Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Readit    10/05/2014    14 recensioni
"Meglio del Natale, del conto alla rovescia a capodanno, dei falò del 4 luglio, delle canzoni hip hop e dello swag di Michael Jackson. Meglio delle Ferrari, Lamborghini, Ducati. Meglio dei gelati Magnum, delle patatine fritte e degli M&M's, delle caramelle gommose, Big Mac, cono alla fragola e limone. Meglio dell'Aurora boreale, di una notte stellata, dei tramonti, degli aerei che rigano il cielo. Meglio di Parigi, Louvre, Champs Elysees, meglio di Times Square, di Tokyo, Dubai. Meglio delle risate, dei baci con la lingua, i morsi sul collo, grattini, massaggi sulla schiena, del culo di Beyoncé, dell'aria da figo di Chuck Norris. Meglio della finale della coppa del mondo, dei Leakers, delle partite di hockey, delle Vans e delle Supra. Meglio di camminare a piedi nudi, di dormire fino a tardi, della Play e dell'Xbox. Meglio dei film di Danny Boyle, di Friends, Scrubs, How I met your mother, delle belle notizie. Meglio dell'attesa prima di uscire, del primo concerto dal vivo, cantare a squarciagola in macchina, delle montagne russe, di un nuovo tatuaggio. Meglio, Audrey tu sei il meglio del meglio."
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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6. 'OH MY GOD, YOU?'






 *Driiin* 
Il suono della campanella é irritante. Non c'é niente di più fastidioso, anche se trovo meno fastidioso quello della campanella della fine delle lezioni che quello dell'inizio, logicamente.
Iniziai a cercare Lydia, mi sembrava strano che non fosse davanti al cancello d'ingresso. Ambiguo, Lydia é sempre in orario.
"Mi stavi cercando per caso?" Sentii dopo un ticchettio sulla spalla.
Mi voltai, "Oh, Lydia! Hai chiesto agli altri del cinema?" Dissi.
"Non ci hai dormito la notte vero?" Disse ridendo. "Comunque no, sono appena arrivata." Continuò, prendendomi sotto braccio.
Appena varcata la soglia dell'ingresso, eccoli lì.
Lasciate che ve li presenti.
C'é Zack Billow; il mitico Zack, a mio parere il più simpatico e forse anche il più carino del gruppo. Quando sono giù di morale, lui ha il compito di farmi tornare il sorriso.
Alla sua sinistra, Theo. Theo Baker é afro-americano. All'inizio lo guardavamo tutti con invidia perché i suoi genitori vinsero un mucchio di dollari ad un quiz televisivo, ma conoscendolo, si é rivelato simpaticissimo e soprattutto molto umile.
Poi c'é Elliot Cook. La tipica brava ragazza del Texas, bionda, con gli occhi azzurri. É davvero bella. Non fraintendete, non sono una di quelle persone che ha come prototipo di bellezza i capelli biondi e gli occhi chiari, ma devo dire, che lei li porta benissimo. La cosa che forse mi piace di più di Elliot, é che il suo stile texano si nota un sacco, per come si veste. É difficile non farsi inglobare nelle mode di New York e mantenere il proprio stile.
A questo ci pensa anche Freizer. Lui vede e sente tutto. Non so come fa. Sa sempre le nuove notizie e i gossip. In questo é anche peggio delle ragazze, che per quanto riguarda le altre, é tuttodire. 
Io non amo spettegolare, non amo i pezzegolezzi e non amo chi spettegola.
Freizer ha origini tailandesi, é altissimo e magrissimo, in più é rasta, il che, lo caratterizza molto. 
Ecco arrivare dagli armadietti Trent Clark, molto carino, moro con gli occhi verdi, intelligente e pieno di furbizia.
Va molto bene a scuola ma non penso sia per lo studio.  Lui e Zack sono molto amici e finiscono sempre in vicepresidenza insieme. Diciamo che sanno come divertirsi.
