La vita di Sam 'lo spacciatore',un ragazzo americano che triste,stufo della sua vita monotona e dei suoi amici decide di partire per un'avventura a New York. Occorrenti: sigarette,cartine,filtri,accendino,si parte!
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
«Io sono Sam,Sam lo spacciatore» ripetevo davanti allo specchio del bagno,pettinandomi
i capelli. «Sono il re del parco.» Era ora di lavorare.
Uscito di casa,mi incamminai verso casa di Mike per chiamarlo,dovevamo affrettarci,ci
stavano aspettando alcuni amici di Danny,4 ragazzini che avranno avuto si e no 14 anni.
Volevano comprare marijuana,e io marijuana gli avrei venduto. Trovammo Danny con
loro ad aspettarci,e subito concludemmo l'affare. «Che si fa adesso?» dissi a Mike e
Danny. «Non so,rolliamo» rispose Mike. Subito tirai fuori il mio trita-erba nuovo di
zecca,quando mi accorsi che alcuni passi veloci si dirigevano verso di noi. Era un fottuto
sbirro,che non appena mi ha visto mettere le mani in tasca non ha esitato a venirci incontro
per prenderci con le mani nel sacco. Cosi cominciammo a correre e dopo pochi istanti
ci dividemmo. Lo sbirro insegui Mike e io mi nascosi dietro ad un vicolo. Mi comparve
un grande sorriso sulla faccia. Era da tanto che non provavo un'emozione cosi forte,una
scossa. Cominciai a riflettere,comincia a capire che la mia vita era monotona,era sbagliata.
Forse se non avessi lasciato la scuola,forse se fossi andato a vivere con mia madre invece
di restare con quell'ubriacone di mio padre,forse in quel momento mi sarei trovato altrove.
E invece mi tovavo li,in quel vicoletto sporco,circondato da secchioni che emanavano
un fetore allucinante. Ebbene si,sono questi i quertieri poveri americani. Avevo voglia
di cambiare,volevo sentire ancora quella scossa attraversare il mio corpo. Volevo vivere
veramente. Ma purtroppo avevo ancora del lavoro da sbrigare,faccende da portare a termine e
soprattutto dovevo ritrovare Mike e Danny. Mi squillo il cellulare. Era la mia ragazza,era da
parecchi giorni che non si faceva viva. «Hey Sam,come ti va?» mi chiese. Le raccontai di
quello che era appena successo. Non che fosse la prima volta che venivamo inseguiti da
uno sbirro. Dopo la telefonata,calai in una grande tristezza. La mia ragazza mi aveva detto che
sarebbe partita con tutta la famiglia entro pochi giorni e che neanche ci saremmo potuti vedere
per salutarci,visto che in quei giorni si trovava da un parente lontano.
Ripresi a camminare,dirigendomi verso il vecchio parco,dove speravo di trovare i miei
amici ad aspettarmi,ma non trovai nessuno. Mi preoccupai,cosa poteva essergli successo?
Mene tornai a casa,e poche ore dopo mi telefono Mike dicendomi che dopo aver seminato lo
sbirro,Danny gli ha proposto di chiamare alcune nostre amiche e uscirci.
«Che amici falsi!» gli dissi. Mi ero anche preoccupato per loro,e invece sela stavano
spassando con delle ragazze fregandosene di dove fossi. Ormai le idee nella mia mente divenivano
sempre piu chiare,era ora di cambiare le cose.