Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: Xenjas_translations    08/05/2014    5 recensioni
Duncan, 18 anni, incontra una giovane ragazzina, Courtney. I due formano una strana amicizia anche se Duncan inizia a mettere in discussione i suoi sentimenti per la giovane e inizia a chiedersi se ciò che lo lega a lei è solo amicizia o qualcosa di più...
~
La prima volta che la incontrai era un giorno di pioggia scrosciante…
TRADUZIONE ♪
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen | Coppie: Duncan/Courtney
Note: AU, Lime, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Realise

L’incidente dell’altro giorno… mi stava facendo pensare e pensare, scavando dentro la mia mente dove si trovava la risposta al mio stupido problema. Non parlavo con lei da quel giorno, eravamo tornati al punto di partenza. Sebbene  mi sorprendevo a fissarla intensamente senza nemmeno rendermene conto, stavo iniziando a preoccuparmi. Courtney non aveva più alcun contatto con me, né visivo né vocale. Diedi la colpa al fatto che si sentisse imbarazzata e provasse vergogna per ciò che aveva fatto. Lei sapeva di essersi spinta troppo oltre. Pensare a che cosa sarebbe potuto accadere se io non fossi stato lì, mi faceva accapponare la pelle. Strinsi i pugni meditando sull’idea di scovare quello spagnolo e riempirgli la faccia di cazzotti.
Improvvisamente la campanella suonò e io lasciai la classe per dirigermi verso l’ufficio. L’ora successiva non dovevo tenere alcuna lezione così decisi di prendermi del tempo per pensare. Lasciandomi cadere sulla poltrona di pelle, posai i piedi sulla scrivania e chiusi gli occhi. Ero stanco, davvero stanco, siccome passavo le notti insonni a riflettere su cose inutili che non avrebbero di sicuro migliorato la mia situazione. Riaprii gli occhi e raggiunsi il mio cassetto. Lo aprii e cercando tra tutto quel disordine, un bagliore famigliare mi strinse il cuore.
Con tutta questa confusione, è meglio che questo lo tenga io.

Courtney batté le nocche sulla porta di legno ancora per una volta, ma non ottenne risposta. A questo punto poteva anche andarsene, ma lei aveva bisogno di chiedergli scusa per la bravata dell’altra sera. Piegò la testa di lato e la ciocca verde scivolò fuori posto dal dietro le sue orecchie. La fissò brevemente facendosi una nota mentale sul ritingere la ciocca dato che il verde si stava scolorendo. Posizionò velocemente il ciuffo colorato dietro l’orecchio ed esitante aprì la porta dell’ufficio di Duncan. Il cuore di Courtney perse un battito e le sue guance si riscaldarono ammirando la vita di fronte a lei. Duncan sedeva addormentato sulla sua poltrona, le gambe incrociate sulla scrivania e un’espressione pacifica scolpita sul suo bel volto. Cautamente chiuse la porta alle sue spalle e si appoggiò ad essa, fissando incantata l’uomo che dormiva.
“Duncan” sussurrò Courtney, senza però volerlo svegliare. Strisciando contro la porta si diresse lentamente verso il ragazzo addormentato. I suoi capelli neri avevano ricominciato a crescere toccando il suo naso lievemente all’insù, ricordandole che quando era più giovane se l’era rotto durante qualche rissa. Gliel’aveva detto quando erano entrambi più giovani e lei si ricordava ancora tutto quello che le raccontava. Courtney poteva ancora ricordare quando lui aveva tutti quei piercings, di come era orgoglioso di tutto quel metallo sulla faccia o della sua cresta verde che faceva pandan con gli occhi cristallini. Ma ad ogni modo, il vecchio e nuovo Duncan, le piaceva allo stesso modo. Canticchiando, pettinò i capelli del ragazzo togliendoli dalla fronte senza pensare che avrebbe potuto svegliarlo, ma per fortuna non successe. Courtney ricordò che Duncan le aveva confessato di avere un sonno molto profondo e in questa situazione le faceva molto comodo. Courtney arrossì un poco, quanto poteva andare a fondo senza svegliarlo? Quel pensiero lievemente perverso si visualizzò e subito dopo consumò nella sua mente. No, non poteva… ma moriva dalla voglia! Solo un piccolo bacio, non può svegliarsi… pensò Courtney mentre fissava con desiderio quelle sottili labbra da far invidia a quelle di cupido. Duncan non lo saprà mai… si auto-rassicurò sporgendosi verso il collo del ragazzo, inalando tutto il suo profumo che le fece venire l’acquolina in bocca. Duncan era così dannatamente delizioso che Courtney avrebbe voluto divorare ogni singolo centimetro della sua esistenza. Diminuendo sempre di più la distanza tra i due, Courtney inclino la testa di lato, senza nemmeno accorgersi di come fossero vicini. Chiuse i suoi occhi cioccolato scorgendo un bagliore argenteo e uno scorcio di luce acquamarina, ma questo svanì non appena le labbra di Courtney catturarono quelle di Duncan. Il bacio durò solo pochi secondi, ma a Courtney sembrò un’intera vita e il suo cuore batteva sempre più forte nella sua cassa toracica. Subito prese il bagliore argenteo tra le mani di Duncan e se ne andò, non prima di dare un nuovo veloce bacio al ragazzo. Courtney fuggì dalla stanza dimenticandosi totalmente delle scuse e della vergogna perché quell’argento la faceva sentire a casa.