Arriva Colysia dai bagni. Colysia Lee é indiana ma vive a New York da una vita ormai e si é integrata benissimo. Americana doc. Non so cos'altro dire di lei se non che é estremamente bella. Non é timida per niente, ma parla poco, dice che le piace ascoltare.
Infine c'é il biondo dagli occhi blu, il nostro Owen. Owen Murphy, che probabilmente stava già in mensa. Pensa sempre al cibo, e dopo averci pensato, lo mangia. Raramente ho conosciuto persone come lui. In realtà, andiamo molto d'accordo, anche io sono una fan sfegatata dei McDonald’s e del cibo in generale. Sarei grossa come lui se non ballassi. Gli vogliamo un sacco bene ed é un bene che viene spontaneo, perché é veramente un amore di ragazzo e soprattutto é simpaticissimo.
In più ci siamo io e Lydia. Direi che si, siamo un bel gruppo e me ne posso vantare.
Hey ragazzi!” Dissi.
Stavano parlando tra di loro. Si girarono tutti insieme.
Ciao Audrey!” Dissero in coro, poi si rigirarono e continuarono a parlare.
Emh, ciao… di che state parlando di così tanto importante da non potermi salutare come si deve?” Dissi furba scompigliando i capelli a Zack.
Della signorina Adams.” Mi rispose lui.
Perché? Che è successo?” Chiese Lydia.
Ciao Lydia!” Dissero di nuovo in coro, quasi sentendosi obbligati.
Lei ridacchiò alla scena e si sistemò la borsa sulla spalla.
Ah non si sa. E’ proprio per questo che ne stavamo parlando. Sembra che sia finita in ospedale.” Disse Freizer.
Oh, ma come mi dispiace!” Esclamò Lydia, ovviamente con sarcasmo. Poi sbuffò soffiandosi via un ciuffo di capelli rossi da davanti alla faccia. “Per tutte le volte che mi ha fatta mandare dalla preside dovrebbe restarci almeno tre mesi.” Disse incrociando le braccia.
La signorina Adams è la bidella del nostro piano, e per quanto riguarda me e Lydia, della nostra classe. Ha la sua scrivania proprio davanti alla porta. Penso sia una povera donna frustrata, scarica tutti i suoi nervi sugli alunni. Pensiamo che il suo stress sia dovuto al fatto che conduce una vita veramente triste. Le è morto il marito anni fa, ed il suo unico figlio è scappato di casa. In più a lavoro la odiano tutti.
Come sei crudele Lydia.” Dissi ridendo.
Si ma Lydia augura le peggio sciagure, io non vorrei mai averla come nemica.” Aggiunse Trent ridendo.
Infatti, caro signor Clark…” Rispose lei camminando verso di lui con le braccia ancora incrociate, “Non mi sembra di esserti nemica.” Disse con un sorriso furbo.
Così sembra.” Concluse lui ridendo.
Ragazzi! Ma che ci fate ancora fuori dalle vostre aule? La campanella è suonata da un pezzo!” Strillò una bidella a me sconosciuta.
Si stiamo andando!” Rispose Elliot alzando gli occhi al cielo. Poi si rigirò da noi.
Ma se non sopporti i ragazzi che cazzo ci vieni a fare a lavorare in una scuola? Che nervi.” Aggiunse scostandosi la frangetta bionda da un lato.
Non lo so ma sono tutti così, anche gli insegnanti o la preside stessa.” Riprese Freizer.
Iniziammo ad incamminarci ognuno verso la propria aula quando Lydia parlò.
Ah, ragazzi!” Si voltarono.
A ricreazione vi devo chiedere una cosa, ci vediamo in mensa.” Poi si guardò intorno, “Dov’è Owen?” Chiese.
L’ho visto andare al bar prima.” Rispose Colysia.
Scontato. “Ok, avvertite anche lui se lo vedete. Freizer pensaci tu, hai biologia con lui adesso no?
Si ci penso io, tranquilla.
Ragazzi andate subito in classe!” Ricominciò la signora.
Si!” Strillò Zack da lontano. “Ci sto andando ok? Ci sto entrando adesso, datti una calmata e prenditi una camomilla, Cristo. E vai a pulire i cessi che sono una merda.” Continuò. Entrammo nelle aule ridendo a causa sua.
