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Autore: Ranyadel    08/05/2014    2 recensioni
Un tour mondiale porta sei cantanti a conoscersi: Avril Lavigne e gli One Direction.
Lei non li sopporta.
Loro non la conoscono.
Lui vuole farle cambiare idea.
E se loro non fossero come appaiono sul palco? Se fossero completamente diversi?
Con Harry insicuro,
Liam strafottente,
Niall pacato,
Zayn infantile,
Louis complessato,
come si comporterebbe una scatenata Avril?
Se Liam e Harry si contendessero il suo cuore?
Se Zayn non riuscisse più a reggere la farsa?
Se Louis diventasse il migliore amico di Avril?
Se Niall si innamorasse della persona sbagliata?
E se Avril avesse il coraggio di infrangere il divieto più importante??
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Sei stato perfetto!

 

Arrivarono allo stadio tre ore prima del concerto. Il palco era ancora in allestimento, Avril ne approfittò per visitare quello che sarebbe stato il suo camerino. Si rifiutò di farsi truccare dalla troupe assegnatale, sfregandosi le mani davanti alla marea di cosmetici davanti a lei.

Si stava mettendo le ciglia finte, quando qualcuno entrò di scatto, facendola spaventare. Avril gemette di dolore. “Ma lo sai che significa bussare?! Mi sono cavata un…” dicendo questo, si voltò, trovandosi davanti a Zayn, che la guardava dispiaciuto. Ammutolì. “Ti sei fatta male?” le chiese premuroso e preoccupato. “Sì, sì, tranquillo, sto bene.” Disse più gentilmente. Zayn le faceva tenerezza, quasi fosse un bambino, non voleva trattarlo male. Era strano come quel ragazzo facesse emergere una parte così affettuosa di lei.

Era strano come ognuno di quei ragazzi facesse emergere diverse parti di lei in generale.

Con Niall era tranquilla.

Con Zayn affettuosa.

Con Louis pazza.

Con Harry insicura, non sapeva come prenderlo.

Con Liam, usciva la sua parte omicida, acida e sarcastica. La sua amata maschera, che spesso si fondeva con quella pazza per farla sembrare un’imprevedibile amante della vita e del divertimento, cosa che in fondo era.

“Mi dispiace, non volevo.” Disse lui. Avril tirò un sorriso. “Davvero, sto bene, non devi preoccuparti.” Disse, asciugandosi una lacrima che era uscita a causa del pennellino nell’occhio. “Scusa Zee, ma adesso devo finire di truccarmi. Ci vediamo fra un po’.” Disse, tornando al bancone e prendendo l’ombretto nero. “Ok, ci vediamo per le prove.” Disse lui sorridendo candidamente per poi uscire. Avril scosse la testa, intenerita. Era sempre più convinta che Zayn avrebbe potuto farle fare qualsiasi cosa, con quel suo fare così innocente. Finì di mettersi i mille strati di ombretto, poi si guardò. “Sarai stupida, eh?” si chiese. Non si era cambiata, rischiava di sbavare il trucco. Optò per un corpetto nero, con degli shorts scozzesi sopra calze a rete, in modo da non rovinarsi tutto il lavoro. completò con una giacca di pelle. Come prima tappa, aveva deciso per un look semplice. Si mise in fretta i tacchi alti leopardati di nero e completò con orecchini argentati e tanti bracciali, bianchi, verde acqua e argento. Come collana, un medaglione.

Sì, non era male, per apparire con quei ragazzi. Non poteva rubare loro tutta la scena, no? Le labbra rosso fuoco si distesero in un sorriso compiaciuto: era sempre la stessa pazza. Non sarebbe mai cambiata, non importava cosa cantava o come si vestiva. Era fiera di essere sé stessa, forse era una delle poche persone a poter dire questo, o ancora più raro, a saperlo dire e ammettere.

“Lavigne, vieni fuori, dobbiamo provare l’apertura!” esclamò la voce di Liam dall’altra parte. “Payne, hai rotto le ovaie!” urlò di rimando, acida. Lo sentì sbuffare e andarsene, e questo la fece sorridere soddisfatta. Prima di uscire, baciò sulla fronte il peluche di Rarity. “Augurami in bocca al lupo!” disse sorridente, prima di uscire.

“Wow, ce l’hai fatta, nana isterica.” Disse Liam inarcando un sopracciglio quando la vide apparire. Avril lo guardò malissimo e si parò davanti a lui. Senza dire niente, gli passò una mano fra i capelli, spettinandolo. “Ma che problemi hai?!” chiese lui, tornando in camerino. Avril trattenne una risata, fino a quando lui non sparì dalla sua visuale. “Amy, forse dovresti smetterla di provocarlo.” Disse Louis incerto. Avril fece spallucce. “Io rispetto chi mi rispetta.” Disse, prima di prendere il microfono. “Quindi? Apriamo il concerto con le due canzoni che abbiamo scelto prima?” chiese Niall. Avril annuì. “Secondo me rimangono così.” Disse Avril, imitando una faccia basita e entusiasta. Gli altri si misero a ridere, mentre Liam tornava sul palco. “Tenetemi lontana quella fumata.” Disse secco. “Ma toglietemi una curiosità, vi divertite a darmi della drogata? No, perché questo è un vizio.” Esclamò l’interessata, riferita anche a Louis. Zayn ridacchiò sotto i baffi, quasi non volesse farsi vedere da Liam.

