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Autore: dontletmebreath_    08/05/2014    1 recensioni
Dal testo:
Mickey, frustrato, piange.
Piange anche se, quando era piccolo, suo padre lo picchiava e gli ripeteva sempre che piangere è da femminucce e che un vero uomo non piange mai.
Seduto sul letto disfatto, con le mani nei capelli, si guarda intorno, osservando assente quel casino che è la sua camera - che chissà da quanto tempo nessuno le dà una ripulita.
E poi pensa che quella stanza almeno un po' lo rappresenta, perché tutto sommato anche lui è un casino, un fottuto casino, che non riesce ancora ad accettare del tutto la propria omosessualità, che teme da morire il giudizio degli altri se ne venissero a conoscenza, e, soprattutto, che - anche se non vorrebbe mai ammetterlo - forse, anzi ne è certo, è completamente innamorato di Ian Gallagher.
Pairing: Ian x Mickey
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: “We're not broken, just bent”
Autore: dontletmebreath_
Fandom: Shameless
Genere: Romantico, Malinconico.
Pairing: Gallavich; IanxMickey
Avvertimenti: leggero angst, possibile OOC dei personaggi.
Note: alour, non sono ancora sicura di voler pubblicare questa os, perché non credo che abbia un senso logico xD Quando l’ho scritta avevo appena finito la seconda stagione e non sapevo che cosa sarebbe successo dopo, quindi non è ambientata in una stagione precisa lol
Ha, forse sono andata un po' nell'OOC con Ian - mea culpa, scusatemi- e spero soltanto che vi piaccia almeno un po' :3
È la prima volta che scrivo in questo fandom ed è da tanto che non scrivo qualcosa che mi piaccia, anche se questa os non mi convince del tutto.
Mi dileguo, enjoy!


 
  “We're not broken, just bent”

 
                                                                                                             Dedicata ad Ale, 
                                                                                 che mi ha fatto scoprire Shameless
                                                                                    e quei due idioti di Ian e Mickey.
                                                                                                                        Love ya
 


Mickey, frustrato, piange.
Piange anche se, quando era piccolo, suo padre lo picchiava e gli ripeteva sempre che piangere è da femminucce e che un vero uomo non piange mai.
Seduto sul letto disfatto, con le mani nei capelli, si guarda intorno, osservando assente quel casino che è la sua camera - che chissà da quanto tempo nessuno le dà una ripulita.
E poi pensa che quella stanza almeno un po' lo rappresenta, perché tutto sommato anche lui è un casino, un fottuto casino, che non riesce ancora ad accettare del tutto la propria omosessualità, che teme da morire il giudizio degli altri se ne venissero a conoscenza, e, soprattutto, che - anche se non vorrebbe mai ammetterlo - forse, anzi ne è certo, è completamente innamorato di Ian Gallagher.
Quel dannato Gallagher che, con quel suo sorriso sghembo e quei muscoli ben definiti, l'aveva fatto impazzire.
Adesso, però, Ian se n'è andato, è partito con l'esercito per andare a combattere chissà dove e non ha sue notizie da mesi, sei per esattezza.
Quando ritornerà, se ritornerà, gli spaccherà quella faccia di cazzo che si ritrova e, poi di sicuro, scoperanno nel retro del negozio di Kesh- in cui Mickey è ritornato a lavorare - finché, sfiniti e madidi di sudore, scivoleranno a terra e lui rimettendosi i pantaloni in un secondo, scapperà via, lasciandolo lì da solo, con il viso stanco e la consapevolezza che tutto questo non cambierà mai, perché Mickey scappa sempre quando le cose diventano difficili.
Ormai, però, scappare non lo farà soffrire di meno, perché quando ripensa al suo sorriso luminoso, a quelle piccole lentiggini sparse sul viso, ai suoi capelli rossi sempre un po' arruffati e tutte quelle cose che adora di lui, vorrebbe soltanto tirarselo vicino e baciarlo, ancora e ancora, finché non si staccherebbero per riprendere fiato.
Ian, però, ha anche lui scelto la strada più semplice ed è scappato via, per lasciarsi tutto quel dolore alle spalle e ricominciare una nuova vita.
“Che cazzo” vorrebbe urlare dalla finestra per quanto è frustrato, ma non lo fa, anzi si sdraia sul letto, senza neanche spogliarsi, e chiude gli occhi, cercando di dormire e, come Gallagher, di lasciarsi dietro quella montagna di problemi almeno per poche ore, e di immaginare una realtà in cui lui non è un vigliacco, in cui Ian è ancora lì con lui e non dall'altro capo del mondo a farsi sparare nelle palle.

Dev'essere ormai notte fonda, quando sente l'anta della finestra sbattere - l'aveva lasciata aperta per non morire di caldo - e dei passi sul pavimento.
Non si alza, finge di dormire, mentre, intanto, infila la mano sotto il cuscino e afferra la sua pistola.
Un ragazzo lo studia attentamente per quelle che sembrano ore, prima di stendersi sul suo letto, cingendogli la vita con un braccio ed incastrando il viso nell'incavo tra la spalla e il collo.
Adesso, Mickey, è completamente sveglio, con il cuore che batte all'impazzata, perché quel profumo fresco, misto al sudore, lo riconoscerebbe ovunque e il respiro leggero che gli solletica la pelle, gli mozza il respiro.
« Mi sei mancato tantissimo, non immagini neanche quanto. » gli sussurra dolcemente all'orecchio.
Mickey non risponde, lascia che quelle parole si perdano nell'oscurità della stanza, troppo sorpreso da non saper cosa dire.
Perché sei tornato? vorrebbe chiedergli. 
Pensi che forse possiamo riprovarci?
Ti odio, Gallagher, perché mi fai quest'effetto?

« Vaffanculo Gallagher » dice prima di addormentarsi del tutto nelle braccia dell'uomo che ama.
« Ti amo anch'io, coglione » ridacchia Ian, stringendolo più vicino al suo cuore.
Mickey riesce sentire il suo battito accelerato e, a quelle parole, vorrebbe piangere - di gioia questa volta - anche se un vero uomo, un Milkovich, come diceva suo padre, non piange mai.
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Angolo autrice ~

Scusate, ancora due paroline e me ne vado sul serio v,v
Ora che l'ho riletta mi piace ancora di meno, bah...
Mi dispiace che non abbia senso, che ci siano frasi buttate lì a caso e che i personaggi siano OOC ;w; 
L’ultimo pezzo avrei voluto cambiarlo e scusate se ci sono errori di battitura o quant'altro, ma oggi sto male e non capisco più nulla c':
Anyway, vorrei ringraziare tutti coloro che l'hanno semplicemente letta, in particolare Emma e Alessia  che l’hanno letta per prime circa un secolo fa ♥


A presto,
dontletmebreath_


 
   
 
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