Ci vediamo dopo in vicepresidenza, signor Billow.
Sbuffò.


-


Quindi, se calcoliamo la radice quadrata del risultato, possiamo ricavare il primo numero, quello da cui siamo partiti…
Il professore parlava ormai da quasi un’ora. Niente di meno interessante della sua spiegazione, a mio parere.
Non c’era un solo alunno che stava ascoltando, neanche uno. Me compresa.
Ascoltavo solo qualche frase per vedere se stava parlando sempre dello stesso argomento.
Ptsss! Ptsss!” Mi voltai da Lydia che mi lanciò un bigliettino.
Era una caricatura del professore con dei fumetti. Frasi di Lydia che potevo capire solo io. Cose da migliori amiche.
Allora se noi prendiamo il prodotto…” *Driiiin*
Ci alzammo tutti di scatto e in una frazione di secondo fummo tutti fuori dall’aula.
Io e Lydia ci dirigemmo verso la mensa, dove trovammo tutti i nostri amici seduti ad un tavolo.
Hey, grazie per i posti.” Dissi sedendomi.
Mhh.” Fece Zack masticando un panino.
Ma come fai a mangiare un panino del genere a quest’ora?” Gli chiesi.
Mh, il cibo, è buono.” Disse mentre masticava. “Non si rinuncia al cibo.” Continuò dopo aver mandato giù il boccone.
Owen gli batté il cinque.
Lydia li guardò con aria schifata, poi parlò. “Passando alle cose serie…” Disse lanciando un’occhiata divertente a Zack, “Oggi verrete tutti al cinema sulla quindicesima Court Street alle sette e un quarto. Senza discussioni.” Disse compiaciuta.
Ah beh, bel modo di convincerli.” Dissi ridendo.
Emh, ok. Ma perché?” Chiese Colysia.
Così, per stare insieme.” Disse con un sorriso innocente.
C’è qualcosa sotto.” Freizer affermò.
Si, ha incontrato un suo vecchio amico e l’ha invitato ad andare al cinema, ma per non rischiare di farlo sembrare un appuntamento formale, ha detto che sarebbe stata con degli amici.” Dissi addentando una mela. Lei mi guardò male ed io le feci la linguaccia.
Comunque, ragazzi, è importante che veniate, vi prego.” Disse sbattendo le ciglia da cerbiatto che si ritrova.
Io ci sto.” Disse Zack dando un colpo al tavolo con la mano.
Si anche io.” Disse Colysia.
Penso di venire anche io.” Continuò Elliot.
Poi Trent, “Si vengo anche io.”
Anche io ragazzi.” Continuò Owen.
"Io pure." Disse poi Theo.
Allora mi aggrego.” Concluse Freizer.
Lydia si girò verso di me, “Visto? Che vuoi che abbiano da fare questi sfigati il lunedì sera?” Disse scherzosamente.
Hey, hey. Andiamoci piano con gli insulti, io potrei rifiutare eh.” Disse Zack.
Allora rifiuta.” Disse lei alzando le spalle.
Non sarebbe la stessa cosa senza di me ragazzi, ammettetelo.” Disse atteggiandosi.
Insieme ci alzammo ignorandolo e ci sedemmo ad un altro tavolo.
Hey ma… va bene, resterò qui a mangiare. Da solo.” Continuavamo a ridere. “Davvero, non mi da fast…
*Driiiin* “Ciao Zack.” Dicemmo con fare annoiato passandogli davanti e lui scoppiò a ridere.
 Le lezioni terminarono normalmente.
Hey pranzi da me?” Mi propose Lydia, “Altrimenti dovrai riprendere la metro questa sera, ti risparmio il tragitto.” Continuò.
Umh, ok. Aspetta che avverto i miei.” Afferrai il telefono.
Ma non ce n’è bisogno, guarda, lì c’è tua sorella, dillo a lei.” Disse indicandola.
Così la avvertii.


-


6:30 p.m.