Mi portai la mano alla testa sospirando agitato.
“Principessa sciocchina” sussurrai dolcemente stringendo la presa sul braccialetto che ormai non era più lì.
Merda pensai mentre, tremante, scesi dalla sedia, lasciai l’ufficio e mi diressi verso la sala del personale. Entrai sbadigliando e notai che non c’erano molti professori, solo un paio che andavano avanti e indietro e una professoressa piuttosto giovane ferma alla macchinetta del caffè. Pensai che anche a me serviva una buona dose di caffeina e sperai di trovare della Coca Cola in frigo perché il caffè lo odiavo e di bere cioccolata calda non se ne parlava perché… beh, perché sì!
La giovane donna alzò lo sguardo per incontrare i miei occhi e io sorrisi, poco prima di aprire lo sportello del frigo. Per fortuna erano rimaste un paio di lattine. Ne presi una e con un netto click l’aprii, sorseggiando una buona parte di liquido frizzante. Mi poggiai contro una panchina perché non avevo voglia di stare qui troppo a lungo. Non è che non mi piacevano i professori, io ero uno di loro, ma non erano molto socievoli.
“Mi scusi, è lei Duncan?” mi chiese una voce sensuale. Io mi voltai per vedere in faccia il mio interlocutore e notai che era stata la giovane professoressa a porgermi la domanda. Alzai leggermente un sopracciglio.
“Sono io” risposi secco mentre prendevo un altro sorso del mio drink. Le sue labbra colorate si aprirono in un sorriso di seduzione. Normalmente quel sorriso mi faceva provare qualcosa, ma ora ero completamente disinteressato. La donna fece scorrere i suoi lunghi capelli neri lungo le spalle e contrasse le sue sottili labbra. Onestamente, mi ricordava Gwen, eccetto per i capelli più neri, l’essere meno gotica, ma più troia.
Che noia! pensai.
“Posso aiutarti?” chiesi sperando che non le servisse niente. Lei rise un poco e assottigliò subdolamente i suoi occhi grigi.
“Beh, mi stavo chiedendo se tu volessi uscire con me, qualche volta” domandò, facendomi evidentemente intendere che sarebbe stato qualcosa di più di un solo ‘uscire’. Non ero stupido e nemmeno nato ieri perciò sapevo che cosa voleva da me. Il modo in cui mi scrutava dalla testa ai piedi, mordendosi seduttivamente le labbra… Dio, ci stava provando in un modo così evidente? La osservai per un attimo. Certo, non era il mio tipo… ma Courtney… Courtney… dovevo dimenticarla.
“Certo. Va bene stasera?” non volevo dirlo… ma l’avevo detto. I suoi occhi si illuminarono di lussuria.
“Stasera è perfetto. Vieni nel mio ufficio finite le lezioni e non fare tardi” sorrise subdolamente prima di uscire. La guardai camminare, quella gonna stretta e un po’ corta che le delineava perfettamente i glutei. Teoricamente dovevo essere eccitato per stasera, ma ero solo terrorizzato.

Courtney canticchiava allegramente sorpassando la classe d’inglese. Era sera tardi ormai e non molte persone era fuori dai dormitori. Attraversò il suo scompartimento quando Duncan svoltò l’angolo. Lei quasi gridò, ma si trattenne come vide un’altra persona che camminava con lui. Era straordinariamente bella e Courtney notò che era l’insegnante di educazione fisica, ma il modo in cui raggirava Duncan non le piacque. Il suo buon umore si disintegrò e i suoi occhi si sgranarono per lo shock nel vedere i due mentre si dirigevano nello scompartimento dei dormitori per insegnanti. Assolutamente no… non è possibile. E’ tutto un incubo, Courtney Pensò sul limite della disperazione. Corse verso il suo letto, si coprì con le coperte fin sopra la testa e pianse.

