Capitolo Uno

BURGESS ANTIQUA

Tanto tempo fa, nel lontano Medioevo, in una terra fertile e con un clima abbastanza mite, vi era un piccolo regno di nome Burgess Antiqua. Si chiamava così per il fatto che aveva più di trecento anni!Lì vivevano un re e una regina molto amati dal popolo, poiché governavano con dignità e amore verso di esso.
Ma, ahimè, da qualche giorno si era affermata la siccità nel paese e le riserve alimentari scarseggiavano. Nemmeno i due sovrani riuscivano a porre fine a quella catastrofe.
Ma il popolo non si arrendeva : cercava con tutte le forze di procurarsi da mangiare, allevando bestiame e coltivando la terra con gran fatica.
Una famiglia in particolare si dava un sacco da fare : quella degli Overland.
Gli Overland erano una famiglia molto unita, forse la più unita della città, e tutti i membri di questa lavoravano con tutte le loro forze.
La parentela era composta da : la signora e madre di casa, Amanda, di 39 anni ; Il padre e uomo di casa, Christian, di 45 anni ; La più piccola e intelligente, Emma , di nove anni ed infine il figlio maggiore e ribelle, Jackson, di 18.
La famiglia viveva in gran pace e serenità prima dell'arrivo della siccità, ma ultimamente le cose si erano fatte un tantino... Complicate.
Diamo allora un'occhiata alla vita movimentata degli Overland e che la storia cominci....
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- Jack!Jack svegliati!È ora di colazione! - le urla di Amanda Overland arrivarono fino alla stanza di Jackson che si rigirò nel letto con un gemito.
- Arrivo! - urlò di rimando il giovane con voce assonnata e stanca.
Quindi, di malavoglia, si alzò dal letto e, appena in piedi, si stiracchiò e liberò un forte sbadiglio.
Poi aprì la porta della sua camera, scese le scale che conducevano al piano di sotto ed infine entrò in cucina scorgendo, seduti a tavola, suo padre che mangiava, sua sorella che giocherellava con le posate e poi sua madre che stava ai fornelli.
- Mamma!Il dormiglione si è svegliato! - esclamò la bambina di nove anni, facendo la linguaccia al fratello e facendo girare la madre verso il nominato.
- Ah!Finalmente! - Disse soddisfatta la donna - Ormai stavo veramente pensando di venire in camera tua e buttarti giù dal letto -
Jack sbuffò e si sedette su una sedia di fianco alla sorella che lo guardava divertita.
- Dormiglione!Dormiglione!Dormiglione! - lo prese in giro questa.
- Dormiglione a chi? - domandò il ragazzo, indignato - Sono solo le sei del mattino! -
- Si è vero - concordò Christian smettendo di mangiare e fissando il figlio da sopra gli occhiali - Ma chi deve andare a prendere l'acqua nel pozzo tutte le mattine? -
Jack esitò un attimo, poi sospirò ed alzò gli occhi al cielo.
- Si lo so, lo so... - si arrese - ...Io sono il futuro uomo di casa, bla bla bla e devo badare alla mia famiglia bla bla bla -
- Si, si fai lo spiritoso Jackson - lo rimproverò sarcasticamente Amanda che si era messa a sedere e aveva cominciato a mangiare - Tanto tra non molto dovrai aiutare tuo padre con il bestiame e con la coltivazione. E credimi, non è certo una passeggiata! -
Jackson voleva ribattere, ma sapeva che con sua madre non c'erano speranze di iniziare una conversazione civile, così si stette zitto ed iniziò a mangiare la sua colazione.