Avril aveva capito subito che il pakistano si aggrappava a Liam, con tutte le sue forze, che dipendeva da lui. Non sapeva cosa pensare.

Certo, per lei, era un individuo da bruciare.

Ma se una persona così dolce come Zayn avrebbe affidato la sua vita a lui, un motivo ci sarà stato, no?

 

Ecco, era arrivata l’ora del concerto. Avril non poteva farci niente: ogni volta, si sentiva nervosa, quasi fosse sotto esame. Sentiva le mani tremare e la sua asma la controllava. Di solito era da sola, a cercare di scrollarsi di dosso queste emozioni. Adesso, però, era in mezzo a cinque ragazzi, anche loro leggermente nervosi, che si preparavano in fretta. “La mia band, è a posto?” chiese tanto per fare qualcosa ad un tizio che passava di lì. “Sì, ma manca Chad. Senza di lui non può cantare Let me go, miss Lavigne.” Disse, prima di allontanarsi indaffarato. Avril inarcò un sopracciglio. Miss Lavigne?! Di nuovo?!

Poi recepì la prima parte del discorso. Non c’era Chad?! “E adesso?!” si chiese nel panico. Altro che calmarsi. “Amy, che succede?” chiese Louis. “Mio marito non c’è. Io non posso cantare la quinta canzone.” Disse tirando un calcio al vuoto. “Guarda, adesso devi aprire con la prima canzone, poi ci siamo noi. Hai tempo, al massimo si posticipa.” La tranquillizzò lui. Avril prese un profondo respiro. Oltre quella parete, centinaia – anzi, migliaia – di persone riempivano uno stadio enorme. Il primo concerto di Avril Lavigne e degli One Direction messi insieme, non era una cosa da tutti i giorni. “Sei pronta?” chiese Niall. Lei annuì e la band dei ragazzi – che in quell’occasione si era fusa con quella di Avril – attaccò con le prime note di Kiss you. Si sentirono le esclamazioni sorprese del pubblico e Avril sorrise compiaciuta. “Vai, vai!” fece Louis raggiante, incoraggiandola. Avril si diresse a passo deciso sul palco e si sentirono ovazioni a tutto spiano. Sorprendendo tutti, iniziò a cantare Rock ‘n’ roll, sulle note di Kiss you. Erano entusiasti e questo riempì Avril di emozione. Quando finì, alzò un braccio verso il cielo. “Questa era Kiss ‘n’ roll, signore e signori! E adesso gli One Direction, con What the hell makes you beautiful!!” esclamò urlando esaltata. Scese dal palco, lasciando la scena ai ragazzi. mentre passava, batté il cinque con Louis. “Sei stata grande.” Le disse sorridente. Avril ricambiò. “Fateli secchi!  Vi affido What the hell!” disse mentre loro andavano in scena. Era felice di condividere quel tour con loro.

Quando finì la canzone, tornò in scena, accompagnata da mille applausi. Prese la mano di Louis e di Zayn e le alzò verso il cielo, di nuovo. Era troppo esaltata, nonostante arrivasse solo alla spalla dei due ragazzi accanto a lei. “Io gliel’ho detto, che fumare fa male, ma non mi ascolta!” disse Louis ridendo. Avril roteò gli occhi.

Il concerto andò a gonfie vele, mentre si alternavano le canzoni. Chad non si decideva ad arrivare e Avril era sempre più nervosa. Louis, alla fine del concerto, le si avvicinò. “Amy, devi andare. Manca solo la tua.” Disse incerto. “Non posso senza Chad!” urlò disperata. In quel momento, il suo cellulare suonò. “Pronto, Chad?!” fece frettolosa. “Avril ho un problema, l’aereo non è partito in tempo, sono appena arrivato all’aeroporto, dimmi che sono in tempo.” Disse il cantante dei Nickelback. Avril si sentì sprofondare. “Non ce la fai, devo andare in scena adesso! Come faccio?!” fece. “Mi dispiace Avril, davvero, ma non c’è stato modo di partire prima.” Disse lui. Avril sospirò. “Ok, ci vediamo. Grazie comunque, Chad.” Disse prima di mettere giù. “Vorrei aiutarti, ma non ho la voce adatta.” Disse mortificato Louis. Harry, Zayn e Niall dissero lo stesso, mentre Liam si rifiutava ancora di parlare. Avril si lasciò andare allo sconforto. “Datemi il microfono. Vado a dire che non si può cantare Let me go.” Disse scoraggiata. Uscì dalle quinte e andò in mezzo al palco, schiarendosi la voce. Non era mai stata così abbattuta durante un concerto.

