"Mi amavi?" "Lo amavo?"

-Mi … - Luke tossì e le sue labbra luccicarono di rosso. –Mi amavi?

Lo amavo? Da quel giorno in cui avevo incontrato lui e Talia, l’ho sempre considerato un modello da seguire, un eroe che brillava di luce propria, una persona per il quale provavo un affetto illimitato. Affetto. Ero davvero convinta, anche se non cercavo di darlo a vedere (Sono pur sempre una figlia di Atena!), che fossi innamorata di lui, che lui fosse l’unico ragazzo che potessi amare. E poi, in una normale giornata soleggiata, il mondo di certezze che avevo costruito si era incrinato. Un paio di occhi verdi comparvero nella mia vita: Percy. Quel Testa d’Alghe a volte un po’ ritardato, irritante e incorreggibile, ma estremamente coraggioso, fedele e leale nei confronti degli amici. Ho cercato di ignorare per molto tempo le crepe che, con i suoi semplici gesti impulsivi, stava creando nelle mie certezze, ho cercato di agire razionalmente con quel ragazzo, che mi faceva completamente perdere la testa.

-C’è stato un tempo in cui pensavo … be’, pensavo …- Alzai lo sguardo e vidi gli occhi verdi di Percy. Anche ultimamente, quando sentivo terribili fitte di gelosia, vedendo il mio Testa d’Alghe con Rachel, quando sentivo la sua mancanza più di ogni altra, quando avevo l’impulso di avvicinarmi a lui e abbracciarlo, quando mi aveva mostrato il suo Tallone d’Achille, persino quando lo avevo baciato, gesto istintivo e contrastante con la mia natura da figlia di Atena, persino in quei momenti avevo tentato di rimanere cieca riguardo ai miei sentimenti. Solo in quell’istante, incrociando lo sguardo di Perseus Jackson, capii che, nonostante stesse per crollare il mondo, l’unica cosa che per me contasse veramente era che lui fosse ancora vivo. Non avrei sopportato di rimanere in questo mondo senza di lui, senza la sua simpatia, senza il suo coraggio, senza la sua impertinenza, senza i suoi occhi verdi come il mare, senza di lui. Riabbassai lo sguardo, Luke era ancora steso a terra e stava aspettando la mia risposta, prima di permettere alla sua anima martoriata di lasciare il suo corpo. Gli volevo un bene infinito e avevo creduto in lui fino alla fine, nonostante il suo cambiamento ero sempre stata sicura che in lui ci fosse ancora l’eroe che conoscevo. Guardandolo lì, esanime, debole come non lo avevo mai visto, mi si straziava il cuore, ma quello che provavo per lui era un amore fraterno, diverso da quello che provavo per Percy.
-Eri come un fratello per me, Luke- mormorai. –Ma non ti amavo.-