Amo la notte, amo le stelle che stanno vicino alla luna, ma soprattutto amo l'atmosfera che ricopre Union, con quei lampioni danno sì e no mezzora di luce a testa, tutte le luci delle case spente, e beh ovviamente non mi godo questo bellissimo panorama da sola, nelle mie esplorazioni notturne, con me c'è sempre il mio migliore amico Josh.
Io e Josh siamo vicini di casa, e siamo amici praticamente dalla nascita, penso che sia la persona che mi conosce meglio al mondo, penso dire di essere solo amici è poco, direi che lo stato del Kentucky ha quasi ufficializzato su carta che potremmo essere fratelli, lui per me c'è sempre stato, la spalla su cui piangere, il miglior compagno di videogame, la persona che mi faceva sempre nascere un sorriso, ma tralasciando piccoli particolari,  sto aspettando ansiosamente il ritorno di Josh dalle sue vacanze a lui torna dalle vacanze a Miami e non vedo l'ora di vederlo.


Sono le 3 del mattino e sto guardando la luna e le stelle dalla mia finestra, ascoltando "raise your glass " di P!nk quando ad un certo punto la canzone si ferma e il telefono inizia a vibrare, chi è il pazzo che mi chiamerà alle tre del mattino?
"ciao Josh.." dico fingendo voce assonnata
"tanto lo so che eri già sveglia"
"io non ero sveglia, comunque mi manchi"
"mi manchi anche tu e come al solito hai una capacità di attenzione tale e quale a quella di un bradipo"
"e questa cosa come ti viene in mente?"
"dal fatto che è da dieci minuti che sono alla finestra che ti chiamo e tu non mi caghi di striscio"
chiudo di scatto la telefonata e punto il mio sguardo alla finestra ed eccolo lì che mi saluta con la mano con quel sorriso smagliante che brilla pure di notte
" e tu quando saresti tornato?" gli dico sporgendomi dalla finestra 
"tre ore fa, che facciamo ci guardiamo dalla finestra o andiamo a farci un giro?"
non gli rispondo neanche e vado a mettermi in fretta e furia un paio di jeans e prendo una felpa blu che mi ricade sulla maglia attillata color pesca e poi mi aggrappo ad un ramo abbastanza robusto dell'albero che divide casa mia mia e quella di Josh, dove c'è la casetta sull'albero che costruimmo a otto anni con l'aiuto di suo padre, poi abbastanza agilmente appoggio un piede sulla scaletta, poi ci porto l'altro e inizio a scendere e quando finalmente arrivo ai piedi dell'albero me lo ritrovo già lì con le braccia aperte, mi scaravento su di lui e lo stringo in un caloroso abbraccio
"così mi soffochi" allento la presa, ma a quel punto lui inizia a farmi il solletico sui fianchi, il mio punto debole
"Josh ti prego basta" dico tra una risata e l'altra
"boh ci devo pensare"
"mi arrendo ti prego" mi lascia andare e mi ma un rumoroso bacio sulla guancia.
Ci iniziamo ad incamminare tirandoci gomitate e facendoci battute, e ogni tanto  canticchiando "Dynamite" sinceramente non so dove stessimo andando
"Josh dove stiamo andando"
"facciamo quello che facciamo sempre"
"quindi?"
"girovaghiamo senza meta, Alaska, girovaghiamo senza meta, mi delude il fatto che non te lo ricordi mai"
" ah già" rispondo senza dare peso alle parole, continuiamo a camminare fino a che non arriviamo al parco e ci sediamo su due altalene 
"com'è andata a Miami?"
"il mare era bello"
"ma dai non lo sapevo! Ti ho chiesto com'è andata, non la bellezza del panorama"
"a boh credo bene"
"Josh tu mi nascondi qualcosa"
"mi sono baciato con una ragazza…"
"e.."
"non pensavo a lei mentre ci stavamo baciando"
"NON CI CREDO JOSHUA RYAN HUTCHERSON SI E' INNAMORATO SIGNORI E SIGNORE SPETTACOLO IRRIPETIBILE! A chi pensavi?"
" e questo cosa centra?" disse mettendosi la mano trai capelli e sfoggiando un sorriso imbarazzato
"boh curiosità mia" dissi guardandolo in quei gli occhi di un colore misto tra marrone e verde che riuscivano a brillare persino con la scarsa luce dei lampioni 
" una del nostro anno"
" ok, descrivila" non so ma volevo assolutamente sapere chi era, e sapere che c'era una ragazza che gli piaceva mi provocava una leggera fitta alla pancia, ma quella era.. gelosia?
"dai Alaska"
"dai Josh, cos'è non ti fidi?"
"ma scherzi? E' solo che ora sono con te e non voglio parlare di lei, ti ho già detto che mi sei mancata tantissimo?"
"si" dissi arrossendo, volsi il mio sguardo in alto, poi riguardai Josh ed una ciocca dei miei lunghi capelli color rosso fragola mi andò davanti agli occhi, lo vidi sorridere e delicatamente mi scostò i capelli dietro all'orecchio
"hai presente quelle riviste coi gattini coccolosi?" mi dice lui
"ovvio, sono le uniche riviste che ci sono in sala d'attesa dal mio dentista" risposi iniziando a dondolarmi sull'altalena
"assomigli a quei gattini" mi disse urlando e iniziando a dondolarsi pure lui
" gara a chi va più in alto?"
" gara a chi va più in alto"
iniziammo a darci battaglia, e a ridere come due bambinetti, mi erano mancate queste serate