Dovremmo iniziare a prepararci.” Mi disse Lydia guardandosi allo specchio.
Ero sbragata sul suo letto e giocavo ad uno stupido giochino al suo cellulare.
Dovremmo? Io sto apposto così, sei te che devi farti bella.” Risposi ridendo, “Comunque, non mi hai ancora detto chi è quel Daniel, come lo conosci?” Chiesi.
Eh, veniva in palestra con me, mentre io pattinavo, lui faceva nuoto.”
-
Lydia è un mito a pattinare. Pratica pattinaggio artistico da quando era piccola ed ha fatto alcune piccole gare. Vinte tutte ovviamente.
-
Non me ne hai mai parlato però.” Dissi.
Non me lo hai mai chiesto.” Mi fece l’occhiolino, “Come sto così?” Fece un giretto su se stessa.
Stai bene, lasciati così.” Le dissi.
Dai spicciati, ci vuole un po’ per arrivare al cinema.”


-


Ma dove sei? Si può sapere?” Chiese Lydia al telefono davanti al cinema. Parlava con Zack.
Metti il vivavoce.” Le dissi.
Mi sono perso, credo.” Rispose ridacchiando.
Che cosa?!” Urlò Lydia. “Stai scherzando?” Continuò.
No io…” “Ma non è possibile!” Lo interruppe. “Dove sei?” Sbottò arrabbiata.
All’inizio della via avevo letto 'Castel Street’.” Rispose.
Bene, se continui dritto arrivi a casa di Elliot se prendi la settima a destra, chiamala e chiedile se è ancora a casa. E sbrigati, sono le sette.” Disse furiosa. Poi agganciò.
Sbuffò. Ancora nessuno era arrivato e il film sarebbe iniziato dopo mezz’ora.
Mi metteva ansia vedere Lydia così ansiosa.
Continuava a fare avanti e indietro davanti all’entrata del cinema.
Arrivò Daniel, in perfetto orario. Sette e un quarto, non un minuto in meno, non uno in più.
Ci salutò cordialmente e ci chiese dov’erano gli altri, facendo innervosire Lydia ancora di più.
Arrivarono tutti per le sette e venti più o meno.
Amen!” Urlò Lydia. “Siete in ritardo, tutti quanti.” Continuò.
Va bene, ma ora sono qui. Quindi è tutto ok.” Dissi sorridendo cercando di calmarla.
Ragazzi, vi presento Daniel. Daniel, loro sono Elliot, Owen, Freizer, Theo, Zack, Trent e Colysia.” Fece Lydia.
Beh? Che film si vede?” Disse Owen sciogliendo il ghiaccio.
O ‘Love is like a game’ che è una sorta di commedia, o ‘Upstairs’ che penso proprio sia un horror.
No!” Disse Zack alzando le mani e facendo un passo indietro, “Se vediamo l’horror io mi ritiro.
Ci girammo a guardarlo.
No ragazzi davvero, io mi cago sotto, non si scherza su queste cose.” Qualcuno sghignazzò.
Zack non puoi essere così spaventato dai, sei con un gruppo di amici, ci si diverte.” Dissi ridendo.
Non ci penso proprio. Guarda, ti giuro prendo il biglietto per la commedia ed entro da solo a vederla.” Continuò.
Non fare lo sfigatello Zack.” Disse Theo ridendo.
Ah quindi ora è deciso che si vede ‘Upstairs’? Bastardi, nessuno ha ancora dato il proprio parere, lo fate solo per darmi fastidio. Vi odio.” Continuò.
Zack ti prego, ti stiamo aiutando a dare una botta di adrenalina alla tua vita.” Disse Elliot ridendo.
Elliot, non me ne frega un cazzo della botta di adrenalina. Io mi piscio sotto.” Tutti risero.
La cosa divertente, non era tanto quello che diceva Zack, ma il fatto che lo diceva da serio.
Ragazzi sul serio, se vedete l’horror io aspetto al bar per tutto il film, lo giuro.” Disse piantando i piedi.
