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Autore: Ayumi Yoshida    25/07/2008    8 recensioni
Goku era soddisfattissimo.
Continuò ad alzarlo al cielo, entusiasta, ma accadde qualcosa che non avrebbe mai potuto immaginare.
All’improvviso si sentì le mani bagnate.
Alzò lo sguardo: lungo le sue braccia scorreva un piccolo rivolo giallastro e maleodorante. [...]
-Gohan… non avrai fatto mica la… pipì!?-
{Fanfiction scritta per il "Pannolini!Challenge!!!" indetto da Maki_chan **}
Genere: Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Gohan, Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è stata scritta per il "Pannolino!Challenge!!!"  indetto da Maki_chan. E' un'iniziativa semplicemente fantastica, partecipate anche voi! **
Più che mai, questa fanfiction è frutto della mia mente bacata XD, ma se dovesse somigliare ad un'altra fic vi prego di riferirmelo e provvederò a rimuoverla.
I personaggi -purtroppo!- non sono miei, ma appartengono ad Akira Toriyama e sono utilizzati senza scopo di lucro.
Grazie dell'attenzione e buona lettura! ^^












Può esistere qualcosa di più terribile?



 



-Siamo intesi, Goku? Mi raccomando, non voglio trovare sorprese quando torno. Capito?- ripeté Chichi per l’ennesima volta.

