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Autore: eiloujk    09/05/2014    2 recensioni
E se i personaggi di Percy Jackson tornassero in una nuova serie e in questa serie c'è uno scambio di ruoli? Sarebbe molto interessante eheh
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Percy Jackson
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 3

(Lea)

 
 Lea voleva sapere con quale fantastica invenzione era arrivata sino in Grecia, una volta Andrea le aveva parlato di progetti nel portatile di Dedalo, Lea ne era affascinata, teletrasporti, macchine per volare e tante altre cose wow.
Erano quasi tutti svegli, Persea era buttata a terra, Hazùl era in piedi e dava ordini a destra e manca ‘in piedi, su sbrigati, è ora di alzarsi..’. Poi c’era Jessica che stava abbracciando un cuscino, se fosse stata una persona avrebbe fatto una brutta fine, stava anche sbavando che carina. Peter e Andrea erano mezzi storditi ma a poco a poco si stavano svegliando e anche Nicoletta. Per Franca non c’era speranza,stava anche russando. Lea si guardò attorno,erano in cima ad una collina alle loro spalle si inalzava un grosso tempio con delle colonne di marmo. La vista che si vedeva era qualcosa di mozzafiato: c’erano ulivi e molte altre piante che si rampicavano sulle case da quel punto si vedeva anche i mare, e i mattutina raggi solari, quelli ancora deboli vi riflettevano illuminando il mare di mille colori e sfumature dal verde al blu chiaro,le case erano fatte di pietra e marmo tutte con stili antichi, c’erano così tante cose che Lea stava elaborando tutto al massimo, era così presa che si dimenticò anche come aveva fatto ad addormentarsi in America e svegliarsi in Grecia. A sì perché quella era sicuramente la Grecia. Comunque ci pensò Peter ha proporre la domanda –Allora immagino che non sia stata la fata turchina ha portarci qui?-
-No ragazzi, vi spiegherò tutto che ne dite se ve lo spiego davanti ad una bella colazione? Andiamo in un osteria- Sì rallegrò Hazùl, sopra la magletta viola del campo Giove indossava una giacchetta a vento piuttosto leggera.
-Osteria? O cribiolina ragazzi, che ne dite se dopo noi tutti ci mettessimo le braghe e i mocassi e ci radunassimo in piazza per una partita al lancio della trottola? Misericordia- Lea imitò la voce di una tipica  ragazza novecentesca popolana.  Hazùl distorse lo sguardo. Cavoli. Lea aveva superato da poco la cotta per lui.. ma quando faceva il broncio oppure lo sguardo sbalordito era impossibile non fissarlo.
-Io approvo la colazione al bar- Si intromise Persea.
Così si diressero verso il centro dell’acropoli alla ricerca di un bar, molte case erano di un bianco splendente, c’erano molte scalinate e i mattoncini sotto i piedi di Lea erano abbastanza scivolosi, quei mattoncini avrebbero potuto avere 2mila anni di storia.C’erano degli archi geometricamente perfetti decorati splendidamente con l’uso dei colori giusto.
-Ma dove sono tutti?- Disse Nicoletta. Si fermarono tutti di botto. A quel punto Lea si rese conto di due cose. La prima della presenza di Nicoletta da quando si era svegliata non aveva aperto bocca, e Lea si era quasi dimenticata di lei. La seconda che per tutta la strada non avevano visto nessuno. Tutta la città era priva di rumori quotidiani. Non c’era nessuno. Nessuno.
-Possibile che stiano dormendo tutti?- Chiese Franca
-Questa città è popolata quanto Roma. Ve lo ricordate il caos di Roma? La gente ? Macchine ovunque? Qualcosa non mi torna.- Disse Andrea
-Io penso che per la nuova guerra,gli dei abbiano chiesto ad Ipno di addormentare l’intera città come successo nella vecchia battaglia contro Crono- Disse Persea. Alle parole ‘battaglia contro Crono’, Andrea abbassò lo sguardo.
Lea non riusciva ancora a prendere sul serio questa guerra, era nata così all’improvviso, quasi come.. un idea folle di un Dio.
Hazùl si fece avanti e disse – em.. ragazzi allora vi volevo dire che.. Questa notte mi è apparsa in sogno Giunone o Era, e ecco ha detto varie cose.. tra cui dobbiamo proteggere Atene, non dobbiamo per nessun motivo far arrivare il nemico al Partenone. Poi che i rinforzi arriveranno presto. Che non dobbiamo farci spaventare dall’esercito del nostro nemico. AH che dobbiamo scordarci l’aiuto di loro dei.-
-C-Che cosaaa?- Disse Nicoletta – Ma scusate, se i giganti si uccidono solo con la collaborazione di semidei e dei come facciamo ad ucciderli?-
-Aspetta- Intervenì Andrea – Chi ci ha garantito che sono i Giganti i nostri nemici? E se fosse Gea in persona?-  Tutti si voltarono verso Hazùl che squittì, quel ragazzo non si sentiva per niente a suo aggio con gli occhi di tutti addosso. –Che cè? Non lo so.. Giunone non mi ha detto altro..- Sì fermo di colpo,  come se spaventata – Ora che ci penso Giunone mi ha parlato di una dea novella, cioè nuova, una dea del fuoco, cì aiuterà e poi si vendicherà di qualcosa,credo, bho non so, il sogno era molto confuso- Franca prese per il braccio Hazùl –Ei calmati, ti sei sforzato abbastanza.. hai fatto del tuo meglio, magari avremmo altri sogni, che dire-
-Forse la dea del fuoco sarà Vesta?- Chiese Jessica. Andrea scosse la testa –Jessica non penso sia Estia, Hazùl ha detto una dea nuova, e Estia è stata la prima della sua stirpe, la prima figlia di Crono. Non credo sia nemmeno Efesto visto che si parla di una dea al femminile. Ma ogni modo Era ti ha detto come siamo arrivati qui?-
-Oh si,scusate- Disse Hazùl –Ci ha trasportati qui, e poi ha chiesto ad Ipno di addormentare tutta la città quando tutti erano nelle loro case e non fuori dalla città,tutto qui.-
Ora che a Lea era chiara ogni cosa propose un piccolo piano –Bene ragazzi, i rinforzi arriveranno a momenti perché non ci facciamo un giro? La città è coperta in parte da antiche mura no?In parte si, e l’altra parte andiamo noi a cercare i punti dove il nemico potrebbe entrare. Dobbiamo anche mettere una flotta navale per qualsiasi attacco dal mare e anche una flotta aerea. Dobbiamo proteggere al massimo il Partenone perché quella è come la nostra bandiera tipo caccia alla bandiera al campo mezzosangue. Ah e poi dobbiamo stare attenti alla notte, i mostri diventano più forti di notte-
Tutti rimasero a bocca aperta dalle parole di Lea. –Buono..Anzi approvo il piano Lea- Disse Andrea quasi come se Lea gli avesse rubato il piano. –Per prima cosa dobbiamo preparare il quartier generale, un posto per riposarci e l’infermeria, penso che la cella del Partenone vada bene, Il Partenone è abbastanza grande e poi al suo interno contiene due locali abbastanza ampi per montare qualche letto e delle barelle per i feriti. Ah e mi raccomando non dovete toccare nulla, potremmo andare ad una farmacia e anche prendere qualche cuscino nelle case e qualche lenzuolo, magari anche delle armi nell’armeria o da un ferramenta però dobbiamo trovare qualcosa alla svelta. Invierò anche un messaggio Iride a Chirone per fargli presente questa cosa.-
-E io posso costruire dei walki-tolky per parlare da ogni parte della città. Propongo l’idea di andare in coppie da 2- propose Lea. Lo sguardo di Nicoletta si illuminò.
-Ma tutte queste buone idee capitano una volta all’anno come il Natale?- chiese Peter ridendo.

