiamento, e trovava ogni tipo di scuse per passargli le dita fra i capelli o aiutarlo a pettinarsi.
Il nuovo makeup su cui Frank aveva speso così tanto tempo, invece, consisteva in due croci sugli occhi che, Gerard non poté fare a meno di pensare, lo rendevano incredibilmente sexy.
“Allora?” Gerard realizzò che Frank si aspettava un parere, ma come al solito quando si trovava il suo ragazzo di fronte non riusciva a pensare coerentemente, e prima che potesse rendersene conto gli prese il viso tra le mani e premette con forza le proprie labbra sulle sue.
Dopo un attimo di sorpresa Frank gli circondò il busto con le braccia e annullò la distanza tra di loro, ricambiando il bacio con altrettanto entusiasmo.
Gerard iniziò a spingere Frank di nuovo nel bagno, chiudendo la porta dietro di loro e appoggiandoci contro il suo ragazzo.
Poco dopo Frank separò le loro labbra, e, ignorando il verso scontento di Gerard, gli gettò le braccia al collo e gli saltò in braccio, incrociando le gambe dietro la sua schiena; Gerard non perse tempo e portò le mani sotto le sue cosce per non farlo scivolare, e riprese a baciarlo, mordendogli il piercing al labbro e facendolo gemere nella sua bocca.
Le mani di Gerard si spostarono presto sul sedere di Frank, che in risposta gli tirò i capelli rosso fuoco; sarebbero volentieri andati oltre, ma il cellulare di Frank dimenticato sul lavandino iniziò a squillare, facendoli sobbalzare e separare di scatto. 
Gerard sbuffò insoddisfatto, ma lasciò andare Frank, accorgendosi che il concerto iniziava tra mezz’ora, e lui non si era ancora truccato.
Era alla ricerca dell’eyeliner quando sentì Frank imprecare sottovoce e poi ributtare con noncuranza il cellulare sul lavandino.
“Chi è?” domandò, incapace di trattenersi. “Nessuno” ribatté velocemente Frank, sedendosi con la schiena appoggiata alla porta.
“non sembrava nessuno a me” insisté Gerard, che finalmente aveva trovato la matita e stava cercando di farsi una linea dritta sull’occhio, il viso praticamente appiccicato allo specchio e la bocca semi-aperta. “Nessuno di importante ok?”  “Frank.”  Frank non rispose, ma si alzò e prese una salvietta bagnata, avvicinandosi a Gerard, che si stava sfregando l'occhio nel tentativo di pulirlo, e togliendogli il trucco sbavato dall’occhio. Gli prese la matita dalle mani, cercando silenziosamente di convincerlo a lasciar cadere l’argomento e a stare fermo, perché se avesse continuato a muoversi così gli avrebbe cavato un’occhio.
Gerard a quanto pare non aveva voglia di discutere, così si rilassò e lasciò sistemare a Frank il disastro che aveva combinato.
Dopo pochi minuti di riflessione, decise di rompere il silenzio.
“Frank?” “Uhm?” “Non mi lascerai mai, vero?” Frank sorrise, chiedendosi come diavolo gli venissero in mente certe cose, mise giù la matita e abbracciò stretto Gerard, sussurrandogli nell’orecchio: “Mai.” Anche Gerard sorrise, sollevato. Per qualche motivo aveva sempre paura che tutti quelli che amava l’avrebbero abbandonato.
Rimasero abbracciati per qualche minuto, finchè non sentirono la voce di Mikey che urlava loro di muoversi, perché il concerto sarebbe iniziato tra pochissimo, e che se entro un minuto non fossero stati fuori dal tourbus avrebbe fatto irruzione nel bagno e portati con la forza sul palco.
Entrambi ridacchiarono e uscirono dal bus senza fare storie, raggiungendo i loro compagni.





Note:
Spero che Mafe sia felice di avermi provocato due notti insonni nel tentativo di scrivere qualcosa di decente. 
Comunque, questa fanfiction avrà più o meno quattro capitoli, e dovrei riuscire a postare il secondo nel fine settimana.
Goodbye
-Corvus