Il sayan annuì energicamente con la testa.
Quando doveva uscire di casa Chichi riusciva a rendersi davvero fastidiosa!
Ripeteva cento volte le stesse cose, lo riempiva di raccomandazioni, controllava che tutto fosse come doveva essere e solo dopo questo lungo rito riusciva ad abbandonare il suo nido per qualche ora.
-Allora vado- disse rassegnata.
Lanciò un ultimo sguardo al piccolo Gohan, profondamente addormentato nella sua culla,  poi i suoi occhi severi ricaddero di nuovo  suo marito.
Goku continuava ad annuire con la testa, ridendo nervosamente.
-Le cose di Gohan sono in cucina. Mi raccomando.- concluse la donna fremendo.
Non si fidava affatto a lasciare il suo piccolo Gohan nella mani di Goku.
Lui non era decisamente quello che poteva definirsi ‘un padre modello’: non aveva mai svolto ‘mansioni da padre’ e decisamente non era la persona più adatta per poterlo fare, data la sua immane imbranataggine.
E poi, cosa non meno importante, Chichi aveva un brutto presentimento.
Ma ormai era troppo tardi per rimandare l’uscita con Bulma.
-Ci vediamo.- esclamò quasi in lacrime la donna, chiudendosi la porta alle spalle.
-Ciao!-
Non appena fu sparita, Goku sospirò.
Si sentiva più tranquillo senza gli occhi vigili di Chichi puntati addosso.
Si avvicinò alla culla di Gohan: il piccolo dormiva ancora profondamente e non dava segni di voler svegliarsi.
-Bene,- pensò Goku –così posso dedicarmi ai miei allenamenti!-
Si inginocchiò sul pavimento e cominciò a fare alcune flessioni, cercando di fare meno rumore possibile, ma purtroppo dopo qualche minuto aveva già dimenticato di essere nella stanza di Gohan, accanto alla sua culla.
Cominciò a sferrare dei potenti pugni alla libreria di legno, previdentemente riempita di libri di tutti i generi da Chichi per Gohan, e i vari volumi caddero sul pavimento con un fracasso assordante.
Goku si chinò immediatamente per raccoglierli da terra e rimetterli al proprio posto, immaginando l’espressione di Chichi se l’avesse scoperto.
Agguantò un libro, intitolato ‘La chimica per i bambini’, passò velocemente una mano sulla copertina per rimuovere la polvere e lo rimise sullo scaffale della libreria.
Stava per fare la stessa cosa con un altro libro, ma sentì uno strillo e poi un gemito.
Si guardò intorno per scoprire da dove provenissero quegli strani suoni.
Scrutò dubbioso l’intera stanza due o tre volte, ma non vide nulla che, a suo parere, potesse dare vita a suoni del genere.
-Chissà cos’è stato…- si chiese ad alta voce, curioso -Vabbè, torno ai miei esercizi.-
Scrollò le spalle sorridendo ingenuamente e continuò a sferrare pugni alla libreria.
L’unico libro che aveva messo a posto cadde di nuovo, ma lui non ci fece caso.
Tirò un altro pugno alla libreria, che oscillò pericolosamente, e si fermò, interdetto.
Qualcuno stava piangendo.
Si portò la mano sulla fronte per asciugarsi il sudore e si voltò: il pianto sembrava molto vicino.
Chi mai poteva piangere in casa sua se era solo in casa e a piangere non era lui?
Si portò le mani al volto, cercando di riflettere.
Sicuramente era qualcuno che aveva bisogno di aiuto… ma chi?
Analizzò nuovamente la stanza: ancora nessuno.
Fece un passo avanti, voltando lo sguardo a destra e a sinistra.
-Urca! Ma chi può… Gohan!- esclamò improvvisamente ad occhi sbarrati.
In un secondo fu vicino alla culla.
Vi guardò all’interno: il piccolo stava piangendo a squarciagola, dimenandosi violentemente.
-Gohan!- esclamò Goku prendendolo in braccio e cullandolo un po’ –Dai, non piangere! La mamma torna presto!-
Il bambino, però, non si calmò affatto, anzi, continuò a piangere più forte di prima.
-Dai, dai, fai il bravo!- lo pregò il sayan.
Gohan continuò a strillare, imperterrito.
Goku corrugò le sopracciglia.
Doveva farsi venire un’idea e anche alla svelta: non voleva che Chichi tornasse e vedesse Gohan piangere.
Per lui sarebbe stata la fine!
Cominciò a pensare, cercando di non farsi distrarre dalle urla disumane di suo figlio, e giunse ad un'unica soluzione.
Doveva essere sicuramente così.
-Vuoi giocare, eh?- chiese soddisfatto, sorridendo a trentadue denti. –Piccolo monello! Potevi dirmelo prima!-
Lo afferrò sotto le ascelle e alzò le braccia al soffitto.
-Allora, ti stai divertendo?-
Gohan smise di piangere e all’improvviso sorrise.
‘Evviva!’
Goku era soddisfattissimo.
Continuò ad alzarlo al cielo, entusiasta, ma accadde qualcosa che non avrebbe mai potuto immaginare.
All’improvviso si sentì le mani bagnate.
Alzò lo sguardo: lungo le sue braccia scorreva un piccolo rivolo giallastro e maleodorante.
Sgranò gli occhi.
 -Gohan… non avrai fatto mica la… pipì!?- esclamò terrorizzato.
Il piccolo rise divertito.
-Pi-pì pi-pì!- sillabò contento -Ho fatto pi-pì!-
-Oh no! Come faccio, adesso?-
Lo riprese tra le sue braccia: la sua tutina era tutta umida.
Non riuscì a trattenere una smorfia di disgusto mentre lo faceva sedere sul pavimento accanto a lui.
-Cosa posso fare?- gli chiese in preda allo sconforto –Cosa posso fare?-
Naturalmente non ottenne risposta.
Gohan si limitò a scrutarlo con i suoi occhioni dolci, sorridendo.
Goku sospirò.
-Potrei fare finta che non si accaduto niente,- cominciò ad elencare –oppure lasciarlo qui e aspettare che torni Chichi, oppure…-
Cercò di escogitare qualche altra soluzione, ma non riusciva a pensare a nient’altro.
Nella sua testa s’inseriva prepotentemente la figura di sua moglie furiosa e urlante.
-Chichi mi ucciderà!- esclamò colto da una strana consapevolezza -Non posso lasciarlo così. Mi vedo costretto ad agire!-
Si alzò in piedi con un balzo e cominciò a fare un po’ di stretching.
-Devo essere pronto… ad ogni evenienza!- continuò voltando il torso da una parte all’altra.
-Così… va… bene!- terminò trionfante dopo un centinaio di flessioni, alzando un braccio in aria -Sei pronto, Gohan?-
Lo riprese in braccio con cautela e sfrecciò in cucina.
-Vediamo…-
Posò il piccolo sul tavolo,  gli tolse la tutina, ormai completamente bagnata, e la lasciò cadere sul pavimento.
-Adesso sta’ fermo, capito?- gli raccomandò -Vado a cercare un pannolino…-
Gohan annuì con la testa e lui si allontanò.
-Ma dove saranno mai?- mormorò passando in rassegna tutto il mobilio della stanza –Non li vedo da nessuna parte…-
Improvvisamente si fermò e alzò gli occhi: attaccato allo scaffale di fronte a lui c’era un biglietto su cui un’elegante scritta recitava proprio “pannolini”.
Previdentemente, Chichi gli aveva lasciato un biglietto sul mobile che conteneva le cose per Gohan.
Goku sorrise soddisfatto e agguantò il pacco colorato posto sopra al biglietto. Ne cavò fuori un pannolino.
Si diresse verso Gohan quasi trionfante.
-Allora, sei pronto?- chiese sfregandosi le mani –Tra un po’ sarai di nuovo asciutto!-
Il bambino ricambiò il sorriso del papà.
Goku lo aiutò a stendersi e si apprestò a togliergli il pannolino, ma udì chiaramente un sussurro che lo lasciò di sasso.
-Ca-cca-
-Cosa?-
Gohan si rimise seduto.
-Ca-cca!- esclamò ridendo -Ca-cca!-
Il viso del sayan sbiancò di colpo.
-Cac… ca?!- ripeté sconvolto -Hai detto proprio“cacca”?-
Il piccolo assentì con un sorriso.
Come poteva immaginare che suo padre, l’uomo che aveva salvato coraggiosamente la Terra, in quel momento provasse paura?
Goku deglutì a fatica, chiudendo gli occhi.
Sfortunatamente, il momento che aveva sempre immaginato nei suoi più reconditi incubi era giunto.
Disgustato e terrorizzato, allungò le mani e si accinse a togliergli il pannolino.
Poteva esistere per Goku qualcosa di più terribile di Al Satan e Junior?
Se ci avesse pensato in passato avrebbe risposto di no, ma in quel momento la sua opinione era un’altra.
Certo, quel fagotto bianco e appestante che aveva davanti.
