Dopo 2 ore e mezza, anche se per Lea sembravano essere passati solo 20 minuti, avevano montato (anche se per terra) dei piccoli lettini con un lenzuolo o asciugamano da mare con due cuscini. Questi lettini erano molti, Persea ne ha fatti mettere molti perché lei aveva già avuto esperienze come questa e sapeva ad esempio le cose principali di cui avevano bisogno, come una montagna di cerotti mezza valanga di bende e garze, un camion di disinfettante e altre cosucce utili, ah e poi aveva anche del nettare e dell’ambrosia.  Lea aveva costruito come promesso dei wolkitolki, erano dei gingilli piccolissimi, ma lei aveva messo l’essenziale con vicetrasmittente, ricevitore e il propagatore di onde, tutta roba da cervelloni insomma. Alla fine si divisero tutti in gruppi da due, eh.. più che una esplorazione dei confini della città.. sembrava una passeggiata romantica di coppiette, e visto che le uniche due a non avere un ragazzo erano Lea e Nicoletta.. e bene si trovarono insieme. Lea percorse la maggior parte del tragitto in silenzio non sapeva neanche di cosa parlare, Nicoletta era abbastanza fredda, e poi al campo giravano molte voci...
Erano arrivate sino ad un’ abitazione un po’ rovinata, era tutta in pietra con dei bellissimi geranei rossi vicino alla porta. –Mi riposo un minuto- Disse Lea mettendosi seduta sulle scale. –Si si, nessun problema- Nicoletta rimase in piedi. –Questo posto mi ricorda..- Nicoletta non fece in tempo a finire la frase che il wolkitolki che teneva attaccato al collo vibrò. Peter urlava disperato –AIUTO SBRIGATEVI, DOVETE VENIRE ASSOLUTAMENTE AL GIARDINO DEGLI ULIVI, DOVETE TORNARE AL PARTENONE E POI PASSARE PER IL SENTIERO DI OVEST, LO RICONOSCETE, HA UNA COLONNA CON UNA DONNA NUDA, SBRIGATEVI JESSICA E' GRAVEMENTE FERITA E FATE ATTENZIONE AGLI S..-ma Peter non riuscì a finire la frase.
   
 
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