Ok, non vedremo ‘Upstairs’ Zack, ora falla finita di fare il ragazzino.” Alle parole di Lydia lui si tranquillizzò.
Lo fai tu il mio biglietto? Io vado un attimo in bagno prima dell’inizio del film.” Dissi a Lydia porgendole il portafoglio.
“Ok, fai veloce però.”
Ho sempre trovato rivoltanti i bagni nei posti pubblici, soprattutto qui a New York. Per carità.
Mentre tornavo dai miei amici, rallentai il passo, camminando a ridosso del muro.
Osservavo le enormi locandine di tutti i film, così, tanto per tenermi aggiornata.
Le guardavo attentamente, forse anche troppo; non avevo molta voglia di tornare dai miei amici, ero un po’ giù di morale quel pomeriggio e non avevo capito perché. Probabilmente, per via del ciclo.
Non mi sarebbe dispiaciuto restare fuori, al bar, come aveva detto Zack.
Camminavo così lentamente, che quasi sembrava che stessi ferma.
Indecisa su quale film vedere, signorina?” Mi sentii sospirare all’orecchio con tono un po’ divertito.
Persi qualche battito per lo spavento, poi mi girai di scatto con una mano sul cuore.
Oh mio Dio, tu?” Feci sgranando gli occhi.
Mi balenò per un attimo l’immagine di quando lo avevo visto per la prima volta, allo zoo. Era Justin.
Lasciai i miei pensieri girovagare liberi nella mia mente.
Era il suo nuovo lavoro? Aveva la maglietta con il nome del cinema, quindi supposi di si.
Ma che lavoro era? Che c’entrava con i suoi tipi di lavori?
Lui alzò le sopracciglia divertito. “E’ proprio un vizio quello che hai di non rispondere.” Disse. Ricordai il suo strano desiderio di ricevere sempre un ‘si’ o un ‘no’ alle sue domande.
Non risposi, ero troppo impegnata a rincorrere i pensieri nella testa per lasciare uscire quello giusto dalla bocca. Avrei potuto farmi scappare qualcosa che invece sarebbe dovuto restare nel mio cervello.
Beh…” Disse lui iniziando ad allontanarsi da me, “In tal caso, io ti consiglio questo qui.” Disse passando davanti ad una locandina con scritto ‘La nostra percentuale’ indicandola.
Ancora non ero riuscita ad aprire bocca, piegai la testa da un lato. Volevo esaminarlo, per convincermi del tutto che fosse lui.
Notai che si stava facendo sempre più lontano da me.
Aspetta…” Dissi. Lui si girò lentamente. Non sapevo cosa dire, lo avevo fermato per non farlo andare via, ma non avevo pensato a niente da dirgli. Così mi buttai.
Perché?” Chiesi con fare curioso, balbettando un po’.
Sorrise sotto i baffi. “Perché ha un finale triste e dato che mi sembra molto triste che una ragazza come te sia venuta al cinema da sola ho pensato che ti avrebbe fatto piacere vederlo.” Disse cercando di non ridere tra sé e sé.
Raddrizzai la schiena impettita, “Ma… io non sono da sola.” Dissi convinta e confusa allo stesso tempo.
Sono con i miei amici.” Continuai, sicura di me.
Questo particolare non mi interessa però.” Disse alzando le spalle e scuotendo la testa.
Che nervi.
Beh, a me si. Ed ora scusami, ma dovrei tornare da loro.” Dissi incamminandomi alla biglietteria, superandolo.
Ma era possibile? Tra tutti i posti, tra tutti i giorni, tutte le ore, i bagni, i cinema e soprattutto,  tra tutte le persone di New York, proprio lui? Lì? In quel momento? In quell’istante?
Audrey! Eccoti, ti eri persa nel cesso? Ci hai messo un po’ a ritrovare la strada per la biglietteria direi.” Disse Trent ridendo.
Scusatemi, ho incontrato… una persona e, niente. Non è ancora iniziato il film, no?” Risposi cambiando discorso.
No, ma inizierà a breve. Entriamo.
La sala era bella, piccola, ma molto, molto bella.