In seguito, il giovane Overland salì in camera sua per prepararsi, raggiungendo il suo armadio : si vestì di una camicia bianca e sopra di essa vi era una specie di gilè marrone ; indossò anche un pantalone beje, stretto da fili alle caviglie ed infine sulle spalle aveva un lungo mantello.
Soddisfatto del suo lavoro, Jackson si posizionò di fronte allo specchio e sorrise : stava una meraviglia!
In effetti, non importava molto cosa indossasse, il diciottenne era stato da sempre un ragazzo piacente : aveva dei ribelli e disordinati capelli castani ; Degli occhi marrone chiaro ; un nasino fine, la bocca sottile e dei lineamenti perfetti. Quasi tutte le ragazze del villaggio pensavano che fosse davvero un bellissimo giovane.
Dando un ultimo sguardo al suo riflesso nello specchio, Jack sorrise ed uscì dalla sua stanza, arrivando al piano di sotto e scorgendo Emma sul bordo delle scale che sorrideva maliziosamente in sua direzione. Anche sua sorella era molto graziosa e gli assomigliava molto : aveva dei lunghi e lisci capelli castani ; Gli occhi erano di color mandorla ed indossava quasi sempre un vestitino marrone con una fascia rosa posizionata all'altezza della vita.
- Che fai ora fratellone? - chiese la bambina al fratello, che finì di scendere le scale e la oltrepassò senza degnarle di uno sguardo.
- Sto andando a prendere l'acqua dal pozzo... Non è certo una grande novità -rispose raccogliendo un grosso secchio al lato della porta d'ingresso ed aprendo quest'ultima.
- Perché non posso mai venire con te? - chiese la bambina guardando il fratello con occhi supplichevoli.
Jack sospirò.
- Ci sei venuta con me, una volta... - le ricordò, alzando l'indice in sua direzione - ... E hai mandato tutto all'aria! Avevi promesso che non avresti detto nulla alla mamma riguardo alla nostra piccola scampagnata ed invece...BAM!Ecco che vai a spifferare tutto!Intanto io ci ho rimesso un mese di punizione -
La bambina mise il broncio ed incrociò le braccia al petto.
- Non è mica colpa mia se tu fai le cose di nascosto - ribatté - Io le bugie non le dico! Tu invece si! -
Jackson aggrottò le sopracciglia in fastidio, mise il broncio ed uscì fuori dalla porta di casa, senza salutare la sorella : a volte era così insopportabile!
Alzando gli occhi al cielo, il giovane impugnò il manico del secchio vuoto e si avviò verso il pozzo appena fuori città.
" Ma perché la colpa è sempre mia?! " Si chiese " Insomma sono solo un ragazzo! È ovvio che faccia- "
- Jack! Ehi Jack! - una voce aggraziata e femminile interruppe il corso dei pensieri del ragazzo, che si girò di scatto e sorrise felicemente, scorgendo la figura di una ragazza correre verso di lui con un secchio in mano.
- Ciao Natasha! - esclamò Jack contento.
La giovane lo raggiunse ansimando. Ella era una ragazza di 17 anni, molto carina, dal carattere esuberante ed era la migliore amica di Jackson dall'infanzia : aveva i capelli rosso fuoco, ricci e lunghi fino alle scapole ; Gli occhi erano di colore azzurro chiaro e traspiravano dolcezza da tutti i pori ; il naso era piccolo e ricoperto da piccole lentiggini, la bocca carnosa e rossa come una ciliegia ; Indossava un vestito lungo fino alle caviglie o giù di lì, di colore blu scuro e con dei ricami a forma di fiocchi di neve sul fondo della gonna.
- Natasha! - la chiamò Jack ridendo - Cos'è questa novità? Vai a prendere anche tu l'acqua nel pozzo, oggi? -
La ragazza ridacchiò ed alzò gli occhi al cielo, ricominciando a camminare insieme al suo compagno.
- Ah!Non me ne parlare! - rispose - Papà ultimamente non si sente molto bene e la mamma ha incaricato me di prendere l'acqua dal pozzo per i prossimi giorni. Beh, almeno sto con il mio combina guai preferito! -
Jack rise e scrollò le spalle.
- Già - concordò - Anch'io avrò modo di passare un po' di tempo con la mia riccioluta preferita! -
Natasha mise un falso broncio e sorrise.
- Dovrei... Prenderlo come un complimento o cosa? - domandò ridacchiando.
Jack sorrise e scrollò le spalle.
- Non so - rispose - Tu cosa ne pensi? -
La ragazza sembrò pensarci un po' su.
- Beh... - rifletté -... A me sembrava più una via di mezzo, va' -
- Ok, se lo dici tu - disse Jack ridacchiando ancora una volta, insieme all'amica : erano proprio una bella coppia.

L'ultima mezz'ora, i due ragazzi la trascorsero scherzando e camminando, scherzando e camminando, finché non arrivarono a destinazione : un grande pozzo appena fuori città. Natasha era distrutta.
- Cavolo, Jack! - esclamò ansimando e poggiandosi con i gomiti al bordo del pozzo - Come diavolo fai a fare questa strada ogni singolo giorno?! -
Jack scrollò le spalle ed agganciò il proprio secchio al gancio del piccolo monumento.
- Diciamo solo che ci sono abituato - rispose ridacchiando e lasciando cadere con delicatezza l'oggetto circolare dentro al pozzo.
- Si, ma devi pur ammettere che è estenuante - ribatté la giovane, avvicinandosi all'amico e guardando nelle profondità della cisterna.
Jack aspettò qualche minuto e poi iniziò a tirare la corda.
Appena il secchio fu tolto dal gancio e nelle mani di Jackson, un sussulto scappò dalle labbra di quest'ultimo.
- Che cosa c'è Jack? - domandò Natasha avvicinandosi all'amico e guardando dentro il secchio - Oh Mio Dio no! -
Il diciottenne fissò la ragazza con sguardo preoccupato.
- Il pozzo si è prosciugato - affermò con voce flebile. - Lo sapevo! Prima o poi sarebbe dovuto accadere! -
Natasha si portò le mani sulla bocca in preda al panico. - Dobbiamo avvertire i nostri genitori! -
Jack la fermò portando una sua mano sul polso della giovane.
- No... - disse con falsa calma - ...Avvertiamo il re e la regina. Subito! -
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ANGOLO AUTRICE:

Salve a tutti gente! Ok,ok non so come diavolo mi è venuta in mente di fare questa cosa ma credo che infondo sia una bella idea, quella di dare uno sguardo in più alla vita di Jackson Overland, oggi Jack Frost.
Allora, cosa ne pensate del primo capitolo?
Aspetto delle vostre opinioni.
Ci vediamo alla prossima! Vi adoro tutti!
Vostra Clacli Frost.