A quanto pare questa donna non vedeva l’ora di farlo con me… appena entrai nel suo appartamento mi saltò letteralmente addosso. Ora giacevo sotto di lei, nudo. Battei le palpebre, sorpreso di essere sdraiato su un divano e di non trovarmi in camera da letto. Doveva essere una vera maniaca. Iniziò ad attaccare le mie labbra con voracità stringendomi a lei. Sembrava un animale in calore e questo era disgustoso, togliendo il fatto che lei era praticamente nuda.
“Mmmmmh, sei più appetitoso di quanto mi aspettassi” mi sussurrò lei come se stesse facendo le fusa e io rabbrividii. Era passato così tanto tempo dall’ultima volta che ero stato con una donna? Fin da quando avevo lasciato Courtney, quando era ancora una bambina, non avrei mai pensato di toccare ancora una donna. Courtney… questa donna non è lei. Mi concentrai su quella specie di animale che continuava a baciarmi, ma non ci riuscii.
E’ con Courtney che voglio stare.
Quel pensiero mi colpì come una tonnellata di mattoni e io mi alzai di scatto dal divano. La professoressa mi guardò con uno sguardo folle, ma io inizia a raccogliere i miei abiti e a indossarli velocemente, tanto che non mi abbottonai nemmeno la camicia. Prima di andarmene, mi voltai verso quella pazza, nuda, sul divano.
“Mi dispiace deluderti, ma io amo un’altra” dissi semplicemente prima di correre fuori. L’unica cosa a cui pensava ora la mia mente era andare nel dormitorio di Courtney.
Bussai con cautela alla porta e nel frattempo mi guardai intorno sperando che nessuno mi vedesse. Dopo quella che sembrò un’eternità, Courtney aprì la porta e i sensi di colpa presero il sopravvento. Courtney aveva gli occhi rossi e gonfi e un profondo cipiglio attraversava il suo viso. Senza pensarci due volte la spinsi nella stanza e richiusi la porta alle nostre spalle, rimanendo nell’oscurità.
“Che ci fai qui? Non dovresti essere con quella tua puttana di insegnante?” sibilò Courtney nel buio, potei solo vedere il contorno nero del suo corpo. L’afferrai per le spalle e l’attirai a me, contro il mio petto. Courtney s’irrigidì a quell’abbraccio improvviso, forse perché non indossavo la camicia.
“Non ho dormito con lei” mormorai affondando il volto nei suoi capelli, ma lei ovviamente non mi credette.
“Lasciami andare stronzo!” gridò lottando contro la mia stretta.
“No, non lo farò. Non ho intenzione di lasciarti andare di nuovo, Principessa, non di nuovo” ansimai sul suo collo sentendola congelare all’uso di quel nomignolo.
“Se non avrò te, non avrò nessun’altra. Voglio solo te, Courtney, non vedi?” Le sorrisi nel buio, ma lei non si mosse. La allontanai cercando di capire che espressione fosse dipinta sul suo viso, ma mi era impossibile con quel buio. Courtney si sedette sul letto senza una parola e io la raggiunsi. Mi fissò.
“Diventa mia” mormorai inginocchiandomi ai suoi piedi e iniziando a baciarle le nocche, ma lei ancora non parlò. Iniziavo a preoccuparmi.
“Courtney, io ti am…” feci per dire, ma lei mi interruppe.
“No” affermò semplicemente. Ero sicuro di aver frainteso.
“No, cosa?” sussurrai pateticamente nel buio. Trasse un lungo respiro prima di parlare.
“Non sarò mai tua” disse neutra. Ci doveva essere un errore… avevo capito bene?
“Non sarò mai tua” disse per la seconda volta, prima di scivolare sotto le coperte.
Lei non mi ama più…

~  Written by Silent Unheard Child
~ Translated by Xenja

Angolo della ritardataria e scioccata traduttirce
Ok! Ci Sono! Ce l'ho fatta!
Ancora non ci credo... avrò provato a tradurlo una decina di volte, ma a causa di forze maggiori non sono mai riuscita a finirlo!
Ma ora è tutto ok... anzi, no! E' tutto sbagliato!
Non so se in Australia ci sono davvero insegnanti così... ma... ma... insomma, non ho parole! Secondo Silent, in Australia ci sono insegnanti molto giovani e nei collegi posso succedere cose con quelle descritte nei capitoli precedenti, ma tipo quella tra Duncan e la "pazza"... non credo proprio -.-"
Vabbeh, altro dramma da parte di Courtney e Duncan che non ne vogliono sapere di mettersi insieme .-.
Scusate ma sono di fretta... Ah, prima si dimenticarmi, per chiunque segue Prinzessin, il prossimo capitolo è pronto, lo devo solo revisionare e poi aggiorno ^^
Vado,
la traduttrice,
Xenja ♥

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Xenjas_translations