Partì subito una musica ansiosa e Zack iniziò a masticare i pop corn più rumorosamente del dovuto.
Ragazzi, ripetetemi che film stiamo per vedere per favore.” Disse lui fissando lo schermo. Qualcuno sghignazzò.
La musica si fece sempre più inquietante. “Ragazzi ditemelo adesso.” Disse nervoso.
La scritta ‘Upstairs’ apparve scritta sullo schermo e Zack rovesciò tutti i pop corn per terra alzandosi in piedi.
No! Io vi meno.” Urlò. “A tutti, ve lo giuro.” Continuò.
Ridendo qualcuno disse “Dai Zack siediti.” Trascinandolo seduto.
No io esco.” Continuò.
Tutti risero. “Ragazzi sono serio, ho paura.
Non puoi aver paura sul serio Zack, hai quasi vent’anni.” Rispose ridendo.
Io non ho paura, io mi piscio addosso Theo, è diverso.
Mi girai da Lydia, per vedere come stava prendendo la scenata di Zack, ma la vidi appiccicata a Daniel e quella scena mi diede fastidio.
Tutta colpa del ciclo, giusto?
Mi alzai ed uscii dalla sala e passando, Zack mi fermò, “Hey, dove stai andando?” Disse a bassa voce.
Fuori, vuoi che ti prendo altri pop corn?” Gli chiesi.
No, ti accompagno.” Accettai, considerando le sue condizioni
Uscimmo dalla sala senza farci notare dagli altri.
Lui tirò un respiro di sollievo, “Finalmente.” Disse ridacchiando.
Piantala.” Dissi ridendo.
Poi guardai il bancone del bar e subito dopo notai Justin, che vi era dietro. Era il barista quindi? Il barista del cinema? Ma come li danno questi lavori? E’ passato dall’allevatore di leoni e leopardi al barista del cinema a Court Street?
Hey Zack.” Dissi richiamando la sua attenzione.
Si?” Rispose girandosi verso di me.
Lo vedi il ragazzo dietro il bancone del bar?” Gli chiesi sempre tenendo fisso lo sguardo.
Emh, si.” Rispose.
Se ti dico una cosa su di lui, prometti di non dirla agli altri?” Domandai guardandolo.
Questa cosa non la sa neanche Lydia?” Disse curioso.
No. Almeno, non tutta.” Risposi.
Allora è seria, dimmi.” Disse ridacchiando.
Prima promettimelo.” Dissi facendo un passo indietro.
Giuro.” Rispose mettendo la mano sul cuore.
Tu sai che sono rimasta chiusa nello zoo vero?” Domandai.
Certo.” Disse scoppiando a ridere.
Sai anche che sono stata con un ragazzo quella notte, giusto?” Continuai.
Tornò un pochino più serio “Mhh, si, mi sembra di si.
E se ti dicessi che quel ragazzo con cui sono stata chiusa nello zoo una notte appena due giorni fa scarsi, ora è quello che si trova dietro a quel bancone?” Dissi alzando le sopracciglia con le braccia incrociate.
Lui ridacchiò. “Che c’è da ridere?” Chiesi.
Beh, è questa la cosa che neanche Lydia sa? Guarda che lei sa benissimo che sei stata chiusa con un ragazzo nello zoo.” Rispose scuotendo la testa.
La cosa che lei non sa…” Dissi, “E’ che lui è qui.”
Perché? Dovrebbe saperlo?” Rispose lui.
Beh, ‘dovrebbe’ no, ma so che si incazzerebbe se non lo facessi.” Dissi.
Lui annuì. “Ma… perché questa cosa è così importante?” Gli diedi una botta al braccio.
Sei proprio un amico inutile.” Dissi ridacchiando.
Ma che ho detto?” Rispose lui ridendo.
Quando parli con me dovresti ragionare con la mente di una ragazza.” Risi un pochino.
Si Audrey ma te non sei una normale ragazza. Io non ragiono neanche con la mia di mente, figuriamoci se posso arrivare a ragionare con quella di una ragazza.” Mi rispose.