La seconda fic in due giorni. Chi l'avrebbe mai detto? XD
Non uccidetemi, per favore! In una sfida così io e la mia mente contorta non potevamo mancare! XD
Faccio i miei complimenti più sentiti a Maki_chan, questa sfida è stata davvero un colpo di genio! <3
La fic che ne è venuta fuori non mi dispiace affatto. E' stato molto divertante scriverla e immaginare Goku alla prese con il piccolo Gohan. XD
Spero di essere riuscita a strappare una risata anche a voi! Credo sia la cosa più difficile da fare...
Mi piacerebbe davvero sapere cosa ne pensate.
Credetemi, accetto di tutto, anche pomodori in faccia. Dopo quello che avete letto... XD
Vi sarei davvero grata se lasciaste una recensione! ^_^
A proposito di recensioni, ringrazio tantissimo coloro che hanno recensito la mia scorsa shot.
Mi avete reso immensamente felice! ** Non avrò mai abbastanza parole per ringraziarvi!
Vi risponderò quanto prima tramite una mail. ^^
Prima di sparire dalla circolazione (altrimenti mi beccherò davvero i pomodori in faccia! XD) voglio fare una precisazione: la divisione in sillabe della parola "cacca" pronunciata da Gohan è scaritta appositamente in quel modo, non è una svista. XD
Ok, questo è tutto! XD

Alla prossima,
Ayumi

*fugge a Timbuctù*




   
 
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