“Signore e signori, c’è stato un cambio di programma. Chad Kroeger non potrà essere con noi, stasera. Quindi…”

“Quindi canterò io con Avril.” Disse una seconda voce, sbucando dal nulla. Avril si voltò verso Liam. “Cosa ti viene in mente?!” chiese basita, lontana dal microfono. “Voglio aiutarti. Se vai male tu, va male tutto il concerto.” Disse lui allo stesso modo. Avril trattenne un sorriso. In quel momento, non sentiva gli applausi o le grida, non vedeva le luci e i poster. C’era solo Liam, che aveva messo da parte le loro divergenze per aiutarla.

Si sedette al pianoforte, sgranchendosi le dita. “Pronto?” chiese. Lui annuì e lei premette tre tasti, liberando nell’aria le note soavi di Let me go.

 

Love that once hung on the wall

Used to mean something,

But now it means nothing

The echoes are gone in the hall

But I still remember

The pain of December

Oh, there isn’t one thing left you could say,

I’m sorry, is too late.

 

Cantò il ritornello, mentre l’ansia cresceva. E se Liam avesse sbagliato? Se non si fosse ricordato il testo?

Smise di pensarci. Aveva deciso di fidarsi di lui, no? Doveva solo pensare a cantare. Con ansia, aspettò il pezzo di Liam. Lo vide prendere fiato.

 

You came back to find I was gone

And that place is empty,

Like the hole that was left in me

Like we were nothing at all

Is not what you meant to be,

Thought we were meant to be

Oh, there isn’t one thing left you could say

I’m sorry is too late.

 

Avril smise di pensare e si dedicò anima e corpo a quella che era una delle sue canzoni preferite. Quando finirono, si alzò e si mise di fianco a Liam. Fecero un inchino, sorridenti, mentre anche gli altri entravano in scena. “Siete stati fantastici!” urlò Louis esaltato. Gli altri erano entusiasmati quasi più di lui. “Parliamone dopo, adesso abbiamo un concerto da chiudere!” fece Niall, con uno dei sorrisi più grandi e autentici che Avril gli avesse mai visto fare. “Grazie a tutti!” fece Harry, rivolto al pubblico. Gli altri gli fecero eco e uscirono di scena. “Il concerto migliore del mondo!” urlò Zayn elettrizzato. Erano tutti esaltati al massimo, quasi più dei fan lì fuori. “Ehm Liam, puoi venire con me un attimo?” chiese Avril. Lui la seguì nel camerino di lei. Avril, dopo qualche istante, gli saltò al collo. “Grazie.” Disse, stringendolo più forte che poteva. Lo sentì sorpreso, poi le braccia di lui la circondarono. “L’ho fatto con piacere. Come sono andato?”

“Sei stato perfetto!” esclamò lei, mentre sentiva una lacrima scendergli lungo il viso. “Anche tu, davvero.” Disse lui. Si staccarono dopo qualche secondo. “Se ce lo dovessero chiedere, ci siamo azzuffati. Non siamo mai stati carini o gentili l’uno con l’altra.”

“Sono d’accordo, Brontolo.”

“Perfetto, chihuahua isterico.” Disse. Sorrisero impercettibilmente e uscirono. “Ah, un momento!” fece Avril. Liam si voltò verso di lei. Avril gli passò una mano fra i capelli, arruffandoglieli. “Sei un mostro!” fece lui indignato. “Che paura.” Fece lei, uscendo. “Torna qui!”

“Prendimi!” urlò lei, tornando dai ragazzi. Si nascose dietro Louis, che la guardò basito. “Tu fai finta di niente!” lo rimbeccò ridendo. “Ehm, ok, io non vi conosco.” Disse lui ridacchiando.

Ripensò alle riflessioni del pomeriggio precedente, quando aveva desiderato di mettere Liam al rogo. Ricordò le sue stesse parole: “se una persona così dolce come Zayn avrebbe affidato la sua vita a lui, un motivo ci sarà stato, no?” aveva detto.

Era quasi sicura di aver capito, cosa vedesse Zayn.

Non era facile da vedere, ma in fondo, il Liam tenero era lì.

Molto in fondo.

Ma c’era.

Decise che avrebbe fatto qualsiasi cosa per tirarlo fuori.
















































*Angolo autrice*
Eccomi qui!! allora, ho un po' di cose da dire:
ecco Kiss 'n' roll
ecco What the hell makes you beautiful
ecco il trucco di Avril
ecco il peluche di Rarity
grazie a tutti quelli che seguono questa storia!! alla prossima!!
un bacio
Ranya
  
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