Io scoppiai a ridere. “Non so, mi interessa. Ma né fisicamente, né caratterialmente. Solo come soggetto, è interessante.” Dissi mentre lo guardavo aspettare che un bicchiere di Coca-Cola si riempisse, appoggiato dietro il bancone.
Non trovi?” Dissi rivolgendomi a lui.
Lui sgranò gli occhi, alzò e le spalle e scosse la testa. “Per carità di Dio, mi metti in difficoltà con questa domanda.” Sbuffai divertita.
Chiedigli tu i miei pop-corn.” Disse convinto.
Sorrisi con furbizia e poi presi a camminare verso il bancone.
Emh…” Mi schiarii la gola appena arrivata al bancone. Lui si girò.
Ero estremamente in imbarazzo ma non avevo motivo di esserlo.
Lui appoggiò le braccia al tavolo dietro di lui e alzò le sopracciglia per farmi continuare. Era molto serioso.
Vorrei dei pop-corn medi, grazie” Dissi balbettando un po’.
Si girò in silenzio ed afferrò il cartoncino. Sembrava stanco.
Mentre lo riempiva, di spalle parlò.
Che c’è? Non ti piace il film che state vedendo?” Disse.
Non è quello, è che i pop-corn di prima sono caduti e…” “Non è la domanda che ti ho fatto io.
Rimasi a riflettere sulla sua domanda e poi risposi sicura di me, “Non proprio, per me ed il mio amico laggiù è indifferente. Cioè a lui proprio non piace, a me…” “Avresti dovuto fidarti del mio consiglio.” Mi disse porgendomi il cartone.
Feci un smorfia e presi il cartone velocemente. “E perché? L’ultima volta che ho riposto fiducia nelle tue parole sono rimasta fregata.” Dissi voltandomi e tornando nella direzione di Zack dopo aver lasciato i giusti soldi sul bancone.
Ho avuto i miei motivi per farlo.” Disse uscendo da dietro il bancone. “Non mi andava di svegliarti se…” “Ma eri stato tu a propormelo!” Dissi alzando le braccia in aria.
Ma come ci ero finita a parlare nel bar di un cinema con un ex allevatore di animali con cui avevo passato una notte al bioparco?
Scossi la testa confusa. “Scusa, ma poi, tu si può sapere che ci fai qui?” Chiesi curiosa.
Io ci lavoro.” Disse nervoso.
Sbaglio o dovevi svolgere servizi per lo Stato? Il cinema non mi sembra dello Stato, in più…” “Il bar lo è.”
Cosa?” Dissi.
Il bar prima era dello Stato, poi ci hanno costruito il cinema intorno ed è diventato praticamente patrimonio del cinema. Contrattualmente, il bar rimane dello Stato.”
Ma come fa un bar ad essere dello Stato?” Chiesi.
Sinceramente, non lo so, sono la persona meno indicata per spiegarti certe cose.”  Rispose lui accarezzandosi la nuca.
Annuii, “Ma sarà comunque un lavoro di pochissimi giorni, non era neanche nella lista.” Disse. “E’ un po’ un lavoro di transito.
Annuii di nuovo. Poi credendo finita ormai la nostra conversazione, lentamente mi rigirai per tornare da Zack che stava guardando la scena da lontano con aria confusa.
Hey, dimentichi qualcosa?” Disse lui da dietro le mie spalle.
Stavo per girarmi arrabbiata, spiattellandogli un ‘Non credo di doverti ringraziare per quello che è il tuo dovere fare.’ Ma mi girai in silenzio e lo vidi dietro il bancone appoggiato con i gomiti e dei soldi nella mano sinistra.
Non lo prendi il resto?” Mi disse.
Strano, ero sicura di avergli dati i soldi giusti.
Ero ormai lontana, e se non me ne ero accorta all’inizio della differenza dei soldi, probabilmente, era minima, così risposi alzando le spalle, “Ah, non importa.
Poi ritornai in sala con Zack ed iniziammo a chiaccherare tra di noi perché il film a lui faceva paura e a me non interessava.
