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Autore: Oktavia    09/05/2014    6 recensioni
Lui, però, non era come loro. Vegeta era diverso, profondamente diverso. Non si sarebbe mai lasciato domare da quelle catene, avrebbe atteso l’occasione propizia, e poi avrebbe agito.
[Flashfic introspettiva su Vegeta durante l'inizio della dominazione di Freezer sul suo pianeta.]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Chains
 
Oltre alla smisurata forza, aveva sempre avuto una mente molto acuta, il principe Vegeta.
Sin da quando era piccolissimo, suo padre, il re, gli aveva sempre parlato del popolo sul quale lui era destinato a regnare, della gloriosa e invincibile razza Saiyan, i guerrieri più fieri che l’intero universo avesse mai conosciuto. Eppure quell’uomo lo aveva deluso, si era dimostrato un debole e un codardo, cadendo per primo ai piedi di quell’essere disgustoso e rivoltante di nome Freezer, seguito poi da tutti i suoi sudditi.
Perché?
Maledizione, perché?
Perché un popolo così orgoglioso si era lasciato sottomettere alla prima occasione?
Vegeta pensava che fosse tutto un piano del re, che prima o poi si sarebbero ribellati, ma non era stato così. Tre anni erano trascorsi dall’arrivo del tiranno spaziale, ma non c’era stato alcun segno di ribellione, anzi, alcuni Saiyan avevano pure il coraggio (o la vigliaccheria?) di affermare che Freezer non li avrebbe mai traditi, che avrebbe sempre garantito la prosperità di tutto il popolo.
Penosi.
Non facevano altro che alimentare la sua rabbia e la sua profonda frustrazione.
Sapeva bene che dopo anni di schiavitù perfino le popolazioni più bellicose si abituano alla catene, malgrado la sua giovane età aveva avuto modo di vederlo e capirlo osservando gli schiavi di guerra presenti sul suo pianeta, palazzo reale compreso, che dopo un po’ non rispondevano più nemmeno alle percosse, anzi, iniziavano a vedere come norma il sadico divertimento dei loro padroni. Ciononostante, da parte dei Saiyan non si sarebbe mai aspettato una cosa simile, non da quelli che si definivano da sempre i dominatori dello spazio.
Lui, però, non era come loro. Vegeta era diverso, profondamente diverso. Non si sarebbe mai lasciato domare da quelle catene, avrebbe atteso l’occasione propizia, e poi avrebbe agito. Avrebbe ucciso Freezer, esponendo pubblicamente la sua testa come segno della sua vittoria, perché lui era il principe dei Saiyan, e non poteva permettere che quel mostro schifoso gettasse fango sul suo orgoglio; non gli importava del suo pianeta e del suo popolo, tantomeno di quello smidollato di suo padre, gli importava solo di vincere, di rivendicare quella fierezza ormai perduta da troppo tempo.
Doveva solo ottenere la forza necessaria e aspettare, aspettare il momento in cui avrebbe finalmente spezzato le catene. La sua battaglia era appena iniziata. 

 
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Angolo dell'autrice
Ebbene sì, a quanto pare questo è un periodo prospero, dato che a pochi giorni dalla pubblicazione di un'altra flash sono di nuovo tornata in questo fandom. Dunque dunque, anche questa flashfic è stata scritta per una serie a cui partecipo su Ask.fm, e anche questa (coincidenza) è ispirata a una citazione proveniente da Game of Thrones anche se questa volta è Daenerys a pronunciarla. Tale citazione è: "Il popolo si abitua alle catene". Mi ha subito fatto pensare ai Saiyan e al fatto che, nonostante la loro fierezza, si siano lasciati sottomettere da Freezer, abituandosi pian piano ad essere dominati da lui. Ricordo pure che nello special "Le origini del mito" uno di loro aveva affermato davanti a Bardak che Freezer non li avrebbe mai traditi (le ultime parole famose...).
In ogni caso, ho voluto interpretare questa situazione dal punto di vista di Vegeta (che qui è ancora un bambino), che secondo me ha sempre ritenuto tutto ciò assai frustrante. Spero di essere riuscita a renderlo IC (del resto e un personaggio molto complicato da gestire) e anche di aver interpretato in maniera realistica il suo modo di ragionare assai contorto. Vegeta è fiero di appartenere alla razza Saiyan, ma al tempo stesso poco gli importa del suo pianeta e del suo popolo, ormai privato dell'antica fierezza (del resto anche quando ha saputo da Nappa che il suo pianeta era saltato in aria si è limitato a dire: "E allora?"), e ingaggia una battaglia con Freezer più per una motivazione personale ed egoistica che per altro.
Detto questo, spero sia stata di vostro gradimento e che il personaggio sia stato descritto nella giusta maniera.
Alla prossima!
Oktavia.  
   
 
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