Dopo una quarantina di minuti, mi resi conto che uno dei motivi per i quali ero uscita precedentemente dalla sala, era il mio bisogno di cambiarmi l’assorbente. Così corsi velocemente di nuovo verso il bagno.
Passai nuovamente davanti al bar. Devo ancora imparare a non schifarmi del secchio che trovo nei gabinetti dei bagni pubblici però, ci sto lavorando.
Uscendo mi sistemai i capelli.
Troppo pauroso il film?” Disse Justin ridacchiando da dietro il bancone.
Mai una volta che tiene la bocca chiusa però.
Eh?” Mi girai, “Ah, no, cioè dovevo…
E’ la seconda volta che vai in bagno nel giro di un’ora e poi resti fuori dalla sala.” Disse lui.
Ma mi spiava?
Si da il caso che io abbia altre urgenze, in più, ho perso circa metà film e non capisco niente.” Dissi incrociando le braccia.
Anzi, sono una grande fan dei film horror, per questo, non sopporto quelli di scarso livello.” Continuai.
Tu? Una fan dei film horror?” Disse scoppiando a ridere.
Che c’era di divertente? Era vero.
Si, io.” Dissi infastidita.
Ma dai, non farmi ridere. La coraggiosa ragazza che strilla e fa casino per una punturina ad una scimmietta.” Continuò.
Quello non si chiama avere coraggio, quello si chiama fobia degli aghi. E’ diverso.” Dissi avvicinandomi.
Quindi, mi stai dicendo che invece il coraggio ce l’hai?” Rispose con un ghigno venendo più vicino anche lui.
Si, molto.” Dissi. Non era una bugia.
Allora, se sei così coraggiosa come dici di essere, ce la fai a mollare i tuoi amici qui nel cinema per seguirmi?” Disse venendo petto a petto.
Che cosa?










Spazio autore


Hey! Postato anche il sesto capitolo!
Parto subito con i commenti.
Allora, innanzitutto ci ho messo un po', ma non per la lunghezza o per la difficoltà del capitolo, anzi; più che altro non ho avuto alcuni problemi con la mia vita privata sentimentale hahaha.
Se sono di cattivo umore non riesco a scrivere, scusatemi. In realtà questo dovrò perfezionarlo perchè so che non devo lasciare che queste cose compromettano il mio impegno costante ma per ora non posso farci niente Un altro problema è stato il tempo che ho avuto a disposizione. So che non vi interessa della mia vita ma volevo informarvi del fatto che io ballo tutti i giorni, come Audrey in effetti hahahaha quindi siccome faccio corsi importanti, i tempi di lezione sono molto lunghi e quindi il mio tempo libero diminuisce.
La differenza di tempo da un capitolo all'altro forse questa volta si è notata di più perchè ho iniziato questa storia durante le vacanze e scrivevo ogni giorno, anche di notte. Ora invece con la scuola è tutto più complicato e lo sarà fino alla fine di questa tortura. "E' maggio, studenti fatevi coraggio!".

Passiamo ai commenti della storia ora haha, sono contenta del capitolo per quanto mi riguarda.
Ogni amico di Audrey descritto nel capitolo è un personaggio esistente del mondo dello spettacolo, ma dato che personalmente quando leggevo fanfiction non mi dispiaceva immaginarmi i personaggi da sola, questa volta ho preferito fare giusto delle descrizioni molto basiche lasciandoveli figurare a modo vostro. Se li volete sapere basta che me lo dite nelle recensioni!
Sui fatti del capitolo non ho molto da dire come sempre perchè non riesco ad auto-commentarmi, a questo ci pensa Aurora. Colgo l'occasione per dire che mi ha dato molte idee anche questa volta.
Per qualsiasi cosa, potete trovarci ad entrambe su twitter, @Califorhia e @Marieauhl


P.s. Vi consiglio di passare a leggere questa fanfiction "Pact of love" di una ragazza che conosco (Giulia alias jacksonrauhl) che a mio parere scrive davvero bene. Merita molto.


Un bacio da Giorgia e Aurora!









 
  
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